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La figlia della amica


di Germi1946
07.01.2022    |    1.268    |    0 8.7
"Le ho chiesto se voleva che venissi e dove voleva che le sborrassi, per tutta risposta Eva mi ha detto che per quella volta voleva sentire la mia sborra..."


Estate 2014, tutti gli anni, cambio bagno, prendo un ombrellone x tutta la stagione e mi godo il mare, un elemento che a me è sempre piaciuto, fin da bambino, avendo vissuto x 8 anni in Venezuela, una Nazione che si affaccia sul Mar dei Caraibi.
Quest'anno a fianco del mio ombrellone nel mese di Luglio e Agosto sono venute 2 donne, madre e figlia, abbiamo fatto subito amicizia ed è uscito che la mamma, si era separata a Primavera e la figlia è single, hanno acquistato un appartamentino x il mare in zona.
Giorno dopo giorno, la nostra amicizia è diventata + intima, ci siamo raccontati, io e la mamma delle nostre vicissitudini, lei separata da poco e io divorziato da qualche anno e inesorabilmente siamo andati a finire anche sul lato più intimo, perché, come sostenuto anche da lei, in una coppia il sesso, è molto importante, l'affinità di coppia, la complicità a letto è una delle cose basilari dello stare insieme, e lei con il secondo marito, tra l'altro con una decina di anni più di lei, essendo amante del buon sesso questo filing non lo aveva mai trovato, e quindi assieme ad altri motivi, sono arrivati alla separazione, un percorso quasi uguale al mio, anche io, le ho raccontato oltre a tanti altri motivi, il sesso è stato uno dei trainanti per la separazione, non è possibile in una coppia, al tempo della separazione avevo 55 anni (anche la mia ex, stessa età) e a quell'età non si può dire di aver raggiunto la pace dei sensi, anzi, siccome l'età avanza, non c'è più la paura del concepimento, l'appetito sessuale dovrebbe aumentare
Olga, questo è il nome della mamma, me lo ha confermato, e mi ha confessato che era dalla primavera che non aveva più rapporti sessuali, si accontentava di masturbarsi con un vibratore acquistato per lo scopo.
Dopo una affermazione simile, mi sono buttato e approfittando del momento che la figlia Eva era con i piedi nell'acqua le ho sparato subito senza raggiri che se voleva, potevamo vederci qualche volta, lei, per tutta risposta mi ha confessato che la cosa la stimolava e che il fine settimana sarebbe stata sola, la figlia andava qualche giorno all'Elba con amici.
Il sabato mattina seguente è sola al mare, parliamo del più e del meno non tralasciando il fatto dell'appuntamento della sera, poi le ho chiesto se le sarebbe piaciuto fare un giro con la moto d'acqua, ha accettato all'istante e cosi dopo aver noleggiato il mezzo acquatico al bagno di fianco, siamo partiti, il mare era calmissimo e la moto proseguiva senza sobbalzi, questo mi ha permesso di accarezzargli una coscia con la mano sinistra, e lei per tutta risposta si è stretta ancora di più a me, facendomi sentire le tette appoggiate alla mia schiena, devo dire due tettine non molto grosse, ma dure come sassi, ho cercato con la mano di salire per stuzzicare un po i capezzoli, ma la posizione scomoda mi ha fatto desistere e a quel punto ho avuto la conferma che era su di giri, mi ha preso la mano e dopo essersi spostata un po indietro con il sedere, l'ha infilata tra il mio culo e la sua passerotta, ho infilato la mano dentro lo slip del costume, non ho sentito nessun pelo, segno evidente che era depilata e con un dito ho iniziato a stuzzicare il grilletto, ho diminuito la velocità e quasi al minimo, mentre la moto andava, ho sentito che iniziava a mugolare, poi ha preso la mia mano con la sua e ha aumentato il movimento dello sfregamento al grilletto, un grilletto abbastanza pronunciato e a quel punto, forzando un po la mano sotto di lei, sono riuscito a infilare il medio tra le sue labbra vaginali già piene dei suoi umori, è stato bellissimo, ma anche lei non è stata inoperosa, da dietro, ha infilato la mano destra libera dentro i miei slip dove ha trovato il mio cazzo già eretto, gli è sfuggito un woaoooooo, segno che gradisce le mie misure, eravamo talmente eccitati che siamo venuti entrambi, lei sulla mia mano sinistra e io sulla sua destra, abbiamo leccato entrambe le mani e questo mi ha dato la conferma che non si sarebbe rifiutata di niente.
