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Gay & Bisex

Vacanza in Thailandia 2


di FRANK_1987
12.12.2021    |    6.420    |    5 8.9
""Oh mio Dio, non ci posso credere", sento all'improvviso una voce dietro di me "ma tu sei Giulio", continua la proprietaria della voce..."
Un altro sole

CAPITOLO 2

Quando apro gli occhi mi ritrovo supino sul letto. Un altro sole diverso da quello italiano, illumina il mio volto. Veramente e' sempre lo stesso ma e' chiaro che mi stavo riferendo al fatto che mi sta illuminando trovandomi dall'altro capo della Terra. Sono a torso nudo ed indosso solamente un paio di boxer neri. Ho il cazzo che mi scoppia e la cappella riesce ad alzare l'elastico. Spingo la mia minchia verso il basso all'interno del mio intimo e poi mi giro verso Mario. Dorme a pancia in giù con le gambe aperte. Quella destra e' distesa sul materasso mentre quella sinistra e' piegata così bene che il suo boxer blu diventa quasi un'opera di body painting per quanto sia attaccato alla pelle. Allungo le mani per accarezzargli leggermente le chiappe ma non voglio svegliarlo o forse si perché il mio cazzo eretto gradirebbe almeno di trovarsi nella sua bocca. La mia mano si fa sempre più audace e quando strizzo una natica, lui si sveglia. Mi sorride con i suoi denti bianchissimi e si gira supino. Ci auguriamo una buona giornata e poi mi inginocchio sul letto aggiustandomi la nerchia che non ha nessuna intenzione di ammosciarsi. Mario mi guarda e mi sorride. Si alza, credo che non voglia assecondare le mie fantasie e poi mi getta sul letto dalla parte opposta rispetto a come dormiamo di solito. Abbassato l'elastico del mio boxer, impugna il cazzo e se lo mette in gola. Inutile dirvi e raccontarvi nei miei dettagli cosa succederà d'ora in avanti, dovreste immaginarlo. La bocca di Mario si riempie del mio seme e la mia del suo. Abbiamo fatto colazione come succede anche in Italia ma trascorrere tutta la mattinata con la sola sborra del tuo compagno nello stomaco non e' soddisfacente dato che prestò verrà assimilata dal corpo. Dopo aver fatto colazione, quella normale, io decido di andare in palestra mentre Mario va in piscina. Appena entro mi guardo intorno e vedo un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi verdi allenarsi al tapis roulant. Indossa solamente un pantaloncino nero e mette in mostra i suoi addominali che sembrano disegnati apposta da un architetto. Mi posiziono davanti a lui ed inizio ad usare il mio attrezzo ginnico. Per impedire che mi veda mentre lo osservo con malizia, indosso gli occhiali da sole ammirando le goccioline di sudore scendere lungo i pettorali e addentrarsi tra gli addominali a mattonella cercando una via d'uscita come se fossero imbottigliate nel traffico.
"Sai, in palestra c'era un ragazzo niente male"
"Giulio, smettila"
"Che c'e'?", chiedo facendo finta di niente
"C'eravamo promessi di non vedere altre persone. Che avremmo goduto solamente dei nostri corpi", mi spiega Mario mentre stiamo pranzando nel ristorante dell'hotel
"Ma infatti non mi sono fatto avanti. Avrei potuto farlo benissimo ma lui non mi ha degnato neanche di uno sguardo e anche se l'avesse fatto, gli avrei detto di no perché io amo solo te", faccio per baciare Mario ma lui si tira indietro ma non perché ce l'abbia con me ma perché siamo in un Paese che non conosciamo e dobbiamo andarci cauti perché non ci va di rischiare di essere arrestati solamente per averci scambiato un'effusione anche se, a pensarci bene, credo che siano tolleranti verso le coppie dello stesso sesso altrimenti non c'avrebbero dato la camera con un letto matrimoniale
Il resto del pomeriggio lo trascorriamo facendo shopping o visitando vari negozi anche senza necessariamente comprare qualcosa. Non voglio rientrare in Italia con una valigia in più piena di roba che poi a casa non sappiamo dove mettere. La sera, invece, decidiamo di andare in giro per locali. Rigorosamente gay. In uno di questi c'e' uno spettacolo di alcuni ragazzi thailandesi a torso nudo che sono davvero uno spettacolo.
"Oh mio Dio, non ci posso credere", sento all'improvviso una voce dietro di me "ma tu sei Giulio", continua la proprietaria della voce dopo essermi girato
"No!", esclamo meravigliato "Kai", continuo
