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VI LEZIONE – IL SEXY SHOP


di porcelli321
17.04.2020    |    5.823    |    1 9.1
"Poi lo prese in mano inizio’ a strofinarselo sulla fica e, incitata da tutti, iniziò a ficcarselo dentro cavalcandolo e godendo sempre di più..."
Rispetto ai precedenti racconti qui mi sono preso alcune liberta’ rispetto alla realtà degli avvenimenti con l’intento di rendere il tutto più intrigante; almeno spero!

Dopo i vari incontri in cui le avevano sborrato in tutti i buchi sverginandomela anche di culo i 4 bull decisero che era arrivato il tempo per portarla in un sexy shop. Stefano organizzò la visita presso un negozio di un suo amico, Michele, in modo da essere aiutati e consigliati su cosa fosse più indicato per la mia signora.
Lei era molto emozionata all’idea perché mi confessò che era curiosa di cosa ci fosse in un negozio del genere alla luce anche delle chiacchiere con le colleghe di lavoro.
Appena entrammo, tanto per chiarire la situazione, Stefano mi presentò al proprietario chiarendo che ero il marito della signora e che loro stavano cercando di svezzarla per bene visti gli scarsi risultati che io avevo avuto in 10 anni. Lui fece un sorriso e disse che aveva visto altre situazioni simili e che li avrebbero trovato tutto il necessario per aiutare la signora a esprimere il suo essere troia.
Iniziarono a vedere un po’ di vestiti sexy e il proprietario disse a Stefano che se volevamo Teresa avrebbe potuto provarli e per farci vedere come le stavano addosso. Iniziò così uno spettacolo non previsto con mia moglie che provò vari vestiti tutti molto porcelli e come una indossatrice passava in mezzo a noi per avere il nostro parere, anzi il loro parere visto che io non avevo voce in capitolo come ben presto capì il proprietario. La cosa prese una piega ancora più particolare quando entrarono due uomini, clienti abituali del negozio, che rimasero sorpresi da Teresa che provava i vestiti e sfilava per farsi ammirare. Il proprietario spiegò subito loro che io ero il marito e gli altri 4 invece i bull che stavano lavorando per educarla al sesso in tutte le sue sfaccettature essendo io incapace di farlo.
Molto interessati allo spettacolo mi chiesero, con un sorrisino, se potevano assistere ed io senza neanche accorgermi di ciò che dicevo mi sentii rispondere: “certamente” al che i miei amici aggiunsero “ il cornuto si eccita quando la moglie fa addrizzare i cazzi di altri uomini per cui se vi va di segarvi fate pure.” I due porci non se lo fecero ripetere e cacciarono fuori i loro cazzi di notevoli dimensioni mettendosi in bella mostra davanti a Teresa che alla vista dei cazzi eccitati di due estranei iniziò a eccitarsi ancora di più. Giorgio se ne accorse e quando le passò vicino l’abbraccio e la baciò in bocca tanto per far capire chi fosse il dominante e mentre le ficcava la lingua in gola le ficco’ anche due dita in fica. Quando le cacciò fuori erano vistosamente zuppe e dopo essersele leccate tutte esclamò: ”Cornuto guarda che anche a tua moglie eccita mostrarsi a degli estranei. Sei proprio un gran cornuto e lei una gran zoccola”. Poi dandole uno schiaffo sul culo le disse di continuare e di provare qualcosa d’altro.
Dopo i vestiti e l’intimo sexy fu la volta dei vari giochini tipici da sexy shop. Tirò fuori una serie di cazzi finti di tutti i tipi e grandezze che fecero rimanere senza parole mia moglie. Fu colpita da un paio in particolare: uno veramente grande sia in lunghezza che diametro e un altro doppio per culo e fica.
