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Master P.: etero o bsx?


di schiavaStretch
24.10.2023    |    328    |    1 9.6
"Voglio che ti trapani per 20 minuti di orologio”..."
Ho voglia.
Metto un last.
Mi contatta P., etero, che mi scrive di essere attratto la mio profilo perché oltre ad essere passiva mi piace essere sottomessa.
A giudicare dalle foto, P. è sulla quarantina d’anni, ha un fisico normale e glabro. C’è solo una foto del suo uccello che spunta dagli slip: sembra poco oltre la media.
P. non ha mai incontrato uomini né ha mai sperimentato la dominazione con una donna. Dice di aver giocato con qualche toys con le donne.
“Le tue foto ed il tuo annuncio hanno acceso la mia fantasia di dominazione: ti voglio come in foto, depilata-tacchi-perizoma-cappuccio fetish, per giocare con te. Non credo che ti scoperò né che farò sesso con te ma voglio possedere il tuo corpo per divertirmi” disse.
Gli chiedo “che cosa intendi per divertirti con il mio corpo?”.
Dice “mi stuzzica l’idea di avere davanti a me un uomo tutto depilato, in tacchi e perizoma pronto a fare e a subire tutto quello mi viene in mente!”.
Mi sale un po’ di preoccupazione. Il mondo è pieno di gente poco equilibrata. Gli chiedo allora una telefonata Telegram (come faccio sempre prima degli incontri) per concordare i miei limiti e per conoscerlo meglio. Facciamo la telefonata e mi tranquilizzo: è un uomo a modo con le sue fantasie. Non vive molto distante da me e quindi ci accordiamo per l’incontro dopo un paio d’ore in modo che io abbia il tempo per prepararmi (io devo essere pronta ad ogni evenienza 😊).
Ci vediamo in un bar vicino a casa sua. E’ quasi ora di pranzo e per rompere il ghiaccio gli offro uno spritz. Chiacchieriamo, è un uomo simpatico ed ha lo sguardo vivace. Da uomo sono insospettabile e gli racconto come è nata la consapevolezza di essere bsx. Scherziamo. Prendiamo un secondo spritz (a stomaco vuoto). Bene, siamo pronti per andare a casa sua.
Appena entrati, come d’accordo, è iniziato il gioco.
“Vai in bagno e preparati, io ti aspetto in cucina” dice P..
Vado in bagno, mi tolgo i vestiti e mi metto solo il perizoma ed i tacchi. Alla fine, P. non ha voluto che indossassi il cappuccio fetish. Sono tutta depilata. Solo sulle braccia tengo il pelo ma è ben regolato e corto.
Esco dal bagno e sui tacchi ancheggio entrando in cucina. Sui tacchi sono più di un metro e novanta.
P. mi guarda compiaciuto. E’ seduto al tavolo e mi dice “Stretch sei figa sui tacchi. Vieni vicino a me e stai in piedi”.
Inizia a palparmi le chiappe; sale e scende sulle gambe; ogni tanto mi schiaffeggia una chiappa.
“Cazzo, non pensavo che mi sarebbe piaciuto toccare un uomo!” dice ed un attimo dopo mi tira uno schiaffone sulle chiappe che mi fa quasi cadere.
“Ringraziami, schiava!”.
“Grazie P., tutto quello che vuoi.”
“Voglio che mi prepari un pasta al pomodoro: ti dico io dove trovare tutti gli ingredienti. Voglio che ancheggi sui tacchi in maniera accentuata. Ti voglio troia!”
Seguendo i suoi ordini, apparecchio la tavola, e metto in cottura la pasta. Nel frattempo, sto scaldando un sugo pronto. P. si assenta per andare in bagno. Quando torna, viene verso di me. Io sono di spalle e quindi non vedo che aveva preso un plug da 6cm. Me lo punta sul buco e mi dice “voglio che lo indossi mentre prepari il pranzo per me”.
