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Puttana con la Maestra


di Membro VIP di Annunci69.it pamyzi1
20.06.2020    |    7.160    |    3 9.9
"“Ciao collega… dove lavori di solito tu?” le dice..."
Quando c’è traffico sulla statale passo per una stradina di campagna. Allungo, ma preferisco. Ad una curva, poco dopo il ponte di pietra della ferrovia, c’è una puttana.

C’è sempre, con qualsiasi tempo.
se ne sta lì seduta con le gambe aperte e quando passo mi fa vedere la lingua.
Lo fa con tutti. Ho chiesto a delle amiche: lo fa anche alle donne.

Ieri mi sono fermato.
“a bello…”mi fa… “vuoi scopare?”
E’ seduta su dei blocchetti di cemento su cui ha appoggiato un cuscino rosso scuro, non so se per sporcizia o per colore originario.
Ha i capelli neri tinti, si vede l’inizio di una ricrescita, indefinito il colore originario. La faccia un po’ gonfia, età forse sui quaranta. Forse di più. Piuttosto in carne, belle tettone, belle cosce.
“oppure vuoi un bel bocchino? ” e frulla la lingua fuori dalle labbra.

“sali in macchina?” le dico.

Si alza, si stira, prima lei e poi la gonna corta, sulle gambe nude. Si aggiusta i capelli. Viene ancheggiando verso l’auto. Apre lo sportello e si infila dentro.

“allora bello? che vuoi?”

“ho voglia di un pompino…” le dico.

“sono trenta euro”

“con l’ingoio?”

“no bello. col guanto. se vuoi che te lo succhio senza niente sono 50 euro … di solito non lo faccio ma tu mi piaci…”

“ok, cinquanta…” Sposto la macchina poche decine di metri in un posto appartato. Pago, abbasso il sedile e mi sdraio. Slaccio la cintura. Sbottono i pantaloni.
“continua tu” le dico.

Ma in realtà non sono venuto qui per un pompino. Sono venuto per parlare. Ma, penso, facciamole vedere il colore dei soldi. Stabiliamo questo rapporto in cui mi da sesso per dei soldi. Poi parliamo.

Fa il suo lavoro. Alle prime slinguate il cazzo le cresce davanti.
“hai un bel cazzo … “dice “io ne vedo tanti e a me puoi credere eh…”
“ora te lo faccio sborrare bene … vedrai che torni…”

In effetti è brava. Alterna succhiate profonde a leccate lungo l’asta. Sega ora leggera scivolando con la mano bagnata, ora impugnandolo con forza. Lo ingoia in profondità massaggiando i coglioni. Mi godo il pompino. La lascio fare.
“Continua così che mi fai venire…” le dico. Mantiene il ritmo che sta tenendo, lo accelera, aumenta la profondità. Non si ferma al primo schizzo e continua. Quando sente che ho smesso di venire diminuisce l’intensità. Se lo tiene in bocca muovendo piano la lingua. Lo fa rimpicciolire dentro la sua bocca e me lo restituisce pulito.

“sono stata brava?”

“molto. bravissima. complimenti, sul serio” le dico.

E’ soddisfatta. Abbassa lo specchietto di cortesia e si sistema i capelli. Tira fuori un rossetto dalla borsetta e se lo passa sulle labbra.

“senti…” le dico” ho da farti una proposta…”

“sentiamo… che genere di proposta?”

“ho un’amica…”

“un’amica? e che vuoi fare, una cosa in tre? io non ho problemi… basta che ci siano questi…” e mi fa il segno dei soldi con le dita…

“si e no. ora ti spiego ” dico..” lei è piuttosto… sottomessa… insomma le piace essere comandata… essere trattata male, umiliata… hai presente?”

“si. e quindi io che dovrei fare? ”

“non lo so ancora. io la porto qui e poi vediamo… tu ricordati solo che più la tratti male e meglio è…”

“ah per me va bene… per trecento euro faccio quello che vuoi…” spara una cifra ma non ci crede nemmeno lei…

“te ne do centocinquanta… per un’oretta. poi vediamo…”

“uhm… va bene… giusto perchè sei te…”

“un’altra cosa…” aggiungo… ” se capitasse che arriva un tuo cliente e la situazione si mette che può scoparsi lei… i soldi li chiedi te e li prendi te… ti va bene?”