Ho spento la moto a circa 300 mt dalla riva e uno alla volta ci siamo buttati in mare per ripulirci un po della sborra che riempiva i nostri costumi per poi rientrare, ci siamo sdraiati al sole aspettando l'ora di pranzo, abbiamo pranzato con una insalatona e una birra a un chiosco li vicino, dopo pranzo, ci siamo rilassati sui lettini sotto gli ombrelloni per una oretta buona, quindi siamo andati a sedere in battigia e ci siamo rimessi a parlare di quello che era successo la mattina, Olga sottovoce, mi ha confessato che quando è a letto, pur rimanendo nei canoni tradizionali non conosce limiti e sessualmente si concede tutta e allora io con un sorrisino in un orecchio le dico “allora stasera ci divertiamo”, e lei per tutta risposta “certo”.
La sera del sabato, come d'accordo, verso le 21,30, mi presento da lei, mi accoglie in intimo, un intimo che non lascia nulla al caso, tanga e reggiseno a balconcino di un rosa molto tenue che lascia intravvedere tutto ciò che c'è sotto.
Olga, donna di 50 anni, mora, capello corto, fisico normale e seno normale, presentarsi con quell'intimo, che mette in mostra due aureole scure con capezzoli molto pronunciati, due labbra vaginali abbondanti come il clitoride, mi ha mandato il sangue in ebollizione, senza un attimo di esitazione, mi sono avvicinato, le ho cinto la vita con un braccio e le ho stampato un bacio in bocca infilandoci il più possibile la mia lingua, subito corrisposto da lei, abbiamo armeggiato un po con le mani per fermarci un attimo, chiesto da lei, per bere suggellando, la nostra amicizia una coppa di bollicine.
Subito dopo Olga mi ha portato in camera, mi ha spogliato e sdraiati sul lettone abbiamo continuato a baciarci e a toccarci reciprocamente, le ho tolto il reggiseno e sfilato il tanga, sembrava che indossasse un costume bianco tanto era abbronzata, iniziando a martoriare di baci e piccoli morsi quei capezzoli generosi che sembravano essere fatti apposta per essere strapazzati, l'ho sdraiata e ho iniziato a percorrere con la lingua il suo corpo, partendo dai lobi delle orecchie, giù, passando prima sopra e poi tra i seni e proseguendo verso il basso, arrivare alla pancia piatta e al pube completamente liscio, è stata lei stessa ad allargare le gambe mettendomi in mostra quel fiore già aperto e lucido di umori, sormontato da un grilletto che sembrava un piccolo cazzo, ho affondato il viso in quel paradiso e ho dato sfogo alla mia lingua, l'ho leccata e succhiato i suoi copiosi umori, ho succhiato quel piccolo cazzetto e lei continuava a godere, mi incitava a continuare con la lingua, stava godendo come una forsennata e con un lungo mugugno è venuta, riversandomi in bocca una buona quantità di liquido vaginale, ho leccato tutto e dopo un paio di minuti durante i quali, ha continuato ad avere spasmi di goduria, si è calmata e subito mi è saltata addosso, prendendo di mira il mio cazzo già eretto e duro come il marmo, ha iniziato a toccarlo, a massaggiarlo, ad adorarlo, come se fosse un totem, beh modestamente le mie misure erano leggermente sopra la media, per poi cominciare a dargli dei bacini, infilare la punta della lingua dentro il buchetto, come avevo fatto io con il suo buchetto, fino a infilarselo tutto in bocca, iniziando un pompino voglioso con risucchio che era una cosa sublime.