"Ora sono Kim", mi corregge lei che prima era un lui e stava con me ma poi ha deciso di diventare transessuale, quando ancora non ci scopavo, e ci siamo lasciati
"Non mi presenti?", chiede Mario con alterazione
"Kim, lui e' Mario il mio fidanzato", dico alla kathoey "Mario, lei e' Kim ma prima di cambiare sesso si chiamava Kai e stavamo insieme", spiego
"Lui invece e' Jimin", dice Kim riferendosi al suo amico biondo (tinto) palesemente effeminato negli atteggiamenti che usa per salutarci e indossante un abito nero trasparente mentre al polso destro porta una borsetta per signore "non sarete mica venuti qui per quello che penso io", prosegue riferendosi a qualcosa di illegale che non voglio neanche spiegarvi e che, purtroppo, dovreste capire da soli
"Siamo qui per divertirci ma non come pensi tu", dice Mario
"Se volete, potete divertirvi con Jimin", fa Kim
La kathoey pensa che siamo andati principalmente lì per scopare ma non sa, giustamente, che ormai ci dedichiamo solo a noi stessi togliendo agli altri la possibilità di divertirsi con i nostri cazzi e con i nostri culi. Per questa sera rifiutiamo l'offerta di trascorrerla con Jimin e allora Kim, ormai diventata l'organizzatrice di un famoso concorso di bellezza per trans locali, ci lascia il suo recapito.
"Ti ricordi dell'amico del tuo ex fidanzato transessuale?", mi chiede Mario il giorno dopo mentre ci stiamo vestendo
"Certo che mi ricordo. Perché me lo chiedi?"
"Mi ha colpito"
"Ah, ti ha colpito? Ma non eri tu quello che si era arrabbiato quando ho detto che avrei voluto tanto farmi sbattere dal ragazzo della palestra?", domando infastidito
"Ma hai visto che corpo che aveva? Anche Kai, voglio dire Kim, aveva un corpo così?"
"Si, anche lei. All'inizio ero solo io che la scopavo", chiarisco sedendosi sul letto nostalgicamente "poi le ho insegnato a fare anche l'attivo perché avevo bisogno di un cazzo ma durante la nostra prima visita in Brasile da mio zio, ha incontrato diverse transessuali che dopo essersela scopata, le hanno fatto venire voglia di diventare come loro", continuo nella spiegazione osservando come Mario si stia toccando il pacco
"Facciamo un patto?", fa lui sedendosi accanto a me "ritorniamo a fare quello che ci piace liberamente, anche senza necessariamente essere in due? Ma dobbiamo raccontarci tutto e non nasconderci nulla"
Ed e' così che i nostri propositi per essere una felice coppia omosessuale monogama vanno a farsi fottere, nel vero senso della parola. Telefono a Kim per avvertire il suo amico di venire nella stanza d'hotel dove soggiorniamo per la sera stessa accertandomi che Jimin sia almeno maggiorenne per evitare problemi legali e non sentirmi un verme dopo aver scopato con lui.
"Sono agitato", fa Mario camminando su e giù per la stanza mentre io sono seduto comodamente sul divano
"Sarà come andare in bicicletta o in questo caso, sarà come andare sul cazzo", gli rispondo cercando di calmare la sua ansia dovuta a diversi mesi di astinenza poliamorosa "ma ci andrà solamente lui", preciso
Poco dopo, Jimin si presenta alla porta della nostra stanza con addosso una camicia, un pantaloncino, delle sneakers e dei calzettoni che gli arrivano fino a metà del polpaccio, tutti rigorosamente di un rosa confetto. Lo facciamo entrare e lo paghiamo perché il ragazzo non fa sesso con i vacanzieri solamente perché gli piace ma anche, e maggiormente, per mantenersi. Successivamente, mi avvicino a lui e iniziamo a baciarci. Le sue dita si infilano tra gli spazi dei bottoni della mia camicia sbottonandola e lo stesso fa con il pantalone facendo si che mi cada fino ai piedi. Mario va alle sue spalle e inizia a toccarlo spingendolo in avanti verso di me perché gli sta strusciando il cazzo sul culo che rimane avvolto in uno slip bianco quando i suoi indumenti gli vengono tolti. Lo prendiamo per mano e ci sdraiamo sul letto. Io e Jimin ci baciamo mentre lui mi accarezza il pene ed io comincio a titillargli l'ano con le dita. Il mio fidanzato, sdraiato dietro le spalle del thailandese, lo bacia sul collo aiutandomi nell'impresa di preparargli l'ano ad accogliere le nostre nerchie italiane. Il ragazzo si gira verso Mario e gli riserva l'identico trattamento riservato prima a me ed io faccio quello che stava facendo Mario con le dita. Insomma, ci scambiamo i ruoli.
