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Un giorno di lucida follia - parte 1


di Bellastronza69
03.11.2022    |    4.256    |    7 9.8
"Camminando, mi fermo davanti ad una parafarmacia..."
Tra i vari racconti, per un po' é apparso su questo sito il mio, la ragazza con l'orecchino di perla. Il racconto é passato come ciò che era, un racconto di fantasia, tuttavia dal momento in cui l'ho scritto una parte di Mallory é rimasta in me.
Ecco perché non sono riuscito a concluderlo, perché non riuscivo a capire a pieno quello che lei stava provando. Il mio ano é ancora vergine, non ho mai assaggiato il sapore degli umori e ho provato a racimolare dei vestiti di mia madre da casa dei miei, ma nulla che mi stesse bene.
Tuttavia, Mallory ormai é nella mia testa dal momento in cui ho iniziato a raccontare la sua storia e, prima di terminarla, voglio sapere cosa mai potrebbe provare.

Ho avuto un'occasione più unica che rara. Sto viaggiando per lavoro, sto partendo all'estero per pochi giorni. Oltre al computer, ai vestiti e ad un libro, ho deciso di portare con me la voglia di capire Mallory fino in fondo.

Ho passato giorni, settimane a cercare negozi nei pressi della stazione di Milano, stazione di snodo per la mia meta: Vienna.
Ho uno scalo di poche ore, a Vienna ci starò solo una giornata, giornata molto piena, oltretutto.
Carico cinquecento euro sulla mia prepagata con l'intenzione di non badare a spese.

Scendo dal Frecciarossa Roma - Milano e inizia così la mia avventura. Mi dirigo verso H&M in corso Buenos Aires, tre piani di vestiti da donna.
Salgo al terzo piano, mi dirigo nella sezione intimo.
Cerco tra le mutande e il mio occhio cade su un reggiseno push up rosso, interamente in pizzo. Decido di abbinare un perizoma rosso, venduto solo in pacchi da tre.
Non mi faccio problemi e li prendo.
Prendo anche un paio di autoreggenti taglia L. Ho le gambe abbastanza muscolose, penso dovrebbero andarmi bene. Prendo anche un body con coppe imbottite, nero, in pizzo, ed una minigonna. Probabilmente la taglia é troppo piccola per me, ma per 7 euro non mi faccio troppi problemi.
Poi, il mio sguardo ricade su un vestito anni 50, con gonna a ruota. Lo adoro in tutto. É in pelle, ha le spalline sottili e sento un fremito sulle dita.