Dopo averlo lavorato un po' di lingua e di bocca, si è messa a pecorina sul letto chiedendomi di scoparla, la sua topa eruttava liquido in continuazione e quindi era molto lubrificata, le ho puntato la cappella all'ingresso del suo centro del piacere e con un colpo solo gli sono entrato dentro fino a sbattergli le palle sul grilletto, lei continuava a dire parole come “scopami”, “riempimi tutta”, “più forte” e più aumentavo il ritmo, lei più godeva e emetteva gridolini di godimento, credo che sia venuta un paio di volte, il lenzuolo sotto di lei era zuppo di liquido, e sempre in quella posizione, si è sfilata il cazzo dalla topa e lo ha puntato al buchetto anale, che poi tanto buchetto non era, forse dovuto al godimento, era già abbastanza dilatato e considerando che il mio cazzo era super lubrificato dei suoi umori, è stata lei che con un colpo di reni a ritroso se lo è infilato tutto in culo fino alle palle, mi incitava a incularla con ritmo sostenuto, non avevo mai visto una donna così affamata di cazzo, forse dovuto all'astinenza, fatto sta che la cosa è andata avanti per un po' e dopo che lei è venuta un'altra volta e io avergli detto di essere vicino a venire, Olga mi ha chiesto di sborrarle nel culo perché adorava sentire la sborra calda nel culo e nella topa, le ho scaricato una bella dose di sborra in culo, ho estratto il cazzo dal suo sfintere e subito si è precipitata a leccarlo per ripulirlo, dopodiché, è andata in bagno, l'ho seguita e ci siamo lavati a vicenda.
Dopo aver cambiato le lenzuola, zuppe dei suoi umori, ci siamo sdraiati sul letto, fumato entrambi una sigaretta e parlando di quello appena successo mi ha chiesto se ero disposto a fare il bis, a quel punto le ho risposto che ero disposto non a fare il bis, ma anche il tris, gli si sono accesi gli occhi e dopo avermi stampato un bacio, si è alzata per andare in cucina dicendo che sarebbe tornata di li a poco, infatti dopo un paio di minuti, è tornata con una coppetta piena di fragole e due flut di bollicine, a quel punto eravamo entrati veramente in confidenza e ci siamo confessati i nostri desideri sessuali,le ho detto per esempio che mi sarebbe piaciuto vederla mentre si masturbava e io a mia volta mi sarei masturbato di fronte a lei, mi sarebbe piaciuto farle il clistere prima di incularla, mi sarebbe piaciuto si mi leccava il culo e mi sarebbe piaciuto farla venire con due dita nella topa stuzzicandole il punto G, come io ho bevuto il suo liquido, mi sarebbe piaciuto un pompino con l'ingoio del mio sperma, mi sarebbe piaciuto mentre la scopavo a pecorina, infilarle il pollice e qualcosa d'altro nel culo, e lei con tanta calma, mi ha semplicemente detto “è fattibile”.
Dopo una mezz'oretta che eravamo seduti sul letto uno di fronte all'altro e con le gambe spalancate per far posto al vassoio con le fragole e i bicchieri, i nostri sensi ricominciavano a svegliarsi, il mio cazzo cominciava, vedendo che l'interno delle sue labbra vaginali iniziavano a luccicare di liquido iniziava a irrigidirsi e quindi una volta tolto il vassoio tra di noi ci siamo sdraiati ricominciando a toccarci e a baciarci, l'ho girata sopra di me in posizione 69 e ho iniziato a leccare quel ben di dio che aveva tra le gambe, le sue labbra vaginali si sono aperte all'inverosimile, offrendomi l'interno roseo già intriso di umori e un grillettone da leccare, stuzzicare con la lingua e dare piccoli morsi tanto da farla gemere di goduria, dal canto suo non lesinava a infilarsi il mio cazzo tutto fino in gola, stuzzicando con la lingua il mio pube e con un dito stuzzicare il mio buchetto anale per poi infilarlo dentro, dopo un po di quei giochetti, ha voluto che io rimanessi sdraiato, ma leggermente di traverso al letto in modo che vedessi cosa facevamo nello specchio a tutto armadio di fronte al letto stesso, si è posizionata sopra di me, e dandomi le spalle si è impalata sopra il mio cazzo, se lo è infilato tutto nella passerotta e con le braccia all'indietro appoggiate al mio petto ha dato inizio a un dentro fuori estasiante, anche perché, con le due luci accese sopra i comodini, potevo vedere tutta la scena, vedevo il mio cazzo sparire per intero in quella topa favolosa e vogliosa per poi uscire quasi del tutto e poi scomparire nuovamente dentro di lei, praticamente mi ha scopato lei per un buon quarto d'ora, si è sfilata il cazzo