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Lui & Lei

Sottomissione di una famiglia perbene (II parte)


di pollicino
17.06.2021    |    10.416    |    1 7.8
"Tutto sudato e con il cuore a mille, l'uomo riprese a fantasticare sulla figlia..."
1. Prologo.

In una normalissima famiglia (padre, madre e figlia) di uno sperduto borgo delle campagne toscane la vita scorre tranquilla e serena.
Ad un certo punto, irrompe in questo menage una ragazza di 23 anni, Maya, figlia di vicini che – dovendo partire per un lungo viaggio – non sapevano a chi affidare la loro turbolenta figliola.

La ragazza, si rivela fin da subito per quello che è: una serpe.
Prima, porta sulla “cattiva strada” l’ancora acerba adolescente padrona di casa, Luna, di 19 anni, poi – scoperti i “vizietti” del capofamiglia, Leonardo, 45 anni – ne approfitta per sottometterli alle sue libidinose volontà, il tutto all’oscuro della mamma, Giulia, di 42 anni.

Il resto, lo leggerete nei capitoli seguenti…

2. Mare e sangue.

Ebbene, dopo un lungo ed intenso anno di lavoro, e soprattutto di vita vissuta sul filo del rasoio, finalmente arrivarono le vacanze.

I genitori di Luna, quell’anno non si poterono esimere dallo scendere al loro paese d'origine per andare a visitare gli anziani genitori, ma la ragazza non volle assolutamente andare con loro, adducendo come scusa che si sarebbe annoiata a morte per un mese intero...

Allora, Giulia e Leonardo - memori dell’analogo favore fatto ai loro vicini – pensarono di domandar loro se Luna potesse restare con Maya fino al loro ritorno, e quella famiglia fu molto felice della nuova ospite, una brava ragazza, molto educata... che conoscevano praticamente da sempre.

Ma le vacanze estive erano arrivate anche per loro, e così - tutti insieme - si trasferirono per qualche settimana di mare ai bagni “Le Scope” (il cui nome già evocava piccanti pensieri), dove avevano affittato un bungalow molto spazioso.
Maya, andò ad occupare una stanza più ampia insieme al suo fidanzato Andrea, mentre Luna fu sistemata in una stanza singola.
Anche i genitori della ragazza, avevano la loro stanza privata, ma erano praticamente sempre in spiaggia, cosicché i ragazzi ebbero ampia libertà di movimento.

Un giorno, Maya e Andrea ricevettero la visita di un loro compagno di studi, Giacomo, 30 anni, un tipo introverso e poco socievole, grande amico di Andrea il quale - noto “conquistatore” - gli passava tutte quelle ragazze che, non particolarmente avvenenti, non destavano il suo interesse...

Alla cena fu invitata pure Luna, che – a tavola – venne sistemata proprio di fronte a Giacomo.
I due, stranamente per via dei loro caratteri, e con grande sorpresa da parte dell’altra coppia, si fecero subito sangue, e cominciarono a ridere e scherzare come se si conoscessero da sempre, e a parlare fitto fitto delle loro vite, scoprendo vicendevolmente che entrambi non erano legati sentimentalmente...

Nei giorni successivi a quell’incontro, Maya e Andrea presero a disinteressati dei due, i quali sembravano già fatti l’uno per l’altra, e non perdevano occasione per frequentarsi...
Iniziarono, così, i primi flirt, i primi timidi baci, finché Giacomo non decise di confidarsi con Andrea e Maya e venne a sapere che quella ragazza che gli piaceva così tanto era ancora vergine.
Maya, che nemmeno in vacanza la perdeva di vista un solo istante con la ferma intenzione di volerla soggiogare, si fece avanti e propose loro:
- "Ragazzi, perché non la sverginiamo noi, e ne facciamo una vera femmina?".
Erano tutti d’accordo, ma chi avrebbe dovuto deflorarla?
Fu sempre la solita Maya a suggerire alla piccola comitiva:
- "Visto e considerato che ormai è la tua ragazza, Giacomo, perché non ti prendi tu la sua innocenza?".
Andrea guardò scettico entrambi... Lui era il “capo branco” riconosciuto, e avrebbe dovuto imporre sulla verginella il "marchio” di appartenenza, una sorta di" ius prime noctis".
Volle, però, essere generoso con l'amico, e decise di far sì che se la sbrigasse lui:
- "Ma sì, però mi raccomando, castiga come si deve la puledrina!".
L'accordo fu suggellato da una gran risata e un brindisi con un buon boccale di birra...

