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UNA GIORNATA AL MARE (II)


di porcelli321
16.08.2020    |    22.940    |    2 9.6
"Chiesi dove fossero e mi rispose che erano da un suo amico per far provare qualche vestitino elegante a mia moglie..."
Il giorno dopo mi riuscii a liberare per pranzo e subito scappai al mare per fare una sorpresa a mia moglie , Teresa, ma quando arrivai non trovai nessuno in casa e anche i cellulari di mia moglie e del mio amico erano irraggiungibili. Ero tranquillo perché la mattina avevo sentito Teresa che mi aveva detto che andava tutto bene e che sarebbero andati al mare in una zona nuova dove i cellulari non prendevano. L’unica cosa che non mi spiegavo lo strano tono di voce di mia moglie tra il distrutto e il timido.
Se avessi saputo cosa il giorno prima le avessero fatto fare e di come avesse passato la notte forse non mi sarei meravigliato.
Della sua avventura al mare già vi ho scritto ma non sapete ancora cosa il mio caro amico le aveva riservato per la sera.
Dopo il mare mia moglie era distrutta per come era stata montata dal mio amico e dai suoi amici. L’avevano lasciata sfondata e piena di sborra ma oltre a quello lei era combattuta tra il senso di colpa nei miei confronti e la voglia di cazzo che ancora le bruciava dentro. Del resto quella dose massiva di cazzi grossi e duri l’aveva cambiata moltissimo rispetto alla mogliettina timida e limitata nel rapporto sessuale.
Il viaggio di ritorno fu caratterizzato da un profondo silenzio di mia moglie che non riusciva a dire nulla ancora scossa dagli infiniti orgasmi provati. Il mio amico in modo sadico si godeva la scena di lei mezza nuda e piena di sborra che tentava di nascondere la sua eccitazione ancora forte.
Quando arrivarono a casa lui le ordinò di prepararsi perché l’avrebbe portata a far compere visto che la sera l’avrebbe portata a cena fuori ma non aveva visto nessun vestito adatto.
Lei quasi in trance si preparò e insieme a Marco, il mio amico, andò con lui in un negozio di un suo amico li a Sabaudia. Appena dentro lui la presentò come la moglie di un suo caro amico a cui voleva regalare un bel vestito per una serata particolare.
Il commesso si studiò la mia signora e facendola camminare e girare su se stessa pensò a cosa proporre.
Mentre lui cercava il vestito adatto Marco disse a Teresa di spogliarsi per prepararsi a provare l’abito che lui le voleva regalare. Lei allora si diresse verso il camerino ma Marco in modo autoritario le disse che non c’era bisogno di nascondersi visto che il proprietario del negozio era un suo amico fidato e non avrebbe detto nulla a nessuno. Quando questi tornò si trovò mia moglie con solo un mini tanga e le scarpe con i tacchi; appena la vide disse a Marco che come sempre trovava delle belle pollastrelle da godersi e anche Teresa non era da meno. Lei a quelle parole arrossì e allora Marco la prese per mano e la fece girare su se stessa lentamente per farla ammirare in tutta la sua nudità.
Il negoziante le si avvicinò e cominciò a toccarle le tette per sentire come fossero sode e la cosa subito fece sciogliere Teresa che aveva ormai scoperto come i capezzoli fossero un suo punto debole. Poi le passò dietro le spalle e le iniziò a tastare il culo in modo osceno facendo continui apprezzamenti; quando le mise due dita in fica guardò Marco e gli disse “non mi dire che già ve la siete ripassata tu e quegli altri tre porci. Senti come è sfondata la signora. Ma il maritino lo sa?”
Marco allora rispose: “Oggi ho voluto provare una mia teoria su di lei e cioè che sotto un aspetto dimesso e tranquillo si nascondeva una troia vogliosa di cazzo. Ed avevo ragione” Poi rivolto a mia moglie le disse:” dai cagna dillo al mio amico come ti è piaciuto essere sfondata dai nostri cazzoni”
Teresa arrossì incredibilmente e rimase in silenzio. Allora Marco le si avvicinò e mentre le strizzava un capezzolo sadicamente le disse di non essere timida e di dire al suo amico cosa avesse provato al mare.
