Racconti Erotici > trio > Il Gioco
trio

Il Gioco


di Membro VIP di Annunci69.it minotauroxxx
26.05.2020    |    8.824    |    12 9.6
"La notte porta perplessità sulla coppia..."
Questo è un racconto di fantasia, una di quelle fantasie che – quando arrivano - ti tengono sveglio una notte intera.
Ma in questo racconto non ci sono alieni o navi spaziali, il che rende tutto ciò meno fantastico quindi, potenzialmente, più realizzabile…

Il Gioco.

C’è una base di infantilità che ci portiamo appresso nel corso degli anni e non ci abbandona quasi mai. Non capita a tutti, alcuni nascono vecchi e con idee e modi da vecchio, e li riconosci subito perché son vecchi già da bambini.
Probabilmente uno dei trucchi per rimanere giovani, o giovanili, è quello di non smettere mai di giocare.
Giocare stuzzica la fantasia e alimenta nuove idee, mantenendo il cervello elastico e performante. Bastano poche regole, inventate lì sul momento, magari senza neanche una logica troppo studiata, e queste regole creeranno un percorso ben definito e articolato che renderanno il gioco più intricato ma allo stesso tempo più affascinante, una sfida, per l’appunto.
Stessa cosa vale nel sesso e noi, che ne siamo particolarmente ghiotti, sappiamo bene a quali regole ci atteniamo e quali – invece - imponiamo.
Mauro e Giorgia sono sposi da tanti anni ma se la godono tuttora, nonostante la longevità del loro
amore.
Giocano tanto tra di loro e, da qualche tempo, anche con altri. Giocano anche col sesso, perché ritengono che l’uno sia parte integrante dell’altro, sempre nel rispetto reciproco.
Si sono iscritti a un sito d’incontri e, poco alla volta, la loro cerchia di amicizie virtuali si allarga. Molti amici virtuali diventano in carne e ossa, perché li incontrano sul serio, ci chiacchierano, si guardano negli occhi aspettando una scintilla, altri invece rimangono confinati in un messaggio privato dimenticato da qualche parte.
Periodicamente si affacciano nuove richieste, messaggi di gente curiosa che vorrebbe conoscerli, come al solito soltanto uno specifico balza all’occhio.
Un bel ragazzone si presenta a loro, la sua foto nel profilo non lascia dubbi riguardo la sua virilità.
Ma Mauro e Giorgia sono in parte scettici sul riprendere a giocare dopo l’ultima esperienza. C’è sempre qualcuno che non sa giocare, o che pretende di dettare le regole del gioco anche se “la palla” non è sua.
La “palla” in questione sarebbe Giorgia, per chi non l’avesse capito.
Tuttavia, nonostante la titubanza, decidono di incontrare questo ragazzo, al solito bar, luogo che ormai nasconde parte dei loro segreti più folli.
Seduti in attesa del ragazzo, si scambiano idee e punti di vista riguardo il loro ospite, è sempre così quando incontri per la prima volta qualcuno.
Eccolo quindi, è finalmente arrivato.
Un colosso che quasi fa ombra sugli altri clienti per quanto è alto.
Mauro e Giorgia si guardano attoniti, probabilmente Giorgia starà pensando “…e questo dove me lo metto…?” tra sé e sé.
Lo si accoglie tra baci e sorrisi di convenienza e tutto procede come al solito tra chiacchiere di routine e curiosità sulle proprie vite private, ognuno beve il suo caffè e il ragazzo, che per inciso si chiama Piero, lascia gli sposi per tornare a casa sua.
La notte porta perplessità sulla coppia. Avevano detto basta agli incontri con i singoli, dopo la batosta dell’ultima volta, quando un ragazzo cui si erano affezionati aveva smesso di colpo di farsi sentire. Si erano sentiti usati, Mauro e Giorgia, come se qualcuno con cui hai passato dei bei momenti di gioco a un certo punto e senza alcuna spiegazione sparisce.
Quindi si consultano, provano a capire come gestire la situazione per evitare un'altra delusione, infine si addormentano.
I giorni passano veloci quindi, convinti, Mauro e Giorgia fissano finalmente il loro appuntamento con Piero, banalmente in un B&B, ma del resto il comfort è tutto…
Sono tutti eccitati, specie Giorgia, che così tanta carne tutta assieme non l’ha mai assaggiata neanche durante un barbecue.
Si accomodano in camera, Piero è gigantesco, e in una camera piccola la sua stazza si nota anche di più.
In un angolo c’è una piccola poltroncina, Mauro la sposta piazzandola di fronte al letto:
“Accomodati!” invitano a Piero, e lui esegue pazientemente e incuriosito.
“Ora faremo un gioco con te, ma questo gioco ha delle regole che dovrai accettare senza repliche, altrimenti il gioco si interromperà” sussurra Mauro a Piero che, un po’ preoccupato lascia trasparire qualche dubbio a riguardo “…ma… ma…” balbetta a stento qualcosa, ma Mauro prontamente lo rassicura
“…in questo gioco ci sono regole, ma vinci anche se perdi, quindi non temere…”
“Ok!” risponde Piero che, nel pronunciarlo, lascia fuoriuscire rassegnato tutta l’aria che ha nei polmoni.
