Ventate bsx: ho voglia di prenderlo

Come ho scritto nel primo racconto “Ventate bsx: al centro commerciale”, sono nel periodo nel quale sono letteralmente travolto da una voglia bsx che non riesco a trattenere.
Oggi lavoro in smartworking e, di mattina, non ho riunioni programmate. Sono riuscito ad organizzare un incontro che non ha niente di particolarmente trasgressivo o “fetish” ……… a parte il finale.
Sono travolto dal desiderio di prenderlo nel culo e quindi, oltre a mettere un “last” in A69, invio messaggi ai miei contatti “attivi” che, benchè non ancora incontrati, potrebbero essere disponibili ad un incontro in mattinata in base al loro profilo ed ai messaggi che ho già scambiato in passato.
Nell’attesa di avere almeno una buona risposta, mi depilo tutto lasciando solo poco pelo sulle gambe e sulle braccia, mi faccio un paio di clisteri e mi allargo il buco con un bel cetriolo per più di dieci minuti. Arrivo ad un pre-cum e mi fermo.
Ho una risposta: dopo un paio di messaggi purtroppo capisco che non evolverà in un incontro per la lontananza.
“Ma possibile che bei cazzoni siano sempre lontani”?
Ne arriva un'altra: facciamo qualche messaggio di conoscenza e decidiamo di incontrarci. Lui è un uomo di mezza età con un bellissimo cazzo, dalle foto del profilo. Ha anche un paio di recensioni positive. Siamo d’accordo che mi vuole al maschile con il tanga sotto i pantaloni.
Arrivo al suo appartamento. I primi momenti sono sempre i più delicati per me perché devo capire se la situazione è sicura sotto tre punti di vista: generale, riservatezza e salute (condom per tutto).
Mi sembra una situazione tranquilla. Il condominio è grande e non vedo persone stazionare fuori in modo minaccioso. Suono, entro e lui è molto cordiale. Mi offre un caffè, mi fa qualche complimento, mi palpa il culo ripetutamente ma non in modo volgare. Percepisco che gli piace.
Mi chiede di spogliarmi. Rimango nudo con il tanga nero. Siamo ancora in piedi in cucina. Si avvicina ed inizia a baciare e leccare i capezzoli dapprima in modo leggero e poi via via sempre più “forte” fino a mordicchiarmeli e poi a strizzarmeli con le dita. Vado in estasi: divento matto se mi giocano con i capezzoli (……e non glielo avevo detto).
Istintivamente, forse anche per liberarmi dalla morsa nella quale mi aveva stretto che, pur piacevole, era anche dolorosa, mi inginocchio, gli abbasso i pantaloni della tuta e scopro il suo il bel cazzo già bello barzotto. Lo sego con la mano per un po’ poi gli propongo di metterci più comodi.
Non mi dice niente, mi prende per mano e mi porta in camera da letto. Il letto era ancora sfatto dalla notte ma l’aria era fresca.
Porto con me il condom ed una busta di lubrificante.
Gli metto il condom ed inizio un sapiente pompino! Lui si lascia fare. Gli dico
“non mi verrai solo con il pompino?”.
Mi rassicura che è uno di quelli lunghi a venire, anche un ora.
Lui è sdraiato a pancia in alto ed io mi dedico al suo uccello con calma leccando bene il glande, il frenulo, facendo scorrere la mano, massaggiando i coglioni e la zona del pube. Ogni tanto faccio un affondo in gola.
A giudicare dalla durezza, lui gradisce.
Non ho idea di quanto tempo sia passato quando lui inizia a stuzzicare il mio buco del culo. Ci gioca leggermente e poi, zac, due dita dentro senza sputarci e senza lubrificante! Ho un sussulto. Prendo io il gel e me lo spalmo bene.
Lui interrompe subito il suo preliminare sul mio culetto, forse perché capisce che è già bello allargato (ehh il cetriolo della mattina 😊) mi gira, mi mette a pecorina e mi incula.
E’ bravo, penetra inizialmente con cautela e poi inizia un ritmo martellante. Dopo poco me lo infila tutto, e non è piccolo, e colpisce seccamente con i coglioni sul mio culo. Il rumore delle palle sul culo mi eccita da morire! Un po’ sento che arriva ad un punto nel quale mi fa un po’ male ma non sempre e lo lascio fare. E’ molto concentrato, sta sudando, si toglie la maglietta.
Non continua subito con il ritmo serrato ma per 10/15 colpi entra ed esce dal culo completamente: chi lo ha preso lo sa, è un movimento che fa percepire il senso di pienezza che il cazzo genera quando entra. Il buco naturalmente si richiude ma, ancora dilatato, accoglie di nuovo il cazzo. E’ fantastico.
Mi gira, gli metto le gambe sulle spalle, mi ripenetra guardandomi e strizzandomi i capezzoli! Godo della situazione.
Va avanti così alternando fasi martellanti a pause ed a uscite a cui fanno seguito entrate decise. Ci sa davvero fare.
Il mio cazzo è moscio, è sempre così quando lo prendo ma sto gocciolando.
Gli dico che mi piacerebbe che mi sborrasse sul petto, data la posizione in cui siamo.
“Abbiamo ancora tempo cara! Fatti lavorare ancora un po’!”
Mi ordina di sedermi sul suo cazzo con lui sdraiato a pancia in su. Lo sento tutto e me lo gusto appoggiando le mie mani sulle mie caviglie e roteando il busto.
Questa situazione lo eccita molto perché senza dire niente, mi scosta, mi butta sul letto, si toglie il condom e sborra tre/quattro getti su di me.
Lui si sdraia sul letto, decisamente stanco! Io gioco con la sborra ed i capezzoli.
Gli dico: “bravo, sei bravo! Mi hai eccitata ed usata a fondo senza essere brutale.”
Lui mi dice: “gran bel culo! Ho letto che ti piace anche sesso più forte”.
Non me l’aspettavo e gli chiedo: “mi sembra che ti sia piaciuto, che cosa intendi?”.
“Mi piacerebbe fare pissing, non l’ho mai fatto”.
Sono molto eccitata e credo dell’eccitazione giusta per non pensarci troppo: mi alzo, vado in bagno e gli dico di seguirmi. Mi metto a gambe incrociate in doccia e gli dico “pssssssss”!
Mi sembra inizialmente un po’ imbarazzato ma anche molto eccitato: gli sta per tornare duro ma per fortuna riesce a innaffiarmi. Odore di piscio e liquido caldo su di me! Sottomissione! Godo mentalmente moltissimo.
Lui finisce, io mi fermo in doccia a sciacquarmi.
Mi rivesto, lo saluto, ci promettiamo di rivederci e me ne vado.
Sono sulla via di casa e penso “ma quali sono i miei limiti? Riuscirò a placare le ventate?”.