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Gay & Bisex

Aspettando te 21


di FRANK_1987
21.03.2021    |    2.385    |    3 7.7
"Quando si prende il cazzo e inizia a smanettarlo, gli tocco la cappella e dalla sua uretra fuoriesce del pre-sperma e poi sborra colpendomi un occhio con il..."
Il primo amore non si scorda mai

Questi capitoli si collocano dopo “UN MESE DI BALDORIE”

CAPITOLO 21

La prima settimana di Dicembre e' davvero uno stress. Ormai dovete sapere quanto io ami il Natale ma in questo periodo vorrei avere la bacchetta magica così da aggiustare ogni addobbo senza nessuno sforzo. Per fortuna il clima e' stato clemente. Nei primi giorni di questo nuovo mese, il sole l'ha fatta da padrone dandomi la possibilità di aggiustare le decorazioni esterne senza bagnarci sia io che loro evitando che, al contatto di qualche presa, si verificasse un corto circuito. Mia madre, poi, un'altra patita del Natale peggio di me, ogni anno vuole creare un addobbo nuovo e quindi non vi dico quanto sia faticoso preparare tutto per rendere la casa quasi simile a quelle che si vedono nei film americani in questi giorni. Dopo aver finito di preparare ogni cosa, per il giorno dell'Immacolata, l'albero, il presepe e ogni luce sfavillante vengono accessi portando alle stelle il conteggio della corrente elettrica. Quest'anno però e' uno dei più tristi per me. Pochi giorni fa, durante l'ottavo anniversario dell'aggressione omofoba subita da Mario, mi sono reso conto che, fino a 6mesi fa, e' da allora che non ci siamo più lasciati da quando l'ho visto dentro il letto di un ospedale e gli ho confessato il mio amore per lui per poi fidanzarci ufficialmente neanche un mese dopo, esattamente il 25 Dicembre. Se questo mese da una parte mi rallegra, dall'altra mi rattrista ed e' forse proprio per questo che mi sono annoiato ad addobbare la casa, per la mancanza dello spirito natalizio andato via da me quando io e il mio ex abbiamo rotto.
"Ciao nonna", fa mio nipote Andrea a Rachele
"Ciao tesoro, come va il braccio?"
"Bene, tra un po' tolgo il gesso"
"Sono felice"
"Anche io lo sono", fa lui "ho appena ricevuto un'e-mail da papà. Sta tornando a casa e questa volta per sempre. Ha detto che vuole trasferire la direzione della società in Italia così da stare più vicino alla famiglia", prosegue
Queste parole mi fanno rimanere di pietra mentre rientro dalla palestra e le ascolto dal corridoio. Pedro sta tornando e rimarrà qui per sempre. Magari potremmo riallacciare di nuovo i contatti scopando come li ho riallacciati con Rafael. Però lui si e' risposato e la moglie e' anche in attesa di un figlio che sta quasi per nascere. Ma questo in passato non gli ha impedito di scoparsi e farsi scopare da me addirittura poco tempo prima di sposarsi con mia sorella per poi interrompere i nostri rapporti proprio pochi giorni prima della cerimonia, quando ho conosciuto il suo amico Rafael. Prendo Andrea in disparte e dopo avergli fatto delle domande sulla sua vita, mi faccio raccontare meglio del ritorno di suo padre perché voglio sapere se quello che ho sentito e' l'effettiva realtà oppure le mie orecchie mi hanno fatto udire un desiderio che ho in mente da quando mi scopo anche il culo del mio patrigno. Mia madre mi guarda con la coda dell'occhio per evitare che nel nipote insorgano quesiti ai quali ancora non possiamo dare una spiegazione, uno su tutti "perché suo zio e' così contento del ritorno in città di suo padre".
"Sei contento del ritorno di Pedro?", mi chiede Rafael seduto sul divano, naturalmente nudo dopo aver scopato
"Tantissimo. Anche se l'ho visto tempo fa alla partita di Andrea mi fa piacere che sia di nuovo in città e per sempre", gli rispondo
"Pensi che possa di nuovo cadere tra le tue braccia?"
"Mi piacerebbe moltissimo. A te non piacerebbe scoparti di nuovo il suo culo? Il primo buco che ha fatto perdere la verginità al tuo cazzo?", gli domando notando che Rafael si massaggia il cazzo con voglia "ti ricordi quando Claudia ci ha sorpresi?", continuo
"La scopata e' stata bellissima ma ancora ripenso a tua sorella e mi dispiace"