Probabilmente la curiosità aveva preso lo spazio della preoccupazione, quindi Mauro fuga ogni dubbio:
“Sai, la sensazione di essere stati usati e gettati via è brutta…” dice Mauro, mentre inizia a togliersi la cinta dai pantaloni, sotto lo sguardo nuovamente preoccupato di Piero.
“…Questo è il motivo per cui non sarai tu a scoparti Giorgia, ma sarà Giorgia a scoparsi te…”, specifica Mauro.
Beh, rassicurante penserete voi, ma fatemi finire.
Mauro inizia a legare le mani di Piero dietro la schiena. Ha braccia così lunghe che da seduto sfiorano il pavimento.
“Ti va di partecipare a questo gioco?” chiede Mauro
“Certo che si!” risponde sollevato Piero.
Così Mauro, dopo aver legato le mani di Piero, gli copre gli occhi con una maschera da notte
“Rilassati, goditi il viaggio”, suggerisce Mauro.
Piero, stravaccandosi ulteriormente sulla poltroncina, lascia ben intendere di aver accettato il consiglio, furbamente.
Ora è li, con le mani legate e gli occhi bendati pronto a diventare il loro gioco.
Giorgia gli si avvicina, si sente al sicuro da occhi indiscreti, poiché è bendato.
Mauro è alle spalle di Piero, si gode il gioco.
Giorgia quindi inizia a spogliarsi, mentre Piero può solo annusarne il profumo e sentire il rumore dei vestiti che Giorgia lascia cadere sul letto alle sue spalle.
Giorgia infila la gamba destra tra le gambe di Piero, spalancandogliele entrambe con un gesto deciso, Piero sorride, mentre cerca uno spiraglio di luce da sotto alla mascherina, bramoso di appagare anche gli occhi.
Giorgia si avvicina alla fibbia della cintura, la apre delicatamente senza neanche sfiorare il corpo di Piero che, nel frattempo, pare non riesca più a contenere la sua “gioia”…
Giace quindi, Piero, irrigidito quasi come fosse attraversato da una scossa elettrica.
Giorgia sbottona i pantaloni e li sfila, buttandoli alle sue spalle come fossero un elemento superfluo in quel frangente.
Il cazzo è tesissimo, ma ancora nascosto dagli slip, quindi Giorgia lo sfiora con un dito, molto leggermente, meno di una carezza ma più di un soffio, continuando così per quasi cinque minuti.
“C’è la carta Jolly, Piero!” esclama Mauro, quasi fosse il conduttore di un fantomatico telequiz.
“Sei pronto a scegliere le opzioni?”, continua.
“Certo!!” sbotta Piero, incontenibile.
“Puoi scegliere tra due opzioni. Puoi baciarla, rimanendo bendato oppure puoi guardarla per soli10 secondi, senza poterla baciare, cosa scegli?”
“Voglio guardarla!”, preferisce convinto Piero.
Allora Mauro solleva la maschera di Piero che, incantato, può ammirare Giorgia che, a pecora verso di lui, inizia a passarsi il dito medio sulla sua fica abbondantemente umida. Passa il dito tra le labbra della sua vagina, arrivando fino al culo e scendendo nuovamente giù fino al clitoride, lentamente.
Lo sguardo di Piero è attonito, probabilmente vorrebbe strapparsi i legacci delle mani e saltarle addosso, ma non può altrimenti sarebbe squalificato e il gioco s’interromperebbe bruscamente.
“3…2...1…”
Buio totale, di nuovo.
“Nooooo!!” esclama Piero come se stesse subendo la più dolce delle torture.
“Mi dispiace, le regole sono regole”, ribadisce perentorio Mauro.
Quindi Giorgia riprende da dove aveva interrotto, scesa dal letto, si avvicina a carponi verso Piero che nulla può, in quel frangente.
“Non siamo qui per torturarti, Piero!” rassicura Giorgia mentre, seduta sulle sue gambe, accarezza le cosce del malcapitato concorrente.
Sorride Piero, che in cuor suo questo già lo sa.
Giorgia avvicina, dunque, le sue labbra agli slip in tensione di Piero, inizia lentamente a baciare la punta, senza affrettarsi a prendersi il suo gettone d’oro.
Annusa gli slip che odorano del sesso di Piero, un odore di pulito e allo stesso tempo di intenso.
Con la mano stringe l’asta, per testarne la durezza, Piero geme in silenzio, mentre lei, con entrambe le mani, solleva lo slip lasciando finalmente uscire la bestia dalla gabbia.
Gli occhi le brillano, la salivazione aumenta, il cuore le batte forte mentre con la mano destra lascia scorrere lentamente verso il basso la carne che ricopre la cappella.
