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Lui & Lei

Al bar con le mani tra le sue gambe umide


di Follemente_Noi
10.07.2023    |    992    |    2 9.3
"Lei sempre più bagnata si muoveva “Oh stai calma! Che ci vedono!” le fece notare lui ma Sonia era in estasi e non rispose..."
Il pomeriggio era più gelido del solito, il periodo natalizio era in prossimità e le luci iniziavano già a luccicare per le vie della città e riflettevano anche sui vetri dell’auto di Francesco intento a fumare la sua sigaretta appoggiato sul cofano gelido. “Scusa il ritardo!” improvvisamente dal nulla si udì, era Sonia la persona che stava aspettando. Lo sguardo di Francesco nel girarsi finì direttamente sulle sue gambe avvolte da dei bellissimi collant color caffè, stivali neri e minigonna. “Secondo me ho scelto il giorno meno adatto per indossare la minigonna... ma dopo devo vedermi con il mio fidanzato perché andiamo a cena fuori.” Disse lei mentre si avvicinava. Ma lui sarcasticamente rispose “a me non dispiace invece!” “Stupido” disse Sonia, e i due si salutarono. Entrambi erano amici da tantissimi anni, dai tempi del liceo e hanno condiviso anche l’università insieme e avevano approfittato di un giorno libero per potersi rivedere e scambiare gli auguri del Natale che sarebbe arrivato. Dopo i primi passi siccome il freddo era pungente decisero di cercare un luogo più caldo per parlare meglio. “Andiamo al bar del centro?” propose Sonia. “Bella idea! Manchiamo da dieci anni minimo!” disse lui. Giunti all’interno c’era poca gente e lei guardandosi intorno disse “Sediamoci lì fondo come i vecchi tempi ricordi?” “Bei tempi! Come potrei dimenticare!” esclamò lui!