Da allora il ragazzo inseguì l'occasione giusta per violare quel baluardo, e Maya la prese sotto la sua protezione per prepararla al “gran giorno”…

La sera dell'evento, decisero di andare, tutti e quattro, a cena in un ristorante della zona, e poi a concludere la serata in riva al mare...

A Luna, Maya fece indossare quel gonnellino scozzese ridottissimo che avevano acquistato insieme ai Grandi Magazzini tempo addietro, ma senza mettere sotto le mutandine. Sopra, invece, le fece vestire una camicetta bianca trasparente senza reggiseno...
Benché così la ragazza si sentisse "nuda", obbedì docilmente alla sua maestra... Era uno schianto, e diffondeva un odore di femmina che avrebbe potuto attirare frotte di maschi...

Complice anche qualche bicchiere di troppo, si accasciarono sulla rena...
Il più lucido di tutti era ancora Giacomo, il quale – senza falso pudore – si denudò per primo.
Luna, invece, un pochino frastornata, prese a lagnarsi:
- "Che fate? Siete tutti impazziti? Voglio tornare a casa, sono stanca... ".
Ma nessuno le diede retta, e anzi anche Maya si spogliò mettendo in mostra le sue carinissime tettine, che per il fresco della sera si erano fatte ritte e sode.
Toccò, allora, ad Andrea “confermare” l'iniziativa degli amici, e lanciare i propri vestiti nel grande mucchio che si era creato.

In quell’estemporaneo campo nudisti, Luna era l'unica ad essere ancora abbigliata...
Allorché Maya ed Andrea le si disposero alle spalle, la stesero supina e la immobilizzarono, Giacomo iniziò a aprirle la camicetta... Bottone dopo bottone, il suo giovane ma ben formato seno svicolò fuori, lasciando tutti ammaliati per l’eleganza e l’armonia.
Con lo stesso garbo, fece scendere la zip del gonnellino e lo tirò a se verso le caviglie della ragazza…
Ora, anche Luna era totalmente nuda, e l'aria frizzantina della sera accarezzava lievemente le sue fascinose curve.

Giacomo era immobile dinanzi a lei, ammaliato e forse tutto preso dalla consapevolezza della solennità dell'atto che stava per compiere...

A rompere quell'idillio furono all'unisono Andrea e Maya, i quali afferrarono le caviglie di Luna, le fecero piegare le ginocchia, e le allargarono le massicce cosce spingendole una verso destra e l'altra verso sinistra.
In quella posizione, Giacomo potè finalmente contemplare il suo monte di venere gonfio e palpitante... Appoggiò tremante le sue mani sulla fessura, marcata da una peluria folta e riccioluta, e spalancò le grandi labbra.
Luna emise un sospiro che le rimase soffocato nei polmoni, tanto era impaurita: nessuno le aveva detto cosa sarebbe successo di lì a poco, ma forse lei lo attendeva come una inconscia liberazione.

