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Lui & Lei

La guardia


di Membro VIP di Annunci69.it porcotosco
23.11.2022    |    4.514    |    4 9.8
"Così inizio a passare il mio dito medio fra le labbra per farle allargare, appena si aprono mi inumidisco bene il dito infilandolo dentro e poi mi dedico al..."
Io: “Ciao come stai? Com’è andata l’operazione?”
Guardia: “Tutto bene, l’operazione è andata bene e sto migliorando di giorno in giorno”
Io: “Sono molto contento, hai pensato alla mia proposta di andare a bere qualcosa dopo lavoro un giorno?”
Guardia: “Si c’ho pensato, però volevo capire come mai vuoi venire a bere qualcosa con me?”
Io: “Perché me lo chiedi?”
Guardia: “Così mi sembra strano che un bel ragazzo come te voglia venire a bere qualcosa con una ragazza come me.”
Io: “Perché ti stai sminuendo, io non guardo solo l’aspetto esteriore ma anche l’aspetto caratteriale e devo dire che mi intrighi molto, ecco perché ti voglio offrire un aperitivo un pomeriggio.”
Guardia: “Dai va bene, anche te mi intrighi, vada per questo aperitivo.”
Eravamo davanti alla macchinetta del caffè durante il lavoro, come capita spesso, ci troviamo li dopo il primo incontro mattutino all’ingresso. La guardia è una ragazza di 26 anni, non una ragazza bella ma una ragazza con cui parli di tutto e tutti e in quel momento sembra che il tempo si sia fermato. Una ragazza che non attira l’attenzione ad un primo sguardo ma poi quando ci parli e la conosci non riesci a starle lontano.
Un paio di settimane prima durante una pausa caffè gli proposi di andare a bere qualcosa dopo una giornata di lavoro per fare due chiacchere, conoscerci meglio, stare un po' insieme in un ambito che non sia quello lavorativo.
La sua risposta fu un semplice: “Ci penso”.
Nel mezzo una piccola operazione l’ha fatta stare lontano dal lavoro per due settimane.
Non gli ho più chiesto niente, aspettavo che fosse lei a dirmi quando voleva andare, quando si sentiva pronta.
Un giorno mentre ero in giro per lo stabilimento si avvicina e mi dice: “Che ne dici se andiamo oggi pomeriggio a bere qualcosa?”
io non ci credevo, finalmente, la mia risposta fu un: “Certo, appena usciamo andiamo in un posto qui vicino”
lei: “Perfetto”
Alle 17 suona la campana che determina la fine della giornata lavorativa, mi preparo ed esco, lei era già in macchina che mi aspettava. Partiamo ognuno con la propria macchina e ci dirigiamo verso il bar che avevo pensato.
Arriviamo, parcheggiamo, rimaniamo un po' fuori per fumare una sigaretta lei, io non fumo. Iniziamo a chiacchierare del più e del meno, di cosa gli piace e di cosa mi piace. Finita la sigaretta entriamo, io ordino un Gin tonic, lei un americano. Ci sediamo ad un tavolino in un angolo e continuiamo il discorso iniziato fuori. Piano piano vuoi l’alcool, vuoi la situazione i discorsi si fanno sempre più intriganti.
Iniziamo a parlare di cosa ci piace l’uno dell’altro, io gli dico: “Sicuramente gli occhi, verdi e intensi. La bocca carnosa e ben delineata. Poi non posso non dire le tette, bellissime e grandi, ultimo ma non in ordine i piedi e le mani sempre ben curati.”
La sua risposta fu: “Anche io non posso non dire gli occhi, verdi e molto espressivi. La fisionomia del viso con la bocca che è sempre sorridente. Poi il fisico con il culo come piace a me, duro e molto rotondo.”
A quella risposta decido di farmi più audace, mi alzo vado al bancone per ordinare altri due aperitivi visto che i bicchieri erano ormai vuoti.
Ritorno al tavolo e invece di sedermi davanti a lei, mi metto a fianco così da essere più vicini. Brindiamo con il nuovo bicchiere in mano,
le chiedo: “A cosa brindiamo?”
Lei molto semplicemente: “Al finale di questa bellissima giornata.”
Io la guardo negli occhi e lei mi fa un occhiolino un po' stimolante, così mi avvicino e gli do un bacio in bocca, lei senza farselo dire due volte tira fuori la lingua e iniziamo una pomiciata come se avessimo 15 anni.
