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Lui & Lei

IL FASCINO DEL MARE SETTEMBRINO


di Antolaro
27.09.2022    |    8.108    |    4 9.6
"Anche Mila si contrae, continua a baciare l’amica e si lascia andare con dei gemiti, anche se più contenuti, sotto i colpi della lingua di Anto, mentre..."
IL FASCINO DEL MARE SETTEMBRINO
Certo è proprio una disdetta per Monica, in ferie nella sua Sicilia, con la sua meravigliosa isola a disposizione e con un settembre così bello, essere invece costretta a casa perché il suo compagno è stato chiamato dall’ufficio urgentemente per un problema serio.
Le ha assicurato che nel primo pomeriggio dovrebbe aver finito, ma sapendo come vanno le cose lì da lui, non ci spera più di tanto.
Dopo aver smanettato per tutta la mattina sul telefonino e visto qualche serie di Netflix, decide che ne ha abbastanza, quindi prima di pranzo si alza di scatto, si prepara, mette su il costume, prende un po’ di frutta e si mette in macchina per andare a mare: gli manda un messaggio, quando lui avrà finito la raggiungerà direttamente lì, al solito posto.
La giornata è splendida, poi a settembre il mare è meraviglioso e l’acqua splendida.
Non solo ma, essendo iniziate le scuole, durante la settimana di solito c’è pochissima gente sulle spiagge, in più col suo amore hanno anche individuato un posticino isolato dove non c’è quasi mai nessuno ed è lì che si dirige, verso il loro solito posto
Quella spiaggia è così poco frequentata, soprattutto in questo periodo dell’anno, che diverse volte si sono ritrovati, essendo da soli, a prendere il sole completamente nudi. Qualche volta è anche successo che le loro mani non siano riuscite a rimanere ferme, per cui si son trovati ad andare anche oltre ed è persino successo che lui, con grande godimento di entrambi, l’abbia presa lì sulla spiaggia, correndo il rischio che qualcuno, da dietro i cespugli, potesse gustarsi tutta la scena.
C’è da dire – non fatelo sapere in giro, mi raccomando – che l’idea non le sarebbe neanche dispiaciuta, visto che, come dice sempre lui che la conosce assai bene, è proprio una porcellina esibizionista.
Raggiunto il loro posticino segreto, tutto è perfetto, perché, come pensava, non c’è proprio nessuno.
Stende il telo e si ci sdraia crogiolandosi sotto il sole, poi, come ha già fatto altre volte, si toglie il pezzo di sopra e rimane con solo lo slip che, viste le dimensioni ridottissime, copre solo l’indispensabile
Non va oltre nello spogliarsi perché a differenza delle altre volte quando con lei c’era sempre il compagno, questa volta è proprio da sola, per cui se qualche malintenzionato volesse approfittare di lei, si troverebbe lì, completamente nuda e indifesa.
Certo non sarà sicuramente quel pezzettino di stoffa che lascia completamente scoperte le chiappe e che a malapena arriva a coprirla la passera, a difenderla da eventuali malintenzionati, però psicologicamente si sente più sicura.
A voler essere completamente sinceri, certi pomeriggi da sola a casa, ha fatto parte delle sue fantasie anche quella di essere presa con la forza da uno o più uomini, ma ovviamente era ben consapevole che quella era solo una fantasia finalizzata a raggiungere il piacere, e non certamente un desiderio che la violenza poi potesse avvenire realmente.
In quei momenti però la mente viaggia libera e non si può, né si deve, provare a controllarla, ma bisogna lasciarla volare anche verso situazioni accettabili solo perché immaginarie.
Certo però che in quei momenti l’idea di essere alla piena mercé di due o più uomini che dispongono totalmente di lei e del suo corpo come più gli aggrada, senza che lei potessi opporsi, la eccitava davvero tanto a giudicare dai gemiti che le venivano fuori in quelle occasioni.
Finalmente si rilassa e si gode il piacere del sole che le accarezza i capezzoli: certo se adesso ci fosse anche il suo compagno a baciarglieli i capezzoli e non solo quelli, sarebbe decisamente meglio: spera che al massimo entro un paio d’ore riesca a raggiungerla.