“Certo Padrone, come vuoi” gli dico. Vado a prendere il lubrificante che avevo portato, lo spalmo sul plug, scosto il perizoma e lentamente lo introduco nel culo. 6cm non sono pochi, devo anche fare in fretta perché ho la pasta da scolare e P. me lo fa notare “se mi servi la pasta scotta te ne pentirai!”. Aiutandomi anche sedendomi su una sedia faccio entrare tutto il plug. P. è contento e mi dà una bella palpata al culo.
Gli servo la pasta. Mentre lui mangia io sono in piedi un metro a fianco a lui. Per fortuna la cottura della pasta ed anche il sugo sono ok!
P. mi guarda e mi chiede se ho fame. In realtà un po’ ne avevo ma data la situazione non la sentivo proprio. “No grazie Padrone”.
“Qualcosa devi mangiare schiava” mi dice mentre spezzetta del pane e me lo getta a terra. “Voglio che mangi come un cane e non lasciare neanche una briciola.”
“Grazie Padrone!”.
Con un grosso plug nel culo, mi metto a quattro zampe ed inizio a mangiare usando solo la bocca.
“Così ti voglio!” e mi dà un’altra super sberla sul culo.
Ogni tanto mi lancia qualche pezzetto di pane, anche lontano, e si diverte molto a vedere che, muovendomi a quattro zampe, vado e lo prendo con la bocca.
Finisce di mangiare. Mi chiede di preparagli il caffè e poi si risiede sulla sedia e mi dice “mi sto divertendo con te schiava. Ora voglio vedere che godi dal culo. Togliti il plug e prendi il cetriolo più grosso che trovi in frigorifero e mettitelo nel culo. Voglio che ti trapani per 20 minuti di orologio”.
Eseguo quanto mi è stato chiesto. Chiedo il permesso di andare a prendere un condom da mettere sul cetriolo e di usare ancora il lubrificante. Il cetriolo più grosso è davvero grosso: lungo almeno 20cme soprattutto molto largo, credo tanto quanto la parte più larga del plug!
Mi tolgo il perizoma e resto quindi nuda con i tacchi. P. mi ordina di giocare sdraiata sul pavimento (che è duro e freddo!).
Mi metto a pancia in su, alzo le gambe ed inizio a puntare il cetriolo sul culo. Il buco è già aperto ma la forma dei plug è tale per cui, una volta inghiottito, il buchetto si richiuda ed il culo venga aperto solo per la parte più larga del plug. Con il cetriolo è diverso: è tutto larghissimo!
“Troia, dai fammi vedere come fai a prenderlo tutto ed anche come godi. Inizio il conteggio del tempo da quando lo vedo dentro almeno per la metà”.
Lentamente il cetriolo entra (ogni tanto anche da solo esagero con le dilatazioni anche se è qualche settimana che non prendo niente di più largo di un bel cazzo).
“Stretch porca troia voglio che ti trapani! Vai con forza avanti ed indietro ed ogni tanto tiralo fuori tutto”.
Eseguo gli ordini: sono sdraiata con le gambe alzate e rivolto verso P.. Spingo con forza avanti ed indietro il cetriolone. Lo estraggo e lo reinserisco. Ormai sono bella aperta e la situazione è molto eccitante. Gocciolo dal mio uccello che, come accade sempre quando lo prendo nel culo, è moscio e piccolino.
Passano venti minuti di orologio. P. mi ha guardata con interesse per tutto il tempo.
“Schiava, mi stai eccitando, lo sai? Non mi piace questa cosa.”
Si alza, viene sopra di me e mi sputa ripetutamente addosso.
“Ho letto che ti piace giocare con i capezzoli. Strizzati i capezzoli per me con la saliva che ti ho sputato.”
Con il cetriolo ancora dentro, abbasso le gambe e con le mani inizio a titillarmi i capezzoli. La situazione è pazzesca! Avrei voglia di dirgli di pisciarmi addosso ma non lo faccio.
“Brava Stretch, ora voglia di vedere come prendi qualcosa di più grosso”.
Gli dico “certo Padrone, la bottiglia di Ferrarelle (da mezzo litro) che vedo in frigorifero va bene? Metto un condom e la appoggio sulla sedia dove procederò con la penetrazione. Ok?”.
“Brava Stretch, sei fantastica.”