Ovviamente il proprietario le disse che per capire quale fosse il migliore avrebbe dovuto provarli e così dicendo stese una coperta sul bancone dicendole di stendersi comodamente li sopra e iniziare a provarli senza problemi. Lei era un po’ titubante ma quando Giorgio le disse di salire ruppe gli indugi, si stese tutta nuda a cosce larghe visibilmente emozionata ed eccitata. Le passarono un cazzo non molto grosso ma con una vibrazione eccezionale. Iniziò a strofinarselo sulla fica e subito il proprietario accese il vibratore dandole una scarica di piacere. Poi lo spense e lei inizio timidamente a ficcarselo dentro quando arrivò fino in fondo lui le mise una mano sulla fica per bloccarle il cazzo dentro e accese il vibratore al massimo. Lei sembrò investita da una scarica elettrica e iniziò a orgasmare con gemiti caldi e profondi cercando di togliere la mano di Michele per liberarsi la fica da quella tortura vibrante. Ovviamente Michele rimase fermo e lei lo pregava, lo implorava di smettere di farla impazzire in quel modo. Io ero estasiato da come godesse soprattutto vedendo che intorno al tavolino c’erano, oltre i miei amici, anche il proprietario che le stava insegnando a usare il vibratore e i due clienti che continuavano a segarsi oscenamente con apprezzamenti sempre più pesanti su Teresa. Alla fine lei si arrese e gli lasciò la mano rimanendo a gambe larghe godendo come un ossesso e cercando di toccare i cazzi dei miei amici o aprendo la bocca per elemosinare almeno un bacio in bocca. Michele dopo uno sguardo di intesa con Stefano fece cenno ai due clienti di avvicinarsi a mia moglie e metterle i loro cazzi eccitati in mano per farsi finire di segare da lei. I due porci non se lo fecero ripetere e le misero i loro cazzi in mano ordinandole di farli godere. Lei ormai senza più freni per quella vibrazione in fica che la faceva impazzire di piacere iniziò a segarli pregando Michele di non smettere; i clienti dal canto loro iniziarono a toccarle i seni massacrandoglieli con le mani e mi dicevano: ”Una moglie così è una vera fortuna averla ma occorreva saperla gestire e far godere. Guarda bel cornuto come sta godendo la tua signora e come ci sega sta cagna. Cacciati il cazzo anche tu e facci vedere perché non sei riuscito tu a fare ciò che hanno i fatto i tuoi amici”. Poi rivolta a lei “Brava troia hai delle mani magiche. Forza segaci da brava puttana. Senti che seni che hai . mmmmmmmmmmmmm. Si si così “ e iniziarono a sborrare quasi all’unisono mentre mia moglie aumentava il ritmo della sega e mi iniziarono a dire: “Frocio guarda che schizzata di sborra le dedichiamo a sta puttana rotta in culo” i loro schizzi non finivano più e i porci senza neanche mettersi d’accordo mirarono ai suoi seni ormai arrossati per come glieli avevano maltrattati. I due clienti ringraziarono Michele per quel regalo inaspettato e dandomi un fazzoletto di carta mi dissero in modo porcello : ”E ora cornuto pulisci tutto. Non vorrai far andare in giro tua moglie con le tette coperte con la nostra sborra? “. Mia moglie sorridendo ai clienti che le facevano i complimenti per come fosse stata brava poi si rivolse a me “dai cornuto hanno ragione. Vieni qua e pulisci per bene da bravo maritino premuroso”. Tutti risero e io mi sentii lo stomaco sottosopra e provavo anche un po' di schifo a dover pulire con un fazzolettino tutta quella sborra che non finiva mai.
Dopo un giro di bibite , tanto per farla riprendere un po', il proprietario prese un altro fallo con una ventosa e lo fisso al tavolino e disse che quel modello era utile per essere cavalcato. Così lei si mise a cavallo su quel cazzo finto molto più grande del primo e ci guardò in modo porcello a tutti negli occhi e mentre con la mano ne saggiava la consistenza e la grandezza. Poi lo prese in mano inizio’ a strofinarselo sulla fica e, incitata da tutti, iniziò a ficcarselo dentro cavalcandolo e godendo sempre di più. I porci li intorno iniziarono a toccarla dappertutto stimolandola ancora di più e aumentando il suo piacere porco e perverso. La cavalcata aveva preso un ritmo forsennato con lei che se lo infilava sempre più dentro senza vergogna per gli estranei che le davano della troia, vacca da monta e a me del cornuto senza palle. Eravamo tutti a cazzo di fuori che ci segavamo senza ritegno mentre lei diceva di continuare a chiamarla con parole forti e umilianti.
Alla fine quando Stefano le ficco un dito in culo lei ebbe un ultimo sussulto raggiungendo un orgasmo finale senza fine e come ci disse poi mai provato prima aumentato anche dall’eccitazione per gli estranei che erano li a vederla e commentare in modo osceno lo spettacolo che stava dando.
Alla fine il proprietario ancora a cazzo dritto disse al suo amico, Stefano, se la signora mi fa una bella sega gli regalo il cazzo vibrante.
Rimasi senza parole e anche Teresa arrossì un attimo. Non si aspettava una proposta del genere ovviamente sentendo quella proposta i due clienti dissero che anche loro volevano sentire di nuovo la sua mano sui loro cazzi e che le avrebbero regalato uno slip molto indecente che lei aveva provato poco prima. Giorgio disse subito che lei non era una troia professionista a pagamento per cui li avrebbe segati ma senza compenso. Al che rivolgendosi a Teresa le disse di aiutare gli spettatori a alleggerire di nuovo la tensione dei coglioni gonfi dall’eccitazione per lo spettacolo da troia che aveva dato loro.
Lei ubbidiente ancora tutta nuda prese i cazzi dei due clienti uno per mano e iniziò a segarli; erano di nuovo duri come se già non avessero sborrato tutta la loro eccitazione poco prima. Loro evidentemente attratti da tutto quel ben di dio in bella mostra iniziarono di nuovo a palparle i seni e a leccarglieli. Purtroppo sapevamo che reazione Teresa avrebbe avuto; sentendosi stuzzicare i capezzoli e le lingue dei due estranei che se li lavoravano voracemente inizio a gocciolare dall’eccitazione iniziando a godere come una cagna in calore. Poi loro passarono alla fica ancora aperta e le ficcarono dentro ognuno due dita e iniziarono a ravanarle dentro. Teresa inizio a piegarsi sulle ginocchia per la forza dell’ennesimo orgasmo che la pervase tutta e mentre gemeva iniziò a dire ai due che voleva che sborrassero insieme al suo orgasmo. Non si fecero pregare molto e i due cazzi quasi all’unisono iniziarono a rovesciare schizzate di calda sborra sulle sue cosce con lei che alla vista dei cazzi che sborravano orgasmò di nuovo.
