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DOPO I COLLEGHI ORA ANCHE IL VICINO DI CASA


di porcelli321
27.10.2020    |    27.226    |    7 9.7
"Quando anche lui finì di sborrarle in culo la scena era di loro con lo sguardo appagato e mia moglie ancora appoggiata di pancia sul tavolino scossa ancora dai..."
Dopo quella esperienza per me shoccante i giorni passarono come in un sogno.
Ogni mattina dovevo fotografare mia moglie e mandare io stesso, eravamo arrivati anche a questo, le foto col mio cellulare a Enzo, il suo capo. Dopo un po’ la perversione dei suoi colleghi arrivò a farmela fotografare anche quando rientrava facendole primi piani a fica e culo per immortalare come fossero ancora sfondati e gocciolanti delle loro sborrate. Era molto umiliante per me tutto questo ma non potevo esimermi dal farlo per il pericolo che Enzo mandasse i loro filmetti e foto in giro su internet e magari anche al mio ufficio.
I porci per tenermi ancora più in pugno avevano anche fatto foto in cui io ero li ben visibile mentre si fottevano mia moglie o mentre lei se li sbocchinava io mi ero dovuto mettere col viso vicino al suo mentre lei si lavorava un cazzo di dimensioni taurine.
La loro depravazione non aveva limiti ormai e mia moglie era diventata loro schiava in tutto e pertutto.
Lei poi aveva preso con coscienza il suo lavoro di responsable dell’accoglienza clienti perché si prodigava nel farli sentire a loro agio in ogni senso.
Ogni volta che veniva un cliente importante lei entrava in scena e si vestiva in modo serio ma molto provocante. Era ormai da tempo che il suo guardaroba era del tutto diverso da prima e anche i vicini se ne erano accorti in particolare uno scapolone del piano di sopra che spesso la mattina prendeva l’ascensore con lei. Tanto per farvi capire che impressione gli avesse fatto mia moglie era capitato un giorno , le prime volte che mia moglie aveva iniziato la sua seconda vita /sessuale) in ufficio, che si trovarono insieme in ascensore il giorno che si era vestita in modo molto provocante sotto il soprabito. Uscendo di fretta non se lo era allacciato del tutto e salendo in ascensore lo scapolone potè vedere cosa indossasse sotto. Lei per un attimo fu imbarazzata perché si accorse della cosa dallo sguardo porcello che quello le fece ammirando le sue cosce nude valorizzate da una mini aderente e la camicetta mezza slacciata con i seni in mostra. Mia moglie tentò di allacciarsi ma quello in tono amaliante le disse” no per favore non mi privi di questo spettacolo della natura di prima mattina. Non l’avevo mai vestita così e devo dire che la cosa la valorizza enormemente. Invidio molto suo marito per poterla ammirare e GODERE quando vuole”
Lei arrossì e senza pensarci rispose “Grazie ma mi imbarazzano i complimenti. E per quanto riguarda mio marito non credo che apprezzi così tanto come lei dice” Ovviamente si pentì subito di ciò che aveva detto ma ormai era fatta.
Quello ovviamente notò il suo imbarazzo legato alla sua frase su di me e subito rincarò la dose dicendole :”Mi spiace sentirle dire certe cose. Una donna come lei andrebbe adorata onorata e appagata in ogni senso. Dovrebbe pretendere di essere appagata profondamente, intensamente e senza limiti. Mi permetta di offrirle un caffè uno di questi giorni vorrei approfondire la cosa con lei”
Lei si schernì e rifiuto ma viste le sue insistenze alla fine si sentì rispondere” Va bene per il caffè ma lei dovrà fare il bravo senza pensare a secondi fini”
Lui ridendo le disse: “ Le assicuro che sarò bravissimo con lei. Non si potrà lamentare glielo prometto. Certo non so come fare con lui che già ora ha reagito in questo modo al solo pensiero di incontrarla da sola” Così dicendo con la mano si prese l’asta del cazzo duro da sopra i pantaloni mostrando a mia moglie un bozzo ragguardevole e molto invitante.
Fortunatamente si aprirono le porte e mia moglie sgusciò fuori dall’ascensore rossa ma anche eccitata da ciò che aveva visto.
Passarono alcuni giorni tranquillamente ma una mattina Teresa prendendo l’ascensore vi trovò dentro lo scapolone che subito le sorrise e le disse “Finalmente riecco la mia eterea visione mattutina. Mi faccia vedere come si è apparecchiata per andare in ufficio” Così dicendo la prese per mano e la fece girare su se stessa e con maestria le slacciò il soprabito senza che lei se ne rendesse conto.