La bottiglia è sulla sedia ed è ben lubrificata. Io, nuda sui tacchi, mi avvicino alla sedia e, appoggiandomi con le mani allo schienale, mi siedo sulla bottiglia. P. si gode la scena da dietro.
“Brava, scendi lentamente. Prendila tutta.”
Sono ben aperta. Senza particolari problemi arrivo fino alla strozzatura della bottiglia. E’ un bel pezzetto!
P. dice “cazzo mi hai eccitato! Mi sta diventando duro. Da dietro sei proprio una bella figa che si sta aprendo il culo!”.
Una schiava non dovrebbe farlo ma la situazione lo ha reso appropriato: “P. se vuoi, vieni davanti a me. Mentre salgo e scendo sulla bottiglia mi posso occupare del tuo uccello”.
Senza dire niente e con qualche titubanza P. si alza e si mette davanti a me.
“Troia, usa le mani per abbassarmi i pantaloni e per giocare con il mio cazzone e continua ad andare su e giù sulla bottiglia”.
Per fare come dice, tutta l’azione si regge sulle mie gambe e, non lo dimentichiamo, sono sui tacchi. E’ molto faticoso e quindi pian piano cerco l’appoggio verso la sedia e questo vuol dire che la bottiglia scende sempre di più!
Nel frattempo con le mani ho scoperto un bel cazzo da 17/18 cm e lo sto segando.
P. si scosta per un attimo; va in un'altra stanza e torna con il cazzo inguainato in un condom.
“Voglio che me lo prendi in bocca, troia. E non ti fermare, continua a prendere la bottiglia nel culo”.
Sono super eccitata. Lo prendo con foga e molta voglia. Vado su e giù sulla bottiglia, ormai l’ho presa praticamente tutta e in parte mi appoggio sulla sedia rendendo meno gravoso il lavoro delle gambe.
Mi sto godendo un bel cazzo in bocca e sento il culo apertissimo ed anche un po’ dolente: è da più di un ora che lo sto dilatando. Prima il plug, poi il cetriolone ed adesso la Ferrarelle.
“Troia, sto venendo!” ansima P.
Senza dire niente, gli tolgo il condom, lo sego con forza e gli dico “sborrami addosso”!
Quattro spruzzi mi arrivano tra mento e petto.
Mi alzo dalla bottiglietta, mi scosto dalla sedia, e davanti a P. mi spalmo la sborra sul petto e sui capezzoli. Lui mi guarda soddisfatto e divertito.
A questo punto mi è venuto spontaneo dirgli “se non ti turba, ti proporrei di lavarmi con una bella pioggia dorata. Andiamo in doccia?”.
“Brava cagna, oggi sto sperimentando cose nuove. E’ da stamattina che non mi scarico! Andiamo”.
Mi siedo sulla doccia. Passa poco tempo e sono inondata di liquido caldo ed acido.
Mi sento davvero troia e sottomessa. Appagata.
Dico a P. “grazie Padrone, è stata una bella esperienza. Spero anche per te. Che ne dici?”
P. con un bel sorriso dice “non pensavo! Mi è piaciuto molto darti gli ordini; mi sono eccitato a vederti mentre ti sei penetrata. Si vede che ti piace davvero eseguire gli ordini e farti vedere mentre godi di culo.”
Grazie, P. mi fa piacere.
“Ma non è tutto!” La sua voce si fa di nuovo direttiva dopo la sborrata che lo aveva placato. “Voglio vederti sborrare. Masturbati davanti a me”.
Inizio a menarmelo e con lo sguardo cerco il suo. Sono davvero una troia. Mi eccita quello che sto facendo. Non duro molto e in 5 minuti sto per sborrare.
P. di scatto mi ferma e mi dice “ferma, non sborrare. Aspetta. Voglio che sborri dentro a un bicchiere e poi beva!”
Spruzzo abbondante sborra che poi bevo tutto d’un fiato.
Faccio una doccia ed anche lui dopo di me.
Ci beviamo un caffè.
Ho il buco del culo davvero dolente. Per due giorni mi ricorderò di P. ogni volta che mi siederò ma sono appagata.
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