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Prima esperienza con i miei colleghi di Milano


di porcelli321
08.03.2021    |    7.141    |    1 9.9
"Dopo di che anche lei prese una oliva e guardandoli negli occhi si leccò le dita su cui poco prima loro le avevano fatto sentire le loro di lingue..."
Dopo le prime esperienze con i miei amici Teresa, mia moglie, era ormai cambiata profondamente. Aveva ormai scoperto la sua natura ninfomane ed esibizionista; inoltre il piacere che riusciva a raggiungere mentre veniva usata e abusata da loro era per lei ormai una droga a cui non riusciva più a fare a meno.
Anche per me le cose erano cambiate ma , forse, non mi ero ancora reso del tutto consapevole fino a che punto. Del resto da quando lei scopava con i miei amici con me non si concedeva più molto dicendo che non ero in grado di farle raggiungere le stesse intensità di orgasmi che raggiungeva con loro. Fu così che mi lasciai andare con una collega con cui riuscii a riprovare il piacere di fare sesso con passione e intensità. Purtroppo lei se ne accorse e mi disse che me l'avrebbe fatta pagare perchè non concepiva che io la tradissi. Ovviamente le feci notare la stranezza di questa sua gelosia visto che ormai era diventata la schiava sessuale dei miei 4 amici che se la sbattevano come meglio volevano. Lei rimase sul suo punto di vista visto che in fondo vedeva che piaceva anche a me vederla all'opera con loro.
Passò qualche tempo e io mi dimenticai della sua minaccia di vendetta e fu così che le dissi che avevo invitato a cena un paio di miei colleghi di Milano che da tempo non vedevo. Quando glielo dissi vidi nei suoi occhi qualche cosa di strano ma che li per li non capii cosa fosse.
Quando arrivò il giorno della cena le dissi che saremmo arrivati verso le 18.00 per un aperitivo; lei rispose molto dolcemente che si sarebbe fatta trovare pronta come una amorevole mogliettina. Non so perchè quelle parole mi fecero uno strano effetto premonitore.
Incontrai i miei colleghi e insieme venimmo a casa parlando dei vecchi colleghi ormai in pensione e delle varie esperienze lavorative passate insieme.
Quando aprii la porta rimasi senza fiato; vidi Teresa vestita in modo molto sensuale: camicetta mezza aperta che faceva intravedere il seno se si muoveva; minigonna che copriva appena le autoreggenti; tacco 12; assenza totale di slip e reggiseno come poi constatai.
I miei colleghi rimasero in imbarazzo non aspettandosi una visione del genere ma fu lei a rompere il ghiaccio con una battuta: "Caro ma che colleghi timidi che hai? Ma sono muti o cosa?" E così dicendo andò verso di loro salutandoli con un bacio sulla guancia stringendosi a loro in modo da poggiare i seni sul loro petto.
Mi sentii trafitto dai loro sguardi ammirati ed eccitati. ruppero il silenzio dicendo che ero un uomo fortunato ad avere una moglie così simpatica e cordiale. Poi continuarono rivolgendosi a lei:" Certo che però tuo marito è un vero egoista ad averti tenuta nascosta così tanto tempo senza averci presentato prima. Sei un vero spettacolo di donna"
Lei fece finta di schernirsi dicendo che non dovevano esagerare nei complimenti che la mettevano in imbarazzo; in realtà era ormai il suo punto debole visto l'effetto che le faceva essere ammirata da altri uomini. Poi continuò dicendo loro che io non la meritavo visto che avevo fatto il porcello con un'altra collega.
Capii allora il perchè del suo abbigliamento: quella sera aveva deciso di farmela pagare per la mia scappatella.
I due colleghi allora iniziarono a inveirmi scherzosamente contro dicendo che non era un comportamento morale, che non meritavo una donna così e che mia moglie non doveva essere trattata in quel modo.
Lei allora si andò a mettere seduta in mezzo a loro sul divano dicendo che li ringraziava per quelle parole di conforto. Ovviamente non fece nulla per coprirsi e la mini salì su scoprendo le autoreggenti e dando uno spettacolo molto eccitante delle sue cosce che non passò inosservato ai due sempre più stupiti ospiti.