“ahahahha ma sai che sei proprio un bel porco? vuoi farla scopare da qualcuno ? a me va bene tutto bello… cazzi vostri… ”

“ok allora. ci vediamo presto…”

“ciao bel cazzone… torna quando vuoi, con o senza la tua troia eh …io mi chiamo Mara”

“io Luca…”

Riparto e non vedo l’ora di concretizzare questa fantasia. Nei giorni successivi ci penso. Voglio prendere di sorpresa Elena. La voglio eccitata e pronta a tutto, ma mai si aspetterebbe una cosa del genere.

Sabato pomeriggio siamo a casa. Sono tre giorni che non facciamo sesso. So che ne ha voglia. Mi gira attorno provocante. Ma io la ignoro.
Poi le dico di prepararsi, di vestirsi da troia che le voglio fare una sorpresa.

“Mi dici cosa?” mi fa speranzosa, ma già elettrizzata.
“no… altrimenti che sorpresa è?”

Si è messa una gonna al ginocchio con uno spacco piuttosto alto, scarpe con il tacco alto, calze velate con giarrettiera che si intravede ad ogni movimento. Camicetta chiara, giacca intonata alla gonna. Trucco leggero, bocca rossa, capelli raccolti in uno chignon.
Ha un che di professionale e di puttanesco. Provocante ma ineccepibile.
Un look che s’intona ai suoi modi signorili, a volte altezzosi, e per contrasto valorizza la disponibilità sessuale completa che è in grado di offrire.

Prima di uscire le metto una confezione di preservativi nella borsetta.
“potrebbero servirti” le dico.

La faccio salire dietro. Da questo capisce che dobbiamo prendere qualcuno. Sono sicuro che immagina che sia un uomo, o più uomini. Sono certo che già si sia eccitata.

Vedo il suo sguardo disorientato quando mi fermo dalla Mara. Che si alza e si avvicina allo sportello. Abbasso il vetro.

“Sei libera ?”
“Certo…” mi fa.
“Sali allora…”

Sale in macchina, si volta verso Elena.
“Ciao collega… dove lavori di solito tu?” le dice.

“Io no… non sono una… sua collega, veramente…”

“ah no? quindi sei cosa? ” e a me: “che fa lei? guarda?”

“Diciamo che per ora guarda e impara…” le dico… “impara a fare la puttana… da te…”

“ahahahaha sarei una professoressa allora… ma bene… bene…”

“allora… cerca di stare bene attenta carina… che non ripeto… per prima cosa ti fai pagare…” e mi fa il segno dei soldi… “chiedi cosa vuole il cliente e gli dici i prezzi…”

“lei secondo te quanto vale?” le dico, allungandogli 100 euro… “il resto dopo, le dico…”

Intasca i soldi.
“Vediamo… è bella fresca, così con questa faccetta da ragazza per bene, può valere un bel po’ di soldini… almeno un cento euro bocca e figa… uhmm… girati bellezza … fammi vedere il culo…”

Elena si volta, in ginocchio sul sedile posteriore.
Io le alzo la gonna sui fianchi.

“Eh … per questo bel culo puoi chiedere parecchio… eh si… ”
Si allunga e le tasta le chiappe a piene mani.
“… bello duro… fai ginastica eh… massaggi… creme… ti tratti bene… eh? si si puoi anche chiedere un bel po’… conosco degli amici che ti darebbero anche 2-300 euro per farti il culo… specie se è bello stretto …
poi è chiaro che dopo che te lo hanno rotto ben bene, che te lo hanno allargato come una fica… beh ti darebbero di meno… ma per ora… avresti ben da guadagnare, con quel culo da vera troia…” dice. E ride.

Io intanto mi sono tirato fuori il cazzo.
“dai falle vedere come si fa…” le dico.
Elena la vedo intrigata, la situazione le piace. Il modo di fare sbrigativo della puttana la mette in soggezione e basta questo per eccitarla.

“allora, bellezza… quando te lo danno così quasi bello pronto è una pacchia…” dice iniziando a masturbarmi… “ma quando glielo devi tirare fuori moscio c’è da lavorarci…
loro vogliono subito mettertelo in bocca ma certi sono proprio schifosi… ti conviene sempre fallo diventare duro… poi gli metti il cappuccio e solo allora glielo succhi un po’…”

Il mio cazzo intanto è diventato di pietra. Elena è affacciata al centro. Io ho il sedile leggermente reclinato. Mara è rivolta verso di me, me lo ha fatto indurire e parla con Elena.