Il vestitino corto e aderente venne fuori e lui con degli occhi super eccitati iniziò a farle mille complimenti stavolta più osè :” Ma ti rendi conto che schianto di donna che sei diventata da quando ti vesti così. Sembri un’altra donna più sicura, sensuale e tutta da scoprire. Ti prego accetta il mio invito per un caffè ti porto in un bar riservato così nessuno potrà scoprirci e pensare a male” e finendo di invitarla rise in modo porcello.
Lei ormai molto sensibile ai complimenti stavolta accettò subito e propose per il giorno dopo visto che aveva un giorno libero al lavoro. Al porcello non sembrò vero e fissarono di vedersi verso il centro per non far vedere che partivano insieme da casa.
Il giorno dopo mi meravigliai nel vedere mia moglie prepararsi per uscire sapendo che aveva un giorno libero e quando le chiesi perché anche oggi si preparava vestendosi in quel modo lei rispose senza troppi particolari che voleva fare una passeggiata in centro.
Mi proposi di accompagnarla ma lei mi disse che doveva incontrare delle amiche e sarei stato di troppo. Non insistetti visto che ormai non avevo più autorità su di lei specialmente dopo la scena del barista.
Lei uscendo mi disse che non sapeva a che ora sarebbe tornata e senza dire altro se ne andò. Teresa era molto eccitata anche se io non me ne accorsi. L’idea di incontrare quel vicino di casa che lei in cuor suo aveva sempre ammirato per il suo fisico e portamento la riempiva di voglie porcelle alla luce anche del pacco che quello le aveva mostrato l’altra volta in ascensore.
Arrivata all’appuntamento lo trovò già li ad aspettarla e in modo galante le aprì la portiera aiutandola a salire in auto e non tralasciando di ammirarle le cosce quando lei salendo scoprì il vestito che aveva indossato per l’occasione.
La portò in un bar che lei non conosceva. Quando entrarono lui salutò il gestore in modo amichevole e questi li accompagnò in una saletta riservata molto carina ben arredata e molto “intima”.
Appena dentro lui la aiutò a togliersi il soprabito e quando vide come mia moglie si fosse vestita rimase senza parole. Un abito nero aderente scollato abbastanza da far intravedere i seni nudi e abbastanza corto da coprire le calze e il reggicalze; ovviamente tacco 12 per slanciarle le cosce e esaltarle il culo.
Dopo la prima sorpresa lui evidentemente eccitato le disse: “Diamine che schianto di donna che sei. Lasciatelo dire. Ti ringrazio per farti apprezzare così in tutta la tua bellezza e sensualità ma lasciati ammirare ti prego. Sfila per me come fossi il tuo uomo” si mise, allora, seduto e con un gesto della mano la invitò a sfilare li davanti a lui comodamente seduto.
Lei leggermente in imbarazzo iniziò a camminare lentamente guardandolo sempre negli occhi per vedere le sue reazioni che per lei erano ormai diventate uno stimolo enorme. Si era ormai resa conto che lo sfilare per degli sconosciuti e vedere le loro reazioni la facevano eccitare da morire.
Mentre sfilava lui la riempiva di complimenti sempre più diretti ma ad un certo punto le disse di seguire la musica che c’era di sottofondo e ballare per lui. Lei si rese conto che effettivamente c’era una musica sensuale nella saletta e senza sapere perché iniziò a muoversi sinuosamente seguendone il ritmo. Ad occhi chiusi iniziò a ballare in un modo così sensuale che lui aveva ormai il cazzo che si mostrava in un bozzo molto invitante e che lui non esitò a massaggiarsi da sopra i pantaloni lentamente. Mia moglie intanto si stava lasciando andare in quel ballo sempre più intenso e iniziando a piegare le gambe iniziava a mettere in mostra anche l’intimo con le calze nere tenute da un reggicalze molto eccitante e uno slip da urlo.
Nel frattempo si sentì bussare , era arrivato il caffè, lo scapolone le ordinò di non smettere di ballare e disse di entrare al barista.
Lei quasi rapita continuò a ballare davanti a loro lasciando il barista interdetto e eccitato. In realtà lo scapolone aveva sondato in quel modo il grado di eccitazione anche di Teresa e il suo sentirsi sottomessa a lui. E tanto per farla sentire ancora più sua disse la barista: “Che ne pensi della signora?”. Il ragazzo quasi balbetando disse: “Notevole. Veramente notevole. Complimenti per sua moglie”
La risposta dello scapolone non si fece attendere:” No fortunatamente non sono io il marito altrimenti sarei un gan cornuto. Pensa che quello vero neanche apprezza certe cose. Vero Teresa?” Lei ormai drogata dalla scena rispose senza accorgersene “Si è vero. Non riesce proprio a capire le mie esigenze”
Quando il barista uscì dispiaciuto per non potersela più godere almeno con gli occhi lo scapolone si alzò e prese tra le sue braccia mia moglie ormai rapita dalla musica e dalle parole che le dicevano. Lei si lasciò stringere e toccare dappertutto fino a che lui le ficcò la lingua in bocca e la baciò voracemente lasciandola senza fiato e piena di voglia con la fica grondante dall’eccitazione.