Il ragazzo, anch'egli inesperto in queste cose, scese più a fondo, e trovò due piccole labbra bagnatissime, quasi nascoste, apri anch'esse e raggiunse l'agognato obiettivo...
Si preparò mentalmente, inumidì con la sua saliva la punta della cappella, portò il glande sull'imene intatto, e con un colpo secco demolì quella parete...
Fu solo un attimo, ma ad entrambi parve un’eternità… Irripetibile quanto straordinariamente dolce…
Luna non ebbe neanche la forza di provare dolore, quanto era grande il piacere mentre Giacomo stava affondando nelle sue carni… I testicoli gonfi e duri del maschio si fermarono schiacciandosi sul suo ano, mentre la punta del glande andò a urtare contro l’utero.
Giacomo estrasse brevemente l’asta insanguinata, e i quattro ragazzi si guardarono… Poi, mentre Luna sorrise spostando lo sguardo dall’uno all’altro, Maya e Andrea proruppero in un convinto applauso.
Il membro che l’aveva deflorata cominciò a stantuffare in quella meravigliosa sacca, calda e umida, che ormai lo avrebbe accolto ad ogni suo desiderio… Andava sempre più velocemente, assecondato dai movimenti del bacino della ragazza, che ormai le venivano naturali…
A un certo punto, Luna arpionò con cosce e piedi i fianchi e la schiena di Giacomo, stringendolo come in una incredibile morsa, per farsi penetrare fino all’ultimo centimetro disponibile…
Quando la respirazione di lui si fece sempre più affannosa, iniziarono pure le contrazioni dei muscoli vaginali di Luna, e in breve tempo entrambi furono scossi da un orgasmo splendido e “solenne”…
Finirono quella cavalcata l’uno sull’altra, e quando lui si sfilò dal ventre di lei ne uscì una cascata di sborra e liquidi femminili.
Intanto, Maya stava riprendendo tutte le azioni, tutti i mugolii, e la tana ormai spalancata che si era formata tra le cosce di Luna.
Erano quasi le 4 di mattina, e cominciava ad albeggiare quando si ripulirono nell’acqua di mare e poi si ritirarono nelle loro stanze, esausti ma soddisfatti.
Il giorno dopo, Maya inviò la ormai solita e-mail a Leonardo:
- “Eccoti servito… Luna è diventata femmina… Sapessi come ha goduto la vacca! Qui troverai tutti i dettagli dell’operazione… Non spaventarti del sangue, è già tutto dimenticato… Alla prossima, porco!”.
L’uomo non perse tempo, e con il cellulare andò subito a visualizzare gli allegati… Aprì la prima immagine, e vide la vagina della figlia, con un clitoride enorme e carnoso, rosso fuoco e tutta imbrattata di sperma… Ci mancò poco che venne nei pantaloni!
Aprì la seconda foto, e gli si presentò una visione altrettanto forte: Luna, a cosce larghe, riempita in fica da un pene considerevole… E poi la terza, che “raccontava” di una cappella abnorme all’imboccatura della vagina della ragazza…
La cosa che lo lasciò stupito fu che Luna non sembrava sofferente, ma anzi sul suo volto era dipinta un’espressione di serenità, come se quella penetrazione fosse stata da tanto. troppo tempo attesa.
Esaminò con morbosa attenzione decine e decine di immagini, fino a giungere a un file intitolato “sverginata”. Non gli ci volle molto a realizzare che quello era il video in cui quella ragazzina era diventata donna… Ogni particolare, ogni ansimare della giovane era documentato, e pure i successivi momenti in cui lei agì da donna fatta si erano fissati in modo incancellabile nella mente di Leonardo…
Fingendo una impellente necessità, andò in bagno per stare più tranquillo, cacciare fuori l’uccello, e “godersi” ogni istante di quello che si annunciava uno spettacolo eccezionale.
Già dalla prima scena, si vedeva che Luna era assolutamente consenziente, benché su di giri, aiutava il ragazzo a inserirsi nel modo giusto, e poi lo stringeva forte per non farsi sfuggire nemmeno il più piccolo brivido di piacere, nemmeno un millimetro di quel dardo che stava massaggiandole le budella.
I primi piani, poi, si sprecavano: Maya riuscì persino a immortalare molto bene l’istante in cui l’imene aveva ceduto.
Il padre non ce la fece più a frenare la libido, non era mai riuscito a provare un’esaltazione tanto grande, e questa volta sborrò con una serie quasi infinita di fiotti cremosi, che andarono a depositarsi in ogni luogo.
Era stato testimone di un atto così intimo, che di solito non esce fuori dalla camera da letto, che stava quasi impazzendo: Luna, suo malgrado, le aveva offerto tutto questo…

3. Maya, Andrea, Giacomo e i loro giovani amici.

Luna era stata ormai svezzata, e da quel momento i ragazzi fecero di tutto per farle fare “esercizio” il più spesso possibile, mentre Maya la imbottì di anticoncezionali.