dalla topa, credevo che volesse cambiare posizione, invece no, si è sputata su due dita e si è lubrificata l'ano per poi impalarsi sopra il mio uccello calandosi completamente sopra di me, anche in quel caso, è stata lei che si è inculata sopra di me, io sono rimasto fermo, l'unica cosa che facevo, ogni tanto gli davo una pacca su una mela, e la cosa sembrava le piacesse, a ogni colpo, emetteva un mugugno di godimento, mi ha riempito il cazzo e le palle di liquido vaginale, sembrava un rubinetto aperto e questo non faceva che aumentare il nostro godimento, ormai il culo era completamente aperto e tutto quel lubrificante naturale faceva aumentare la goduria, quando sono stato vicino a venire, lei si è tolta da quella posizione, mi ha preso il cazzo in bocca e ha proseguito con un pompino favoloso fino a sborrargli in bocca, ha bevuto tutto senza perdere una goccia, finito di leccarsi le labbra, mi ha chiesto di farla venire un'altra volta stuzzicando il punto G e quindi l'ho fatta sdraiare, allargato bene le gambe e senza bisogno di lubrificare nulla le ho infilato il medio e l'anulare della mano destra dentro la topa e piegando le dita a uncino, ho iniziato a massaggiarle il punto G, quando vedevo che era vicina a venire, mi fermavo per poi ripartire, ho ripetuto l'operazione tre o quattro volte e quando ha raggiunto l'apice tremando tutta ho finito il servizio facendoli eruttare dalla passerotta un getto di liquido che mi ha colpito in volto, mi sono leccato le labbra e lei sedendosi sul letto mi ha leccato il viso bevendo del suo liquido.
Erano le 5 del mattino e a breve avrebbe iniziato a fare giorno, quindi dopo essermi rinfrescato un po me ne sono andato dandogli appuntamento al mare e per la sera dopo, sono rincasato, mi sono infilato nel letto e mi sono addormentato come un bambino pienamente soddisfatto della trombata con Olga e con la consapevolezza che la cosa sarebbe continuata.
Ci siamo trovati al mare verso le 11,30, belli raggianti, Olga era molto soddisfatta e mi ha confessato che l'ho fatta godere moltissimo, da quante volte era venuta, si sentiva svuotata, mi sono sentito lusingato e in un orecchio le ho detto, “vedrai stasera”, la giornata, pensando alla sera, è passata in completo relax, sole, acqua e lettino, verso le 5 del pomeriggio, anche se il sole era ancora molto alto, abbiamo deciso che forse era meglio se dopo una doccia ci riposavamo un pochino, e infatti così abbiamo fatto, siamo rientrati, ognuno a casa nostra x riposarci un po'.
Domenica sera, ore 9,30, suono al campanello di Olga e lei mi viene ad aprire con una camicia bianca di lino abbastanza lunga da coprirle a malapena la passerotta e le mele, a ogni movimento, metteva in mostra quel ben di dio che aveva tra le gambe sia lato A che lato B, mi sono avvicinato, l'ho abbracciata e mentre la baciavo sono sceso con le mani sui suoi glutei, due semisfere perfette e sode, ho iniziato a toccare con le dita anche il suo orifizio anale, Olga, ha iniziato a mugolare e ogni tanto, aveva come un brivido, io memore della sera precedente sono passato con una mano a toccare la sua topa, già piena di umori, ci ho infilato il medio x lubrificarlo x poi di nuovo passare al suo culetto, ci ho infilato il dito lubrificato fino alla seconda falange e lei, la porcona, da quanto godeva ha barcollato sulle gambe.
Mi sono spogliato in un battibaleno x poi avventarmi su quei buchi richiedenti godimento, ho iniziato a leccare tutto il suo corpo mentre Olga era continuamente squassata dalla piacere che stava provando, poi ha iniziato lei a leccarmi, passando dai capezzoli, alle palle, al cazzo e anche il buco del culo, muoveva quella lingua molto bene e sapeva dove indugiare, fino a quando mi ha detto che avrebbe esaudito un'altro dei miei desideri, ha preso dal cassetto del comodino un fallo finto e dopo averlo lubrificato con la saliva se lo è infilato nella topa dicendomi di incularla, ho intuito subito la sua richiesta, voleva la DP usando anche il cazzo finto, per cui, mentre la inculavo, lei con il cazzo finto, da sotto si scopava e mugolava, poi abbiamo cambiato posizione, mi sono sdraiato e lei si è calata a cavalcioni guardandomi sul mio cazzo e con quello finto si è inculata da sola, ha nuovamente cambiato posizione, e dandomi le spalle si è infilata lo sfintere sul mio cazzo e si scopava con quello finto.
