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I COLLEGHI DI MIA MOGLIE (III)


di porcelli321
27.10.2020    |    11.132    |    1 9.5
"In un'altra lui si era slacciato la camicia e volle che fotografassi mia moglie mentre con tutta la lingua fuori faceva il gesto di leccargli il petto..."
Quando la sera mia moglie tornò a casa le chiesi spiegazioni sul perché si fosse vestita in quel modo e sul fatto che ci si fosse anche fatta fotografare in ufficio. Senza parlare della foto in cui stava vicina la capo con tutte le tette in bella mostra.
Lei mi rispose semplicemente che le avevano proposto un aumento di stipendio legato al cambio di ruolo . sarebbe passata da semplice assistente del capo reparto a responsabile accoglienza clienti. La mansione prevedeva oltre ad un incremento dello stipendio anche un vestirsi in modo più di rappresentanza (che io traducevo in “porcello”).
Le dissi che non ero d’accordo ma lei replicò secca che la carriera era la sua e non voleva perdere quella importante occasione. Tanto per chiarire meglio il concetto mi fece vedere il vestito che avrebbe dovuto indossare il giorno dopo. Un vestito stretto e corto e scollato davanti in modo molto provocante e dietro anche aveva una scollatura che arrivava poco sopra il culo.
Protestai vivamente e lei mi disse di non rompere e di capire che le occasioni come quella nella vita capitano raramente e lei non voleva rinunciarci. In realtà lei sapeva benissimo che non era un discorso di carriera ma solo di compiacere ai suoi bull e al capo branco (Enzo) in particolare.
La mattina seguente stesso rituale delle foto ma stavolta senza problemi mi fece vedere che le mandava a Enzo che rispose “Ottimo. Attenta però a non mettere l’intimo altrimenti diventi volgare nel farlo intravedere nella stoffa trasparente. E mi raccomando salutami il tuo maritino” lei senza crearsi problemi mi fece leggere il tutto dicendomi “Vedi come è gentile il mio capo a mandarti i saluti? Mi ha detto che un pomeriggio di questi mi devi venire a prendere in ufficio per farti offrire un aperitivo”
Mentre mi parlava mi riprese il cazzo in mano come la mattina precedente e mi sussurrò lussuriosa all’orecchio: “Ti è piaciuto ieri come ti ho fatto sborrare nei pantaloni come un ragazzino verginello vero? Ti eccita nel pensarmi vestita anche oggi così come una zoccola in mezzo a degli estranei vero? Mmmmmm. Lo sento che ti stuzzica l’idea hai il cazzetto duro. Porco” e iniziò nuovamente a lavorarmelo con la mano fino a che io gemetti sborrando senza vergogna di nuovo dopo poco nei pantaloni. Lei iniziò a ridere oscenamente dicendomi che se lo avesse raccontato in ufficio li avrebbe fatti morire dal ridere. Io le dissi di non fare la stronza e che certe cose erano legate alla nostra intimità.
Lei mi rispose stizzita: ”Intimità? Ma dai la chiami intimità il nostro modo di scopare? Meglio non toccare questo tasto” evidentemente non voleva offendermi dicendomi che non poteva più continuare ad accontentarsi del mio cazzetto piccolo e anche poco resistente.
Rimasi ferito nel sentire quella confessione preoccupandomi di vederla legata anche ad un cambio radicale di modo di vestirsi che evidentemente la faceva sentire più ammirata e al centro dell’attenzione.
La troia quando arrivò in ufficio disse tutto ai suoi colleghi e il solito Enzo disse che più tardi avrebbero fatto un altro giro di foto da mandarmi. L’occasione venne quando il ragazzo del bar arrivò a prendere le tazze del giorno prima; il ventenne non toglieva gli occhi di dosso a mia moglie e il capo allora dopo un cenno con gli altri prese il cellulare di mia moglie e iniziò a filmare. Un altro collega allora fece finta di far cadere per caso un cucchiaino passando la tazzina e subito ordinò a Teresa di raccoglierlo. Lei subito si chinò , tenendo le gambe dritte, per prendere il cucchiaino proprio davanti al garzone del bar. La scena fu ripresa mirabilmente da Enzo che immortalò il culo di mia moglie uscire fuori dal vestito stretto e corto e il ragazzo diventare rosso per l’eccitazione.