I due visibilmente contenti ringraziarono Giorgio ma quello con fare porcello disse che era me (il cornuto) che dovevano ringraziare e così fecero: “Grazie bel cornuto. La prossima volta vorremmo anche un bel pompino da quella troia di tua moglie”
Poi fu il turno di Michele, il padrone del negozio, che aveva una pancia prominente ma sotto un cazzo di dimensioni incredibili: non tanto lungo ma di diametro tale che Teresa non riusciva a circondarlo tutto con una mano sola . Lei rimase visibilmente scossa ed eccitata a quella vista e non si lascò pregare nel cominciare anche con lui il lavoro manuale. Anche lui inizio’ a stuzzicarle i capezzoli ma essendo un esperto prese delle pinzette per capezzoli e glieli piazzo all’improvviso strappandole un gridolino di dolore. Si tolse la camicia rimanendo mezzo nudo; una scena incredibile vedere lei bella e tutta nuda mentre segava quel porco grasso e peloso con un cazzo da toro. Il porco non contento le prese la testa e le ordinò di leccargli i capezzoli e il petto peloso. Non pensavo di arrivare mai a vedere mia moglie così umiliata e purtroppo la scena fu esaltante tanto che venni subito preso per il culo dai miei amici.
Mentre io sborravo vedendola fare la cagna anche con lui, il porco mi diceva che si vedeva benissimo che mia moglie era una troia nata e che avrebbe voluto sfondarle il culo col suo cazzo. Sentendo così lei si fermò un attimo impaurita dal fatto che Giorgio glielo permettesse. Evidentemente aveva capito che quel cazzo l’avrebbe sfondata pericolosamente. Ma Giorgio disse che ancora non era pronta per quelle misure e che sicuramente gliel’avrebbero riportata a suo tempo una volta aperta la strada per bene. Lei oltre a segargli l’asta cominciò anche a massaggiargli i coglioni cosa che eccitò a morte il porco.
Quello allora iniziò a baciarla oscenamente in bocca leccandole la faccia e il collo come un cane in calore con lei che si era abbandonata a quel trattamento porcello. Poi lui le mise una mano in testa e mentre la spingeva sul suo tronco di carne mi disse: “Ora cornuto goditi la tua vacca e guarda come le riempio la bocca di sborra” Lei iniziò a leccargli quel cazzo osceno dalle palle fin sulla cappella e poi iniziò a imboccarselo o almeno tentò di farlo visto che il diametro le rendeva difficile l’operazione. Lui continuava a incitarla e a darmi del cornuto e iniziò a scoparla in bocca lasciandola senza fiato per come glielo spingeva dentro. Lei intanto gli accarezzava il petto villoso affondando le mani in quella foresta e per darsi il ritmo le mise le mani sulle chiappe grosse e pelose. Stava evidentemente ringraziandolo per gli orgasmi che Michele le aveva fatto provare con il cazzo vibrante. Lui stava gradendo il trattamento e iniziava a gemere come un porco fino a che le prese la testa con due mani per scoparsela in bocca oscenamente riversandole addosso parole sconce e provocatorie.
Poi rivolto a me mi disse di continuare a fare foto e film perché le stava per inondare la bocca con la sua sborra. Il porco allora le cacciò il cazzo dalla bocca dicendole di chiedergli di sborrarle in bocca e lei con un tono sensuale gli disse: ”Ti prego Michele sborrami in bocca fammi bere dal tuo cazzone tutto il tuo nettare. Fa vedere al cornuto come sono brava a fare la troia bocchinara che beve tutto”.
Lui esaltato da quelle parole si prese il cazzo in mano e punto la cappella sulla bocca di mia moglie iniziando a schizzare tutta la sborra che lei gli aveva stimolato; non finiva più di schizzare e di dire che era una gran troia e che presto la voleva rivedere per farle un servizio completo. Alla fine la sborra le riempiva la bocca e le aveva coperto il viso e i capelli in modo incredibile.
Ovviamente prima di andar via anche i miei amici si vollero sfogare sborrandole anche loro in faccia e sul viso. Alla fine del trattamento era una mascera di calda sborra che le colava sui seni e sul corpo.
Uscimmo di li dopo più di due ore e tornando a casa lei mi raccontò , con aria sfatta, come tra i tanti orgasmi quello più porco era stato quello che il proprietario quasi violentandola le aveva dato tenendole ficcato il cazzo finto tutto in fica e accendendo la vibrazione al massimo.
Mi confessò anche che aveva chiesto a Stefano di poterla riportare presto li per provare altri vestiti e altri giocattoli .
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