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Voglie nascoste - Ben tornato amico mio


di Follemente_Noi
28.06.2023    |    1.139    |    2 9.1
"Ma prima riprese il mio smartphone lo posizionò vicino per riprendere la scena, non voleva farmi perdere un attimo delle sue porcate..."
Da oggi voglio rendervi partecipi delle mie esperienze che sento il bisogno di esternare, soprattutto l’ultima, avvenuta qualche settimana fa e che tuttora va avanti. Comincio a precisare che sono sposata, siamo sempre stati una coppia affiatata, sessualmente molto attivi e negli anni abbiamo superato i limiti andando oltre nelle esperienze sessuali, sia insieme che entrambi singolarmente.
Qualche settimana fa, dopo tantissimo tempo è ritornato in città un caro e vecchio amico, uno con il quale ho fatto già delle esperienze, se non ricordo male proprio agli inizi tanti anni fa. Da quando era diventato dirigente in una società finanziaria si è dovuto trasferire vicino Milano ma negli anni non ho mai perso i contatti con lui, anche a distanza abbiamo continuato a sentirci a stuzzicarci e raccontarci ciò che accadeva nelle nostre vite. Simone, questo è il suo nome, è una persona con la quale mi sono sempre trovata bene, gentile, educato ma allo stesso tempo sa come prenderti e trasportarti. Raccontai a mio marito del suo arrivo e che lo avrei visto ma era più distratto da altro ma non disse nulla in contrario. Poi avrò modo di parlare anche di lui un uomo carismatico affascinate ma adesso torniamo all’incontro. Venne il giorno in cui ci vedemmo, lui come sempre elegante, auto di un certo livello, profumo immancabile e io invece casual decisi di optare più comodamente per una minigonna di jeans, sandali alti e maglietta bianca nonostante mi avesse chiesto espressamente un vestito aderente sexy come piaceva a lui, soprattutto dopo che nei mesi precedenti aveva avuto modo di vedere quelli che avevo comprato molto provocanti. Del resto dall’ultima volta che ci siamo visti sono cambiate molte cose sia nel modo di vestire, più disinvolta ma anche sessualmente. Inoltre c’era una novità nel mio look alla quale lui non era abituato che più avanti vi dirò e se ne accorse subito da buon osservatore che era quando entrai nella sua auto appena dopo saluti. Non so se posso definirli dei classici saluti perché come entrai nella sua auto dopo le varie battute e prese in giro di circostanza la sua lingua si intrecciava già con la mia, le nostre bocche erano incollate e avvertivo il suo respiro caldo impattare sul mio volto e nello stesso tempo mi ritrovai le sue mani che dal volto scendevano lentamente lungo il mio corpo fino a quando scivolarono sempre con molta delicatezza quasi infinita sotto la mia gonna. La fortuna volle che ci vedemmo proprio quando il ciclo mestruale mi era passato da alcuni giorni ormai e tra un problema e l’altro ancora non avevo avuto rapporti quindi era bella carica. Notai all’istante la sua erezione notevole anche sotto il pantalone, e costatai con la mano e in effetti era durissimo, intanto le sue mani erano all’interno delle mie mutande. Poi scese con la bocca all’altezza del seno e impazzì nel notare che non indossavo il reggiseno e poteva intravedere anche se non proprio esplicitamente i miei capezzoli. Era questo il cambiamento di look che vi avevo accennato prima e che lui non aveva avuto ancora modo ancora di vedere di persona. Infatti era da diverso tempo che non indossavo più i reggiseni sotto le magliette siccome non possedevo un seno enorme. In tutto questo le sue mani palpavano il mio culetto fino a sfiorare il buchino e mi sussurrò nell’orecchio “hai sempre un bel sedere.. mi manca questo buchino.” Poi lo fermai, del resto eravamo sempre in mezzo alla via anche se in una strada non molto trafficata, ma era sempre meglio essere prudenti. “Andiamo a prendere un caffè?” Dissi mentre tornavamo alla normalità, così accese la macchina e ci avviammo.
Seduti al tavolino mi consegnò un pacchetto, all’interno c’era un perizoma con delle perle al posto della stoffa proprio nella parte che sarebbe dovuta andare al contatto con la mia patatina. Mi disse indicando il bagno “togli il tuo e indossa questo a meno che non vuoi farlo qui!” Così feci ma andando in bagno. Non era la prima volta che indossavo una perizoma del genere, me le aveva già regalate mio marito e quando eravamo fuori dal bar in macchina per raggiungere una sua abitazione a pochi km dalla città glielo dissi ma a lui poco importava. Improvvisamente lungo in tragitto rallentò svoltando in una strada secondaria accostò l’auto uscì dalla macchina e aprì il mio sportello. Prese dalla tasca qualcosa e mi disse “metti questo.” Era un plug anale! Anche questi li avevo ma ne facevo poco uso poiché erano fastidiosi ma in quel momento ormai il gioco aveva preso il sopravvento e con l’aiuto della saliva assecondai il suo comando e lentamente lo feci entrare tutto nel sedere spingendo più volte poiché a freddo provocava un po' di dolore.