Con una gestualità solenne inizia a masturbare Piero, sempre molto lentamente, quasi fosse una governante che lucida a specchio lo scettro di un re. E lo osserva curiosa, a un palmo dalle labbra, seguendo con lo sguardo il movimento su e giù della mano, tanto inebriata dal profumo sprigionatosi da tale gesto. Finalmente la bocca di lei, ormai colma di saliva, si avvolge attorno alla cappella rossa e turgida di Piero. Entrambi gemono; lui perché finalmente sente il massaggio orale di lei, e lei perché finalmente sente il sapore di lui.
Succhia con passione, tenendo il cazzo di lui stretto alla base, completamente scappellato.
Non ci sta tutto in bocca, quindi per assaggiarne ogni singolo punto deve scendere lungo l’asta, seguendo meticolosamente ogni vena, ogni piega, giù fino ai testicoli che riesce – uno alla volta – a inserire in bocca e a massaggiare goduriosamente, stringendoli tra lingua e palato, tutto sempre ben inumidito da abbondante saliva, succhiando avidamente.
Va avanti così per una decina di minuti abbondanti, mantenendo Piero sempre sul filo dell’orgasmo.
Mauro si gode lo spettacolo, non disdegnando di tanto in tanto di immortalare il momento col suo cellulare, mentre Giorgia, dopo aver mollato la presa, continua a succhiare a fondo il cazzo di Piero, mentre con le mani graffia dolcemente entrambe le cosce del povero “concorrente” inerme.
“A questo punto della gara puoi anche chiedere l’aiuto da casa, Piero!” esordisce Mauro.
“Si, gradirei l’aiuto da casa” sbotta Piero che a stento si contiene.
Così Mauro si appresta ad appoggiare la sua cappella su quella di Piero, in modo da alleggerire il carico che Giorgia, ormai completamente persa in quel pompino, inarrestabile pratica a Piero.
Giorgia ritrova finalmente un po’ di quel sapore iniziale che ormai aveva deglutito quasi del tutto, assieme alla sua saliva, questa volta la sua lingua sarà riscaldata dal calore di ben due cazzi che le riempiono la bocca, distorcendola buffamente quasi fosse Dizzy Gillespie e la sua tromba.
Lei è felice, lui pure, l’altro ancora di più, ma il tempo per l’aiuto da casa finisce, e Mauro torna al suo posto, pronto a godersi la prossima manche.
Si alza, Giorgia, si gira dando le spalle a Piero, ancora bendato, e si china in avanti, guardandolo mentre lui probabilmente si chiede perché abbia smesso e cosa stesse per accadere. Afferra il cazzo di Piero e lo accompagna verso la sua fica, pronta già da tempo ormai. Piano piano si lascia andare sull’erezione di Piero, la cappella lentamente allarga le labbra rosso fuoco e ipersensibili di Giorgia, che sente tutta la dimensione che sta per ricevere. Un millimetro alla volta, lentamente, con l’attrito che solo la carne vera regala, ma con la dimensione che Giorgia aveva potuto provare solo grazie a qualche sexy toy regalatole negli anni.
Scivola dentro con estrema facilità, inaspettatamente, neanche lei sapeva quanto fosse profonda prima di quel momento. Gemono tanto, lei stringe le ginocchia di lui, mentre in pratica sta facendo gli squat sul suo cazzo.
Il movimento continuo trasforma le secrezioni di lei quasi in una schiuma biancastra che lubrifica tutto il meccanismo, perfetto come solo la natura può fare. Sono tutti in estasi.
Lei solleva la gamba destra appoggiandola sul bracciolo destro della poltroncina su cui è seduto Piero, permettendo così una maggiore apertura, quindi una maggiore penetrazione. Arriva quasi fino in fondo, e non fa niente se pizzica un po’, è troppo piacevole e tanto basta a motivarla per continuare.
Lei è al limite, e non si trattiene più ormai, in quella posizione sente tutto e lo sente per bene.
A gambe spalancate su di lui finalmente cede al suo meritato orgasmo, esplodendo in un gemito intensissimo. Lui resiste ancora un po’ ma è lì lì, crolla solo dopo che Giorgia si riavvinghia al suo cazzo stringendolo con entrambe le mani e succhiandolo come se nel fondo ci fosse il suo premio, cosa vera in effetti.
Di lì a pochi secondi lui le fa dono del succo del suo piacere, dono che Giorgia gradisce particolarmente, ingoiando tutto per la prima volta in vita sua.
Anche Mauro approfitta dell’occasione, raddoppiandone la razione.
Sfiniti e felici ricompongono i loro abiti.
“Ma come, ci abbiamo messo solo 30 minuti?!” dice meravigliato Piero.
“Beh? Non importa la quantità ma la qualità!!” rispondono quasi banalmente ma a coro Giorgia e Mauro.
Del resto lo sapete anche voi come recita il proverbio;
il “Gioco” è bello (anche) quando dura poco…
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il Gioco:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni