Lui & Lei

LA CHAT


di Antolaro
29.01.2024    |    580    |    0 8.7
"A Ci siamo annusati e assaggiati, abbiamo concesso l’uno all’altra ogni centimetro dei nostri corpi e dopo aver assaporato i nostri odori, giocato con le..."
La chat, diari segreti di un incontro

(La stessa situazione vista da due diverse prospettive)



A.
Sono diversi mesi ormai che io e te abbiamo iniziato a chattare, la cosa è sempre molto piacevole, ma ormai è diventata troppo limitante.
Per quello da un po’ sto provando a forzare la mano per vederci dal vivo, senza filtri, cosa della quale tu immancabilmente mi rimproveri.
In tutti i casi, cara Rossella, così non può più andare avanti.
Per diverso tempo abbiamo preso a inviarci messaggi che hanno messo in luce le nostre tante affinità, poi a chattare e infine a lasciarci andare sempre di più e a scoprire anche come siamo fatti fisicamente, attraverso foto che si son fatte giorno dopo giorno sempre più spinte.
Però via via il desiderio per me è diventato ormai insostenibile.

R.
Dio mio, ma cosa mi succede, mi sto lasciando trascinare in questo gioco che mi eccita da morire, ma che mi atterrisce allo stesso tempo.
Con la scusa delle parole, con la scusa dei tuoi racconti che hanno messo a nudo i miei sogni proibiti, con le cose che mi hai detto, con la tua audacia sempre più sfacciata, mi sento trascinata in un vortice del quale non vedo la fine.
Ti ho mandato persino delle mie foto, anche compromettenti, adesso sai chi sono, cosa succederà?

A.
Mi sembra di impazzire, il desiderio ormai si è impossessato di me.
Guardo e riguardo le tue foto, soprattutto le ultime nelle quali non solo mi hai mostrato il tuo corpo completamente nudo, ma hai anche indugiato in pose sempre più eccitanti, anche se mai oscene, che tuttavia mi hanno fatto andare in tilt il cervello che ormai pensa soltanto ad una cosa: incontrarti e fare l’amore con te.
Ma non una semplice e banale scopata, no, la mia mente immagina un pieno e totale trionfo dei sensi.

R.
Non lo so che cosa accadrà adesso, ho avuto la sfacciataggine e l’imprudenza di mandarti anche delle foto decisamente oscene, adesso sono davvero nelle tue mani, so che non lo faresti mai, ma se tu volessi sarei rovinata, così da una parte sono assolutamente terrorizzata per ciò che potrebbe accadere, dall’altra invece vorrei quasi che scoppiasse il bubbone e io potessi finalmente essere davvero quella che ho sempre desiderato: libera da pregiudizi e padrona delle mie scelte.

A.
Le mie richieste di incontrarci si stanno facendo sempre più serrate, sono insistente lo so, probabilmente ti sembrerò ossessivo, infatti mi dici spesso di smetterla, però sono certo che anche tu pensi le stesse cose, solo che non hai mai avuto mai il coraggio di dirmelo apertamente e forse hai paura anche di dirlo a te stessa, così ne parli come di un gioco di fantasie e non come desiderio che queste si realizzino concretamente.
Queste ultime settimane, trascorse a farti proposte sempre più incalzanti nella speranza di riuscire a convincerti ad incontrarci, mi stanno provocando una voglia parossistica di averti, un pensiero quasi fisso: devo averti Rossella, almeno per una volta devi essere mia, così come io devo essere totalmente tuo.

R.
Non ce la faccio più.
Continui ad propormelo, ti dico di smetterla, ma tu non lo fai, come se non fossero sufficienti le mie crisi, i miei dubbi e le mie ansie; adesso stai anche intensificando le tue richieste e mi chiedi di alzare il livello; con sempre più insistenza mi chiedi di incontrarci: cosa pensi, che non piacerebbe anche a me? Eppure lo sai anche tu che è impossibile.
E poi, anche se cedessi, se volessi lasciarmi andare e fare la follia, li conosci anche tu i problemi che ci sono: a parte la distanza che ci separa e che certamente non ci aiuta, anche se tu continui a dirmi che questo non può essere certamente un impedimento sufficiente a frenare un desiderio così profondo e lacerante; ma soprattutto sai perfettamente che non possiamo ignorare il problema principale che abbiamo entrambi, il vero freno che rende davvero assai complicato se non impossibile incontrarsi, cioè la presenza nelle nostre vite dei nostri rispettivi partner, ovviamente all’oscuro di questa nostra relazione virtuale e di questa dirompente voglia che ci sta macerando.