La cosa è continuata per un bel po', non so quante volte è venuta, so soltanto che avevo l'inguine completamente bagnato, come pure il lenzuolo sottostante, era una fonte continua di liquido vaginale, e quando è stata sazia di quel trapanamento mi ha chiesto di venirle dentro, io un po' titubante, le ho chiesto se era protetta con contraccettivi e lei mi ha confessato che quando ha avuto la figlia, in seguito a un problema di parto, le hanno chiuso le tube, per cui non poteva più procreare, ed ecco svelato il fatto della sua ingordigia di sesso.
Dopo un po di riposo e una bibita fresca, abbiamo ripreso i nostri giochi sessuali, ci siamo baciati, leccati, stuzzicati a vicenda i nostri sessi per poi finire con una bella trombata, mi ha fatto mettere semisdraiato sul letto, appoggiato alla testiera del letto, si è avvicinata e mi ha spiaccicato la sua fessura sul viso, ho ripreso a leccare e a infilare le dita in tutti e due i buchi e poi ad un certo punto, si è calata su di me infilandosi il mio cazzo in figa dando vita a un su e giù da sballo.
Il lunedì mattina è venuta al mare con la figlia, ci siamo messi a parlare di molte cose, le ho chiesto come era andato il fine settimana all'Elba e lei mi ha risposto con un tono che sembrava quasi annoiato, ho lasciato perdere e verso mezzogiorno, abbiamo preso un pattino per andare a fare un tuffo al largo, così è stato e dopo una decina di minuti di remi, ci siamo tuffati in quelle acque limpide per una nuotata, la mamma è rimasta vicina al pattino mentre Eva, mi ha seguito, ci siamo allontanati una trentina di metri per poi fermarci e galleggiare a pancia in su, il caso ha voluto che dopo alcuni secondi i nostri corpi, si sono toccati e nel movimento, inavvertitamente la ragazza ha sfiorato il mio pacco che pensando alle scopate con la mamma, avevo il cazzo duro, io mi sono scusato e Eva per tutta risposta mi ha detto che non dovevo scusarmi, ma che avrebbe assaggiato volentieri quell'arnese, a quella richiesta, sono rimasto basito, mai avrei pensato che quella ragazza che sembrava il ritratto della timidezza fosse così diretta nella richiesta, e io, essendo lei maggiorenne, anche se come età, poteva essere mia figlia, le ho detto che l'avrei accontentata volentieri, bastava trovare il momento, per tutta risposta, Eva mi ha detto che mi avrebbe fatto sapere, forse la mamma in settimana sarebbe dovuta andare un paio di giorni a Siena per faccende inerenti alla separazione e quindi ne avremmo approfittato.
Il mercoledì al mare Olga mi dice che la sera sarebbe andata a casa nell'entroterra per questioni familiari e che sarebbe rientrata o il venerdì sera o il sabato mattina, e così è stato, verso le cinque del pomeriggio Olga dopo aver salutato me e la figlia è andata via e siamo rimasti io e Eva, la ragazza subito mi ha chiesto se potevamo andare a fare un bagno al largo e quindi dopo aver noleggiato il solito pattino, ci siamo allontanati per un tuffo rinfrescante.
Dopo una nuotatina, ci siamo avvicinati al pattino dalla parte del mare aperto, ci siamo aggrappati e Eva mi ha subito detto della sera, mi aspettava a casa verso le 21,30 e mentre diceva questo, aveva infilato una mano nel mio costume iniziando a palpare il mio cazzo che al momento era in semiriposo, ma che non ha messo molto tempo a diventare duro, segato da quella manina, si perché Eva era una ragazza minuta, alta circa 1mt e 50, ma che aveva le curve al posto giusto senza strafare, lei a sua volta mi ha chiesto di infilare la mia mano dentro il suo slip, detto fatto, ho trovato una topina che al tatto pareva di una bimba, ma che al contatto con il mio medio si è aperta, permettendomi di infilarlo dentro, ho sentito mentre toccavo un piccolo cespuglio di peluria sul pube segno che non era rasata completamente e probabilmente era poco pelosa, ma questo lo avrei constatato la sera stessa.
La sera del mercoledì, all'ora pattuita, mi presento a casa di Eva, mi viene ad aprire, indossando una camicia maschile di minimo quattro taglie superiore, lei si giustifica dicendo che non le piace l'aria condizionata, (a differenza della mamma) preferisce stare in libertà indossando una camicia di lino molto larga.