"Ha trovato un cazzo decisamente più grande", affermo
Rafael, incuriosito da questa mia affermazione, vuole che gli racconti tutto. Così devo confessare che, nonostante la bellezza e la dotazione di Pedro, ha trovato un marito ancora più dotato rivelandogli di quella volta quando ho visto la foto del cazzo di Agostino inviata al cellulare di mia sorella. L'argentino mi afferra per la nuca tirandomi a se e baciandomi con passione mentre con una mano cerca di far riprendere vigore al mio cazzo ma e' passato davvero poco da quando ho eiaculato e la mia appendice sessuale decide di rimanere zitta e buona senza essere capace di soddisfarele voglie di Rafael che non perde ormai più l'occasione di farselo infilare nel culo mantenendo però intatta la sua figura di macho. Pochi giorni prima della recita scolastica di Natale, Pedro ritorna in città. E' bello come lo era da giovane anche se i suoi capelli a doppio taglio evidenziano l'avanzamento dell'età perchè la parte più corta e' brizzolata mentre quella più lunga e' chiaramente tinta. E poi il suo fisico muscoloso imprigionato nei vestiti mi chiama, non volendo altro che essere portato alla luce da me privandolo di quegli ingombranti abiti. La pancia della sua seconda moglie sta quasi per scoppiare e per un attimo penso che sia meraviglioso se lo facesse davvero, naturalmente senza fare del male al bambino. Così, Pedro potrebbe farsi consolare da me diventando la prima coppia di fatto a crescere un bambino dalle mie parti dimenticando il mio ultimo grande amore sostituendolo con il primo. Dopo la recita, andiamo a mangiare tutti a casa di Claudia. Mentre il suo ex e il figlio parlano, la mia nuova rivale non smette un attimo di guardarmi. Voi ora starete pensando che non appena sfornerà il frugoletto si farà infilare il mio cazzo dentro la vagina ma non e' così. Non mi sta fissando perché prova interesse per me ma perché si sta domandando che cosa ci trovava suo marito in me perché lei e' al corrente della sua bisessualità e della nostra relazione. E' stata informata dopo essersi conosciuto ad un convegno sul sesso, quello spinto, quello che ti fa fare le cose più disparate.
"Sei davvero affascinante. Ora capisco perchè Pedro impazziva per te", mi fa lei parlando perfettamente italiano ma mantenendo l'accento britannico, quello della sua lingua natia
"Grazie. Anche io impazzivo per lui"
"Non pensare che ora che siamo tornati tu possa di nuovo vederti con lui", mi dice quasi minacciandomi "non ti permetterò di mandare all'aria il mio matrimonio facendo crescere mio figlio lontano da suo padre", continua
"Se non sarò io a farlo, sarà qualcun altro visto che tu sai che gli piacciono anche gli uomini. E poi potrebbe lasciarti pure per una donna", le dico allontanandomi da lei dopo aver raggiunto l'obiettivo di farla arrabbiare
Da quando e' ritornato per sempre in città non riesco a togliermelo dalla mente. Lo sogno di notte e anche di giorno, ad occhi aperti. Una volta, mentre facevo sesso con Rafael, ho anche rischiato di chiamarlo "Pedro" ma per fortuna me ne sono accorto fermandosi solamente sulla prima sillaba altrimenti non avrei saputo contenere la furia del mio patrigno. Chissà cosa penserebbe se gli svelassi che mentre mi scopa immagino che lo stia facendo il suo amico, quello che gli ha fatto provare per primo le gioie del sesso. Non credo ne sarebbe felice come non lo sono io quando lo vedo in compagnia della moglie che continua a vedermi come una minaccia e si tocca la pancia da donna incinta ogni volta che stiamo insieme. L'unico modo per togliermelo dalla mente sarebbe quello di scoparmelo, così almeno posso constatare se fare sesso con lui e' come me lo ricordo oppure e' cambiato qualcosa ed ha represso, ma non cancellato, la sua parte di amante del cazzo. Lo farei anche per fare un dispetto alla consorte facendole capire che uno come Pedro non può cambiare mai. Un giorno, dopo aver cenato a casa di mia madre, mi ritrovo seduto in giardino a chattare con una mia amica sul cellulare e la sua ombra nasconde il timido sole natalizio davanti a me.