Per scacciare i pensieri che la stanno assalendo e per resistere alla tentazione di allungare una mano e toccarsi per darsi piacere, decide di andarsi a tuffare.
Adora fare il bagno nuda e, visto che in giro non c’è proprio nessuno, decide di tornare a riva, togliere lo slip e tuffarsi di nuovo lasciando che l’acqua si impadronisca di ogni parte del suo corpo.
Dopo aver nuotato un bel po’, si mette nella posizione del “morto” e rimane così a lungo, godendo sia dell’acqua fresca che la avvolge, sia del sole che in quella posizione continua a riscaldarle il seno e il resto.
La testa però comincia a viaggiare senza che lei riesca più a controllarla, così dopo un po’ non ce la fa e non riesce proprio più a resistere, per cui, senza che quasi se ne renda conto, allunga le dita e le fa scendere verso il basso, accarezzando i pochi peli che stanno ricrescendo dopo l’eliminazione radicale fatta meno di un mese fa; poi si sfiora le labbra della vagina, quindi con le mani ormai esperte dopo anni di esercizio, comincia a toccarsi.
Prolunga il piacere più a lungo possibile, si conosce e sa come aumentare e rallentare nei momenti giusti, fin quando, quasi gridando, viene lì in acqua.
Fatica a riprendersi, è stata una scarica estremamente violenta anche per la situazione anomala in cui è successo, e quando finalmente si rilassa e si volta verso riva, vede un ombrellone piantato ed una coppia di ragazzi che non hanno potuto fare a meno di godersi lo spettacolo.
Ma quanto tempo è passato da quando è entrata in acqua?
‘Dio che vergogna adesso con che faccia torno a riva?’ pensa.
Tra l’altro è anche completamente nuda: che situazione terribile!
Deve essere stata tantissimo in acqua a giudicare dalle dita tutte rapprese, ma evidentemente prima stesa a fare la “morta”, poi impegnata a toccarsi e godere, non si è minimamente accorta del tempo che passava e dei fatto che sulla spiaggia fosse arrivata altra gente.
Sa che non può stare per sempre in acqua, ma che prima o poi deve raggiungere la riva, quindi si decide e, armandosi di una sicurezza che non ha assolutamente e facendosi coraggio, esce per andare verso il suo telo.
Sente i loro sguardi addosso e non potrebbe essere altrimenti, non solo per lo spettacolo che ha fornito poco prima, ma anche perché è una bellezza che normalmente non passa inosservata, figurarsi completamente nuda: seno spettacolare, gambe lunghe e culo che tutti definiscono monumentale.
Cerca di evitare i loro sguardi, ma tra l’altro questi due inopportuni hanno piantato l’ombrellone anche abbastanza vicino: ‘ tanto spazio dovevano mettersi proprio addosso a me?’ pensa.
Raggiunta comunque la sua postazione, la prima cosa che fa è di indossare il costume, quindi si avvolge nel telo per asciugarsi e si stende al sole
Continua ad evitare di guardare dalla loro parte per la troppa vergogna, però sbirciando si è accorta che i due inopportuni adesso sono avvinghiati in un bacio molto passionale, c’è da capirli, forse vederla mentre faceva quelle cose lì avrà eccitati.
Continua a rimanere stesa per asciugarsi e per godersi il sole, ma dopo alcuni minuti sente dal rumore della sabbia che qualcuno si sta avvicinando.
“Ciao scusa posso chiederti una cortesia? Siccome siamo stufi di farci i selfie che vengono sempre malissimo, potresti farci qualche foto col mio telefonino?”
Alza la testa e vede che la ragazza, che adesso sta disinvoltamente a seno nudo, le si è piazzata proprio di fronte.
È molto bella anche lei, un seno generoso ed un corpo molto aggraziato.
Biascica qualche parola che è conseguenza del suo imbarazzo per la scena di prima, ma si alza e prende il telefonino dalle mani della ragazza.
Si avvicina all’ombrellone e comincia a scattare delle foto, mentre loro assumono delle pose a volte molto romantiche, a volte assai buffe.
Poi va da loro per fargli vedere come sono venute e, dopo aver ricevuto la loro approvazione, il ragazzo allunga la mano e si presenta.