Quando poi Teresa si rimise dritta cercò di sistemarsi il vestito che era inesorabilmente salito davanti e dietro a livello inguinale. Al che Enzo scattò in piedi e prendendo mia moglie per un braccio le impedì di abbassarsi il vestito dicendo “Io non capisco perché metti dei vestiti così attillati e corti e poi stai sempre a riabbassartelo. Se non volete scoprire le tue intimità vestiti diversamente ora per punizione rimarrai così fino alla fine. E non fare la verginella davanti al ragazzo che si è visto che lo hai fatto a posta per farlo eccitare. Vorrei solo conoscere quel cornuto di tuo marito per chiedergli se sa che troia che sei”
Poi continuò “Mi è venuta una bella idea per farti perdonare dal ragazzo ora i fai una bella foto con lui che poi giriamo a tuo marito per fargli vedere come ieri che lo pensi sempre hehehe”. Il ragazzo subito si fiondò a fianco di Teresa per mettersi in posa con lei che tutta rossa in viso cercava di tenerlo staccato. Ma l’occhiata di Enzo fu chiara e così si arrese e permise al ragazzo di abbracciarla per la foto e si senti subito mettere una mano sul culo. E visto che la mini era salita parecchio quello ne approfittò subito per tastarle spudoratamente le chiappe in bella mostra. Poi lei su ordine del boss dovette attaccarsi per bene a lui alzando una gamba fino a sfiorargli il cazzo di marmo con lui che le teneva una mano sulla coscia.
Quando mi arrivarono quelle foto mi si fermò il cuore. Ma cosa stavano facendo diventare mia moglie in ufficio? E come mai lei si lasciava gestire in quel modo? Non vivevo più e le telefonai subito.
Lei mi rispose ma capii che ero in vivavoce ma non riuscii a non chiederle del perché si era fatta fotografare in quel modo col barista. Lei tranquillamente rispose che lo aveva trattato male e che, in quel modo, lei voleva sdebitarsi e scusarsi. Poi sentii i suoi colleghi che mi invitavano la sera per un aperitivo e di non mancare.
Io cercai di inventarmi un impegno di lavoro ma loro non ci fecero caso e mi dissero che alle 18.00 dovevo andare a riprendermi la moglie.
Quando la sera mio malgrado arrivai li trovai ancora stranamente al lavoro e mi fecero sedere su una poltrona in un angolo della sala dove c’erano tutti. Mi dissero che Teresa era impegnata con Enzo per una pratica e li mi accorsi che l’ufficio del boss era chiuso. Si sentivano delle voci ovattate e credetti di sentire anche degli strani gemiti ma pensai fossero rumori venuti da fuori. Dopo un po' uscirono tutti e due e mia moglie mi salutò fugacemente ma Enzo la sgridò dicendole che una brava moglie saluta come si deve un bravo maritino come me.
Lei allora si avvicinò mi mise una mano dietro il collo e ficcandomi la lingua in bocca mi iniziò a baciare oscenamente come mai aveva fatto prima. Li per li fui distratto ed eccitato da quel bacio ma ben presto mi accorsi che la bocca di mia moglie aveva uno strano sapore simile all’odore che lei aveva quando rientrò a casa due sere prima. Non potevo ragionare lucidamente perché capii che quel sapore era sapore di sborra appena schizzatale in bocca. Mi staccai istintivamente ma sentii Enzo bloccarmi la testa e mia moglie ricominciare a ficcarmi la lingua perversamente in bocca. Senza esagerare mi sentivo violentato con il boss che mi bloccava e mia moglie che godeva a farmi sentire la sborra che si era appena bevuta.
Tutti osservavano la scena eccitati perché ovviamente era tutto organizzato e sarebbe servito a vedere come io avessi reagito. Dal canto mio avrei voluto protestare ma lo sguardo pieno di sensualità di mia moglie mi bloccò per non parlare del fatto che lei senza vergogna mentre mi baciava mi aveva impugnato il cazzo da sopra i pantaloni come le mattine precedenti.
Ero si eccitato ma anche imbarazzato per il fatto che lo stesse facendo davanti a tutti che iniziarono a fare commenti porcelli del tipo “Attenta Teresa non farlo esplodere? Ti entra tutto in mano? Che dici a tuo marito piace il sapore che hai in bocca?”