Lei molto impacciata ma stimolata dal trattamento al capezzolo di Marco balbettando iniziò a dire:” mi sono sentita trattare come una troia da loro e per la prima volta in vita mia ho orgasmato così profondamente e così tante volte che credevo di sognare”
Il Marco smise di martorizzarle il seno e la mandò tra le braccia del suo amico dicendole se volesse provare a vedere se quello che dicevano fosse vero. Quello non se lo fece ripetere e prese con forza mia moglie tra le braccia e subito le ficcò la lingua in bocca per un bacio animalesco mentre con le mani la tastava ovunque iniziando a ficcarle tre dita in fica per sentire come fosse di nuovo zuppa e vogliosa.
Poi con fare deciso le mise una mano in testa e la spinse ad inginocchiarsi davanti a lui ordinandole di cacciargli il cazzo e di spompinarselo per bene. Teresa ebbe un attimo di esitazione ma Marco con il cellulare in mano le disse:” dai non fare la santarellina che ho già parecchie prove da far vedere al cornuto di che razza di moglie ninfomane si ritrova”
Teresa ormai non poteva più ribellarsi ammesso che lo avesse realmente voluto. Tirò giù la chiusura lampo al porco e mise una mano dentro afferrando un cazzo che la fece trasalire per come era grosso. I due porci si misero a ridere ben sapendo che effetto le avrebbe fatto provare impugnare quel randello di carne . Quando lo cacciò fuori lei rimase imbambolata per quel cazzo che ancora non del tutto in tiro già aveva dimensioni impressionanti. Il porco la prese per i capelli e le ordinò di iniziare a lavorarselo che aveva voglia di scaricarsi i coglioni. Lei iniziò a leccarglielo diligentemente e con sempre più passione capendo che ormai lei stava prendendo una china pericolosa visto il piacere che stava provando a sbocchinare quel perfetto sconosciuto così come aveva fatto al mare con Marco e i suoi amici.
Mentre lei si faceva scopare in bocca quello la riempiva di parolacce e insulti cosa che la faceva eccitare ancora di più. Franco, il proprietario del negozio, iniziò a ficcarle il cazzo fino in gola lasciandoglielo piantato per alcuni secondi fino a che lei non sii sentiva soffocare iniziando ad annaspare in cerca di aria.
Lui le cacciava il cazzo ma subito le dava un sonoro schiaffo sulla guancia dicendole che doveva meritarsi il suo cazzo e subito dopo ricominciava il trattamento.
Alla fine il porco disse a Marco di farle un bel primo piano perché voleva immortalare la scena della sborrata in bocca per farla vedere a me se lei fosse stata meno disponibile.
Marco ubbidì e poco dopo Il suo amico iniziò a scaricare in bocca a mia moglie almeno una decina di copiose schizzate di sborra. Lei stentava a contenere quel fiume che ormai le aveva imbrattato faccia capelli e tette ma il cazzo non sembrava finire mai di sborrare.
Mentre quello le sborrava in bocca lei si stava sgrillettando con tre dita in fica vogliosa di godere insieme a lui e la cosa la fece sentire ormai una troia ninfomane senza speranza. Ovviamente il suo masturbarsi fu immortalato da Marco che iniziò a commentare in modo osceno la scena dicendo che avrebbe dato qualsiasi cosa per vedere la mia faccia di fronte ad una esibizione di mia moglie di quella oscenità.
Come per magia io in quel momento decisi di telefonare a Teresa per un saluto prima di cena. Lei all’inizio non voleva rispondere visto che era ancora fremente per la sborrata subita e l’orgasmo che si era data da sola. Marco la costrinse e lei mi rispose. Sentii subito che la sua voce era molto strana; le domandai cosa avesse ma lei mi disse che era tutto ok e che non dovevo preoccuparmi . Le chiesi come stesse andando con Marco e lei mi disse che era molto gentile con lei e che non dovevo preoccuparmi. Poi sentii che Marco volle salutarmi e mise il viva voce.
Sentii il mio amico molto euforico e gli dissi di fare il bravo con mia moglie. Lui con tono sornione mi rispose di stare tranquillo e che mia moglie non si sarebbe lamentata del suo trattamento. E li sentii ridere lui e un altro non capendo bene i commenti che si stavano scambiando.