“Piacere io sono Anto, lei è Mila. Grazie per le foto, sono venute benissimo ma sei una professionista?”
“Piacere, io sono Monica. Sentite… io volevo chiedervi scusa per la scena di prima in acqua, però non so cosa mi sia preso e poi non vi avevo visto arrivare”.
“Bisognerebbe scusarsi per le cose brutte, non per quelle belle – continua Anto – Credimi, se ci fosse meno ipocrisia sul sesso, tutto sarebbe più semplice. Come diceva John Lennon, ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono liberamente”.
“Tra l’altro noi pratichiamo il nudismo: non ci siamo spogliati completamente perché non sapevamo come la pensassi tu. In tutti i casi ci ha fatto piacere vederti nell’acqua così libera, felice e appagata: ci hai fatto venire una voglia che non puoi avere idea” chiude intervenendo Mila.
“Se volete spogliarvi fatelo, per quanto mi riguarda non mi scandalizzerò, soprattutto dopo quello che vi ho costretto a vedere…”.
Non se lo fanno ripetere due volte, così entrambi si tolgono gli slip e si trovano completamente nudi.
Lei è totalmente rasata, mentre lui, benché il suo arnese sia a riposo, sembra ben dotato.
“Posso chiedervi una cosa? Ma che nome è Mila? Non ricordo di averlo mai sentito prima d’ora”.
I due si scambiano uno sguardo d’intesa, poi risponde Anto.
“Il suo nome vero sarebbe Mia, ma siccome io adoro Milo Manara e i suoi disegni, allora l’ho ribattezzata Mila. Conosci Manara?”
“Chi, quello che disegna le donne nude…?”
“Sì lui, ma non le disegna nude e basta, lui ritiene le donne un’opera d’arte per cui le riproduce come un’opera d’arte. Ed io sono d’accordo con lui. Scusami ma ti ho vista quando sei uscita dall’acqua completamente nuda ed hai un corpo favoloso, davvero un’opera d’arte. Credo sul serio sia un peccato mortale coprire le opere d’arte, come stai facendo adesso tu adesso, indossando il costume”.
Monica arrossisce un po’ imbarazzata.
“Sono d’accordo con il mio ragazzo – aggiunge Mila – perché non ti togli quell’inutile pezzo di stoffa?”
Resta pensierosa, dopo lo spettacolo a cui li ha fatti assistere, sembra quasi sciocco avere ancora dei pudori, ma sceglie comunque di rimanere col costume.
Rimane qualche altro minuto sotto il loro ombrellone, continuando a chiacchierare, così scopre che non sono siciliani, ma che si trovano qui in ferie.
Poi, mentre i due ragazzi riprendono a baciarsi con rinnovato vigore, torna verso il suo telo, non prima di aver notato che il membro di Anto, eccitato evidentemente dal bacio, sta dando interessanti segni di risveglio.
Si stende sul telo girandosi di spalle per lasciare loro campo libero per fare ciò che ritengono meglio.
Dopo una decina di minuti però sente nuovamente dei passi, si volta e vede che Mila sta venendo di nuovo dalla sua parte.
“Ti dispiace se mi siedo e facciamo due chiacchiere?”
Parlano piacevolmente, fin quando lei non fa cadere nuovamente il discorso sull’imbarazzante spettacolo che dato in acqua poco prima.
“Sai davvero non c’è nulla di cui vergognarsi nel dare e nel ricevere piacere, né tantomeno nel procurarselo da soli”.
Lei non sa cosa rispondere, è imbarazzata pensando a ciò che ha fatto prima sotto i loro sguardi.
All’improvviso Mila smette di parlare, la guarda fissa negli occhi, allunga una mano e le sfiora la guancia, quindi avvicina la sua testa e prova a baciarla.
La coglie di sorpresa, non se l’aspettava, ‘è qui con il suo ragazzo, perché viene a baciare me?’ -pensa.
Monica non ha grandissime esperienze saffiche, anche se sicuramente non le ha disdegnate quando è successo; però, anche se Mila è decisamente una bella ragazza, non risponde al bacio, tenendo le labbra chiuse.
“Lasciati andare, sei così bella che è davvero impossibile resisterti…”
Ci prova di nuovo e questa volta le sue labbra lasciano un piccolo spiraglio, nel quale la lingua di Mila si incunea incontrando quella di Monica e regalandole una scarica.
