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La coppia bdsm: lei dominatrice (parte 2)


di schiavaStretch
30.05.2023    |    4.554    |    4 9.8
"Ho i capezzoli dolenti e sento ancora le chiappe bruciare..."
“Bene! Adesso possiamo iniziare il nostro incontro, schiava bugiarda, hai capito spero come ci si deve comportare. Da adesso sarai la nostra troia. Cammina e sculetta per noi: vai in cucina, apri il frigo e prendi la bottiglia di prosecco. Prendi poi i due bicchieri che trovi nel freezer. “…..dimenticavo, voglio che mi rispondi sempre dicendo – si mia Strafiga Superiore – ogni dimenticanza sarà punita.”
“Si mia Strafiga Superiore!” dico io con orgoglio.
Il marito, schiavo anch’egli, stava in disparte compiaciuto.
Sculetto verso la cucina, prendo il vino ed i bicchieri e torno, sempre sculettando, verso il box nell’angolo dove c’è un tavolino, due poltrone ed un divano.
“Apri la bottiglia e versaci il vino”.
Passano alcuni secondi…..
“Come si dice? Schiava! Devi ubbidire! Vieni qua!”.
Cazzo! Mi sono dimenticata di confermare l’ordine con il “si mia Strafiga Superiore”….
Sono vicina alla Dominatrice che prende una molletta di quelle per rilegare i fogli (sono fortissime ed anche un po’ taglienti!) e me la pinza al capezzolo sx. Fa un male cane! Faccio una smorfia. Passano pochi secondi e Lei ne prende un’altra e me la applica all’altro capezzolo. Sto sudando dal male ma dico, anche se non richiesto
“grazie mia Strafiga Superiore!”.
“Brava, schiava. Ora versaci il vino.”
Con il male ai capezzoli, sculetto verso il tavolino, apro la bottiglia di prosecco, ne verso nei bicchieri che porgo a Lei e poi a lui. Chinandomi verso di Lei, le mollette muovendosi mi provocano un dolore lancinante e quasi cado dai tacchi ma riesco a rimanere in piedi.
Lei si alza e mi sculaccia forte: “adesso basta! Devi essere perfetta!”.
“Si mia Strafiga Superiore”.
Lei si avvicina e mi toglie le mollette: chi lo ha provato, sa che quando si tolgono fanno ancora più male per qualche secondo. Riesco a non farlo vedere.
“Mi è venuta voglia di provarti e di umiliare anche mio marito. Xxxx togli la gabbietta alla schiava e succhiagli l’uccello. Lo voglio bello duro e voglio vedere se riesce a farmi godere”.
Non mi aspettavo questo cambio improvviso di situazione. La mia eccitazione sale. Ho i capezzoli dolenti e sento ancora le chiappe bruciare. Speriamo che mi tiri……penso un po’ preoccupata.
Xxxx mi toglie la gabbietta, inizia a stimolare il mio cazzo con la mano. Non ho una reazione immediata, colgo del disappunto dalla Lei che dice
“non sarai mica impotente, schiava?”
“No mia Strafiga Superiore sono molto eccitata ed anche un po’ ansiosa…..”.
“Non mi deludere altrimenti te ne pentirai!”.
“Si mia Strafiga Superiore!”.
Il rischio delle ulteriori punizioni contribuisce a una migliore concentrazione ed i miei 16 centimetri iniziano a mostrarsi. Xxxx mi mette un condom ed inizia a pomparmi. Non è bravo, anzi! Sento i denti sulla cappella. Riesco comunque a raggiungere una bella erezione.
Mentre Xxxx mi pompa Lei si avvicina, si abbassa i leggings lucidi e mi porge la sua fighetta da leccare. Mi dedico con molta passione e Lei è soddisfatta. Non ho osato pretendere un condom anche per la figa (ho corso qualche rischio, lo so, ma immaginate la situazione!).
“Ora mettimelo dentro, ho voglia di godere!”.
Lei si gira di spalle e mi porge un culo da favola! Io allora istintivamente le do ancora un paio di leccate.