Pago. Il commesso mi guarda incuriosito, e chiedo di farmi uno scontrino di cortesia, sostenendo sia un regalo.
Dallo sguardo credo abbia capito che c'é qualcosa di più, ma alla fine non mi importa. Non lo rivedrò mai piú.
Tornando in stazione, il mio sguardo cade su un negozio di articoli per feste. Ha delle parrucche belle in mostra.
Entro e ne compro una per 25 euro. É di buona fattura, capelli molto lunghi e mossi, dice la scatola. Mi fido.
Continuo lungo la mia strada per la stazione e trovo un negozio di cinesi.
In cuore mio spero di trovare un qualsivoglia tipo di sex toy che mi permetta di provare la penetrazione.
Niente di niente.
Tuttavia noto delle cose interessanti.
Prendo un paio di autoreggenti a rete e un paio di collant coprenti 40 denari, anche questi taglia L.
Poi, compro una spazzola in legno, sperando di poter usare il manico affusolato come dildo.
Ritorno in stazione.
Manca solo una cosa.
I tacchi.
Mi fermo da primadonna.
Nelle mie ricerche fatte nei giorni precedenti, ho preso le misure del piede ed ho visto che il mio piede misura circa 26 centimetri.
Il sito di Primadonna indica che il 41 é la taglia adatta per un piede di quella dimensione, quindi entro nel negozio e chiedo.
"Ciao, avrei bisogno di un paio di tacchi numero 41, preferibilmente décolleté."
La commessa non batte ciglio e cerca tra le scatole.
"Purtroppo il 41 é un numero gettonatissimo. Mi é rimasto solo questo."
Tira fuori un paio di décolleté con laccetto alla caviglia. Faccio finta di mandare una foto ad una sedicente amica e dopo un paio di minuti le do l'ok.
Pago ed esco.
Sono contento, ma inizio a volere di più.
Mi fermo in un negozio lí vicino, Tally Wejil.
Hanno roba carina, ma estremamente piccola per la mia taglia. Tuttavia cerco le taglie più larghe che hanno ed esco con una minigonna a balze, un maglioncino dolcevita che mi ricorda Velma di Scooby Doo e un vestito a tubino che non so se mi potrebbe mai star bene.
Passo dal McDonald's e mangio un toast, poi mi dirigo verso i binari.
Camminando, mi fermo davanti ad una parafarmacia.
Onde evitare inconvenienti spiacevoli, compro un pacco di preservativi e un lubrificante al cioccolato. Era il preferito della mia ex.
Nei pressi della parafarmacia, trovo un punto vendita Yamamay.
Gli occhi mi cadono su un completo intimo con una giarrettiera.
Sono titubante. Ma nella mia testa risuona solo un pensiero: "Tanto trenta, tanto trentuno."
Entro e vado con la scusa della fidanzata.
"Ciao, vorrei fare un regalo alla mia ragazza"
"Certo, cosa ti interessa? Una mutanda, un completo, una vestaglia?"
"Beh, direi un completo"
"TI mostro cosa ho" mi dice lei sorridente.
"Che taglia porta?"
Ed io, titubante: "Ha i fianchi abbastanza larghi."
Lei indica il seno.
"Ah, direi una quarta, molto abbondante."
"Ecco qui le quarte che mi sono rimaste."
I miei occhi iniziano a brillare quando tira fuori un reggiseno turchese. Mi mostra altri sei reggiseni, ma io ho già scelto.
"Perfetto, questo può andare con questo perizoma a vita alta, oppure questo slip, oppure una brasiliana classica. Cosa preferisci?"
Ovviamente scelgo il perizoma.
Poi titubante le chiedo: "Ascolti, vorrei quelle cose dove poter agganciare le calze, non so il nome."
Cerco di fingere al meglio.
Lei ride.
"Ma certo. Aspetta te ne prendo uno. Ascolta c'é un offerta, prendi quattro capi e il quinto non lo paghi, sei già a tre, ti faccio scegliere due calze."
Tira fuori tre pacchi di calze adatte per le autoreggenti e io ne prendo due.
Sono supereccitato.
Corro al treno. Sono quasi in ritardo, ma grazie a dio riesco a salire in tempo sulla carrozza.

Dopo pochi minuti dalla partenza, inizio a sentire il cuore battere.
Ho voglia di provare le cose che ho comprato.
Prendo lo zaino, nel quale c'erano gonna, maglione, vestitino, perizoma e calze.
Entro nel bagno striminzito del treno e inizio a spogliarmi.
Indosso il perizoma rosso.
Bingo. La M é una taglia perfetta per me.
Sento il filo del perizoma corrermi lungo l'ano. L'eccitazione é palpabile e il mio pene é turgido.
Poi provo la gonna e il maglione.
La gonna entra, con un po' di fatica, ma tutto sommato é comoda.
Il maglione invece ha l'effetto che cercavo. Tolgo entrambi e provo il vestitino.
Il vestito é molto stretto e va giù con molta difficoltà, ma riesco a fare in modo da fargli coprire il sedere.
Per quello che devo farci, andrà più che bene.
Torno a posto, tenendo il perizoma al posto dei miei soliti boxer, che ripongo nello zaino.
Sono ancora eccitato.
Ritorno in bagno e mi spoglio nuovamente.
A questo giro indosso i collant sotto i pantaloni, ovviamente lasciando al suo posto il perizoma, che ormai trovo estremamente comodo.
Ritorno a posto, il pene é tornato normale ed io non vedo l'ora di arrivare in albergo.
Inizio già a riflettere su cosa indosserò per primo.
La scelta ovviamente ricade su reggiseno di H&M e vestitino inguinale, ma questo sarà oggetto del prossimo racconto, che scriverò mentre lascerò il posto alla Mallory sopita dentro me.
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