‘Se solo non ci fosse quel suo ragazzo lì, forse mi sarei anche potuta lasciare andare, ma mi viene difficile farlo mentre c’è Anto che guarda e mentre può arrivare chiunque’ pensa tra sé e sé.
“Adesso basta, ti prego…” dice provando a staccarsi un paio di volte, ma Mila non molla la presa, anzi con una mano sta cominciando a toccarla nel modo giusto, nei punti giusti.
Va a piccoli passi e quando arriva a slacciarle il reggiseno la cosa sembra quasi naturale; con le dita comincia a sfiorarle i capezzoli, contribuendo ad abbattere le sue residue resistenze.
Quando mette la sua mano dentro il suo slip, Monica non capisce più nulla e si arrende, abbandonandosi ai baci, totalmente alla sua mercé.
Mila ha capito perfettamente che a questo punto ha ceduto, per cui con tutta calma scende con la bocca sui capezzoli e con grande maestria li sfiora con la lingua e li mordicchia.
Ha vinto lei, Monica dimentica dov’è e dimentica anche il fatto che c’è uno spettatore a gustarsi quella scena, ma in quel momento l’unico suo desiderio è andare fino in fondo e fare l’amore con lei.
Nel frattempo Mila scende con la faccia verso l’ombelico girandoci intorno con la lingua, quindi, sempre più sicura arriva a mangiucchiarle i pochi peli, infine, abbassandole con decisione lo slip, si tuffa verso il suo piacere.
Monica non ha più alcun ritegno, geme apertamente, né si accorge che, nel frattempo, sulla spiaggia si è aggiunto un nuovo spettatore.
Infatti il suo compagno, finalmente libero dagli impegni lavorativi, l’aveva raggiunta a mare, come d’accordo, trovandosi però davanti una scena che difficilmente avrebbe immaginato di vedere: la sua compagna intenta a scoparsi una ragazza!
Fermatosi vicino l’ombrellone, interroga con lo sguardo Anto che allarga le braccia come dire: hanno fatto tutto loro.
Poi Anto, dopo essersi presentato e aver spiegato brevemente la situazione, gli chiede: “che dici, lasciamo che facciano tutto da sole, o proviamo a dare loro una mano?”
Il ragazzo, persona assai pragmatica, ci mette davvero un secondo a decidere, togliendosi i vestiti e raggiungendole assieme ad Anto.
Nel frattempo, prese dall’orgia del piacere, né Monica, né Mila si sono accorte di nulla e hanno continuato verso la ricerca del reciproco piacere, anche perché Mila adesso, cambiando posizione, si è stesa sulla sua amica, posizionandosi nel più classico dei “69” e quindi anche Monica adesso è tutta intenta a ricambiare i baci con la sua lingua che si impregna di umori.
La prima ad accorgersi che i giochi stanno cambiando, è Mila che, alzando la testa, ha visto avvicinarsi il suo Anto assieme ad uno sconosciuto, entrambi nudi ed entrambi già belli in tiro.
Non dice niente però, per evitare che Monica si distragga dal suo impegno nel tentativo di farle raggiungere il piacere.
Monica se ne accorge solo – e quasi le viene un accidente – quando il suo compagno le si avvicina e la saluta.
Ha un sobbalzo, reagendo quasi come un bimbo che è stato colto con le mani nel vaso della nutella.
Aveva completamente dimenticato che lui sarebbe arrivato, così come aveva dimenticato della presenza di Anto a cui stavano regalando quell’ennesimo spettacolo sconcio e del luogo all’aperto dove si trovavano.
Prova a scostarsi, ma l’amica la blocca.
“Le presentazioni a dopo. Monica ti prego continua stavo quasi per venire…” la supplica Mila, tagliando corto.
Il ragazzo si inginocchia davanti la sua compagna, avvicina il viso sua sua faccia e la bacia gustandosi anche il sapore degli umori di Mila, poi con le dita la aiuta a farle raggiungere l’orgasmo, mentre Mila nel frattempo ha iniziato a leccare l’uccello del suo ragazzo.
