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Mai guidato in autostrada mentre si scopano tua moglie alle tue spalle?


di nfeo88
12.08.2021    |    35.776    |    22 9.8
"Sabrina incrocia le braccia a nascondere le tette e si volta verso Tommaso per continuare lo scambio di battute ma per un attimo resta senza parole e indicando..."
Se vi va, commentate, scrivetemi, fatemi sapere che ne pensate. Per me è importante.

Stavamo viaggiando in direzione aeroporto di Bologna. Giusto il tempo di raccogliere Tommaso, di ritorno dalla Svizzera, e poi via a tutto gas verso Firenze.
Guidavo io, Matteo. Di fianco Sabrina, mia moglie. 32 anni entrambi. Tommaso è un nostro carissimo amico da sempre, che ha colto l'opportunità di un bel lavoro a Ginevra.
A Firenze ci aspettava la festa per il 30esimo compleanno di Giorgio, un altro amico "emigrato" dal paesino per cercare fortuna. Giorgio è di buona, buonissima famiglia. Non una di quelle arricchite che scimmiotta i nobili, proprio una di quelle che appartengono all'upper class da generazioni. Insomma, non eravamo sorpresi dell'invito in una villa con piscina sui colli fiorentini, chef stellato e un dj piuttosto noto per il dopocena.
Per essere all'altezza, io avevo rispolverato un completo elegante mentre mia moglie aveva optato per un paio di pantaloni neri a palazzo tanto ampi alle caviglie quanto attillati sul bacino. E per sdrammatizzare la seriosità della parte sotto, un top minimale a fantasia composto da una cintura all'ombelico, da cui partono due sottili pezzi di tessuto appoggiati al seno e allacciati dietro al collo.
Il seno contenuto ma tonico di Sabrina, in armonia con il resto del corpo atletico, rendeva sensuale ma molto elegante questa scelta. Non portava il reggiseno e sotto indossava un perizoma basic senza cuciture. L'unico intimo possibile per quell'outfit.
Completa la preparazione un paio di sandali dorati con tacco 9, un trucco leggero un'acconciatura raccolta.
Eccolo là. Tommaso stava uscendo dalle porte girevoli dell'aeroporto con un piccolo bagaglio e un portaabiti che doveva contenere il suo vestito per la festa. Per il viaggio aveva optato per una tuta comoda con una maglietta a maniche corte. Avrei fatto la stessa scelta.
Non ci vediamo da parecchio ma ogni volta è come se non ci fossimo mai lasciati. Sempre la stessa confidenza e il piacere di stare insieme di un tempo.
Tommaso è un ragazzo esteticamente normalissimo ma con un incredibile savoir faire con le ragazze. Single incallito, conquista donne a ripetizione grazie alla simpatia unità ad una buona dose di sicurezza in se stesso. Mi raccontava spesso i dettagli delle sue avventure e, a dire il vero, un po' lo invidiavo. Non tanto per il numero di figurine collezionate ma piuttosto per le fantasie che riusciva a realizzare con le ragazze più disinibite.
Io ero più che felice di dedicarmi soltanto alla mia bellissima moglie ma non mi sarebbe dispiaciuto sperimentare con lei qualcosa di nuovo.
A volte riportavo a Sabrina i racconti di Tommaso, sperando di instillare in lei la consapevolezza che qualche briciola di ciò che si vede nel porno non è poi così insolito nel mondo reale. E che osare, abbassare la soglia del pudore, non è per forza qualcosa di negativo e sporco.
Ovviamente senza successo.
Mi aveva confessato anzi di essere a disagio al pensiero delle future conquiste di Tommaso. Che al posto loro vivrebbe una terribile ansia da prestazione per l'incapacità di soddisfare le sue aspettative. E che viveva invece con serenità il sesso con me proprio perchè avevamo raggiunto un equilibrio di pratiche, posizioni ed esperienze che riusciva a garantirmi.
Semplicemente, cercavo di non farle pesare i miei desideri inesauditi.