Questo bar era il loro luogo di ritrovo quando ai tempi della scuola si incontravano per studiare insieme e sempre nello stesso periodo quando i loro ormoni erano senza controllo ebbero una sorta di relazione occasionale, trombamici. Spesso si sedevano a quel posto indicato da lei che era nel punto più isolato del locale non solo per studiare tranquilli ma anche perché a volte capitava che presi dell’euforia andavano oltre provando il brivido di non essere scoperti. Poteva capitare una sega, un pompino o che le mani sotto i vestiti iniziassero a giocare.
Adesso invece anni dopo stavano al tavolo intenti a parlare delle loro vite, del proprio lavoro, delle relazioni sentimentali, insomma discorsi più adulti rispetto al passato. Nel frattempo, ordinarono e iniziarono a consumare e Sonia nel passare il tovagliolo, sfiorando le mani dell’amico disse: “Hai le mani gelide!” “Infatti, oggi sono più fredde del solito! Ho anche dimenticato i guanti a casa.” Rispose lui. Dopo qualche attimo di silenzio, lei disse con tono basso e malizioso: “Già sai dove metterle per riscaldarle!” prendendo l’amico alla sprovvista. “E dai sto scherzando!” disse Sonia. “Considerando i vecchi tempi... faccio fatica a distinguere lo scherzo” rispose lui ridendo. Poi aggiunse “con queste gambe...” “Sono cambiata secondo te?” gli chiese Sonia. “Ma che anzi mi metti agitazione ancora! “Scherzando rispose Francesco. Il clima era molto confidenziale e aperto tra i due e sapevano come stuzzicarsi a vicenda.
Sonia era fidanzata già da molto tempo mentre Francesco ancora non aveva trovato la persona giusta e si limitava ad avere storie occasionali. “Guarda fuori che vento si è alzato” notò Francesco attraverso la finestra. “Infatti restiamo qua per il momento, tu sai che ansia mi mette.” Rispose Sonia. “Va bene! così, nel frattempo, approfitto per far riprendere calore alle mani.” Disse lui. “Ancora con queste mani? Dalle a me!” Disse lei prendendole tra le sue e in quell’instante nel prendere le mani osservò involontariamente un gonfiore sospetto nei pantaloni. Nulla da fare, le mani erano sempre fredde. A quel punto Sonia scoraggiata disse “dai riscaldale qui” indicando tra le sue gambe. E lui “ma dai che ci vedono.” “Nessuno ci ha mai visti in passato figurati ora che non stiamo facendo niente di male” precisò lei. E Francesco senza farselo ripetere appoggiò entrambe le mani sulle gambe entrando lentamente nell’interno coscia ed esclamò “come fai ad essere così calda con questo clima?” e lei rispose “Tu le senti calde in realtà io sento freddo!” Pochi secondi dopo Francesco disse “Uff! Sono ancora fredde! Si vede che il locale non è ben riscaldato” e distrattamente lasciò scivolare le mani ancora più giù arrivando ormai proprio sotto la gonna. “In realtà non intendevo proprio lì” con il sorrisetto disse Sonia e Francesco prontamente rispose “Potresti prendere freddo pure tu!” e lei “però stai attento non mi sfilare le calze!” Detto questo fece scendere meglio le mani allargando di poco le gambe con aria indifferente poi guardò lui rosso in volto disse: “Ti si è alzata finalmente la temperatura!” E poi sbirciando sotto al tavolo guardando più in basso aggiunse con una risatina divertita “e non solo eh!” Lasciandolo in pieno imbarazzo. Non sapeva cosa rispondere. A quel punto lei di scatto si girò “Mica solo tu hai freddo... anche le mie mani iniziano a raffreddarsi! Si vede che il locale non è ben riscaldato!” Ironicamente disse infilando le mani all’interno dei pantaloni dell’amico. “Allora avevo ragione... ti sei eccitato!” esclamò Sonia divertita. “Anche tu non sei da meno” rispose Francesco sentendosi le dita umide. “Cosa aspetti allora a provvedere?” con un occhiolino gli fece cenno lei. “Vieni più qui!” disse e lui e facendo finta di guardare i cellulari, protetti dal tavolo e dalla posizione isolata del locale, le dita di Francesco presero a muoversi all’interno delle mutandine. Ogni tanto interrompeva quando qualcuno o qualche cameriere si avvicinava alla zona continuando a parlare come se nulla fosse. Quando la situazione tornava tranquilla lui riprendeva con le dita a giocare con la sua passerina con un movimento rotatorio intorno al clitoride e lei in estasi aveva una mano ferma sui suoi pantaloni.
Francesco a quel punto prese la sua mano portandola all’interno dei suoi pantaloni, per poi riprendere con l’altra a stuzzicare la sua fica.
Lei impugnò il suo uccello senza problemi cominciando un movimento lento su e giù, facendolo diventare di marmo. Il tempo intanto passava e i due se la ridevano facendo finta di nulla come i vecchi tempi. Francesco a quel punto azzardò il colpo preferito di lei e mentre teneva un dito che stimolava il clitoride e con altre due dita la penetravano senza tregua. Lei sempre più bagnata si muoveva “Oh stai calma! Che ci vedono!” le fece notare lui ma Sonia era in estasi e non rispose. Intanto il respiro si accentuava sempre più “Cazzo! C’è il cameriere nei paraggi!” disse lui preoccupato “Dai continua” rispose lei. Fin quando in un battibaleno chiudendo gli occhi e stringendo il suo cazzo ebbe un orgasmo molto potente. Il cameriere non si accorse di nulla, il tavolo non lasciava intravedere nulla nell’angolo in fondo la sala e loro erano molto bravi a camuffare l’emozioni anche se proprio all’ultimo Sonia perse controllo. Lei a quel punto ancora eccitata non perse tempo per finire il suo lavoro tirando il suo cazzo fuori dai pantaloni. “Oh che fai?” Sorpreso disse lui trovandosi con il cazzo all’aria e lei rispose “Dai zitto e non pensare! Non ci vede nessuno” segandolo più rapidamente possibile. “Dai non fare resistenza fammi vedere come vieni” provocò Sonia. E poi disse con tono caldo e lento nel suo orecchio “arriva nella mia mano” a quella richiesta lui non riuscì più a trattenere e inondò la mano dell’amica del suo sperma ma era talmente abbondante che andò un po' ovunque nonostante lei cercava di raccoglierlo tutto tra le mani. “Ne avevi tanto eh” disse lei mentre guardava il suo cazzo e lui con il rispero affannoso cercò di ricomporsi cercando di essere più indifferente possibile.
Lei come se nulla fosse successo prese un tovagliolo per pulirsi e passarlo a lui e disse “vado un attimo vado in bagno” “Ok! Intanto pago e ti raggiungo!” rispose lui mentre si abbottonava i pantaloni guardandosi intorno per vedere se qualcuno avesse visto qualcosa ma fortunatamente la sala era semideserta.
Usciti dal locale se la ridevano come due matti per quello che era appena successo. “Il tuo fidanzato stasera trova la porta spalancata, che gli dici?” disse Francesco ridendo. E lei scoppiando a ridere rispose “che è venuto un amico a trovarmi e ha lasciato tutto aperto!” Poi tornando serio lui disse “si sta facendo tardi dove ti accompagno?” ” Lasciami tranquillamente sotto casa non ti preoccupare” disse Sonia. Mentre stava per partire con l’auto lei esclamò “Aspetta! La cosa più importante.” “Cosa?” Sorpreso disse lui. “Fammi controllare le mani!” Rispose l’amica. E osservandole disse: “Finalmente sono calde!” e lui aprendo il finestrino rispose “ancora per poco!”
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