Indossava una camicia di lino molto larga, di un fucsia molto tenue, che lasciava intravedere tutto sotto, indossava un perizoma color carne, che pareva non avesse nulla addosso, senza reggiseno, mettendo in mostra due tettine favolose, piccole ma sode con due capezzolini di tutto rispetto, si notavano benissimo sotto la stoffa molto fine e trasparente mi sono avvicinato alla ragazza, le ho cinto la vita con le braccia e mi sono abbassato iniziando a baciarla, la piccola mi ha messo le braccia attorno al collo rispondendo al bacio, un bacio che l'ha fatta vibrare tutta e mentre ci baciavamo, con le braccia si è tirata su mettendomi le gambe attorno alla vita, a quel punto ho capito che la fanciulla era già abbastanza su di giri e quindi mi sono diretto con lei in braccio verso la camera, fortunatamente le porte delle varie stanze erano tutte aperte, altrimenti avrebbe potuto capire che in quella casa ero già stato.
L'ho adagiata sul letto, le ho sbottonato la camicia e tuffato con il viso tra quelle due tettine iniziando a leccare e mordicchiare i capezzoli contornati da una aureola appena visibile, ho iniziato a scendere verso il basso, sentivo molto bene l'odore della sua eccitazione e la conferma l'ho avuta, quando sono arrivato con il viso sopra il suo pube, aveva il perizoma completamente zuppo dei suoi umori, umori che io dopo aver tolto l'indumento e aver notato pochissimi peli pubici, ho leccato con avidità mentre la ragazza era tutta un fremito e mi incitava a continuare a leccarla tutta, mi è venuta una prima volta in bocca e dopo che il suo respiro è tornato quasi alla normalità, mi sono sdraiato sul letto tenendomi il cazzo dritto come un obelisco, lei ha capito e senza bisogno di dire nulla lo ha preso con una mano, ha iniziato a baciare il glande per poi, mentre lo segava, infilarselo in bocca, devo dire che con la bocca non assomigliava alla mamma, lo leccava senza ne stringere le labbra e senza succhio e quindi ho dovuto insegnarglielo, devo dire che la ragazza ha imparato subito, iniziando così un pompino di tutto rispetto.
Dopo alcuni minuti, Eva si è lamentata che gli facevano male le mandibole, troppo tempo a bocca spalancata con all'interno il mio cazzo, mi ha chiesto del perché non ero ancora venuto dopo quel trattamento, le ho spiegato che avevo una discreta resistenza e che potevo durare a lungo senza sborrare, gli si sono illuminati gli occhi e senza aspettare un secondo, si è messa cavalcioni sopra di me impalandosi sul mio cazzo iniziando ad andare su e giù inizialmente molto lentamente per aumentare piano piano il ritmo fino al raggiungimento di un altro orgasmo, i suoi fluidi mi hanno inzuppato il pube e quando si è calmata, con una mano si è lubrificata il culetto con i suoi stessi fluidi e dopo essersi girata dandomi la schiena ha guidato il mio cazzo verso il suo secondo canale, è riuscita a far entrare la mia cappella solo per metà, lamentando un po di dolore, a quel punto le ho chiesto se voleva continuare, se voleva che la inculassi, dopo il suo assenso, le ho chiesto se aveva qualcosa di molto scivoloso, ha preso un barattolo di crema molto grassa e al tatto sembrava gel lubrificante, l'ho fatta posizionare a pecorina e le ho detto che probabilmente avrebbe sentito un po di fastidio, ma che sarebbe passato subito, essendo il suo culetto non completamente vergine, qualcuno c'era entrato e probabilmente meno dotato di me, oppure molto tempo fa, le ho spalmato un buona dose di crema e ho iniziato a lavorare quel buchetto con le dita non tralasciando la sua passerotta che completamente allargata, richiedeva attenzione.