Protetta da ogni rischio, la cagnetta fu condotta, via via attraverso esperienze sempre nuove e feconde, verso limiti estremi.
Dopo Giacomo, fu infatti la volta di Andrea e di molti altri suoi amici accoppiarsi con lei, facendole conoscere anche le gioie del sesso anale.
Al termine di ogni sessione, Leonardo venne puntualmente relazionato, e talvolta la perfida ragazza gli diceva:
- “Lo vedi, ormai tua figlia è un’autentica puttana, nulla le sarà più spiacevole di rimanere con i suoi orifizi vuoti…”

Intanto, i giorni passarono, e la fine delle vacanze si stava approssimando… I ragazzi capirono che dovevano affrettare i tempi se volevano che quella vacanza fosse stata davvero memorabile, e così contattarono giovani e anziani di ogni età per darle un ultimo “brivido”.

Una mattina Maya chiamò da parte l’amica e le domandò se le fosse piaciuto partecipare alla “Festa di fine Estate” che organizzavano al campeggio.
Luna, non sapendo di cosa si trattasse né chi avrebbe partecipato, ma non volendo dire di no, si mostrò sulle prime imbarazzata.
Quando però, seppe che sarebbe stata accompagnata da Giacomo, il suo nuovo amore, accettò l’invito.

In realtà, non si trattava di una semplice festa, ma di qualcosa di molto più coinvolgente.

La sera della festa arrivò prima che Luna potesse ripensarci… Giacomo la passò a prendere, e dopo un breve tragitto in macchina si fermarono davanti ad un portone. Scesero, suonarono, e dopo poco, in automatico, scattò la serratura…

Entrarono, e trovarono subito una sala, ma – contrariamente a quanto la ragazza si aspettava – non si sentì alcun segno di baldoria…
Oltrepassarono un’altra porta, e questa volta trovarono la festa vera…
Immediatamente, Luna udì un mormorio, e vide che gli occhi di tutti si fissarono su di lei, come se la stessero aspettando da tempo…
C’erano almeno una ventina di persone lì dentro, maschi e femmine, e la ragazza immaginò – senza capirne sostanzialmente il motivo – che quella potesse essere una festa a sorpresa per lei.

Intanto, le venne offerta una bevanda che lei non aveva mai sorseggiato, forse vodka, ma che era sicuramente doveva essere a forte gradazione alcolica…
Qualcosa di oscuro e travolgente stava crescendo dentro di lei, quando, all’improvviso – voltandosi dalla parte dove doveva esserci il suo uomo – si accorse che Giacomo non era più lì… era scomparso!

Luna si sentì drammaticamente sola… Ma non ebbe nemmeno il tempo di ragionarci su che – con sua grande sorpresa – vide Maya avvicinarsi a lei… Le disse, con un sorrisino beffardo:
- “Ciao, tutto bene? Ricorda, che queste feste non capitano tutti i giorni; sei fortunata ad essere stata preferita proprio tu!”.
La ragazza, un pò impensierita da quella frase sibillina dell’amica, ma allo stesso tempo fortemente incuriosita, replicò:
- “Fortunata? Scelta? Spiegati meglio, per favore…”.
E Maya:
- “Lo capirai tra poco; e ti prometto: sarà indimenticabile!”.

Forse proprio a causa di quella bevanda che le stava salendo alla testa, Luna si ritrovò, senza nemmeno avere coscienza del come e del perché, in uno stanzino, con Maya che la aiutava ad indossare un body il quale le lasciava nudi i fianchi, il ventre ed ogni altra dettaglio; e, per finire, la sua “assistente” le strinse una fascia nera sugli occhi….
Istintivamente, le venne da dire:
- “Padrona, mi affido a te”.