Si gira di scatto e mi tira un ceffone che mi sposta completamente il cappuccio fetish che indosso. Sono per qualche istante “al buio”, con gli occhi coperti.
“Chi cazzo ti ha detto di leccarmi ancora!”
“Mi scusi molto mia Strafiga Superiore, è stato l’istinto, Lei è molto bella!”.
“Devi considerare che sei una schiava! Non voglio iniziative personali. Tu fai solo quello che ti dico.”
Va bene, mia Strafiga Superiore.”
“Ora mi hai fatto innervosire, e mi sono seccata, porca troia! Xxxx rimetti la gabbietta al cazzo di questa cagnetta poi falla sdraiare sul divano e masturbati per fartelo diventare duro. Voglio che la inculi per bene.”
Mi trovo quindi di nuovo con la gabbietta al cazzo e a pancia in su sul divano porgendo le gambe a Xxxx che mi punta il suo bell’arnese sul buco del culo.
“Mia Strafiga Superiore potrebbe consigliare a suo marito di mettere il lubrificante? Così sarà più facile.”
“Xxxx usa il gel e spingi fino in fondo. Tu, schiava, non voglio sentire più niente che non siano gemiti di piacere!”.
“Si mia Strafiga Superiore.”
Lo schiavo maritino ha un uccello tutt’altro che piccolo e mi sta letteralmente aprendo il culo! Spinge come un matto, a tratti mi fa male e non dà segni di cedimento o di finire con una sborrata. Mi gira e mi mette a pecora continuando a spingere.
In questa posizione Lei torna a dare segni di partecipazione.
“Mi state facendo eccitare, bravi schiavetti. Schiava, riprendi a leccarmela per bene e con la passione che avevi prima!”.
Sono a pecora, ho il cazzo di Xxxx che spinge sempre forte e Lei che si fa succhiare la fighetta iniziando a godere senza risparmiare gemiti forti.
Gocciolo dalla gabbietta.
“Xxxx smetti di dare piacere alla schiava e occupati di me. Tu schiava, vai a prendere la corda che c’è sul tavolino e vieni qua”.
“Si mia Strafiga Superiore.”
Con il culo spanato, mi metto in piedi, sculetto e vado a prendere la corda.
“Bene, qui davanti a me, girati, metti le braccia dietro il corpo.”
Mi trovo in piedi con le braccia legate dietro e sono davanti al divano dove Xxxx ha iniziato a prendere a pecorina la sua Signora.
Devo dire che Xxxx è un vero bull, Lei sta godendo bene. Io sono sempre in piedi davanti a Lei.
“Ti piace guardare schiava, vero?” E mi sputa in faccia e sul corpo ripetutamente.
“Si mia Strafiga Superiore.”
Cambiano posizione, ora Xxxx è seduto e Lei si è seduta su di lui dandole la schiena.
“Schiava, stai sempre davanti a me! Anzi, in ginocchio, e leccami la fighetta mentre lo prendo da mio marito”.
“Si Strafiga Superiore”.
Andiamo avanti così ancora per qualche minuto. Xxx sta per venire. Lei se ne accorge, si alza dal cazzo di lui e gli dice”
“spruzzagli sul corpo!”.
Mi trovo quindi con abbondante sborra sul collo e sul petto.
“Schiava, non farne cadere neanche una goccia. Ok che non bevi, ma spalmatela addosso!”.
“Si mia Strafiga Superiore”.
Mi spalmo la sborra di Xxxx in gran parte su petto ed addome. Un pochino mi è sceso sulla ferita sulle chiappe e brucia leggermente.
“Siediti sulla poltrona e fammi vedere come godi a massaggiarti il corpo con la sborra di un uomo! Strizzati i capezzoli fino a quando non ti dico di fermarti. Voglio vedere se godi, troia!”.
Massaggiarmi i capezzoli con la sborra è una pratica che mi piace molto. Mi eccita parecchio ma in questo caso con i capezzoli dolenti per le mollette è anche un po’ doloroso e fastidioso.
(continua)
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