"Ciao Giulio, come stai?", mi domanda chiedendo di come io stia per la prima volta da chissà quanto tempo
"Bene, grazie"
"Cosa stai facendo?"
"Sto scrivendo ad un'amica"
"Ti ricordi che questo e' stato il primo posto dove ci siamo rivolti la parola per la prima volta da soli?", mi chiede ma non doveva farlo perché non ho dimenticato nessuno degli attimi trascorsi con lui
"Si, lo ricordo"
"Però non stavi seduto sulla panchina come adesso ma sull'altalena ed io sono venuto dietro di te a spingerti"
"Ricordo anche che tu non facevi altro che toccarmi la schiena che fuoriusciva dalla mia maglietta", gli dico vedendolo annuire quasi nostagicalmente
"Certo che sei davvero cambiato da allora. Sia nel fisico che nel carattere. Sei diventato più sfacciato"
E' stato lui a farmi diventare così. Prima di lui avevo scopato con mio nonno ed altre persone, certo, ma Pedro e' stato come uno spartiacque. E' stato il primo vero amore da quando sono diventato maggiorenne e la sua presenza nella mia vita mi ha cambiato radicalmente, ed ha ragione su questo. Purtroppo per noi non possiamo chiacchierare ancora a lungo perché intravede la moglie nel salotto appena uscita dal bagno. Quando rimango da solo nella mia stanza dopo cena ricevo una sua telefonata. E' sbalordito perché ancora dopo tutti questi anni ho mantenuto lo stesso numero di telefono. E' inutile negarvi che parliamo della nostra breve relazione, di quando mi venne a prendere a scuola tutto sporco di pittura e di quando ci siamo scopati a vicenda fino a ricordarci di come Claudia ci ha beccati. Mi dice che sua moglie non ha paura che possa tradirla, sa benissimo che ad un bisessuale vivendo con una donna prima o poi la voglia di cazzo tornerà, ma ha paura che possa tradirla proprio con me perché gli ha parlato talmente bene della mia persona che sono io l'unico da temere pensando che possa portarglielo via, soprattutto adesso che non sono impegnato. Quando la donna partorisce, la notte successiva mi chiama per andare da lui.
"Mi sei mancato tantissimo", mi dice
"Anche tu"
"Mi e' mancato il tuo culo"
"E a me il tuo cazzo"
"Anche a me e' mancato il tuo cazzo", fa Pedro facendomi ridere
Dopo esserci baciati per un bel po' di tempo che non so quantificare, Pedro ed io ci spogliamo. Ha l'aria stanca perché la nascita del figlio e la frenesia di questi giorni l'hanno provato ma e' comunque affascinante ed e' anche eccitante vedere il suo fisico che non e' cambiato affatto e' solo più gonfio ma sempre muscoloso. Con le mani accarezzo il suo torace ed i tatuaggi, anche quello che si era fatto quando ancora stava insieme a mia sorella riportando la mia mente indietro nel tempo immaginando che sia ancora sposato con lei e che lui sia ancora mio cognato. L'argentino, successivamente, si siede sul divano e con un dito mi invita a succhiarglielo. Non avendo nessuno della sua famiglia per poterla aiutare, la moglie deve accontentarsi che questa notte resti la sua nuova amica Claudia a dormire in clinica da lei aiutandola con il bambino mentre il marito le era rimasto accanto la notte del parto. Ora, però, si trova in mia compagnia e non vedevamo l'ora che una cosa del genere accadesse. Forse lui aveva già programmato tutto il giorno che e' venuto a parlarmi in giardino. Pedro muove freneticamente il bacino contro la mia bocca scopandola mentre tiene le mani aperte sullo schienale del divano ed io accarezzo il suo corpo che per troppo tempo un maschio non ha accarezzato, o almeno così credo ma non ne sono del tutto sicuro visto che la nuova moglie sa del suo vizietto. Dopo averglielo succhiato, lo tolgo fuori dalla mia bocca e me lo sbatto sulle labbra ma quando decido di ricominciare a spompinarlo, lui mi allontana leggermente, scivola ancora di più in bilico sui cuscini del divano e alza le gambe tenendosele per l'interno delle ginocchia mostrandomi il suo buco. E' chiaro anche a voi quello che vuole fare, no? Vuole che io lo scopi ma prima desidera una bella sessione di rimming. Mi abbasso rimettendo la faccia tra le sue chiappe. Prima del mio arrivo si era fatto la