La pazienza di una donna ha i limiti

Durante la festa di una nostra cara amica approfittando della confusione e della tanta gente, io e la mia ragazza, approfittando della grandezza della villa ci appartammo in una stanzetta. Chiudemmo bene la porta perché nella stanza affianco c’erano alcuni ragazzi a giocare alla play station e iniziammo a intrufolare le nostre mani sotto i vestiti per poi finire come sempre a fare sesso.
Durante il nostro rapporto sessuale mentre la penetravo d’improvviso sbuffò e fermandosi di colpo mi disse “uff non riesco proprio a godere!” spiazzandomi completamente. Poi continuò dicendo “ormai sono mesi che non mi fai urlare! fai sempre le stesse cose” questa ultima frase mi lasciò davvero senza parole. Non avrei mai immaginato che la mia ragazza pensasse tutto ciò e non sapevo cosa dire anche perché era incazzata, e per di più speravo che non alzasse il tono di voce visto che qualcuno poteva sentirci.
Avrei voluto dire qualcosa in mia difesa per riprendere la situazione ma riuscii solo a borbottare, senza risolvere nulla e lei scocciata si alzò e mi liquidò “stai zitto!fai più bella figura”. Andando via dalla stanza innervosita.
Pochi attimi dopo la sentì entrare nella stanza affianco, dove stavano quei ragazzi a sfidarsi alla Play Station. Nonostante la parete che ci divideva riuscì a sentire anche perché lei alzò il tono, con fare incazzata “c’è qualche maschio ancora in grado di fare godere una donna a questo mondo??”
Per la miseria, stava davvero impazzendo superando i limiti. Per la vergogna rimasi fermo in quella stanza senza intervenire e per l’umiliazione ricevuta prima stetti zitto per evitare di complicare la situazione e farla incazzare di più.
Pensavo che sarebbe stato solo uno sfogo temporaneo per farmi fare qualche figura e sarebbe finita. Sentì che invece i ragazzi immediatamente la risposero “Io! Io! Io!” E lei non contenta “Voglio proprio vedere!” Qualcuno già faceva lo sbruffone ma lei zittendoli tutti disse “Allora sedetevi tutti che vi provo uno alla volta”.
Non riuscivo a capire più nulla, in un attimo la mia vita stava letteralmente cambiando e inoltre mi sentii gridare “vieni e guarda come si fa invece di stare di là impalato”. Silenziosamente sotto gli occhi di quei ragazzi che mi guardavano un po’ curiosi e un po’ ridendo entrai dentro alla stanza e senza dire una parola cercavo di capire dove volesse arrivare.
I ragazzi in quella stanza erano cinque e ovviamente già la guardavano arrapati in ogni parte del corpo per il modo in cui era vestita. In occasione di quella festa aveva indossato una bella minigonna classica nera aderente, un paio di stivali neri e lucidi e infine una bella maglietta attillata, niente male.
Immediatamente i cinque un po’ sorpresi anche loro si sedettero, e scherzavano tra di loro non immaginando che lei facesse sul serio. La mia donna non perse tempo e si avvicinò al primo ragazzo e abilmente sbottonandogli i suoi pantaloni infilò una mano all’interno e con molta esperienza lo tirò fuori. Dopo aver constatato la grandezza e la durezza con molta attenzione, il ragazzo era davvero arrapato, alzandosi la gonna lasciando intravedere il tanga nero che indossava alla vista dei presenti si accovacciò su di lui lasciando scivolare tutto dentro quel cazzo ben in tiro. Fece qualche movimento di prova e dopo una smorfia si alzò e proseguì con gli altri quattro allo stesso modo. Inizialmente provai a prendere la situazione in mano facendola ragionare, mi incazzai pure ma niente urlandomi contro mi disse di stare zitto.
Invece guardando loro disse “mi siete piaciuti possiamo continuare!” Si sdraio a terra sul tappeto e fece cenno a loro di avvicinarsi.
Non se lo fecero ripetere due volte tutti e cinque con i pantaloni calati e i cazzi in tiro erano su di lei.
Non volevo credere a quello che stava accadendo, ero impotente di fronte a quella scena. Per fortuna eravamo distanti dal salone dove stavano tutti a ballare. Ora mi sentivo completamente umiliato e disperato nel vedere la mia ragazza a terra sul tappeto a cosce larghe mentre a turno quei ragazzi la scopavano.
La mia ragazza a terra era troppo porca e gli altri non riuscivano ad aspettare il loro turno e cominciarono a recuperare tempo occupando anche gli altri spazi.
Due si avvicinarono con dei cazzi in mano vicino la bocca, l’altro glielo mettevano in mano facendoselo scopare e l’ultimo ovviamente la penetrava violentemente.
Per lei quello non gli bastava, cambiò posizione facendosi penetrare a quattro zampe mentre continuava a trattenere gli altri. Intanto io ebbi un erezione involontaria che cercavo ovviamente di nascondere.
Appena il casino iniziò ad aumentare e lei ansimava sempre più decisi di chiudere a chiavi la porta per evitare che qualcuno la vedesse.
Passò una mezz’oretta abbondante da quando a turno quei ragazzi la iniziarono a inondare di sperma, mentre lei probabilmente delle urla disperate, capì che aveva avuto diversi orgasmi.
Tutto si concluse tra prese in giro nei miei confronti e complimenti nei suoi, con lei che soddisfatta disse “finalmente! Da quanto tempo” e uno di loro esclamò “ti siamo piaciuti?” e lei “altro che! Mi sono ricreduta, per un attimo ci avevo perso le speranze!” poi guardandomi disse “Tu hai capito come devi fare ora?Vedi di darti da fare le prossime volte altrimenti ecco la soluzione.”