“a meno che… “continua ” un bel cazzo grosso e pulito come questo.. si può prendere in bocca anche senza guanto…” e così facendo si china e inizia a leccarmelo.

“Viene a leccarmelo anche tu” dico a Elena.
Lei scende dalla macchina e viene dalla parte di guida. Apro lo sportello, aspetta che Mara si tolga e glielo porge, si china e lo imbocca.

Mara la incita “ma brava… su su dai mangialo piccola troietta… mangialo bene… più giù più giù… ” un mio sguardo le fa capire che può andare oltre… le mette la mano sulla nuca e la spinge “avanti… che agli uomini piace sentirti strozzare… ingoialo tutto…”

Il tono è perentorio e di comando… Elena ha dei conati.
“brava…” le dico “…addestrami bene questa troia… e tu troia fai quello che ti dice la tua professoressa… senza fiatare… capito? ”

Mara continua a spingere Elena sul mio cazzo. L’ha presa per lo chignon e più brutalmente di un maschio infoiato la spinge su e giù. Si vede che le piace, ha gli occhi che brillano.
Anche a Elena piace la situazione. Smania e geme come quando è fortemente eccitata.

“Adesso falle vedere come si fotte” le dico.

“Allora bellezza tu continua a succhiare che io prendo il guanto e lo mettiamo al signorino bello duro… ” prende la sua borsa ed estrae un profilattico, lo apre.

“Ora ti faccio vedere come si fa a metterlo con la bocca… “la solleva sempre prendendola per i capelli. Elena si accoccola a fianco del sedile sulla battuta dello sportello. Lei appoggia il profilattico sulla cappella e poi con le labbra chiuse ad anello lo srotola verso il basso.
Ci riesce a metà. Continua l’opera con la mano.

“Come vuoi scoparmi? “mi dice. “vuoi che ti monto sopra o preferisci che mi sdraio sul sedile? oppure vuoi scoparmi all’impiedi? ti piace alla pecorina? dai… su… non vedo l’ora che me lo sbatti dentro… ”

Tiro giù completamente il sedile.
“Sali sopra …” le dico ” e tu vai dall’altra parte” rivolto ad Elena.

Mara mi sale sopra a cavalcioni e se lo infila dentro con facilità. Anche con il profilattico mi sembra di sentirla bagnata e non mi meraviglia. Si vedeva che il gioco le piaceva davvero.
Elena entra dal lato del passeggero.
“sdraia anche quel sedile… ” le dico.

Mara inizia a muoversi sopra di me.
“Guarda come mi scopo il tuo uomo, bellezza… guarda come mi prendo il suo cazzone…”
Elena è vicino a me. Io tengo alzata la gonna di Mara. Elena si tocca la fica.

Faccio sollevare Mara quel tanto da poterle mettere due dita nella fica.
Così bagnate le metto davanti a Elena: “lecca” le ordino.

Lei esegue e inizia a fare un pompino alle mia dita.
“Ti piace il sapore della fica eh?” le dico…
“guarda come se le lecca… le piace la tua figa… deve essere bella saporita… in quanti ti hanno scopata oggi? ”

“eh qualcuno me lo ha dato… eh si… ma se le piace tanto la figa io gliela possa ben dare eh? ” dice continuando a muoversi su e giù…

“eh … la vuoi leccare? dico a Elena…” te la vuoi leccare questa figa ? ”
E’ implicito che leccare la fica di una puttana è fortemente umiliante. E’ questa la cosa che mi eccita da impazzire. Le prendo la testa per i capelli: “allora la vuoi leccare o no? dimmelo forte… ti voglio sentire… ”

“si… la voglio leccare… si si ….si …”

“la senti questa vacca? te la vuole leccare… e tu gliela vuoi dare? ”

“ma certo che gliela do… ma sicuro… vieni qui che ti ci affogo… vieni qui…”

Si toglie da me e va verso di lei. Il movimento è laborioso. Io spingo Elena verso il basso, Mara sale verso l’alto. Si piega per entrare sotto il tetto, ma alla fine riesce a salirle a cavalcioni, le gambe aperte sul suo viso.

Non si accontenta di fargliela leccare, gliela passa su e giù bella aperta sul viso, dal mento alla fronte, si scopa e si masturba il clitoride con il naso. Si vede che le piace.
Ho beccato una puttana lesbica e dominante, penso. Meglio di così non potevo capitare.