Lui intanto che la baciava dappertutto le sussurrava all’orecchio”Sei una bomba sexy. Questo lo sai e ti piace stuzzicare gli uomini vero? E magari quel cornuto del maritino lo sa e si eccita pure nell’avere una moglie troia. Ora voglio vedere fino a che punto sei zoccola . Mmmmmm senti che fica zuppa che hai. Lo vuoi proprio il mio cazzone vero?” le aveva ficcato intanto tre dita in fica strappandole un gemito profondo e voglioso.
Poi continuò a leccarle il collo come un cane in calore passando poi ai capezzoli visto che nel frattempo le aveva slacciato il vestito che cadendo a terra l’aveva lasciata solo con gli slip e le calze.
Lei tentò una timida protesta quando fu mezza nuda dicendole che sarebbe potuto entrare il ragazzo e non voleva farsi vedere così. Lui con tono canzonatorio le rispose che non credeva a quelle sue parole da brava bambina visto che era sicuro che lei avrebbe apprezzato un toro da monta giovane e voglioso. Nel frattempo aveva preso il cellulare e iniziato a scattarle foto per immortalarla in pose sempre più sensuali.
Lei istintivamente iniziò a mettersi in posa per le foto visto che era un’altra cosa che aveva scoperto eccitarla molto.
Quando l’eccitazione era ormai al massimo lui le disse che era arrivato il momento di vederla all’opera e le ordinò di fargli sentire la sua bocca sul suo cazzo. Senza farselo ripetere Teresa si accovacciò davanti a lui comodamente seduto e gli cacciò il cazzo iniziando un lavoro di lingua da urlo ovviamente immortalato sul cellulare del porco. Mentre se lo lavorava la troia se lo guardava dritta negli occhi per carpire le sue reazioni al suo pompino da favola.
Lui era eccitato come un lupo e si stava godendo quel magnifico pompino dalla sua vicina di casa fino allora vista sempre come una signora irreprensibile e quasi gelida. Ma ora quella che si stava lavorando il suo cazzo a colpi di lingua e si faceva scopare fino in gola era una vera troia succhia cazzi famelica e vogliosa.
Dopo un po’ decise che era arrivata l’ora di metterla alla prova e iniziò ad aumentare la scopata in bocca fino a iniziare a schizzarle in bocca tutta la sua eccitazione. Le schizzate erano forti e copiose ma lei non sembrava disdegnare e si faceva riempire la bocca senza problemi fino poi a inghiottire tutto quel caldo nettare che il porco le aveva regalato.
Il porco non si accontentò di schizzarle tutta la sua voglia in bocca poi le ordinò di ripulirgli per bene il cazzo cosa che lei fece diligentemente continuando a guardarselo dritto negli occhi.
Alla fine lui la fece rialzare ma non le permise di rivestirsi e la lasciò seduta mezza nuda mentre chiamava ancora il cameriere per un’altra ordinazione; aveva bisogno di qualcosa di forte per ricominciare il trattamento di cazzo duro a mia moglie. In realtà non è che ne avesse molto bisogno visto che il cazzo gli era rimasto bello duro nonostante la ricca sborrata e la cosa aveva stuzzicato mia moglie che lo voleva sentire dentro in fica , e non solo.
Quando il cameriere entrò non credette ai suoi occhi vedendo Teresa mezza nuda seduta mentre si accarezzava vogliosa i seni con una mano e si stava sgrillettando con l’altra la fica zuppa e vogliosa.
Lei di spalle alla porta non si accorse quando il ragazzo aprì la porta e quindi quello si potette godere lo spettacolo della cagna che tentava di farsi sbollire la voglia che il pompino le aveva fatto esplodere dentro. Quando vide il sorriso del suo amante e i il suo sguardo indirizzato verso la porta si sentì gelare e capì che era entrato qualcun altro nella saletta. Si girò e vide il ragazzo con gli occhi stralunati e un evidente bozzo all’altezza del cazzo.