Poi si alzò di scatto dicendo che loro meritavano un buon prosecco in premio del supporto morale che le stavano dando. Così facendo la mini di stoffa leggera si alzò scoprendo per un a ttimo il culo nudo ai due sempre più esterefatti colleghi. Era ormai chiaro a tutti che la signora non indossava nessun intimo.
Loro si guardarono prima tra di loro e poi mi trafissero con il loro sguardo da veri porcelli in calore. Io ero in imbarazzo e non seppi cosa dire. Mi venne solo da dire che andavo ad aiutare Teresa un attimo. Una volta in cucina mi avvicinai a mia moglie e sotto voce le dissi :" Ma cosa ti sei messa in testa. Ti pare questo il modo di comportarti con i miei colleghi? Così mi sputtani sul lavoro. Non erano questi i patti."
Lei con la massima calma si accostò a me e prendendomi il cazzo in mano da sopra i pantaloni mi baciò voracemente e quando si staccò mi disse:" Amore mio la serata è ancora lunga e la mia vendetta non è neanche iniziata. Rilassati e goditi la tua dolce mogliettina"
Così dicendo se ne andò con il vassoio degli aperitivi in salotto. Io la seguii e mi si fermò il fiato quando la vidi dare le spalle ai due ospiti e piegandosi appoggiare il vassoio sul tavolino davanti al divano dove erano seduti loro. Era chiaro che i due potevano gustarsi il culo in primo piano della troia che, per essere ancora più provocante, aveva allargato le gambe in modo da far intravedere loro anche la fica depilata e, conoscendola, già zuppa.
Dagli sguardi dei due colleghi era chiaro che stessero ormai in paradiso per come si stava mettendo la serata. Mentre io ero sempre più soffocato al pensiero delle conseguenze che avrei avuto in ufficio se i due ne avessero parlato. Ma ancora la serata era lunga !
Lei dopo ver poggiato il vassoio prese i bicchieri e, piegandosi stavolta in avanti verso di loro, offrì da bere e una visione dei suoi seni che facevano bella mostra dalla camicetta sbottonata provocatoriamente.
Poi si rimise seduta in mezzo a loro poggiando le mani una volta sulla coscia di uno e poi sulla coscia dell'altro facendo finta di farlo casualmente mentre scherzava con loro. Quel gioco stava facendo il loro effetto sui due pacchi dei colleghi che erano sempre più gonfi.
Lei ovviamente se ne era accorta e faceva del tutto per non farli "sgonfiare". 
L'aperitivo stava andando avanti in modo brillante viste le battute sempre più osè che i due colleghi facevano con mia moglie che rispondeva a tono senza vergogna e senza limiti. 
Poi lei fece una cosa inaspettata; si tolse le scarpe tacco 12 dicendo :"Diavolo vi invidio proprio a voi ometti che non dovete indossare questi strumenti di tortura. mi servirebbe proprio un bel massaggio ai piedi." Subito i due si resero disponibili ad alleviare i suoi piedini doloranti e si alzarono mettendosi seduti per terra davanti a lei che guardandomi in modo provocante diede un piede per uno ai due gentili cavalieri che iniziarono a massaggiarle amorevolmente le estremità.
Lei si adagiò ancora più comodamente sul divano poggiandosi languidamente sul divano e portando ancora più avanti il sedere cosa che fece alzare vertiginosamente la mini. Poi chiuse gli occhi e iniziò a gemere di sollievo con tono sensuale dicendo: "Diavolo che bravi che siete con le mani. Mi state facendo arrivare in paradiso. mmmmmmmmm. Non vi fermate siiiiiiiiii. Siete dei diavolacci" 
Loro a quelle parole si diedero un altro sguardo di complicità e continuando a massaggiarle i piedi iniziarono a tirarla lentamente verso di loro in modo da far alzare la mini fino sopra la fica . Poi iniziarono anche ad allargarle le cosce facendo finta di aumentare il ritmo del massaggio per cui ben presto davanti a loro c'era la fica in bella mostra di mia moglie che gemeva languidamente come se stesse orgasmando.