Sento il calore cha sale e la voglia di esplorare il suo corpo che mi prende sempre di più, così gli sussurro: “Finiamo questi drink e andiamo in un posto più tranquillo?”
Lei mi guarda e senza dire niente prende il bicchiere e lo beve tutto di un fiato per finirlo, io la seguo a ruota. Ci alziamo, pago e ci dirigiamo verso le macchine. Lei, era avanti e molto tranquillamente si dirige non verso la sua macchina ma verso la mia, mi guarda e mi dice:
“La tua mi sembra più spaziosa della mia.”
Montiamo in macchina e durante il tragitto, un primo istante di silenzio, poi si avvicinata al mio collo e inizia a baciarmi e leccarmi mentre la sua mano inizia ad esplorare il mio corpo, il petto, le braccia fino a scendere lungo le gambe e dopo poco risalgono e si ferma sul cazzo che dentro le mutande è già diventato duro,
ritorna al mio orecchio: “mmm duro come piace a me”
E mentre mi dice queste parole stringe la mano sul cazzo come per prenderlo.
Intanto arriviamo al posto dove avevo pensato, un grande parcheggio, sempre pieno di camion dove una macchina si può nascondere bene da occhi indiscreti. Parcheggio la macchina e subito sdraio il sedile, lei mi salta a dosso inizia a baciarmi con avidità e con le mani si insinua dentro le mutande, prende il mio cazzo e lo stringe con forza.
Toglie la mano, mi sbottona i pantaloni, mi stampa un bacio sulla bocca e si avvia verso il cazzo che duro è ormai fuori dalle mutande, lo prende tutto in bocca fino in gola lo tiene un po', poi lo teglie, fa colare un po' di saliva sulla cappella, con la mano la spalma bene prima sulla cappella poi su tutto il cazzo e mentre mi guarda lo riprende tutto in bocca fa così per 3/4 volte poi si dedica alle palle, le lecca le prende in bocca, ci gioca. Poi riprende con il cazzo mi fa morire inizio a non resistere più, così mi alzo la faccio staccare e gli dico:
“Ora sta a te godere”
Detto e fatto, la faccio sdraiare sul sedile del passeggero, mi fiondo con avidità sulla sua camicetta che apro subito, faccio cadere una tetta dal reggiseno e inizio a leccare quel gran capezzolo che in poco tempo diventa duro, lei inizia con mugolii di piacimento. Non mi fermo tiro fuori l’altra tetta e inizio a giocare con tutte e due, una visione celestiale, le due tette nelle mie mani che lecco con la mia lingua prima una poi l’altra. Rimango con la lingua sui capezzoli mentre con la mano scendo e mi insinuo nei pantaloni e sotto le mutandine, le mie dita ispezionano quella fica depilata e sentono che è già bagnata e vogliosa di godere. Così inizio a passare il mio dito medio fra le labbra per farle allargare, appena si aprono mi inumidisco bene il dito infilandolo dentro e poi mi dedico al clitoride che dopo poco si ingrossa, inizio a stimolarlo sento lei che godo sotto i colpi delle mie dita, voglio di più, voglio leccare la fica, voglio sentire i suoi umori nella mia bocca. Lei mi ferma e mi dice:
“Meglio di no, oggi, continua con le mani voglio godere e poi voglio farti godere io.”
A quelle parole rimetto la mano nei pantaloni e continuo a stimolare il clitoride e ogni tanto infilare prima uno poi due dita nella fica, lei gode fino a quando mi dice:
“Voglio prenderlo in bocca e farti godere mentre godo anche io.”
Così ci siamo messi in modo da poter godere insieme e mentre lei me lo succhiava con avidità e bravura io gli toccavo la fica per farla godere. Fino a quando non abbiamo goduto l’uno dell’altro, io gli ho riversato abbondante sborra in bocca mentre lei si è bagnata tutte le mutandine. Naturalmente ha bevuto tutto e poi ha voluto assaggiare anche gli umori che avevo sulla mano.
Ci siamo ricomposti un po' lei è scesa fumarsi una sigaretta io sono sceso e gli ho detto:
“come preliminare può andare ma alla prossima voglio godere e farti godere per bene e con il giusto tempo.”
Lei:
“Anche io non vedo l’ora.”
Mi ha baciato ha spento la sigaretta ed è rimontata in macchina.
Accompagnata alla sua macchina gli ho chiesto:
“Com’è stato il finale di questa giornata?”
Lei: “Direi molto buono” e nel dirlo si passa la lingua sulla lebbra. Ci siamo salutati e promessi che ci sarà un continuo…
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