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Mia sorella mi porta a godermi il cinema


di maktero
04.02.2024    |    4.743    |    6 7.7
"Entrammo in macchina, io ero sfinita ma ancora eccitata, avevo il cazzo duro e mi masturbavo..."
Era già mattina avanzata ed il sole di quella giornata di tardo luglio mi aveva già fatto aprire gli occhi da un pò.
Come consuetudine avevo dormito per terra ai piedi del letto dove giaceva mia sorella che continuava a godersi il sonno.
Avevo bisogno di scaricare la mia vescica ed il mio intestino, ma non osavo muovermi dalla mia posizione.
Non ero autorizzata ad espletare i miei bisogni fisiologici senza il permesso di mia sorella .
Aspettavo che si svegliasse per poter finalmente chiedere l'autorizzazione per scaricarmi.
Intanto soffrivo con la vescica piena e la merda che spingeva per uscire.
Ogni minuto passato in quelle condizioni diveniva un ora di tormento mi sovveniva l'idea di trasgredire ma la mia natura sottomessa aveva la preponderanza sulle intenzioni trasgressiva.
Poi finalmente sentii che mia sorella si stava svegliando, avvertii i suo movimenti e i suoi mugolii.
Appena compreso della sua presa di coscienza supplicai mia sorella di poter andare al bagno.
Lei rispose "Ti scappa proprio"; io replicai che non ce la facevo più.
"Va bene" disse lei alzandosi dal letto e dirigendosi verso il bagno, e continuando dicendo "Seguimi".
Io con le mani legate dietro la schiena con cui avevo dormito mi affrettai a seguirla arrancando sulle ginocchia.
In bagno lei si adagiò sul water per i suoi bisogni, e cominciò a pisciare oscenamente con le gambe bene aperte per mostrarmi a me inginocchiata davanti a lei la sua soddisfazione fisiologica.
Quello spettacolo mi provocò un ulteriore stimolo che trattenevo a stento sforzandomi e tremando.
Lei riconobbe i miei sforzi e sadicamente indugiò il più possibile nello scaricare la sua vescica.
Poi pretese che gli pulissi con la lingua la sua vagina; io mi affrettai disperatamente a leccare i acri e salati che erano rimasti sulla sua figa sperando che appena svolto quel compito avrei potuto finalmente scaricarmi anch'io.
Lei mi disse "Come sei frettolosa; sii più delicata"; compresi ed ubbidii in contrasto alla mia necessità e sofferenza che mi avrebbe condotta a fare più in fretta.
Pulii la figa di mia sorella il più delicatamente possibile e finalmente lei sentendosi accontentata mi disse che potevo scaricarmi anch'io.
Appena ricevuto quel permesso mi precipitai sul water e cominciai ad urinare e cagare smodatamente, agitandomi convulsamente.
Mia sorella mi guardava toccandosi con compiacimento, senz'altro contenta per avermi costretta a comportarmi in quella maniera oscena.
Amavo quel suo sottile sadismo!
Cercai di sembrare più oscena amplificando i miei spasmi.
Lei continuò a masturbarsi godendo del mio degradante spettacolo.
Quando terminai finalmente i miei bisogni lei continuò a masturbarsi fino ad arrivare.
Poi mi costrinse mentre ero sempre seduta su water a ripulire la sua figa dai suoi fluidi.
Finito anche quel compito mia sorella mi disse di seguirla; arrivammo in cucina dove le mi disse di inginocchiarmi in un angolo come di consueto.
Lei si preparò il caffè, si scaldò delle brioches e cominciò ad assaporare la sua colazione.
Io ero eccitata guardando i suoi piedi e le chiesi il permesso di leccarglieli; lei me lo concesse ed io mi precipitai a laccarglieli mentre lei terminava il suo pasto.
Poi mi resi conto che anch'io ero affamata, e quando lei indifferente al mio piacere di leccarle i piedi si alzo di scatto una volta finita la sua colazione, le feci presente la mia necessità.
Lei prese un sacchetto di pop-corn lo aprì e ne rovesciò il contenuto per terra, aprì una scatoletta di carne che rovesciò sempre per terra sopra i pop-corn, ci sputò sopra e poi mi disse "Saziati stronza"; io affamata mi buttai a mangiare quel pasto brutale come una bestia.
Nel frattempo, mentre mi nutrivo, mia sorella si sedette e cominciò a farmi un discorso dicendo "Oggi ti farò avere un diversivo divertente; ti porterò al cinema, sei contenta puttanella".
Io, sia pur nella mia mente ingenua di fanciulla intuì che non sarei stata portata a vedere uno spettacolo cinematografico per pura evasione.
Sospettai che c'era qualcos'altro, e mi piaceva.
Risposi, ambiguamente, che ero contenta per il divertimento che lei mi aveva preparato.
Lei mi rispose "Brava troia" e poi si zittii, guardandomi finire il mio disgustoso pasto.
Finito di mangiare mia sorella mi portò in bagno, mi fece fare un clistere ed una doccia.
Mi asciugò e poi mi porto in salotto, li mi liberò le mani e mi diede una magliettina da indossare.
Era una magliettina sottile e corta che arrivava appena sotto il mio pube.
Poi mi disse è l'ora di andare; ed uscimmo.
Entrammo in macchina, lei guidava ed io accanto a lei cominciai a masturbarmi perchè mi sentivo eccitata.