Tentò di coprirsi ma il porcello le disse di non fare la falsa pudica e anzi di farsi ammirare anche dal ragazzo che stava evidentemente apprezzando quello spettacolo. Gli fece chiudere la porta e gli disse di poggiare la consumazione sul tavolino senza fretta mentre ordinò a mia moglie di continuare a toccarsi da brava cagnetta vogliosa. Lei molto imbarazzata non osò smettere per paura di deludere il suo nuovo amante e continuò a toccarsi sempre più vogliosa e eccitata dalla situazione che si era creata. Il ragazzo stava gradendo molto e si mise davanti a Teresa per godersi meglio la scena. Il porco intanto si era alzato e aveva iniziato a baciarsi in bocca mia moglie toccandola anche lui senza vergogna. Poi mentre la baciava aveva invitato il ragazzo a favorire e toccarsela anche lui come più gli piaceva. Lei si sentì così toccare dalle loro mani in ogni posto e la fica violata dalle loro dita vogliose. Non riusciva più a fermarsi e iniziò a godere e a orgasmare sena ritegno.
Il porcello allora la prese con forza e la fece stendere sul tavolinetto dopo che aveva detto al ragazzo di liberarlo e davanti a lui iniziò a scoparsela con forza e ad un certo punto gli fece segno che se voleva poteva farsi spompinare per calmare i suoi bollori. Il cameriere non se lo fece ripetere e cacciò un bel cazzone già duro e pronto per essere sbocchinato. Lei ormai in preda alla sua natura ninfomane godeva e incitava il suo amante a fottersela tutta con forza e a farle sentire che toro fosse e quando si sentì prendere la testa dal ragazzo per indirizzarsela sul cazzo non perse l’occasione e aprì la bocca vorace per farsi scopare anche in bocca.
Mentre il vicino di casa se la montava continuò a fotografarsela ora anche con il cameriere che se la scopava in bocca e gemeva come un cane in calore. Alla fine il porco disse al ragazzo di sbrigarsi a sborrare perché lui doveva andare in ufficio e stava per sborrarle in fica una seconda ondata di sborra calda.
I due iniziarono ad aumentare il ritmo e la forza delle scopate portò mia moglie in preda ad orgasmi continui e sempre più intensi; i suoi gemiti erano ormai incontrollabili tanto che fece capolino anche il proprietario del bar amico dello scapolone e con un sorriso entrò dentro chiuse la porta e mentre i due si stavano scaricando a pelle in fica e in bocca della mia cara mogliettina disse: “ Che cacchio qui c’è una festa e non mi invitate? E guarda il nuovo ragazzo oggi è il suo primo giorno e già ti ha conosciuto che porco che sei e che razza di cagne ninfomani ti rimorchi ogni volta. Dai finite in fretta che voglio scaricarmi anche io prima di tornare al bancone”
I due sborrarono come tori facendo godere ancora di più la vacca che si sentì piena e sfondata. Ovviamente il vicino di casa se l’era voluta scopare a pelle per avere il gusto di riempirle la fica di sborra per cui il padrone del bar disse che volendo anche lui non usare il preservativo preferiva cambiare buco.
Mia moglie era ormai preda delle sue voglie per cui non si oppose quando il padrone del bar la prese e senza troppa attenzione la fece piegare sul tavolino mettendo il culo in bella mostra. Il porco era un tipo grosso e tozzo ed aveva un cazzo grosso e già duro e dopo esserselo cacciato lo mise in bocca a Teresa per farselo finire di indurire. Subito dopo si posizionò dietro di lei e le ficcò la cappella in culo con un colpo secco cosa che fece trasalire la troia che si rese conto delle sue dimensioni.
Il padrone inizi a dirle parole sconce invitando il suo amico a fare belle foto e quando seppe che era sposata iniziò a fare commenti anche sulle corna del marito di quella vacca ninfomane. E mentre le parlava oscenamente aumentava l’inculata ficcandole il cazzo fino ai coglioni fino a che iniziò a tenerle il cazzo ficcato dentro iniziando a scaricarsi i coglioni gemendo come un orso.
Quando anche lui finì di sborrarle in culo la scena era di loro con lo sguardo appagato e mia moglie ancora appoggiata di pancia sul tavolino scossa ancora dai fremiti del triplo trattamento ricevuto. Aveva orgasmato così tanto che non aveva più forze ma ben presto si dovette rimettere in piedi perché il suo amante doveva andarsene e non poteva rimanere oltre.
Quando uscirono il proprietario le sorrise e le disse di tornare quando voleva che le avrebbe offerto un’altra consumazione.
Un volta fuori lo scapolone la baciò volgarmente in bocca e le disse che non era ancora contento e che l’indomani mattina prima di andare al lavoro sarebbe dovuta salire a casa sua per una monta mattutina. Lei tentò di mettere la scusa che non poteva farlo per non farsi scoprire da me ma alla fine cedette e gli promise che sarebbe passata per pagare il suo pegno.
Quello infatti l’aveva anche minacciata di farmi vedere le foto fatte mentre in tre se la stavano ripassando in ogni buco.
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