Giunti a destinazione neanche varcato la porta di casa eravamo in balia dei nostri ormoni, l’atmosfera era già rovente. Mi prese la mano e mi condusse in camera da letto, mi fece sedere e mi disse di dargli i polsi. Incuriosita chiesi il perché e mi disse che mi avrebbe legata a letto per punirmi siccome era stata molto cattiva con lui non assecondando la richiesta di mettermi il vestitino aderente nonostante non ci vedessimo da tanto tempo. La sculacciata era ormai sentenza! Chiesi almeno di prendermi dalla borsa il mio vibratore che usavo per eccitarmi maggiormente fisicamente e lui chiese in cambio dove stava il mio smartphone perché voleva riprendere ogni instante. “Userò il tuo tranquilla! Cosi quando sei eccitata e non ci sono, riguardi tutto” e aggiunse “e impari anche eventuali lezioni!” Mi voltò a quattro zampe sollevò la gonna accese il vibratore posto nelle mutande vicino la fica ed arrivò improvvisamente il primo schiaffo. Sapeva colpire molto bene in un punto dove era meno fastidioso e tutto faceva sembrare come se a me piacesse ma in realtà odio essere sculacciata e l’unico modo è costringermi come in questo caso. La scena era surreale, legata di spalle con il culo rivolto verso di lui, il plug che si intravedeva sotto la striscia del perizoma tra le mie chiappe e lui che se la rideva divertito. Subito dopo mi disse “piano o forte?” Risposi d’istinto“piano!” e mi arrivò uno schiaffo forte. Disse ancora “piano o forte?” Stavolta risposi “forte” e mi arrivò uno schiaffo ancora più forte! Poi continuò: “uno o tre?” Dissi tre e mi arrivarono sei schiaffi. “Pochi o molti?” “Pochi” e mi arrivarono molti schiaffi. Avevo capito che in questo gioco psicopatico qualunque risposta avrei dato avrebbe fatto come voleva ed era solo un modo per destabilizzare la mia mente e ci era riuscito. Avvertivo il calore sul mio culo, la pelle bruciare ma il vibratore giù rendeva tutto normale, eccitante. Dopo di che spense la ripresa del cellulare mi scattò una foto e mi mostrò le mie condizioni, avevo il culo tutto rosso! Mi sentivo una tigre in gabbia eccitata più che mai lo buttai sul letto e con foga iniziai a prendergli il cazzo in bocca e lui dopo avermi messo la mano nella fica e averla trovata tutta bagnata si fermò qualche instante e disse “aspetta che prendo una cosa.” Prese da vicino un collare con una catena e me la mise, poi mi fece mettere a quattro zampe e mi chiese “ti va di abbaiare per me? Così se fai la brava come premio ti do la salsiccia. Ho visto che ne hai voglia!.” Ormai presa da eccitazione e perdita di controllo riposi di si. Aveva un cazzo enorme, duro e diritto e si potevano vedere bene le sue vene gonfie. Ma prima riprese il mio smartphone lo posizionò vicino per riprendere la scena, non voleva farmi perdere un attimo delle sue porcate. Quindi mi ritrovai a terra a quattro zampe tenuta per il guinzaglio a girare e come abbaiavo ogni volta mi diceva brava allungandomi il suo cazzo in bocca come premio per ricompensarmi e poi dopo qualche secondo l’allontanava ed io riabbaiavo per riaverlo.Il tempo di assaporarlo che lo tirava fuori e come abbaiavo non gli davo neanche il tempo di avvicinarsi che andavo io verso di lui e spalancando la bocca lo facevo arrivare fino alla gola e lui ne approfittava per spingerlo e affogarmi. Abbiamo fatto questo per un po' poi con il dolore alle ginocchie ci siamo spostati sul letto e abbiamo iniziato a scopare come due matti, in ogni posizione possibile per circa un’ora e quando lui si riposava per non arrivare continuava a penetrami con un fallo di gomma. In pratica io ho scopato tra il suo cazzo e il fallo di gomma per quasi 2 ore arrivando almeno tre volte, credo, non ricordo più. Ricordo solo di avere la fica bollente, rossa e molto aperta. Stavo per chidergli che altro giochino nascondesse in casa ma poi guardando l’orologio appenso al muro mi accorsi dell’orario, era tardi dissi e che dovevamo sbrigarci quindi senza esitazione mi afferrò per i fianchi con quelle sua mani calde, con la bocca sfiorò il mio collo quasi baciandolo e poi a tradimento proprio mentre chiusi gli occhi per godermi il momento mi girò di spalle e me lo ritrovai sopra. Sentì il suo cazzo sul mio sedere e in pochi attimi me lo mise nel culo senza alcun problema non solo per mezzo dell’eccitazione ma anche grazie al plug che avevo indossato prima. Questa volta lo fermai io e gli dissi ”riprendi pure questo.” Riprese a scoparmi il culo prima lentamente per goderselo come un porco e poi aumentò il ritmo sempre più veloce dicendomi che si sarebbe fermato solo quando il mio buco sarebbe diventato largo, ed è andato avanti ancora per un po’fino a quando, probabilmente stremato, ma lui nega, esplose in un orgasmo davvero potente da sentire tantissimo sperma caldo nel culo. Dopo averlo tolto esclamò “per oggi ho fatto un buon lavoro ma è ancora stretto, ci lavoreremo!” Sfiniti sul letto con la sborra che ancora mi colava dal sedere eravamo distrutti ma soddisfatti.
Nel momento in cui mi alzai per andarmi a lavare mi fermò dicendomi di rimettere il perizoma così come stavo e che sarei dovuta andare a casa in questo modo e avrei dovuto mostrare il mio culo sporco di sborra a mio marito. Poi prese un foglietto di carta per lui e scrisse “lecchi oppure paghi pegno?”
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