T: "Manco da casa qualche mese e già vi dimenticate di me!".
Dice Tommaso ridacchiando dal sedile posteriore.
M: "Eh? Guarda che ti lascio al primo autogrill e te la fai in autostop! Se non ti passavamo a prendere noi in aeroporto, chi dava un passaggio ad un mezzo delinquente come te!".
Gli rispondo stando al gioco.
T: "Eh..ma chi compie gli anni lo stesso giorno di Giorgio?".
Io e Sabrina ci guardiamo con gli occhi sbarrati. Che figuraccia! Ci eravamo completamente dimenticati di fare gli auguri a Tommaso il giorno precedente!
S: "Cavoli che figura! Eravamo talmente presi dai preparativi per Giorgio che ci siamo scordati di te! E dire che mi ricordo pure le date dei battesimi dei parenti più lontani!".
T: "Vabbè dai, per stavolta vi perdono...Solo per stavolta! Anche perchè mezzo regalo me l'avete pure fatto, senza saperlo".
M e S: "Sarebbe?".
T: "No niente, come non detto. Avete tempo fino a stasera per comprarmene uno vero. Forza! Voglio il mio pacchetto da scartare!".
M: "Vabbè ci pensiamo..ma che regalo ti avremmo già fatto? Mi son perso qualcosa?".
T: "Ma no dai, è solo che siamo in macchina da 10 minuti e Sabri non si è accorta che da seduta quella canotta si allarga! Da qui si sbircia allegramente il capezzolino".
Risponde ridacchiando. Sabrina si guarda il petto e si affretta a chiudere i due pezzi di tessuto, arrossendo.
Conoscendolo e conoscendoci, la battuta non era fuori luogo come potrebbe sembrare. Le conversazioni con Tommaso era sempre piene di doppi sensi o comunque a sfondo sessuale.
Solo che con Sabrina, per rispetto nei miei confronti, tendeva a contenersi un po' più che con le altre ragazze, ecco.
Ridiamo tutti insieme, chi più pacatamente (Tommaso), chi con un po' di imbarazzo (io e Sabrina).
E qui esce la sfacciataggine che provavo a descrivere.
T: "Però a dirla tutta, Sabri, sono stato onesto a dirti che da qui si sbirciava il capezzolino..Potevo stare zitto e guardare fino a Firenze! E invece sono stato sincero e così non posso guardare più..Non mi pare giusto..Come al solito, vince chi fa il disonesto!".
Ridiamo di gusto. Era proprio questa sicurezza e questa sfacciataggine che gli faceva trovare continuamente avventure nuove. E con mia moglie, ripeto, si tratteneva molto.
T: "Sei d'accordo no, Mat? Per una tettina non è mai morto nessuno!".
M: "Che succede, sono già 24 ore che non scopi? Stai perdendo la mano con le donne?".
T: "Seee non esagerare! Neanche pagando potrei trovarne una al giorno! Comunque 48 ore.. Un record! Ma alzi la mano chi pensa che i capezzoli dovrebbero essere esposti come le opere d'arte, compresi i tuoi, Sabri".
Io e Tommaso alziamo la mano.
S: "Si vabbè...Fortuna che ci pensiamo noi donne a portare il pudore a questo mondo".
Ma ormai il tarlo si era infilato nel cervello di Tommaso.
T: "Fuo-ri la tetta! Fuo-ri la tetta! Fuo-ri la tetta!".
E qui il colpo di scena. Un po' per sfinimento, un po' per la situazione divertente, un po' perchè tanto quel che c'era da vedere s'era visto, Sabrina porta la mano destra dietro al collo a slacciare il nodo della canotta e i due lembi di stoffa le cadono sotto l'ombelico.
S: "Ecco, contenti? Basta veramente un paio di tette, pure piccole, per farvi uscire di testa!".
Silenzio. Entrambi a bocca aperta perchè mai ci saremmo aspettati questa reazione. Io purtroppo costretto solo a sbirciare di sfuggita per concentrarmi sulla strada.