doccia ma il solco delle natiche emana quel tipico odore di quando, anche se siamo puliti, il sudore inizia ad avere la meglio. Ma non e' sgradevole, anzi. Il mio naso percepisce anche il sentore del bagnoschiuma quando comincio a leccargli l'ano. Pedro piega la testa all'indietro per il trattamento che gli sto riservando mentre con la lingua picchietto il buco del culo infilandoci anche qualche dito. I suoi mugolii di piacere mi fanno ricredere. Non e' vero che non ha più fatto sesso da passivo con gli altri uomini come pensavo solamente perché non sono stato io a scoparlo. Subito dopo mi alzo e, incautamente senza usare il preservativo, sistemo la mia cappella sulla sua entrata e la faccio scivolare dentro con delicatezza fino a quando metà asta non occupa le sue viscere facendolo gemere sollevando la testa, guardandomi negli occhi. Resto un po' fermo dentro di lui, ancora incredulo, e poi inizio a spingere dolcemente aumentando le mie spinte con intensità sempre crescendo fino a quando non sento i coglioni sfregare sulla stoffa del divano.
"Oh, cazzo che bello"
"Tu sei stato uno dei primi culi che mi sono fatto", lo informo
"Vedo che da allora hai continuato", mi risponde Pedro "sei diventato più bravo anche nell'entrata", prosegue
"L'entrata e' stata delicata ma la scopata non lo sarà", gli spiego minacciandolo
Prendo Pedro per le caviglie e continuo a scoparlo. Lui si masturba mentre geme e con l'altra mano mi tocca un fianco. E' appena diventato padre e che cosa insegnerà a suo figlio? Come saper godere con il proprio buco posteriore? Mi eccito maggiormente sapendo che sono nello sfintere di un uomo al quale e' appena nato un bambino, che dovrebbe stare in compagnia della moglie, prendersi cura della sua famiglia senza fargli mancare niente ma invece si fa fottere nel salotto della sua nuova casa mentre la consorte si sta ancora riprendendo dalla fatica di tutte le spinte fatte per far uscire il piccolo dall'utero passando per la vagina. Mentre lo scopo e Pedro si masturba, si dà dei piccoli morsi sulle gambe galvanizzandomi ancora di più tant'e' che spingo facendogli sbattere la testa contro lo schienale. Poi esco e lo faccio alzare posizionandomi dov'era lui fino a qualche secondo fa. Mi sdraio proprio come se dovessi dormire ma la mia faccia finisce in prossimità del suo inguine e la mia bocca viene occupata dalla sua carne sudamericana. Sbatte il suo pene dentro il mio cavo orale caricandolo di saliva che, per la posizione che assumo, quasi mi strozza finendomi di traverso. Poi mi posiziono proprio come lui durante la scopata.
"Questo culo e' diventato sempre più largo", constata
"Dici? Perché non lo provi?", lo esorto
"Non lo so. Rischierei di non provare niente e anche tu. Si vede che non appena ci entra dentro un cazzo, non viene avvolto più dalle pareti anali per quanto e' largo"
"Sei proprio uno stronzo", gli dico
Pedro risponde al mio insulto con una linguaccia. Quando lo fa, rivedo la sua giovane faccia e non quella attuale ma la stessa di quando fu presentato in famiglia la prima volta quando le rughe degli anni che passano, non gli avevano ancora solcato il viso ma non in maniera eccessiva visto che e' di solo quattro anni più grande di me. Anche lui, senza preservativo, mi infila il suo randello su per il culo.
"Wow, non vedevo l'ora", esclamo
"Ti e' mancato?"
"Tantissimo ma non stare fermo, muoviti un po'"
"Così?", mi domanda Pedro dandomi una spinta eccessiva facendo prima gridare e poi ridere insieme a lui