Chiesi dove fossero e mi rispose che erano da un suo amico per far provare qualche vestitino elegante a mia moglie. Mi raccomandai di non farle spendere molto ma sentii il suo amico rispondere che le avrebbe fatto uno sconto adeguato alla sua bellezza e alla sua sensualità. E risero in un modo che non riuscii a capire ma che mi lasciò un po' perplesso.
Li salutai con Marco che mi diceva che la sera avrebbe portato in un bel locale la signora tanto per non farle sentire la mia mancanza ma che dovevo stare tranquillo perché di sicuro lei si sarebbe divertita e goduta la serata. Mi disse anche che l’avrebbe presentata a qualche suo amico tanto per far scena di avere una amica così attraente. Io salutai pensando che fossero solo delle normali battute tra amici e non sospettavo cosa stessero combinando a mia moglie.
Dopo la pompa Franco si ricompose dicendo a Marco che si meritava uno sconto se avesse avuto anche la possibilità di montarsi Teresa a suo piacimento. Marco ovviamente acconsentì e iniziarono a far provare a Teresa alcuni vestitini che avrebbero fatto addrizzare il cazzo ad un morto.
Dopo ricominciarono a provare dei vestiti e alla fine ne scelsero uno rosso molto attillato , corto e scollato che lasciava poco all’immaginazione e di sicuro metteva in mostra le doti della mia signora. Lei quando vide cosa avevano scelto per lei iniziò a dire che non lo avrebbe mai indossato , che erano dei pazzi e che aveva paura che io lo venissi a scoprire.
Marco come al solito non si scompose tirò fuori il cellulare e le fece vedere il filmetto della sborrata di Franco di poco prima e di come lei si sfondasse con le dita la fica pur di partecipare all’orgasmo.
Anche questa volta Teresa capì che non aveva scelta e si preparò alla serata che Marco le aveva preparato.
Verso le nove uscirono dopo che lei si era rimessa in ordine e truccata in modo pesante proprio come Marco le aveva ordinato. Se l’avessi vista così conciata avrei stentato a riconoscerla sicuramente.
Marco la portò in un locale dove si poteva fare una cena frugale tipo happy hour bevendo qualche spritz. Teresa non era abituata agli alcolici e al secondo cocktail si sentiva euforica e sempre più coinvolta dal gruppo di amici che Marco aveva invitato per la serata. C’era anche una pista da ballo dove ben presto si trasferirono tutti per scatenarsi un po'.
Appena in pista Teresa si vide circondata da 4 amici di Marco che con la scusa di ballare iniziarono a strofinarsi in ogni modo a lei iniziando a farle sentire la loro eccitazione sempre più pronunciata. Marco la prese tra le braccia e la baciò oscenamente li davanti a tutti con lei che ormai sua succube rispose a quel bacio senza vergogna.
Subito i 4 amici iniziarono a complimentarsi con Marco dicendo che avevano visto subito che porcella fosse la sua nuova conquista. Finito di baciarla Marco la rispinse in mezzo a loro che incoraggiati dal bacio ripresero a ballare intorno a lei ma stavolta senza troppi complimenti iniziarono a metterle le mani ovunque li in mezzo a tutti. Lei si sentiva sempre più sciolta aiutata anche dal terzo spritz che si era bevuta. Dopo un po' che ballavano il più intraprendete le mise un braccio intorno ai fianchi e dopo uno sguardo di intesa con Marco si portò Teresa verso i bagni. Lei li per li non capì ma quando quello la spinse nel bagno degli uomini capì che era arrivato il momento di un’altra esperienza devastante. Quello la spinse in un cesso e chiuse la porta iniziando subito a baciarla in bocca mentre le metteva la mano sotto la minigonna arrivando a strapparle il mini tanga che portava. Lei non tentò neanche di resistergli visto che come lui si accorse subito mettendole due dita in fica era già zuppa e pronta per la monta.