Per l’ennesima volta in quei giorni, si sentì sottomessa, ma stavolta era tutto diverso…
Mentre Maya la ricondusse “alla cieca” nella sala, alla presenza di tutti gli ospiti, lei si sentì letteralmente assediata, con un intenso desiderio di essere usata e abusata, e con molte mani che iniziarono ad accarezzarla, le scostarono lo slip, e le tastarono il suo folto pelo.

Passò solo qualche istante e Luna ebbe la percezione che quel boschetto fosse bagnato… Era sì eccitata, ma non ancora al punto da venire…
Altri pochi istanti, e percepì chiaramente qualcosa che scivolava sopra la sua patatina… Si fermava, e poi riprendeva più o meno dallo stesso punto, dall’ombelico giù verso l’inguine…
Dopo un po’ di questo fastidioso ma eccitante “massaggio”, sentì un asciugamani di spugna tamponarle delicatamente la superficie… Ma c’era comunque qualcosa di strano, come se quel giorno il suo monte di venere fosse più sensibile del solito…

Poi venne issata e bloccata per i polsi a degli anelli che pendevano dal soffitto, le venne tolto il corpetto e rimase totalmente nuda dinanzi a tutti quegli spettatori che le stavano intorno.
Non potendo disporre della vista, tentò di sviluppare gli altri sensi, e il primo chiaro segnale che ricevette fu un secco schiaffo sulle natiche, seguito dalla presenza di mani invadenti che cercarono di aprirle le gambe e da una lingua che le rovistava famelicamente nella fica già fradicia.

Dopo un pò di questo armeggiare, Luna sentì anche dei denti “trafiggerle” le grandi labbra, e una voce all’orecchio le sussurrò:
- “Dimmi, cosa vuoi ancora?”.
Era la voce di Maya… Allora Luna, in un attimo di delirante follia, rispose:
- “Voglio essere inculata!”.
Follia, perché fino a quel momento non era stata ancora mai sodomizzata da nessuno…
Ebbene, non riuscì a finire di ragionare su questa sua scellerata richiesta che sentì un dito scivolare dentro al suo sfintere, sostituito subito dopo da un grosso bastone che la impalò in profondità.
Era quello che voleva, ma la cosa straordinaria era che la stavano inculando in posizione verticale, con abilità e potenza, mentre delle bocche le ciucciavano i carnosi capezzoli.

Luna era ormai al culmine di quel piacere – fisico e mentale – che la stordiva; era già al terzo orgasmo, ma gli astanti continuavano a darsi il cambio nel suo buchino stretto…

Infine, finalmente, la corda che le legava i polsi venne fatta scendere, e Maya la aiutò a liberarsi…
Vide Giacomo con il suo membro ancora turgido tra le mani, il quale le disse:
- “Grazie, amore, sei stata grande a darmi pure il culo!”.
Era sfinita e in uno stato quasi comatoso, mentre – ancora bendata – udì un applauso sensazionale decretare la fine del “gioco”.
Le tolsero anche la benda che le impediva di vedere e, sorpresa!, capì improvvisamente cos’era quella estrema sensibilità sulla sua fichetta: era tutta depilata!
Maya si accorse dello sorpresa mista a raccapriccio dell’amica, e toccandole la sua “meraviglia” le disse:
- “Guarda com’è più bella, e poi ora senti tutto!”.

Così terminarono quelle vacanze che l’avevano vista partire ragazza e tornare femmina…

4. La cruda verità.

Mentre la vita delle due famiglie riprese a scorrere nel solito tran-tran quotidiano, ecco che la “serpe” accolta con tanta benevolenza nel seno della casa di Luna tornò a mordere...
Leonardo, che non pensava quasi più ai ricatti della piccola puttanella, una bella mattina si ritrovò un lungo sms sul suo telefonino:
"Ciao papino, non sei curioso di sapere come sono andate le nostre vacanze?".
Tutto sudato e con il cuore a mille, l'uomo riprese a fantasticare sulla figlia.