"Kim me l'aveva detto che avevi un cazzo sublime", mi dice Jimin mentre mi lecca la minchia e masturba quella del mio fidanzato
"Ficcatela tutta in gola", gli ordino
"Sei stato il migliore tra quelli che ha avuto e ne ha avuti tanti", mi spiega e gli credo perché sarà stata anche costretta a prostituirsi per pagarsi gli interventi
Jimin continua a succhiarmi il cazzo e ogni tanto mi guarda. I suoi occhi a mandorla sembrano trasparire tutta la passione che sta provando in questo momento ma gli dò dei leggeri schiaffi come per punirlo mentre Mario lo accarezza come se non avesse mai visto nessun altro uomo prima di lui in nostra compagnia. O forse lo fa perché era da tanto che dovevamo scopare con una terza persona e gli sembra strano che stia succedendo così in fretta rispetto al nostro incontro con Jimin che e' riuscito a farci accantonare quella boiata della monogamia. Prendo il ragazzo per le guance, gli tolgo il cazzo dalla bocca e senza staccarmi da lui, gli sposto la testa in direzione del pube del mio fidanzato che può usufruire del caldo cavo orale di un ragazzo asiatico. Io invece mi inginocchio alle sue spalle e inizio a leccargli il culo. E' senza un pelo e sembra un bambolotto appena uscito dalla fabbrica come uno di quelli che producono i cinesi, loro cugini orientali. Infilo le dita nel suo deretano profumato e le faccio roteare come se glielo volessi allargare ma non devo farlo con le mani ma con il pene che, dopo avermelo foderato con un condom, sostituisce le mie falangi facendogli inarcare la schiena quando gli entro per più della metà.
"Vediamo chi tra te o il tuo amico mi fa godere di più?", dico a Jimin abbracciandolo per il collo facendogli smettere di succhiare Mario
"Tu almeno puoi fare un confronto", mi risponde il mio fidanzato intenzionato anche a scoparsi Kim se ce ne fosse la possibilità
"Con chi godrai meglio dipende solo da come saprai usare il cazzo", fa Jimin
Comincio a scopare Jimin con intensità sempre maggiore fino a farlo sollevare come se si stesse sedendo su uno sgabello. In questo modo, Mario non può fare altro che masturbarsi vedendo il suo uomo che fa godere un altro ragazzo dopo più di un anno perché e' questo il periodo che e' trascorso fino ad ora da quando ho scoperto che mi tradiva. Il corpo efebico di Jimin si muove sotto i colpi del mio cazzo e lui gode poggiandosi con le mani sul materasso e spingendo il culo all'indietro per trombarsi praticamente da solo dando la possibilità al mio fidanzato di partecipare almeno baciandolo. Quando lo prendo per il costato ed inizio a muovere su e giù il thailandese per farlo impalare, Mario e' costretto a sollevarsi sul letto e infilare la sua banana nella bocca calda del ragazzo che ha ancora il rossetto rosa che aveva abbinato al vestiario. Con la bocca occupata, i suoi mugolii si intensificano di più diventando sempre più acuti e femminei. In questo modo, il mio pene sembra gonfiarsi ancora dentro lo sfintere di Jimin e sento salire qualcosa nella mia uretra ma sarà sicuramente pre-sperma perché non ho raggiunto ancora quella serenià mentale che si prova dopo un'eiaculazione.
"Dai, voglio scoparmelo anche io", fa Mario
"Non vedevi l'ora, eh?"
"Sono stato io a volere tutto questo, o sbaglio?", constata con un po' di autoritaria che a me eccita sempre ogni volta quindi mi sfilo dal culo dell'asiatico che si alza sul materasso ma io lo faccio inginocchiare mettendogli una mano sulla spalla
In piedi sul letto dobbiamo esserci solo io e Mario mentre lui deve stare accovacciato a dare piacere alle nostre minchie con il suo cavo orale aspettando che il mio fidanzato si insinui lì dove sono stato io fino a quel momento. Mentre Jimin ci sbocchina, io e Mario limoniamo come due ragazzini osservando dall'alto verso il basso come la nostra ennesima vittima alterni a dare piacere alle nostre proboscidi.
"Ora ti scopo", fa la mia dolce metà nei confronti dell'effeminato dandogli una spinta facendolo cadere sul letto
"Si, riempitemi di minchia", fa Jimin
"Su che aspetti?", faccio io nei confronti di Mario abbassandomi all'altezza della faccia di Jimin "vediamo quanta voglia hai di scoparti un altro culo", lo esorto