A.
È una voglia irrefrenabile che ci sta macerando come mi hai detto l’altra volta e davvero non capisco perché dobbiamo stare così male, invece di lasciarci andare.
Non è soltanto voglia di sesso quella che ho, il sesso lo faccio già regolarmente con la mia donna.
Ciò che ho voglia di fare con te è qualcosa di unico, voglio fare un sesso selvaggio, senza limiti, totalizzante, di assoluto dominio e nello stesso tempo di essere io stesso oggetto nelle tue mani, per esaudire i tuoi desideri.
Ho voglia di darmi e di riceverti senza tabù, senza freni.

R.
A volte mi sembra che tu non capisca come mi sento, pensi che se potessi non lo vorrei anch’io? Non pensi che faccio sempre più fatica a dirti di no. Che vorrei dirti mille volte di sì e che invece devo tenere a bada i miei istinti e ciò mi provoca profonde lacerazioni.

A
Oggi ho avuto chiara la sensazione che il mio lungo martellamento stia cominciando a fare breccia, che cominci a vacillare e davvero mi è parso di toccare il cielo con un dito.

R.
Chissà cosa succederebbe se mi lasciassi andare e davvero facessi questa follia. Sarei rovinata per sempre, oppure sarei finalmente libera?

A.
Non ci credo, sono ancora emozionato, sto impazzendo solo al pensiero, oggi alla fine di un bellissimo incontro via chat, ad un certo punto ti sei lasciata andare e mi hai detto di sì, così abbiamo preso la decisione: tra una settimana ci incontreremo!

R.
Non ci credo, non posso averlo fatto, alla fine ti ho detto di sì, devo essere impazzita. Questa cosa mi sta facendo andare fuori di testa e, da quando abbiamo staccato il collegamento, mi sento girare tutto intorno, sono ancora una volta terrorizzata ed eccitata allo stesso tempo.

A.
In questi giorni ci stiamo sentendo spesso per cercare di mettere a punto i particolari, non possiamo lasciare nulla al caso e quindi dobbiamo sistemare perfettamente le cose con i nostri rispettivi partner.
L’attesa mi sta macerando, sono stati giorni bellissimi da una parte, visto che adesso so che ti vedrò, ma terribili allo stesso tempo, perché sto qui a contare le ore e i minuti.

R.
Sono così eccitata e confusa allo stesso tempo che temo davvero che mio marito mi legga in faccia quello che sto per fare.
Con te continuiamo a sentirci regolarmente anche per raccordarci e mettere a punto tutti passaggi.
Oggi, in preda di un terrore irrefrenabile, ad un certo punto ti ho anche detto che non se ne faceva più nulla e che ci avevo ripensato.
L’ho detto, ma in realtà non lo pensavo, non voglio mandare a monte tutto proprio adesso, ho un desiderio enorme ed una curiosità che mi toglie quasi il respiro, non voglio tornare indietro arrivata a questo punto.

A.
Ci siamo, manca poco ormai, questa settimana di attesa non ha fatto altro che accrescere in modo esponenziale la voglia che abbiamo l’uno dell’altra.
L’altro giorno hai provato a rimettere tutto in discussione, ma per fortuna alla fine hai ripreso a ragionare.
Nella spasmodica attesa di vederci, un paio di volte abbiamo ripreso a fare l’amore attraverso il telefonino, con reciproco piacere, tuttavia entrambi ci siamo resi conto che questo non ci bastava più.
Bellissimo certamente, ma non sufficiente.
Adesso ho solo voglia di averti tra le mani, di toccarti, di possederti totalmente, di sentire il profumo della tua pelle, di abbeverarmi con i tuoi umori, di fonderci in un unico corpo entrando dentro di te e di far sì che i tuoi ed i miei desideri, anche quelli più intimi e sconci, diventino realtà.
In certi momenti questo desiderio crescente mi provoca quasi dolore fisico.