Sono eccitato e voglio venire.
“dai… vieni a farmi sborrare…” dico tirandola verso di me.
Lei mi guarda con un’espressione come a dire… mi stavo divertendo… ma visto che comandi tu…
si sposta sopra di me e inizia a cavalcarmi con forza.
La fica è veramente bagnata ora. Quasi non la sento.
Ma vengo lo stesso quasi subito, riempiendo il preservativo.

Lei si muove ancora un po’, poi si toglie…
“soddisfatto?” mi fa…

Poi mi prende in mano il cazzo… “guarda quanta bella sborra bianca… la vuoi la sborra del tuo maschio? eh? la vuoi? “dice a Elena… strizzandole un capezzolo con l’altra mano.

“si dagliela… “dico io.

Lei mi toglie il preservativo facendo bene attenzione a non farne uscire nemmeno una goccia.
“apri bene la boccuccia … bellezza… su… apriii … bravaaa ” e così dicendo glielo spreme in bocca. Poi gliela chiude con la mano, le tappa il naso.
“e ora giù… mandala bene giù che ti fa bene…piccola puttanella viziosa ”

Elena esegue con facilità.

Lei le prende la guancia fra indice e pollice come si fa ai bambini…” bravina… bella ubbidiente… proprio una brava troietta. Ora da brava rimetti a posto il pisello del maschio, puliscilo con un fazzolettino… tieni… e rimettiglielo ben benino nelle mutande. Finisci il lavoro.”

Elena esegue. Io do gli altri 50 euro a Mara.
“hai voglia di cazzo? ” chiedo a Elena.

“si … tanta… tanta…”

“Mara che ne dici di offrirla al prossimo tuo cliente? i soldi te li prendi te e lei si prende un po’ di cazzo, che ne ha bisogno… lo vedi che ha la figa che cola?

“uhm… si può fare… si può fare… se la signorina non mi fa fare brutte figure…”

Elena non parla. E’ rossa in viso, gli occhi lucidi, respira con il fiato corto”.

“Io voglio vedere però… “dico.

“Allora tu stai qui… tranquillino…”

Scendono dall’auto e fanno i cinquanta metri verso il posto dove Mara di solito si siede.
Passano pochi minuti e si ferma un furgoncino.
Mara si avvicina. Parlano. Poi Mara chiama Elena e si avvicina anche lei. Parlano.
Poi Elena sale. Il furgone si gira e viene verso di noi.
L’unico posto appartato nelle vicinanze.

Io mi abbasso un po’. Il furgone si forma a circa venti metri dalla mia macchina, di lato, vedo la testa di Elena e colgo all’inizio il suo sguardo verso di me. Poi parla, sorride. Meno di un minuto e la vedo rivolta verso di lui, armeggiare.
Glielo sta tirando fuori, penso.
Poi si abbassa, sparisce. Ora glielo sta prendendo in bocca. Il non vedere, l’immaginare mi eccita più che se fossi lì.

Poi scendono dall’auto. L’uomo si guarda attorno, ha sui 45 anni, basso, grassoccio, peloso, quasi calvo. Guarda verso di me, forse mi vede o forse no, per via del riflesso del sole, ma comunque se ne frega. Ha il cazzo fuori dai pantaloni se lo mena.
Elena esce dalla sua parte e si avvicina, fa per prenderglielo ma lui la fa abbassare e glielo rimette in bocca. Lei si accoscia e vedo chiaramente il su e giù della sua testa.

Poi la fa alzare, la gira piegata sul muso del furgone e le si mette dietro.
I pantaloni e le mutande calate sul ginocchio. Alza la gonna, si sistema bene e glielo infila dentro. Vedo Elena inarcarsi e percepisco l’attimo in cui l’ha penetrata.

La sbatte per meno di due minuti tenendola per i fianchi. Poi si ferma e capisco che sta venendo. Esce, si toglie il preservativo, lo butta. Si pulisce con dei fazzoletti. Elena si riassetta. Salgono in macchina e se ne vanno.

Sono eccitato di nuovo.
Vado verso di loro, carico Elena in macchina e la riporto dove eravamo.
La scopo fino a farla venire. Poi vengo anche io, dentro di lei.

Andiamo a casa mia dolce puttana.......................per commenti [email protected]
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