Ho iniziato infilando un dito pieno di crema, per poi passare a due e poi a tre, sarà stata la sua voglia di essere inculata, sarà stato il fatto che con l'altra mano giocavo con le sue labbra vaginali e stuzzicavo il grilletto, Olga non ha fatto una piega, anzi mugolava in preda a un godimento continuo e a quel punto senza dire nulla e dopo aver spalmato nuovamente di crema il suo culetto e il mio cazzo, mi sono posizionato dietro di lei, ho puntato il glande verso quel buchetto leggermente dilatato e ho iniziato a spingere, soffermandomi ogni tanto per darle modo di adattarsi alle mie misure, non ha detto parola, continuava a mugolare e solamente quando ha sentito le mie palle toccare la sua passerotta mi ha detto di incularla senza paura, non sentiva il minimo dolore, ho iniziato a stantuffare quel buchetto molto stretto e in quella posizione, con una mano le stuzzicavo i capezzoli e con l'altra le stuzzicavo le labbra vaginali e il grilletto, quel servizio è continuato, fermandomi ogni tanto, ma senza sfilare il cazzo da quel culetto favoloso per un venti minuti buoni, fino a quando Eva stessa mi ha chiesto di fermarmi, altrimenti il giorno dopo avrebbe avuto difficoltà a camminare.
Le ho chiesto se voleva che venissi e dove voleva che le sborrassi, per tutta risposta Eva mi ha detto che per quella volta voleva sentire la mia sborra bollente dentro il suo intestino e che le prossime volte avrebbe scelto altri posti, così è stato, ho iniziato a incularla molto velocemente fini a raggiungere l'orgasmo riempiendole lo sfintere di sborra bollente, si è sdraiata sul letto a pancia sotto, trascinando me sopra di lei, ha voluto tenersi il cazzo in culo fino al suo completo afflosciamento, ci siamo recati in bagno tutti sudati per una doccia ristoratrice, per poi metterci a sedere sul divano sempre completamente nudi.
La ragazza timida e riservata che era fuori, tra le quattro mura era completamente diversa, disinibita e senza vergogna, abbiamo bevuto qualcosa e dopo essermi rivestito, l'ho salutata dandogli appuntamento al mare, la sera del giovedì, stessa notte di sesso, ha voluto il mio cazzo in tutti i buchi finendo con una bella sborrata in gola, il venerdì uguale, mare, bagno, qualche toccatina in acqua e poi la sera a casa sua, il pomeriggio aveva ricevuto la telefonata della mamma che le annunciava che sarebbe rientrata il sabato mattina, io mi ero offerto di portare pizza e birra, e così è stato, dopo aver mangiato la pizza in completa libertà, io in boxer e lei in tanga, sono iniziati i nostri giochetti preliminari, atti a portarci ad un grado di eccitazione per poi proseguire con la scopata e senza dubbio l'inculata.
Eravamo tutti presi dall'eccitazione del momento, io sdraiato e lei sopra di me di schiena con il cazzo in culo, quando senza aver sentito nessun rumore ci siamo ritrovati la mamma sulla soglia di camera, se mi avessero dato una coltellata, in quel momento non sarebbe uscita nemmeno una goccia di sangue, Eva, completamente annichilita, non ha avuto nemmeno la forza di sfilarsi dal mio cazzo, rimanendo impalata senza quasi respirare, io pietrificato dal essere colto in flagrante con sua figlia, silenzio assoluto, non si sentiva respirare nessuno, fino a quando Olga, rompendo quel silenzio surreale, ci ha detto di continuare pure e anzi dopo una rinfrescatina, si sarebbe aggiunta a noi, così è stato, con quelle due assatanate di sesso, ho passato quei due mesi scopando come un riccio, quando con Olga, mentre la figlia era da qualche parte o con Eva mentre la mamma era a Siena, oppure con tutte e due, e la cosa è proseguita anche l'inverno successivo, quando venivano da queste parti il fine settimana, sole o insieme, dopo essere andati a mangiare, quando un po di pesce, quando una semplice pizza, si finiva sempre a casa loro per una bella scopata.
A Primavera dell'anno successivo, dopo aver mangiato una pizza, ci rechiamo a casa loro, mi dicono che quella notte sarebbe stata l'ultima notte di sesso, la mamma, aveva trovato un nuovo compagno e la figlia si era fatta un fidanzato, avevano lasciato gli uomini a casa e con la scusa della riunione di condominio, per quel fine settimana, si erano liberate, abbiamo scopato, mi hanno scopato, le ho inculate, le ho fatto di tutto, tutto quello che mi chiedevano, la mamma per l'occasione aveva messo a disposizione di entrambe anche il vibratore, fino ad arrivare esausti il mattino seguente, le ho salutate, ci siamo rivisti sulla zona pedonale con i loro compagni e ci siamo salutati come vecchi amici..
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