R.
Abbiamo fatto l’amore per telefono.
Lo abbiamo già fatto diverse volte ormai in questi mesi, ma oggi mi è sembrato diverso, mentre lo facevamo pensavo a quando ti avrò davvero tra le mie mani, a cosa succederà tra qualche giorno quando ci incontreremo e questo mi ha eccitato tantissimo ed ha accresciuto il mio godimento, così ho avuto un orgasmo più forte di altre volte.
Dopo però quando mi sono resa conto che tu eri dall’altra parte dello schermo e non vicino a me, la delusione è stata grande.
Ti voglio toccare, non voglio più fare l’amore con un’immagine, ma voglio fare l’amore con un corpo, voglio darti tutta me stessa.

A.
Finalmente ci siamo, finalmente quel giorno che tanto ho aspettato è arrivato.
Sono in anticipo lo so, sono seduto a questo tavolino, ma ho lo sguardo fisso sulla porta d’ingresso di questo bar periferico di Roma.
Abbiamo scelto di venire in questa meravigliosa città, sia perché è stato più facile con i nostri rispettivi partner giustificare il viaggio per questioni di lavoro, sia perché tra milioni di abitanti è davvero assai improbabile incontrare persone conosciute, così avremo la possibilità di essere una normale e anonima coppia.
Per vincere le tue ultime ritrosie, ho dovuto anche assecondare il tuo desiderio di incontrarci in una zona periferica della città, che, anche se densamente abitata, è decisamente fuori dai giri turistici e degli affari.

R.
Sul treno sarò andata in bagno un milione di volte, sia per vincere i miei attacchi di ansia che non mi andava di condividere con gli altri passeggeri, sia per controllarmi il trucco e assicurarmi che ogni cosa di me fosse a posto.
Ci siamo appena sentiti per telefono, mi hai detto che sei già nel bar, mentre io sto arrivando col taxi.
Mancano pochi minuti ormai, ho il cuore in gola.

A.
Eccoti, finalmente!
Sei bellissima, decisamente più bella delle immagini che mi sono apparse in tutto questo tempo da dietro quello schermo, ingiustamente ingeneroso nei tuoi confronti.
Immagini che pur essendo meravigliose, non sono neanche lontanamente paragonabili alla bellezza che ho davanti in questo momento.

R.
Oddio eccoti, ti vedo da qui fuori, che faccio entro? Mi faccio coraggio, ecco che varco la soglia e tu mi vedi subito: sarò bella come mi hai immaginato in tutti questi mesi, o sarai deluso per le foto ingannatrici? Sto facendo la cosa giusta, o mi pentirò amaramente di ciò che sto per fare?
Ci guardiamo da lontano sono qui ferma quasi incredula di essermi ficcata in questa situazione, poi mi avvicino e c’è un lungo momento di imbarazzo e non poteva che essere così, perché ci conosciamo è vero, anche profondamente e intimamente, ma vedersi dal vivo rappresenta sempre un salto nel buio.

A
Dio che è imbarazzo, sembriamo dei liceali, ci salutiamo baciandoci sulle guance, come vecchi amici e non come persone che per mesi hanno avuto solo il pensiero fisso di avvinghiarsi senza alcun limite, di impadronirsi l’uno di ogni particolare del corpo dell’altra.
Avrei voglia, infatti, di strapparti i vestiti da dosso e di prenderti adesso, in questo preciso momento, invece scosto la sedia per aiutarti a sederti al tavolino di questo bar della Magliana.
Mi maledico perché vorrei apparire sicuro ed intraprendente e vorrei essere anche simpatico e divertente, capace di dire le frasi giuste per rompere il ghiaccio e sciogliere quella cappa di imbarazzo che si sta creando tra noi.