Mario afferra il ragazzo per le gambe sollevandogliene in aria e senza guidare il suo cazzo ma solo poggiandolo sulla rosellina thai, lo fa sparire all'interno pronto per praticargli una colonscopia un po' particolare. Mentre il mio fidanzato spinge, il ragazzo con gli occhi a mandorla cerca il mio cazzo con la mano sinistra piegandola all'indietro ma non voglio farmi masturbare ma succhiare, da più piacere no? Tenendo le gambe di Jimin divaricare afferrate delle caviglie, dò modo a Mario di usare le sue mani per accarezzare il corpo del ragazzo. E' solo in questo momento che mi accorgo che il cazzo di Jimin non e' per niente in erezione. Non credo che non stia provando piacere perché i suoi gemiti ne sono la prova uditiva, semplicemente non gli e' si alzato perché assumerà qualche ormone che lo porta ad avere il corpo simile a quella di una femmina anche se non credo che voglia necessariamente cambiare sesso anche lui. Continuando a farmi sbocchinare dal ragazzo, riprendo a baciare il mio, quello ufficiale, che giocherella con i capezzoli del fortunato di turno che ha avuto il piacere di farsi scopare da noi. Le espressioni sulla faccia di Mario sono per me ancora più eccitanti della scopata stessa.
"Avevi mai immaginato di venire qua e scoparti questo culetto"?, chiedo al mio compagno intento a stantuffare il ragazzo
"No ma appena l'ho visto ho desiderato affondare il mio cazzo dentro di lui", mi risponde dando una bordata ancora più forte contro Jimin facendolo sospirare e sorridere successivamente
Mario si stende sul ragazzo e gli infila le mani sotto la schiena cominciando a martellargli il culo con il suo membro. Jimin lo abbraccia mentre tiene in alto le sue gambe che si muovono con la stessa intensità con la quale si muove il bacino del mio compagno. Mi alzo sul letto segandomi la minchia e gustandomi la scena che mi si presenta davanti. Mario ha una tale foga che il povero thailandese non emette più nessun mugolio ma rimane semplicemente a bocca aperta facendomi un po' spaventare credendo che non possa più riuscire a respirare. Poi Mario lo bacia ed in quel momento la stanza viene di nuovo avvolta dal godimento di Jimin. Il mio ragazzo si solleva da sopra di lui ed estrae il pene rimanendo all'interno dello sfintere solamente con la cappella ed io mi inginocchio dalla parte destra e lo abbraccio per un fianco osservando come estrae anche la parte iniziale del cazzo per poi inserirla per non so quante volte. Questo giochino fa impazzire Jimin che muove la testa a destra e a sinistra mentre con una mano cerca di toccarsi l'ano per dargli piacere così come fanno le femmine di cane quando si leccano la figa dopo che il maschio le ha scopate. Mario esce definitivamente dal culo che ormai e' aperto più della bocca del proprietario.
"Gliel'hai ridotto peggio di una galleria", mi complimento
"Ce l'aveva già", fa modestamente il mio compagno
"Voglio anche il tuo nel mio culo", grida Jimin verso di me "voglio che mi fotti perché sono la vostra troia", continua chiudendo la bocca a cuoricino facendomi eccitare maggiormente
Mi sdraio sul letto a gambe aperte e invito il giovane ad avvicinarsi. Lui lo fa sedendosi sul mio pube e chinandosi pronto per infilare la sua lingua nella mia bocca. Con le mani gli afferro le natiche e le muovo su e giù perché in mezzo a loro, il mio pene si sta divertendo strusciandoci contro. Jimin si solleva leggermente ed io agguanto i miei 19cm dalla base e glieli spingo dentro l'ano. Si adagia perpendicolarmente formando un angolo di 90° con il suo corpo e il mio busto e cerca di far abituare il suo culetto tondo alla mia minchia che ha già fatto irruzione lì dentro ma in un'altra posizione. Successivamente, si china e comincia a muoversi scopandosi da solo mentre Mario e' inginocchiato alla mia sinistra e con una mano si masturba mentre l'altra la sua per accarezzarmi l'interno della coscia. Subito dopo si solleva sul letto e infila i suoi 17cm nella bocca del thailandese ed io uso le mie falangi per aprirgli le natiche e guardare dal basso il suo forellino penetrato da me e da altri uomini. Il dito che ho infilato al suo interno fa eccitare Mario ancora di più che prende Jimin per la testa scopandogli la bocca mentre io lo afferro per i fianchi trombandolo selvaggiamente. Ma i miei colpi sono troppo potenti per permettergli di continuare con il bocchino.