Sabrina incrocia le braccia a nascondere le tette e si volta verso Tommaso per continuare lo scambio di battute ma per un attimo resta senza parole e indicando verso il basso chiede.
S: "Ma ti è venuto duro? Per le mie tette? Con tutte quelle che hai visto in vita tua?".
Non poteva non notare l'erezione, la tuta grigia non lasciava dubbi. E riprende i due lembi di tessuto per legarli di nuovo dietro al collo.
T: "Eh..le tette son tette! Guarda che pure Mat ce l'avrà duro, è normale!".
Era vero. Ma non trovavo lo spunto per partecipare alla discussione.
T: "Beh a questo punto mi butto. Io mica posso arrivare a Firenze messo così.. Sabri, se riallarghi un pochettino la canotta io mi metto qui dietro bello tranquillo, sbircio e mi dò una calmata con la manina. Tanto i vetri sono oscurati, chi mi vede.. Non c'è nulla di male no? Tanto potrei potenzialmente essere masturbato pure su di te chissà quante volte senza che lo sappiate!".
Strano da dire, ma ancora una volta la battuta non era "troppo" fuori luogo. Questo genere di modi sono completamente normali per Tommaso. Ci eravamo quasi abituati. Certo, non con Sabrina.
Restiamo un po' imbarazzati, ma vista la situazione e il nostro legame, nessuno dei due riesce a dire un chiaro "No". E così, Tom ne approfitta, abbassa i pantaloni della tuta e gli slip e, appoggiato sulla portiera posteriore del lato passeggero inizia a masturbarsi. Sabrina si gira di sfuggita, vede la situazione e di scatto torna a guardare avanti.
S: "Si sta masturbando per davvero! L'ha tirato fuori".
Mi dice, discretamente sconvolta.
Non so che dire, la situazione è talmente assurda che non riesco nemmeno a dirgli qualcosa. Ma perchè tutto sommato nemmeno mi disturba più di tanto.
T: "Dai Sabri..allarga solo un pochino la canotta. E' il mio regalo di compleanno in ritardo!".
Scoppiamo a ridere. Quello scemo riesce sempre a portare ogni situazione dalla sua parte.
Sabrina mi guarda in cerca di un segno da parte mia. Ma la situazione eccitava anche me, per cui me ne esco con un semplice:
M: "Vedi tu dai, Tom è Tom, lo sai che è uno scemo!".
Sabrina prende coraggio. Più coraggio del necessario. Non allarga la canotta ma slaccia nuovamente il nodo dietro al collo, rimanendo in topless.
S: "Contento? Così magari ti sbrighi".
M: "Amore però...ci sono tutte le macchine intorno! Ti vedono tutti..".
T: "Vieni qui sul sedile posteriore! Con i vetri oscurati nonti vedono".
Non so come ma a mia moglie è sembrata una buona idea. Slaccia la cintura e senza consultarmi si porta di fianco a Tommaso passando tra i due sedili anteriori. Un po' mi rodeva perchè così mi perdevo io tutto lo spettacolo! Era la mia di moglie!
Dallo specchietto retrovisore vedo che Sabrina cerca comunque di guardare avanti, distogliendo lo sguardo da Tommaso e dal suo uccello, ma ogni tanto le cadeva l'occhio, ovviamente.
E se fino ad ora, Tommaso mostrava un briciolo, giusto un briciolo, di autocontrollo, a questo punto ogni inibizione era andata in fumo.
T: "Mamma mia Mat, ma quanto fortunato sei? Fossi al posto tuo non passerei giorno senza farmi una sega guardando Sabri. Magari lo fai..Magari te le fa lei..E' brava?".
S: "Ehi, guarda che io non sono mica come quelle che ti porti a letto tu..Sono una brava ragazza!".
T: "E lo dici in topless qui davanti a me, con Mat di fianco".
Ridiamo tutti e tre di gusto.
Ci riprova.
T: "Com'è Mat? Se la cava con le mani?".