Lei mi ordinò di smettere ed io con il cazzo sempre duro interruppi mio malgrado la masturbazione.
Arrivammo di fronte al cinema, era un cinema a luci rosse, uscimmo dalla macchina e ci avviammo verso l'ingresso.
Mentre ci avvicinavamo mi eccitavo sempre di più per il contatto dei miei piedi con quel asfalto caldo dell'estate, una lievissima brezza fresca raffreddava appena il mio corpo sommariamente coperto
Entrammo nell'atrio e sotto le mie piante dei piedi il pavimento divenne più freddo di un marmo gelido.
Nella mia mente fanciullesca mi sembrava di essere in paradiso, seminuda, scalza; mi sentivo una bestiola pronta a qualunque cosa sentivo tutto un destino davanti a me.
La mia mente impazziva per il piacere del contesto ed il mio cazzo era sempre più duro.
Mia sorella pagò dei biglietti a quelli del cinema; notai il loro sguardo accondiscendete.
Entrammo in sala ed i miei piedi scalzi calpestavano quel ruvido pavimento sporco, talora coperto di cicche.
Ero al settimo cielo!
In sala c'erano diverse persone, le osservai nella penombra comprendendo che ne avrei dovuto accontentare molte.
E loro si girarono verso di me con sguardi interrogativi e vogliosi.
Mia sorella mi portò più o meno al centro della sala, mi sfilò la maglietta lasciandomi completamente nuda, e se ne andò.
Sentivo il mio cuore battere all'impazzata, ero nuda nel mezzo di un cinema porno circondata da pervertita.
Respiravo a fatica per l'eccitazione.
Sullo schermo si svolgevano immagini di una troia che veniva trombata e pensavo che quello sarebbe successo a me.
Allargai le gambe con il mio cazzo eretto che spuntava come l'asta di una bandiera.
Allargai le braccia stendendole sui seggiolini accanto e mi rilassai aspettando il mio destino.
Esso si manifestò pochissimi minuti.
Un tizio si sedette accanto a me e si sbottonò la patta dei pantaloni facendo uscire il suo uccello semiarrapato; cominciai a masturbarlo.
Nello stesso momento mi si avvicinò un altro tizio che tirò fuori il suo organo e me lo avvicinò alla bocca; io cominciai a spompinarlo.
Mentre spompinavo il tizio alla mia sinistra e masturbavo quello alla mia destra, si avvicinò un altro che posto accanto a me cominciò a masturbarsi.
Feci arrivare i tizi alla mia destra ed alla mia sinistra, mentre quello di fronte a ne arrivò e mi spruzzo addosso.
Mi sembrava qualcosa di bellissimo mi sentivo in simbiosi con quanto accadeva sullo schermo.
I miei occhi mentre ero impegnata a lavorare i cazzi non avevano smesso di guardare le immagini sullo schermo ed io mi paragonavo a quelle attrici che in quel momento facevano quanto facessi anch'io.
Mi sentivo anch'io un attrice.
Ero veramente contenta, nei miei sentimenti di fanciulla quel momento diveniva un onirico piacere e la mia mente viaggiava lieve in quello che era un gioco piacevole.
Terminati i primi tre tizi arrivò un altro sconosciuto che con violenza mi ribaltò sullo schienale, e cominciò ad incularmi.
Meno male che prima di uscire mia sorella mi aveva fatto un leggero clistere di olio di vasellina che mi permetteva di essere lubrificata ed essere inculata senza tanti sforzi.
Il tizio prese il suo piacere, mentre mi accorgevo che si erano avvicinati altri spettatori.
Quando il primo mi eruttò dentro e si sfilò mi accorsi di un altro cazzo che mi si infilava nel culo.
Mentre ero pompata vidi un altro spettatore che di fronte a me aveva tirato fuori il suo cazzo, lo presi in bocca e cominciai a spompinarlo.
Quello dietro di me arrivò nel mio povero culo, quello di fronte a me mi sborrò in bocca.
La simpatica serata continuò per diverse ore finchè non terminarono gli spettacoli.
Quando tutti se ne erano andati dopo avermi usata, mia sorella che era rimasta in disparte e che forse era stata utilizzata anche lei come mi era sembrato guardando con la coda dell'occhio mi si avvicinò porgendomi la maglietta con cui mi rivestii.
Uscimmo, i gestori del cinema ci guardarono con uno sguardo contento; evidentemente avevano avuto un buon incasso e discutendo con mia sorella, probabilmente parlarono di una ulteriore prestazione da propagandare, e le diedero dei soldi.
Entrammo in macchina, io ero sfinita ma ancora eccitata, avevo il cazzo duro e mi masturbavo.
Chiesi a mia sorella che come compenso volevo essere accontentata.
Le chiesi che volevo essere buttata in una fossa e lasciata lì a marcire; mi masturbavo ferocemente al pensiero.
Mia sorella mi accontentò mi porto in un zona di campagna ed accanto ad un fosso mi fece uscire levandomi la maglietta e lasciandomi completamente nuda mi getto nel fosso a lato della strada.
Vi precipitai dentro graffando il mio corpo nudo sui rovi e precipitai nella fanghiglia putrida sul fondo.
Quella situazione mi eccitava e con pochi colpi arrivai, sborrando mastodicamente.
Poi mi rilassai, adagiandomi in quella sporcizia putrida del fondo della fossa; esausta mi assopii in quello schifo.




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