"Oh, che bello", esclama il giovane "da quando vi ho visti in compagnia di Kim, ho sognato di saltellare sui vostri cazzi come una matta", continua toccandosi voluttuosamente il corpo effeminato
"Che ne dici?", mi domanda Mario "se era per te, ci saremmo persi la possibilità di scopare questa troia", prosegue facendomi quasi sentire in colpa
Prendo Jimin per il costato e senza togliere il cazzo dal suo culo, lo ribalto sul letto continuando a scoparlo a gambe in aria. Ha le palle e il cazzetto piccoli rispetto alla sua età e non hanno avuto la degna attenzione da parte di nessuno, ne' quella del proprietario ne' la mia o quella di Mario. D'altronde, io preferisco toccare un cazzo che sia bello tosto durante la penetrazione e non uno molliccio come quello che ho davanti che pare sia molto indietro nello sviluppo. Mario si mette su Jimin in prossimità della faccia e gli fa succhiare il suo cazzo. Si protrae talmente tanto sul materasso che le sue chiappe si aprono nuovamente alla mia vista e allora ci infilo la faccia dentro iniziando a leccare la rosellina del mio fidanzato mentre scopo quella del giovane ragazzo efebico. Questo trattamento di sicuro glielo sta facendo gonfiare ancora di più dentro il cavo orale che sta usando, anzi, sarebbe meglio usare un altro verbo, abusando, perché e' proprio quello che sta facendo con Jimin sebbene lui non stia facendo nulla per farci capire che tutto ciò che gli stiamo praticando gli dia fastidio. Quando Mario esce dalla bocca ormai indolenzita di Jimin, io lo prendo per il collo tirandolo verso di me e lo scopo così forte che quando lo lascio si getta sul letto stremato sospirando affannosamente come se avesse corso e scopato contemporaneamente. Alzandosi sul letto mi fa intuire ancora una volta tutta la sua femminilità soprattutto quando si siede e prende in mano i nostri randelli per masturbarli e leccarli. I suoi occhi a mandorla mi fanno tornare indietro nel tempo quando mi scopavo la sua amica, ormai transessuale operata, e mi guardava strizzandoli ancora di più per il godimento della scopata.
"Voglio la vostra sborra"
"Dove la vuoi?", domando
"In bocca. Voglio assaggiare la sborra italiana", risponde
"E' la prima volta?", chiede Mario
"No, ma voglio vedere se e' sempre saporita"
Jimin si sdraia sul materasso e noi ci inginocchiamo ognuno da un lato. Ci seghiamo mentre lui ogni tanto ci tocca la cappella con la lingua. Mario schizza il suo primo getto di latte bianco fin oltre la faccia del ragazzo colpendogli l'orecchio per poi scaricare tutti gli altri sul volto e gli ultimi schizzetti vanno a finire tra i capelli dell'asiatico. Io, invece, gli prendo il mento facendogli tenere la bocca aperta e gli sparo il primo schizzo direttamente oltre l'ugola. Jimin tossisce e si solleva leggermente ma questo fa si che io possa continuare ad eiaculare sulla sua fronte e sui suoi occhi. Accuratamente, li ripulisco e gli sputo addosso quello che ho raccolto. Dopo esserci ricomposti e lavati, Jimin torna a casa soddisfatto e noi pure. Ci buttiamo sul letto privo di ogni lenzuolo sporco di umori, sperma e sudori e ci abbracciamo. Siamo tornati quelli di un tempo e ne sono contento. Per quelli come noi, e non parlo dei gay in generale ma solamente di me e Mario, una vita monogama non e' la strada giusta da intraprendere. E' chiaro che siamo nati per fare godere gli altri con ogni nostra parte del corpo e con ogni buco o appendice. Il giorno dopo decidiamo di fare colazione al ristorante. Due tavoli più in là c'e' una nuova coppia che e' appena arrivata in albergo. La ragazza ha i capelli e gli occhi neri e un tatuaggio le copre il braccio destro. Il ragazzo, invece, ha i capelli castani e gli occhi verdi. Hanno la fede nuziale e presumo siano in viaggio di nozze o venuti a festeggiare il loro primo anniversario. Si girano verso di noi, poi parlano tra loro e alla fine sollevano due bicchieri facendo il segno del brindisi. Io e Mario ci guardiamo e gli faccio l'occhiolino...

FINE CAPITOLO 2

Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica

TO BE CONTINUED

TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19

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