M: "Si dai, se la cava. Ha le mani piccoline per cui sembra di averlo più grosso".
Molto lentamente, Tommaso allunga il braccio sinistra a prendere il destro di Sabrina e lo porta verso di sè. Lentamente in modo da darle il tempo di rifiutarsi, se lo avesse voluto.
Non lo fa. Tommaso le porta la mano destra sul suo uccello in erezione e lei lo prende, iniziando a muoverla su e giù senza nemmeno fingere di indugiare un attimo.
T: "Mat, te lo dico giusto perchè sei tu..Sabri ce l'ha in mano.. avevi ragione eh, lo fa più grosso".
Mi giro di scatto, il minimo tempo che mi permetteva di non perdere il controllo della strada e vedo che non mi stanno prendendo in giro! Che situazione!
S: "Dai, almeno guardami le tette così ti sbrighi".
Senza nemmeno chiedere, Tommaso allunga una mano a toccare le tette di Sabrina. Ormai aveva la situazione in pugno, non doveva nemmeno più chiedere.
T: "Sei brava Sabri...Mi sa che ti allena spesso il vecchio Mat! Bravi bravi ragazzi. Ma Mat, già che siamo qui, con la bocca come se la cava?".
M: "Eh caschi male. Purtroppo niente pompini. Goditi la sega che già non capisco come diavolo sta succedendo che mia moglie ti sta masturbando nella macchina!".
Ridiamo. Assurdo da dire ma il clima era più gioviale che malizioso. Tommaso è un vero talento, dovrebbe darsi al marketing. Otteneva sempre quello che voleva.
T: "Bah, non conosco nessuna donna che non fa i pompini. Secondo me sei solo poco convincente".
S: "Dai stai buono e guardami, così vieni".
T: "Dai..solo un bacino sulla punta.. Prova, così poi lo fai pure con Mat! Mat, se la convinco, mi devi una birra!".
S: "Non mi convinci".
Come prima Tommaso si muove molto lentamente portando la mano sinistra dietro la nuca di Sabrina e altrettanto lentamente la avvicina a sè.
T: "Dai, non fare la suorina, lo so che sei curiosa. Ti insegno io, se Mat non è capace".
Sabrina non si era divincolata.
Una volta accompagnato il suo volto a un centimetro dall'uccello, Tommaso aumenta la pressione e fa scorrere l'uccello nella bocca di mia moglie. Sapeva che era solo questione di rompere il ghiaccio rapidamente e poi la strada era in discesa.
T: "Mat! Mat! Mi devi una birra! Ce l'ha in bocca! Fantastica Sabri, fantastica. Ti guido io".
E con la mano sulla nuca controllava il ritmo del pompino.
T: "Dai non ci credo che è il primo, è un talento!".
Era il primo per davvero.
T: "Mat! Io però così non duro mica eh...é una bomba! Non lasciartela scappare! Ah, hai un fazzolettino?".
Cerco dei fazzolettini nei vari portaoggetti ma non trovo nulla. So che ci sono ma non li trovo comodamente.
T: "Mat! Mat! Veloce!".
Cerco ma non li trovo.
Eccoli, trovati.
T: "Maaaat vengo!".
Non feci in tempo a passargli i fazzolettini, così a Tommaso venne d'istinto bloccare la testa di Sabrina per non sporcare la macchina.
T: "Veloce che le sto venendo in bocca!".
Riesco ad allungarglieli.
Tira fuori l'uccello dalla bocca di mia moglie giusto per l'ultimo schizzo nel fazzolettino.
T: "Tieni Sabri, sputa qui. Hai un marito coi riflessi lenti!".
Sabrina sputa nel fazzolettino ma non sembra particolarmente contrariata da quanto successo.
T: "Ragazzi che ne dite se vi dimenticate di farmi gli auguri pure l'anno prossimo?".
Scoppiamo a ridere. Con Tommaso nei paraggi, va sempre così. Ecco, non proprio così così..Ma ci si diverte un sacco.

Ci sistemiamo e via verso Firenze!
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