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Ballata cuck


di Linguacce
07.05.2020    |    1.636    |    6 7.3
""Mettiti sotto, tra le mie gambe..."
Lo aveva obbligato a fare da autista. Mentre lei nella sua opulenta bellezza di femmina si preparava all'incontro, suo marito era andato a prendere l'uomo.
Il corpetto stringeva il busto dando a quei seni morbidi e abbondanti ancora più volume, i capezzoli ritti per l'aria fresca della stanza e per l'emozione che passeggiava languida nel cervello. La vita stretta nell'abbraccio dei lacci si allargava verso i fianchi tondeggianti di chi aveva conosciuto la gioia della maternità. La pelle bianca riluceva a contrasto con il pizzo nero. Appena più in basso il suo cuore di femmina già pregustava ciò che sarebbe accaduto da lì a poco. Sotto i pochissimi riccioli rossi curati costantemente, la sua voglia già cantava. Le gambe finivano dentro gli stivali neri che tanto adorava. Si guarda allo specchio mentre raccoglie i capelli rossi in una coda, i seni che si muovono dolci sopra al busto nero; le labbra dipinte di rosso sangue gli occhi di ghiaccio appena delineati dal kajal. Era pronta. Igor entra nella stanza e la trova così: praticamente nuda davanti allo specchio.
"Eccola la mia cagnetta viziosa" sorride torreggiando su di lei.
La guarda attraverso lo specchio, lo sguardo lascivo di chi ha in mano tutta la situazione.
Prendendola per mano la conduce in cucina. "Mario preparaci qualcosa da bere" ordina lapidario.
Un luccichio negli occhi del marito; abbassa lo sguardo subito dopo. Il gioco ha inizio.
Lei ammira Igor soggiogata. Alto, altissimo per lei che non arriva nemmeno al metro e sessanta, un armadio di muscoli che la fa sentire piccola ed esposta. Lo aveva fatto di proposito, scegliere lui,un rugbista. Al primo incontro la sua figa aveva preso a pulsare,umida e vogliosa. Quell'era stato il suo metro di giudizio, oltre al fatto che Igor sovrastava anche suo marito di trenta centimetri buoni.
Voleva che anche lui si sentisse piccolo ed insignificante.
"Sei carina così, vestita da troietta quale sei" dice l'amante mentre Mario si avvicina a loro con i bicchieri colmi. Si sente un sospiro.
"Dimmi, quando è stata l'ultima volta che sei stata sbattuta a dovere?" chiede malizioso.
"Molto tempo fa" risponde lei. "è molto tempo che aspetto un maschio vero" continua guardando dritta negli occhi del marito. L'umiliazione di Mario si legge a chiare lettere nel suo sguardo.
"È così Mario? Non hai soddisfatto tua moglie?" chiede Igor quasi disgustato. "Questa femmina non ti eccita abbastanza?"
"Oh no, ti sbagli sai!" sorride maligna " si eccita eccome, quando mi si avvicina. Ma quel cazzo è così insignificante da essere poco più che un clitoride" ; inizia a sbottonare la camicia di Igor mentre guarda il marito "... e io ho bisogno di un vero maschio per godere"
"Sono qui no?! Quando avremo finito avrai bisogno di qualcuno che ti aiuti anche a sederti fatina."afferma rude Igor.
"Sarà questa femmina che tu chiami marito ad aiutarti. Anzi" si gira a guardare Mario. " perché non ci mostri quanto sei femmina con quel cazzetto. Spogliati" si sente in difetto Mario, sovrastato dal rugbista e dalla moglie. Percepisce come un segugio l'odore di lei, si eccita di fronte all'umiliazione del confronto. Dove sa già che ne uscirà perdente.
"Hai ragione Sonia, ha un clitoride" ride "Beh penso che può rimanere no?!"guardare come ti fotto per bene almeno gode di ciò che vede!"
"Sì hai ragione. Resta qui mentre io mi diverto con un vero maschio" sorride Sonia iniziando già a scendere i jeans dello stesso.
Gli occhi di lei brillano di fronte alla virilità di Igor.
"Mario guarda! Questo è un signor cazzo." Sonia guarda dritto negli occhi il marito mentre accarezza con gesti decisi la virilità di Igor.
"Sì Mario, vieni a vedere da vicino come Sonia se lo prende tutto in bocca" lo sfida quasi Igor mentre Mario guarda quelle labbra rosse aprirsi leggere e quella lingua avvicinarsi alla virilità di Igor per un primissimo assaggio. La vede faticare per prenderlo tutto nella sua bocca calda, i suoi occhi illanguidirsì e pensa al suo misero cazzetto.
"Guarda, come si gode la mia mazza!" lo irride Igor.
"Vai Sonia, tutto in gola: fai vedere a tuo marito quanto ti piace il mio cazzo!"
Fatica ad accontentare il suo amante, finalmente il naso sfiora il pube depilato di Igor. Guarda negli occhi suo marito mentre lo ingoia tutto, lo sguardo di Mario segue le labbra laboriose di Sonia sulla pelle calda Igor; un sospiro sfugge alle labbra del marito, il volto paonazzo di lussuria ed umiliazione.
Si eccita.
"Adesso te la scopo Sonia. La faccio godere per bene visto che tu, inetto eunuco, non sei capace" Mario ansima, umiliato, mentre il suo piccolo pene si erige in tutta la sua misera vergogna.
"Vieni qui Mario. Guarda da vicino come si fa."
Completamente rapito dal momento osserva sua moglie appoggiarsi con il busto al tavolo della cucina. Lei vuole che nei momenti impensati della loro quotidianità Mario ripensi a questo istante.
"Guarda che lago ha tra le gambe! È mai stata così bagnata per te Mario?" Lo dice mentre le dita brillanti degli umori di Sonia finiscono sulla sua lingua ; Mario immagina quanto possa essere dolce il miele di sua moglie sulle labbra di Igor. Ha voglia del miele di sua moglie, ha voglia di riempirsi il cervello dell'immagine di lei. La sua virilità tira implacabile ma lui nemmeno si sfiora così concentrato com'è verso la sua regina. L' eccitazione di lei è anche la sua., osserva con il cuore impazzito quel palo di carne fare breccia nel giglio della sua donna. Sente I sospiri di lei e la sua voce sensuale roca spronare Igor.
"Avvicinati di più Mario. Guarda come mi prende tutto dentro di sé" aspettava solo quell'invito. Si avvicina come incantato; quel cazzo lucido che prima entra lento a godere del calore di lei, la dilata la colma e poi veloce, instancabile, quasi una macchina. Le dita che la arpionano rapaci sui fianchi delicati, il respiro di tutti e tre in affanno quasi in sincrono.
"Mario, ti voglio sotto di noi!" afferma Sonia tra una spinta e l'altra. "Mettiti sotto, tra le mie gambe. Sto per venire!" lo informa rapida.
Ubbidiente ed estremamente eccitato Mario si mette disteso tra le cosce di lei. Guarda la figa di sua moglie sempre più rossa e gonfia, il cazzo di Igor sempre più lucido. La sua mano corre sfiorare il proprio pene in attesa. il cocktail afrodisiaco dei due amanti scende perlaceo dalla femminilità di Sonia. Diverse gocce finiscono tra le labbra aperte di Mario che non aspetta altro che venerare con la propria lingua Il giglio della sua regina. Il sapore dell'intrigo si stende come un velo sulla lingua del marito, la sua mente gioisce dell'ennesima umiliazione.
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