R.
Perché sono venuta? Cosa ci faccio qui? Non so cosa fare, non so cosa dire e anche tu, di solito così spigliato, mi sembri in grande difficoltà.
Non è stata una buona idea, abbiamo sbagliato tutto.
Mi sento in imbarazzo, in soggezione, vorrei essere lontano da qui centinaia di chilometri, rifugiarmi in un luogo sicuro, vorrei essere a casa mia.

A.
Devo darmi una scossa, non posso continuare in questa maniera, così, dopo qualche altra imbarazzata frase di circostanza, provo ad allungare le mani verso le tue e tu, dopo esserti guardata intorno alla ricerca di improbabili volti conosciuti, contraccambi il gesto e questo contatto tra di noi è ciò di cui avevamo bisogno, perché è sufficiente a darci la scossa giusta per abbattere quel muro di disagio che si stava creando.
Ti guardo beato e mi perdo nei tuoi occhi, poi mi alzo e mi sporgo verso di te.

R.
Perché mi prendi le mani in un luogo pubblico, è vero non ci conosce nessuno, ma perché rischiare?
Però mi piace sentire il calore delle tue mani ha un effetto rilassante rispetto alle mie paure.
No, cosa vuoi fare adesso, perché ti sei alzato e ti stai sporgendo verso di me? Non vorrei mica farlo sul serio? Avevamo un accordo, ne avevamo parlato.

A.
Lo so, ti chiedo scusa Rossella, lo so che ti avevo promesso che avremmo assolutamente evitato qualsiasi tipo di effusione in pubblico per paura di chissà cosa e chissà chi, come se il mondo fosse concentrato su di noi allo scopo di farci scoprire.
Però non ce la faccio, come posso mantenere quella promessa, quando finalmente sei qui di fronte a me, quando finalmente posso toccarti, quando finalmente sto per realizzare quello che sto sognando da mesi.
Così, a dispetto della mia promessa e delle tue paure, non mi fermo, avvicino il mio viso al tuo e le nostre labbra si uniscono in un bacio dolcissimo e profondo, al quale tu, dopo una ritrosia iniziale, ti abbandoni.

R.
Ma perché lo stai facendo, ero stata chiara. Fermati, ti prego… Dio che bello però sentire finalmente il sapore dei tuoi baci, voglio rimanere appesa alle tue labbra, sentire per sempre le nostre lingue che emanano scariche elettriche che ci attraversano i corpi.
Ti voglio, ma non qui, non ora, devo trovare la forza di staccarmi, di fermarti e dirti di andare da qualche altra parte.

A.
Non mi sarei mai più staccato, ma tu ad un certo punto mi hai bloccato supplicandomi quasi di andare via da lì ed io non me lo sono fatto ripetere due volte, ho fatto chiamare un taxi e siamo saliti per andare verso il motel che ho prenotato.

R.
Su quest’auto mi sento più tranquilla, non me ne frega nulla del tassista e del fatto che dallo specchietto possa vederci mentre continuiamo a baciarci, mentre le tue mani mi toccano senza ritegno.
Dal modo in cui le tue mani mi stanno frugando dappertutto, penso che se tu potessi mi prenderesti subito anche qui sul taxi, senza aspettare oltre e la cosa incredibile è che io non so se avrei la forza di fermarti.

A.
Ecco, siamo arrivati al Motel, questo viaggio in taxi è stato incredibile, ho fatto fatica a trattenermi.
Mi faccio dare al volo le chiavi e finalmente chiudiamo tutto il mondo fuori, rimanendo solo noi due in questa stanza decisamente inadeguata, ma ora quel che conta è che siamo uno davanti all’altro.
Riprendiamo a baciarci con grande foga e intensità, come se il destino dell’intera umanità dipendesse dalle nostre labbra e le mie mani non riescono a staccarsi dal tuo corpo.