Dopo un po', Maya tornò alla carica:
- "Non mi dici nulla? Sono sicura che questo ti farà ritornare la voglia di sapere...".
Allegato al messaggino, infatti, c’era pure un nuovo video, e fu visionandolo che il padre venne a conoscenza del fatto che Luna non era più una bambina, la "sua" bambina...

Maya lo lasciò arrovellarsi nella gelosia e nel dubbio, poi - a tarda notte - tornò a farsi viva:
- "Hai visto quanto è troia? Adesso, è giunto il mio turno di rispettare il “patto” che avevamo fatto... Ormai è pronta... Te la faccio scopare!".

Colpito così a freddo, Leonardo non credeva a quelle parole, pensava stesse prendendosi gioco di lui, e di getto le rispose:
- "E come facciamo? Lei non sa che io so, e poi mia moglie...".
E la ragazza:
- "Tua moglie avrà il suo zuccherino a tempo debito, intanto tu preparati, come al solito mi farò viva io"...
Da quel momento, l’uomo si mostrò sempre più agitato, insofferente e pensieroso, in attesa dell’occasione che attendeva da tanto…

Nel frattempo, Luna era ancora all'oscuro di tutto, e si godeva – è proprio il caso di dirlo – il suo compagno.
Ma Maya, se voleva mettere in pratica quanto promesso a Leonardo, doveva agire, e anche in fretta...

Una mattina, mentre erano da sole fiori casa a fare una passeggiata, si fece seria, la prese per le braccia e – tenendola ferma – le disse:
- “Amica mia, devo parlarti… Ricordi quando cominciammo a divertirci con le nostre emozioni? Quando iniziai ad educarti ai veri piaceri della vita, quando cominciai a masturbarti e poi ti chiesi di farlo per me? Quando – grazie a Giacomo – ti ho fatta donna? E infine quando ti ho condotto ai sublimi piaceri del sesso di gruppo e iniziata al sesso BDSM? Bene, in tutti questi fondamentali passaggi della tua vita, non eravamo sole… Ci accompagnava, nell’ombra, qualcuno che non sospetteresti mai… Tuo padre! L’ho tenuto sempre al corrente dei tuoi progressi, gli ho mostrato il tuo corpo nudo, fin nei dettagli; mentre tu ti prendevi le tue emozioni, io ti filmavo con il cellulare e gli facevo vedere tutto come se fosse stato materialmente presente accanto a te… In occasione della tua deflorazione, del tuo primo orgasmo, della tua prima penetrazione,e anche della tua orgia e in ultimo della sessione di BDSM, lui è stato sempre testimone… Ti ha seguita passo passo, e adesso è giunto il momento che ti riconsegni a lui… Possibile non ti sia mai accorta che ti ha sempre guardata con desiderio, e non solo come una figlia? Bene, ora ti congiungerai carnalmente, e riceverai il seme di colui che con il suo seme ha fatto sbocciare la tua vita…”.

Una volta che Maya ebbe finito di parlare, la ragazza si sentì smarrita… Ma come? Mio padre che mi spiava? Che desiderava fare l’amore con me? Che mi ha “rubato” la mia intimità e che ora sa tutto di me, anche le cose più riservate?
Passarono interminabili minuti, poi Maya riprese:
- “Stai tranquilla, così come tutto è avvenuto con discrezione, così sarà pure quest’altra prova: tu e tuo padre, sottomessi alla mia lussuria…”.
Ma Luna non ci capì più nulla… e, terrorizzata, fu travolta da mille domande:
- “E mia madre? Lo sa pure lei? Ammazza a me se lo viene a sapere, e castra mio padre!”.
L’amica, usando un tono di voce suadente, le spiegò che la mamma era all’oscuro di tutto, che quello che sarebbe successo in seguito sarebbe stato imprevedibile, ma che ora il padre era suo alleato…
Infine, la rincuorò dicendole che tutto sarebbe avvenuto come si era compiuto fino a quel momento…

FINE DELLA 2 PARTE
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