Il porco si cacciò un cazzo già eccitato e senza troppi complimenti dopo averla girata faccia al muro glielo piantò in fica con un colpo secco strappandole un gemito di dolore. Subito iniziò a montarsela come un animale premendole il viso sul muro e dandole bordate in fica sempre più violente. In realtà non resistette molto e poco dopo gemendo come un animale iniziò a sborrarle in fica mentre le leccava la faccia in modo osceno.
Lei si sentiva violentata letteralmente ma invece di arrabbiarsi si eccitò ancora di più e riuscì ad orgasmare quando si sentì riempire la fica dal caldo nettare del toro di turno.
Quando stavano per uscire dal bagno entrò Franco, il proprietario del negozio, che era stato avvertito da Marco di dove fosse Teresa. Senza darle il tempo di reagire la riprese sotto braccio e mentre le sussurava cose oscene nell’orecchio la riportava nel cesso da cui era uscita con il primo toro. Una volta dentro la poggiò col sedere sul lavandino a gambe larghe e cacciato il cazzo in tiro glielo schiaffò in fica già aperta e lubrificata dalla sborrata precedente. E meno male perché, viste le sue dimensioni, senza quella preparazione lei si sarebbe sentita sventrare. Lui si godette il viso di Teresa che cambiava espressione man mano che glielo infilava dentro lentamente ma inesorabilmente fino ai coglioni. Arrivato in fondo si fermò iniziando a leccarla e a baciarla in bocca. Lei sempre più carica e non appagata dalla precedente scopata aspettava che lui cominciasse a montarsela ma vedendo che lui non si decideva iniziò a pregarlo, implorarlo di farla sentire scopata come una vacca. Lui ridendo sadicamente le disse che se voleva essere sbattuta a dovere lei doveva presentarlo al cornuto; cioè a me. Lei avrebbe fatto di tutto in quel momento e disse di si ma che ora doveva farle sentire il suo cazzo sfondarle la fica senza pietà.
Franco eccitato dalla sua sottomissione iniziò a scoparla con forza tenendole le gambe larghe in modo che la fica fosse tutta aperta e disponibile. Lei sembrava impazzita per come gemeva e si aggrappava con le braccia al suo collo implorandolo di non smettere e di sborrarle dentro tutta la sua forza di toro da monta.
Quello sembrava non finire mai di scoparsela e resisteva senza fine portandola a orgasmi ripetuti e sempre più forti e profondi. Alla fine lui iniziò ad aumentare il ritmo dicendole cose sempre più oscene :” dai troia da oggi cercherai solo cazzi grossi e scopare con il cornuto di tuo marito non ti farà sentire più nulla. Domani a tuo marito gli dirò che non ti merita e voglio vedere che faccia ha un cornuto che lascia sua moglie nelle mani di uno che considera un amico e che invece si diverte a offrirla a tutti i suoi amici.” “sei una vacca che da oggi si è scoperta anche una ninfomane e prima o poi ti metteremo in cinta a forza di sborrarti in fica.” Preparati che poi ci sono almeno altri 5 porci che vogliono scaricarsi i coglioni in fica”
Alla fine le piantò il cazzo fino all’utero e iniziò a riempirle la fica di sborra come se poche ore prima non le avesse già regalato una ricca bevuta di caldo latte schizzato fuori da quel cazzo da toro.
Finita quest’altra monta mia moglie era sconvolta Franco l’aveva fatta scendere dal lavandino ma posatala a terra lei non riusciva più a chiudere le gambe per come lui gliele aveva allargate e la fica sfondata non aiutava a riprendere una postura normale. Lei tentò di camminare senza troppo successo e appena si mise dritta iniziò a sentire la fica che le colava per come i due tori l’avevano riempita di sborra.
Uscì da quel cesso completamente disfatta lasciando a bocca aperta alcuni uomini entrati li per pisciare e che si erano gustati la scena dalla porta socchiusa. Quando tornò da Marco Franco gli disse che era stata una bella scopata e che però non poteva finire li e il giorno dopo voleva che portasse lei e me a casa sua per un pranzo in modo che potesse conoscermi e magari continuare la conoscenza di Teresa.
Mia moglie rabbrividì a quella proposta impaurita che io potessi scoprire che depravazione le avesse fatto raggiungere il mio caro amico.
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