R.
Finalmente siamo nel chiuso di una stanza, qui non ci potrà succedere nulla di male, non so se ho fatto bene a cedere, ma arrivati a questo punto, questa storia voglio godermela appieno, senza pensare al dopo, voglio continuare a sentire la tua bocca e le tue mani su ogni parte del mio corpo, come prima nell’auto.
Non voglio perdere neanche un istante, voglio darmi a te, questi vestiti addosso mi sembrano pesantissimi, ma ti prego, tu non smettere di baciarmi mentre me li tolgo per offrirmi completamente nuda a te.

A.
Dio non smetterei mai di baciarti e pure tu a quanto vedo, dal momento che anche mentre ti spogli non smetti di farlo, se non per i brevissimi istanti necessari a far passare gli indumenti dalla testa.
Inizio a spogliarmi anch’io e in breve rimaniamo completamente nudi uno davanti all’altra come abbiamo sognato per mesi ed io non riesco a smettere di perdermi davanti alla tua bellezza.
Sei meravigliosa, di una bellezza indescrivibile ed io, perso davanti allo spettacolo del tuo corpo incredibilmente sensuale, comincio a fare l’amore solo con gli occhi, senza neanche bisogno di sfiorarti, perché la tua meravigliosa visione è già sufficiente per farmi immaginare il paradiso.
La reazione che sta avendo il mio uccello, lo conferma appieno.
Non riesco a smettere di guardarti e di perdermi nei tuoi meravigliosi occhi scuri che riescono a conferirti uno sguardo al tempo stesso ingenuo e provocante.
Il seno, che mi hai sempre detto che non ti piace perché troppo piccolo, è invece meraviglioso e invitante.
Il culo poi è uno spettacolo indescrivibile.

R.
Mi piace come mi guardi, sembra quasi che tu non abbia mai visto una donna nuda e questo mi fai sentire unica e speciale.
Adesso basta però, non ho fatto tutto questo solo per essere guardata, sono qui perché voglio che tu ti impadronisca di me, che le tue mani víolino le mie intimità e che il mio corpo sia alla tua mercé.
Vedo che il tuo “amichetto” comincia ad avere la giusta reazione e finalmente ti avvicini e cominci a toccarmi.

A.
Mi avvicino e mi tuffo sulle tue tette cominciando a mangiucchiarle. Poi riprendiamo a baciarci e i tocchi delle mani si fanno via via sempre più audaci.
Il mio uccello adesso ha iniziato a vivere di vita autonoma, non lo comando più, anche perché le tue mani gli stanno finalmente tributando le giuste attenzioni.
Ti sfioro lì in mezzo e mi accorgo che sei completamente bagnata, questo mi eccita ancora di più.

R.
Mi spingi dolcemente verso il letto, poi ti stendi su di me. Questo contatto, corpo su corpo, era ciò che desideravo da mesi.
Affondi la testa tra le mie gambe e la tua lingua mi fa toccare il cielo.
Dopo avermi fatto godere, mi sembra giusto che io adesso ricambi le attenzioni, visto che il tuo uccello sembra non aspettare altro.

A
Ci siamo annusati e assaggiati, abbiamo concesso l’uno all’altra ogni centimetro dei nostri corpi e dopo aver assaporato i nostri odori, giocato con le lingue impregnate degli umori delle nostre reciproche intimità, finalmente ci siamo, è arrivato il momento che ho – abbiamo – aspettato per tanto tempo: stiamo per diventare un’unica cosa.
Ti sorrido, ti allargo le gambe e mi perdo ancora una volta a guardare il tuo paradiso come se lo vedessi per la prima volta, anche se poco fa c’ho tuffato la faccia baciandolo, leccandolo e mordicchiandolo con grande passione.
Voglio farlo rimanendo appeso al tuoi occhi, anche se questo significa farlo nella più classica delle posizioni, però mentre entro dentro di te, mentre finalmente diventiamo un solo corpo, non voglio perdermi neanche per un solo istante il tuo sguardo.

R.
Perché ti sei fermato proprio adesso?
Basta guardarmi, adesso ti voglio, prendimi, mettilo dentro e fammi godere.

A.
Ecco, finalmente sono dentro di te e credimi è la cosa più incredibile che mi sia mai capitata, così come è incredibile vedere il tuo sguardo mentre lo facciamo e la cosa mi manda letteralmente in estasi.
Ci amiamo a lungo e ti concedi a me in ogni modo, è così eccitante ed appagante stare con te che riesco a farlo più volte nel corso di questi pomeriggio e la cosa non mi capitava da anni.