Le urla di piacere che seguono dopo qualche minuto, confermano che i due sono riusciti nell’intento di fare venire quella ragazza.
Senza che nessuno cambi posizione, Monica decide di modificare il suo obiettivo e dalla figa di Mila, sposta l’attenzione verso il cazzo del suo compagno.
Nei frattempo Anto, dopo aver tolto il suo membro dalla bocca di Mila, interroga con lo sguardo il ragazzo e, avuto il permesso con un cenno di intesa, comincia a strusciare il suo uccello sulle labbra della figa di Monica, la qual cosa le dà un’altra scarica, poi, senza trovare alcuna resistenza, visto quanto è bagnata, entra facilmente dentro di lei che ormai non aspettava altro che quel momento.
Essere scopata da uno sconosciuto, mentre fa un pompino al suo ragazzo, è una cosa che non avrebbe mai creduto possibile.
Anche Mila, che continua ad essere sdraiata su di lei, ad un certo punto riceve lo stesso trattamento e viene scopata dal ragazzo, con Monica che osserva l’uccello del suo compagno, appena sopra la sua faccia, entrare ed uscire da quella figa, così si ritrova a tirare fuori la lingua e a provare a leccarlo quando giunge a tiro.
Nessuno dei due maschietti ha voglia di terminare il gioco così velocemente, quindi decidono di cambiare posizione, così Monica si siede sull’uccello di Anto, mentre Mila, sfilatasi dall’uccello del ragazzo, si siede quasi sulla faccia di Anto per farsela leccare e, nel frattempo, i visi delle due donne di trovano ad essere così vicini che riprendono a baciarsi.
A questo punto succede una cosa che Monica non aveva assolutamente previsto e che rappresenta un’esperienza assolutamente inedita per lei.
Mentre cavalca Anto e bacia Mila, il suo ragazzo, eccitato da quella visione, le si avvicina dietro e appoggia l’uccello sul suo culo, puntando dritto verso il buchetto.
Monica non l’ha mai fatto sinora con due persone contemporaneamente, però fa parte dei suoi sogni erotici, per cui non si tira affatto indietro, anzi appoggia le mani sul suo culo allargando le chiappe in modo da rendere più facile la penetrazione.
L’uccello entra poco alla volta, inculandola piano piano, mentre Anto continua a sbatterle la figa.
Quando è tutto dentro, sente una ebbrezza che non immaginava, avverte che i due cazzi all’interno si sfiorano, sono vicini e si sente così piena dentro, che avverte montare un orgasmo che, così forte e violento, forse non l’aveva mai provato.
Grida, senza ritegno.
Grida, incurante del fatto che, essendo all’aperto, qualcuno possa sentirli.
Grida, per fare sapere ai due ragazzi, ed anche agli eventuali guardoni che potrebbero essere nascosti dietro ai cespugli, quanto piacere lei stia provando.
Grida, perché si sente così piena e così posseduta, come non le era mai successo prima.
Anche Mila si contrae, continua a baciare l’amica e si lascia andare con dei gemiti, anche se più contenuti, sotto i colpi della lingua di Anto, mentre contemporaneamente neanche lui riesce più a trattenersi, così viene dentro Monica.
Mentre lui stremato si ferma lasciando il suo membro dentro, il ragazzo dietro continua, invece, a stantuffare non smettendo di sbatterle il suo cazzo nel culo e lei non smette di essere eccitata da tutto ciò.
Lo conosce bene il suo uomo, per cui, quando impercettibilmente questi accelera i colpi ed il suo respiro somiglia sempre più a un rantolo strozzato, sa perfettamente che sta per venire, cosa che accade dopo qualche altro colpo, inondandole il culo del suo seme.
Con un filo di voce chiede a entrambi di non muoversi, li vuol sentire ancora dentro di sé, fin quando, dopo qualche minuto i loro membri sono privi di consistenza e sgusciano fuori anche senza volerlo.
Il sole è tramontato da un po’ e la sera ha cominciato a fare capolino, ma c’è ancora così tanto tempo davanti a loro.
Decidono di andare a cena in un ristorantino che conosce Monica, poi continueranno la serata a casa loro.
D’altra parte sono tutt’e quattro in vacanza, bisogna pur occuparlo questo tempo libero…
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