La sua spinta ha confermato che quando detto in precedenza da lui non e' la verità. Il mio culo riesce ancora ad avvolgersi intorno ad un cazzo sebbene ce ne siano entrati altri dopo il suo aiutandolo a diventare sempre più largo ed accogliente. La sua minchia fa dentro e fuori dal mio ano mentre anche lui mi prende dalle caviglie per scoparmi mentre mi smanetto il cazzo. Non so perché abbia voluto fottermi nella stessa posizione usata da me per fottere lui ma io, in tutto questo, ci vedo una sorta di legame che ancora ci tiene uniti. Penso che abbiamo voluto scoparci l'un l'altro nella stessa maniera perché ancora dopo tutti questi anni c'e' qualcosa tra di noi. Pensando tutto questo e ricevendo numerose spinte contro il culo, non mi accorgo che Pedro mi ha steso sul divano ancora meglio sollevando il mio sedere. Solamente le sue mani intorno al mio collo mi avvertono che ha variato la posizione usata in partenza. In questo modo, il suo pene sta entrando dall'alto verso il basso nel buco che separano le mie natiche. Le vene dei suoi addominali scolpiti scendendo verso il basso, raggiungono l'attaccatura del suo membro percorrendo tutta l'asta e sembrano disperdersi dentro il mio ano dove vi sono conficcati quasi tutti i suoi 21cm.
"Cambiamo posizione, mi sto rompendo i coglioni così", fa Pedro esternando la sua rozzezza da ex muratore
"Non vorrai smettere di scoparmi?!", gli dico io con un certo tono quasi femmineo, lo stesso utilizzato durante le scopate di tanti fa
"Sieditici sopra", mi fa
Ancora una volta il divano diventa l'appoggio per la nostra scopata. Pedro si siede su di esso poggiando la schiena contro i cuscini ed io mi siedo su Pedro infilandomi il cazzo nel culo dandogli le spalle. Comincio a saltellargli addosso felice di quanto sia successo. Prima era lui a comandare ma adesso, nonostante anche Pedro spinga, deve sottostare alle mie regole perché potrei anche evitare di saltellare tenendomi fermo il cazzo dentro lo sfintere senza farlo godere. Però non voglio, desidero sentire la mia carne strofinare contro la sua e proseguo incessantemente. Pedro mi accarezza il lato destro del corpo mentre usa l'altra mano per masturbami. Le mie chiappe sbattono violentemente contro il suo inguine che diventa rosso così come la pelle del mio culo mi diventa più sensibile perché anche lei si sta arrossendo in questo sculacciamento un po' anomalo. Sento il suo respiro sul collo e la sua leggera barba solleticarmi facendo impennare il mio membro che afferro sostituendo la mano dell'argentino durante la sega che però non voglio portare a termine. Voglio ancora scoparlo perché non so quando potrò nuovamente usufruire del suo corpo e voglio farlo stasera prima che la moglie torni a casa e lui diventi un padre a tempo pieno.
"Ora tocca a me", dico alzandomi
"Che cosa vuoi fare? Vuoi di nuovo scoparmi?"
"Ti piacerebbe?"
"Mi piacerebbe eccome", mi risponde afferrandomi il cazzo e stringendolo con la mano facendomi un po' male
"Dai alzati"
"Dove vi metto?", fa Pedro come se fosse un ragazzino alle prese con la prima scopata della sua vita
"Non sul divano. Vieni con me", gli rispondo prendendolo per mano trasformandoci in due fidanzatini
Questa volta non voglio sedermi sul divano ma su una poltrona. Pedro mi si avvicina, si siede a cavalcioni e poi, prendendo la mia banana, la guida dentro il suo deretano che la fa sparire. Mi mette le mani sulle spalle e inizia a cavalcarmi. Sulla sua faccia si formano le stesse espressioni di godimento che emetteva prima ma la visuale e' cambiata. Il suo fisico già massiccio grazie agli allenamenti in palestra e al suo vecchio lavoro di muratore fanno si che i pettorali diventino ancora più gonfi poggiando i suoi arti superiori sulle mie clavicole e le spalle e i bicipiti si ingrossano facendomi affiorare alla mente l'impressione che io stia scopando con Hulk. Quando si prende il cazzo e inizia a smanettarlo, gli tocco la cappella e dalla sua uretra fuoriesce del pre-sperma e poi sborra colpendomi un occhio con il primo schizzo mentre gli altri mi finiscono sul petto. Dopo averli assaggiati, mi sfilo da lui che si inginocchia ai miei piedi sposta la testa leggermente a destra e metà del suo viso viene imbiancato da me. Lo lecco e con la lingua glielo infilo in bocca mentre ci baciamo. Visto che stasera non lo disturberà nessuno, decidiamo di dormire insieme anche se domani riprenderà la sua vita normale senza più il mio cazzo ed io il suo. O forse no?!

FINE CAPITOLO 21

Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica

TO BE CONTINUED

TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19

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