Alla fine mia moglie si staccò da me e mi fissò negli occhi con uno sguardo direi perverso. In quel momento entrò il ragazzo del bar , quello delle foto, con gli aperitivi. Al che Enzo mi presentò a lui come il maritino di Teresa chiedendogli se era soddisfatto delle scuse che lei gli aveva fatto per averlo trattato male la mattina. Lui con aria porcella disse che avrebbe voluto qualche altra foto con lei per sentirsi del tutto soddisfatto. Enzo allora mi passò il suo cellulare dicendomi ”OK. Però credo che dovresti essere tu a fotografare tua moglie caro maritino”
Mi trovai con il cellulare in mano mentre il ragazzo prendeva posto vicino a mia moglie che era rimasta col vestito che ormi le scopriva tranquillamente anche la fica depilata e nuda. Il ragazzo iniziò con un prima posa mettendosi dietro mia moglie e prendendola per i fianchi e spingendole il culo mezzo nudo sul pacco del suo cazzo eccitato.
Poi alzò le mani mettendogliele sotto i seni che, aiutati dalla scollatura del vestito e dalla manovra del ragazzo, uscirono fuori mostrando i capezzoli eccitati e duri.
Poi il ragazzo mise una mano sulla testa di Teresa costringendola a inginocchiarsi davanti a lui e dirigendole poi la faccia sul pacco. La cosa che mi stava facendo impazzire fu che ogni volta che aveva la posa voluta lui mi diceva ”puoi scattare maritino”.
In un'altra lui si era slacciato la camicia e volle che fotografassi mia moglie mentre con tutta la lingua fuori faceva il gesto di leccargli il petto. Devo dire che lei sempre più rapita da quella situazione perversa , con me che addirittura ero li a farle le foto, non si limitò a far finta di leccarlo ma iniziò un lavoro di lingua sul petto e i capezzoli del ragazzo che non passò inosservato. Il ragazzo subito commentò: “Ma che fai. Vuoi far vedere a tutti che cagnetta vogliosa che sei? Anche al tuo maritino? Ti attira il mio randello vero? Dai cacciamelo fuori troia.”
Lei subito si mise di nuovo in ginocchio e dopo avergli slacciato la zip dei pantaloni ci infilò una mano vogliosa dentro che cacciò fuori impugnando il cazzo eccitato del ragazzo. Per lei in quel momento non esistevo. Infatti l’unico di cui cercò lo sguardo fu Enzo che le fece cenno di continuare. Avuto il permesso mia moglie fece una cosa che ulteriormente mi dette una pugnalata al cuore: inizio a leccare la cappella grossa e turgida a colpi di lingua piena. Il ragazzo faceva commenti sempre più pesanti guardandomi fisso in viso. Poi prese per Ii capelli Teresa e iniziò a scoparsela in bocca senza pietà fino ai coglioni. Ci godeva a lasciarla senza fiato e farle aumentare la salivazione a mille. Lei del resto se lo sbocchinava vogliosa e con un’arte che mai aveva usato prima con me. Ad un certo punto il ragazzo iniziò ad aumentare il ritmo del bocchino urlandole “Troia di una bocchinara fai vedere a tuo marito che cornuto che è e che razza di puttana si è sposato. Dai vacca oggi facevi tanto l’altezzosa con me e ora ti beccherai la mia sborrata tutta in bocca e guai a te se ne sprechi una sola goccia. E tu maritino fai il bravo e riprendi tutto. Cornuto”
Io ebbi l’istinto di saltargli al collo ma lo vidi cacciare il cazzo dalla gola di Tresa e tenere la cappella appoggiata alla sua lingua e li mi bloccai vedendo come iniziasse a schizzare con fiotti densi e abbondanti che sembravano non finire più. Ben presto le riempì la bocca e mentre io pensai che ora lei sarebbe andata a sputare tutto quel liquido osceno lei guardandomi negli occhi inghiottì tutto facendomi poi vedere la bocca vuota. Mi cedettero le gambe e mi dovetti sedere senza forze.
Lei allora si alzò dopo aver ringraziato il ragazzo e venne da me e come prima mi baciò di nuovo oscenamente in bocca dicendomi che da quel giorno il nostro rapporto sarebbe stato molto diverso
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