R.
Dio mio sono senza fiato.
È stato travolgente, avevo paura che l’attesa facesse crescere troppo le aspettative e quindi poi rimanessi delusa, invece è stato davvero bellissimo.
Ho visto la tua faccia sorpresa, ma compiaciuta quando, tutt’e due le volte che stavi per venire, ti ho bloccato perché volevo che mi venissi in bocca per non perdermi neanche una goccia di te, volevo bere tutto il tuo piacere, è una cosa che mi ha sempre eccitato sentire nella bocca le esplosioni degli schizzi.
Adesso siamo completamente esausti, ma mi sento felice come non mai, sono più che mai contenta di aver fatto questa follia e mi piace anche vedere che prima di cadere in un sonno ristoratore, hai sentito il bisogno di starmi vicino, di rimanere attaccato al mio corpo.

A.
È passata una mezz’oretta, riapro gli occhi e tu sei ancora appisolata, non ci siamo quasi mossi rimanendo attaccati per tutto il tempo e io ti guardo cercando di fissare ogni istante di questo momento per convincermi che non è stato un sogno.
Ad un certo punto, come se mi avessi letto nel pensiero, apri gli occhi anche tu, quasi a volermi confermare che sei vera, ti giri mi guardi con occhi irresistibili, ti allunghi verso di me e mi dai un bacio.

R.
Mi sentivo osservata, ho aperto gli occhi e ho visto che mi stavi guardando davvero, con uno sguardo pieno di tenerezza e la cosa mia ha emozionato.
È stato davvero meraviglioso, lo avevo aspettato anch’io da troppo tempo, a dispetto delle mie paure, ma che adesso che è successo sono felice di aver fatto questa follia.

A
Mi parli e la tua voce mi dice cose dolcissime, così mi fai venire voglia di ricominciare, anche se non ce la farei proprio, prima ho bisogno di ricaricare le batterie, però non ho fretta, abbiamo ancora tutta la notte per noi, prima di domattina, quando rientreremo nelle rispettive vite.

R.
Siamo a cena e non me ne frega assolutamente niente di stringerti le mani, di darti dei baci, anche se siamo in un ristorante pubblico: chi l’avrebbe mai detto!

A.
Tra una portata e l’altra scopro che non si è assolutamente esaurita la voglia di stare insieme a te, mi piace anche stare qui semplicemente a parlarti, a perdermi nei tuoi occhi, te lo dico, tu sorridi e allora ti comunico che da adesso in poi non voglio più rinunciare questo livello di piacere che abbiamo provato oggi.

R.
Certo che no, neanche io ci voglio più rinunciare, ho rotto il vaso, sono uscita finalmente fuori dal mio guscio e non ci tornerò come se nulla fosse.
Chiaramente lo so che abbiamo le nostre vite e, su questo per fortuna concordi anche tu, il mondo che abbiamo costruito nel corso degli anni è troppo importante per buttarlo all’aria così: marito, figli, non me la sento.

A.
Sono d’accordissimo, anche perché la nostra storia è troppo speciale per ricondurla nell’ambito del tran tran quotidiano.
Le emozioni incredibili che abbiamo appena vissuto e che stiamo vivendo, sono state una scoperta meravigliosa, ma non possiamo recintarle, dobbiamo considerarle solo una meravigliosa parentesi che ci ha sicuramente arricchito e ci arricchirà ancora nel futuro regalandoci altre emozioni. Troveremo il modo per mantenere questo filo che siamo riusciti a costruire e che adesso nessuno di noi due vuole spezzare.

R.
Certo, concordo con te, ci vedremo ancora, ogni volta che ne sentiremo l’esigenza, ogni volta che sarà possibile, come boccate di ossigeno di una vita che a volte nella quotidianità sembra farci respirare poco.



THE END
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LA CHAT:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni