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Una coccola per il suocero benefattore


di nfeo88
23.03.2022    |    32.630    |    19 9.7
"Abbiamo una bellissima bimba di pochi mesi ma purtroppo la grandissima gioia della paternità è arrivata pochi giorni prima della scomparsa di mia madre..."
Vi racconto un tradimento che, in fin dei conti, tradimento non è.
Sono Matteo, 33 anni, sposato con Sabrina, 33 anni anche lei. Abbiamo una bellissima bimba di pochi mesi ma purtroppo la grandissima gioia della paternità è arrivata pochi giorni prima della scomparsa di mia madre.
Mio padre, Antonio, signore di 62 anni, cercava di arrangiarsi con i mestieri di casa con pessimi risultati ma, per orgoglio, non chiedeva mai aiuto. Lo vedevamo in difficoltà ma cercavamo di non farglielo notare per non minare la sua dignità. Decise ben presto di trasferirsi, un po' per fuggire dai ricordi, un po' per cercare una soluzione più comoda, magari senza scale che, si sa, con l'avvicinarsi della vecchiaia non aiutano. Trovo velocemente un acquirente ma non riusciva a trovare con altrettanta velocità la nuova abitazione per cui io e Sabrina, non senza lunghe serate di riflessione, provammo a proporgli di appoggiarsi a casa nostra per le settimane o i mesi necessari. Spazio ne avevamo, tutto sommato potevamo sopportare un ospite in casa per un breve periodo. Dovemmo insistere fino allo sfinimento per convincerlo, ma alla fine accettò.
Si rivelò un ospite tutt'altro che sgradito. Anzi, si cimentava con le faccende di casa, teneva la bimba mentre noi eravamo a lavoro e contribuiva a creare un clima positivo. E poi il mutuo. Io e Sabrina non potevamo lamentarci ma non navigavamo comunque nell'oro. Il mese successivo all'arrivo di mio padre, una sorpresa incredibile: la rata del mutuo quasi dimezzata. Incredulo, la banca mi spiega che mio padre aveva ridotto drasticamente il nostro debito versando una cifra a quattro zeri.
Insomma, la situazione era paradossale: i padroni di casa si sentivano in debito con l'ospite.
La svolta arriva una sera qualunque, appena dopo cena. Sabrina stava finendo di lavare i piatti, mio padre leggeva sul divano. Prendo il tablet per sbirciare le notizie ma appena lo sblocco mi trovo di fronte ad un video porno, con tanto di audio al massimo. Lo fermo immediatamente ma nei pochi secondi necessari per rendermi conto della situazione e premere il tasto di stop mi rendo conto fosse una compilation di eiaculazioni facciali.
Mio padre imbarazzatissimo, io più che altro sorpreso, non so bene che dire.
Mio padre prova a giustificarsi: "Scusate, pensavo di aver cambiato sito ed eliminato la cronologia, non so come sia potuto capitare..Cioè so che non avrei nemmeno dovuto visitare quei siti ma non lo faccio mai, davvero".
Replico: "Papà, non ti preoccupare..".
Mia moglie fa capolino dalla cucina: "Che era qual rumore?". Mio padre tenta di giustificarsi: "Scusate, non so che mi è preso. Ai miei tempi c'era solo Postalmarket e ci accontentavamo delle foto in intimo..Ora c'è tutta questa scelta, pure le categorie..Fanno cose impensabili per gente della mia generazione..Ma non lo farò più scusate".
A fine serata, sotto le coperte, racconto a mia moglie la scena e nulla più.
E non ci sarebbe un "poi" se quella volta non avessi dato peso alla notifica dell'allarme. Mio padre lo faceva suonare continuamente. Non era abituato a fare attenzione prima di aprire le finestre per cui ormai non facevamo nemmeno più caso alle notifiche. Tanto sapevamo già che era solo un falso allarme.
Tranne quel pomeriggio. Ero a lavoro ma non c'era molto da fare, mi annoiavo un po'. Vibra il telefono, è l'allarme. Vabbè dai, decido di dare un'occhiata alle telecamere interne per vedere che diavolo aveva combinato stavolta.
Resto un po' stupito nel vedere mio padre tranquillo seduto sulla poltrona a leggere e Sabrina che stava entrando in garage con l'auto. Ecco, avevo incolpato mio padre quando la sbadata stavolta era stata proprio lei.
Faccio per chiudere l'applicazione ma mi viene in mente che è ancora presto per il rientro di Sabrina, quasi mi preoccupo. Saremmo dovuti rientrare quasi contemporaneamente, due ore dopo.
Non faccio in tempo a digitare il numero di casa sul telefono fisso del lavoro che Sabrina nel frattempo è salita in salotto. La vedo scambiare qualche battuta con mio padre. Sembra andare tutto bene, riaggancio la cornetta e decido di mettere le cuffie e attivare l'audio della telecamera. Immagino stia spiegando anche a lui il motivo del rientro anticipato. Mi convinco che, origliando, avrei ottenuto l'informazione senza passare per uno stalker..
Li sento parlare del meteo, della cena. Accidenti, ho acceso l'audio troppo tardi. Sto per spegnerlo quando Sabrina, seria, si rivolge a mio padre.
"Antonio, dobbiamo parlare".
"Che succede?", domanda lui posando il giornale.
"Io mi sento a disagio. Ci aiuti con la bimba, con le faccende, e va bene. Ma il mutuo...".
Antonio: "Ma non ci pensare nemmeno, è il minimo! Sono venuto qui a intromettermi nella vostra famiglia..".
Sabrina: "E va bene, ma il mutuo è intestato ad entrambi..Tu puoi anche decidere di aiutare tuo figlio regalandogli dei soldi ma così è come se avessi dato metà anche a me..è stata una manna dal cielo ma non dovevi..".
Antonio: "Ma non ci pensare, va bene così".
Sabrina: "No, non va bene così. Ci ho pensato per giorni e non va bene affatto. Cosa guardavi sul tablet l'altra sera?".
Antonio: "Ma niente di importante dai..".
Sabrina: "Lo so cosa guardavi, Matteo mi ha raccontato. Ma perchè proprio quello? Voglio saperlo".
Antonio: "Ma che ti devo dire dai..te l'ho detto, sono tutte cose moderne..Noi della vecchia generazione non avevamo tutte queste cose, tutte queste possibilità..pure le donne mica le facevano tutte queste cose ai nostri tempi", ridacchia.
Sabrina: "Ma perchè quella compilation? Ti attira quello?".
Antonio: "Ma di cosa mi fai parlare..Ma si, mi attira..Ma sarà per la prossima vita dai, cercherò di sposare una donna più moderna", ridacchia ancora.
Sabrina: "Facciamolo".
Scende il gelo. Mio padre non risponde per qualche secondo. Credo immagini di aver capito male, di aver frainteso.
Ma Sabrina lo incalza: "Facciamolo. Non scherzo. Non voglio tradire Matteo ma questo non è un tradimento. Nessun contatto fisico. Se hai guardato quel video vuol dire che hai ancora necessità di masturbarti, no? Fallo..".
Antonio: "Ma che dici..".
Sabrina: "Dai, mi farebbe felice, mi sentirei meno in debito nei tuoi confronti..Non c'è niente di male, tanto potresti benissimo masturbarti pensando a me senza che io lo sappia. Fallo guardandomi..non cambia niente".
Antonio: "Ma Sabrina ma che dici..non potrei mai farvi questo!".
Sabrina: "Antonio..io non ti toccherò e non posso obbligarti ma inizierò a spogliarmi. Non lasciarmi qui in imbarazzo".
Sono senza parola. Sabrina si sfila le decolletè mentre sbottona la giacca del tailleur, molto lentamente, fino a sfilarlo. Mio padre immobile, seduto davanti a lei.
Sabrina prosegue, sbottonando uno ad uno i bottoni della camicetta bianca, ma non la toglie ancora. Apre la zip laterale della gonna e la lascia cadere ai suoi piedi.
Sabrina: "Antonio, ti prego..Sono in imbarazzo..Non puoi lasciarmi spogliare mentre tu resti vestito..".
Mio padre immobile.
Sabrina allarga i lembi della camicia e la sfila dalle maniche, lasciando cadere a terra anche quella. E' lì, in intimo, davanti a mio padre.
Non ve l'ho detto ma Sabrina è uno splendore. Un corpo molto femminile, magra ma con le giuste forme.
Sabrina slaccia il reggiseno ma lo tiene fermo al seno con le mani.
Sabrina: "Antonio...".
Mio padre porta una mano ai pantaloni, si accarezza ma dalla telecamera non riesco a scorgere altro. Sabrina lo incita nuovamente e mio padre abbassa i pantaloni della tuta e le mutande liberando il pene già eretto. Vedo il sorriso sul volto di mia moglie che lascia cadere a terra il reggiseno.
Sabrina: "Grazie..Dai, masturbati".
Mio padre, sempre seduto sul divano, inizia a masturbarsi guardando Sabrina. Lei sempre in piedi davanti a lui accenna un balletto, si tocca il seno.
Sabrina: "Ho un poì paura, non ho mai fatto una cosa del genere...Però te lo meriti..Dimmi quando ci sei quasi".
Antonio continua a masturbarsi, Sabrina si avvicina un po', continua a massaggiarsi il seno, ondeggia con il bacino in modo sensuale, si morde le labbra.
Antonio inizia ad emettere dei rumori di piacere, non riesco a sentire il respiro ma si vede che si sta agitando.
Antonio: "Sabrina, mamma mia..Io non resisto..".
Sabrina si avvicina di scatto, gli fa cenno di alzarsi e poggia a terra le ginocchia.
Sabrina: "Bravo..Io sono qui per te".
Vedo mio padre in piedi che si masturba. Davanti a lui Sabrina, in ginocchio, testa rivolta verso l'alto, lo guarda. A pochi centimetri l'uno dell'altro.
Passano pochi secondi, forse una manciata, forse qualche decina, non lo so.
Antonio: "Oddio, oddio Sabrina".
Sabrina: "Sono qui, guardami".
Mia moglie sotto di lui, con la bocca aperta.
Antonio: "Oddio, vengo vengo".
Vedo mio padre agitarsi, il corpo che non riesce a stare fermo. Ed ecco l'orgasmo. Uno schizzo di sperma sul labbro superiore, un altro sulla guancia, poi sul naso. Uno schizzo ancora finisce un po' in bocca e un po' sul labbro.
Rallenta la masturbazione per far uscire le ultime gocce, sempre sul volto di mia moglie, per poi crollare all'indietro sul divano.
Sabrina: "Ecco..Ora siamo pari...Finchè sarai qui da noi non dovrai più usare quel tablet. Se vorrai venire su una donna, puoi contare su di me..Tanto non stiamo tradendo nessuno, no?".
Si alza e si dirige verso il bagno.
Chiudo l'applicazione delle telecamere, decisamente turbato, ma non ho mai detto nulla nè a mia moglie nè a mio padre.
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