I due erano sempre più ipnotizzati dal suo comportamento sempre più disinibito e provocante visto che non stava minimamente cercando di coprire la sua fica in bella mostra.
Ad un certo punto quando i due erano sempre più eccitati, senza preavviso, ritrasse le gambe si rinfilò le scarpe e si alzò dicendo che era ora che facesse la brava massaia andando a servire la cena lasciando gli uomini a fare discorsi da uomini. E mentre andava verso la cucina mi passò vicino si chinò verso di me e mi baciò lingua in bocca ovviamente facendo vedere ai due sia il bacio che il culo nudo e invitante.
Rimasi insieme ai due colleghi sempre più in imbarazzo per il comportamento inaspettato di mia moglie. Devo dire che anche loro però non riuscivano a trovare il modo di rompere il ghiaccio intimoriti anche da una mia possibile reazione al loro comportamento. Io provai a parlare di lavoro ma le loro risposte furono confuse e poco sensate; ovviamente erano ancora bloccati alla visione della fica di mia moglie. Del resto quando si alzarono i loro pacchi gonfi testimoniavano chiaramente l'effetto che aveva avuto il massaggio di poco prima.
L'imbarazzo generale venne interrotto da Teresa che rientrando portava i vassoi degli antipasti e passando vicino a loro prese una oliva e gliela offrì in un modo che portò le dita in bocca a loro che poterono così leccargliele in modo sensuale. Dopo di che anche lei prese una oliva e guardandoli negli occhi si leccò le dita su cui poco prima loro le avevano fatto sentire le loro di lingue.
Poi li invitò a tavola e la cena ebbe finalmente inizio. Durante il pasto gli argomenti si fecero sempre più porcelli e provocanti da parte dei miei colleghi che iniziarono a farle domande su come le piacesse eccitare un uomo e come a lei piaceva essere corteggiata ed eccitata.
Lei carinamente rispose:" Amo essere valorizzata e sentirmi fare complimenti. Invece io amo stuzzicare il mio partner" e dopo un breve intervallo aggiunse sensualmente :"O i MIEI partner". Quell'aggiunta fu inaspettata e dirompente e fece scatenare altre domande sempre più "penetranti" dei miei colleghi: "Come partner AL PLURALE? Cosa vuoi dirci? Ti piace giocare con più maschietti insieme? Ma allora sei proprio una bella mogliettina porcella? hehehehe" 
Lei si schernì dicendo :"Quando si fanno certi giochi più si è meglio è. Hehehehe. Perchè a voi non piacciono certi giochi?" E visto che la cena era ormai finita si alzò invitandoli a prendere il caffè sul terrazzo. Ci alzammo così tutti e mentre loro andavano fuori io , seguendo l'invito/ordine di Teresa andai in cucina a preparare il caffè e una volta pronto lo portai fuori. Trovai i miei colleghi molto vicini a mia moglie che poggiata al muro sorrideva maliziosa e la sentii rispondere:" Certo che mi piace essere al centro dell'attenzione di uomini veri e "potenti". Del resto per troppo tempo ho ignorato come fosse stimolante essere al centro dell'attenzione di altri partner oltre mio marito"
Ormai capii che la serata stava prendendo il via e che mia moglie stava preparando la sua vendetta.
Quando mi videro entrare uno dei due si rivolse a me e mi disse: "Ma lo sapevi di aver sposato una donna così sensuale? Diavolo è una vera forza della natura. Una vera tentazione anche per dei santi come siamo noi. Hehehehehe."
l'altro invece rimanendo vicino a mia moglie le si avvicinò ancora di più poggiandole il pacco su una coscia e avvicinando il viso al suo collo fece un apprezzamento sul suo profumo. Lei ridendo e accettando il complimento sul suo profumo si girò di spalle a lui e facendo finta di spostare l'attenzione sul panorama fece in modo che il pacco del suo cavaliere le si poggiasse sul culo che lei in modo sensuale iniziò a muovere lentamente massaggiandogli il cazzo.
Lui apprezzò molto e aumentando la pressione del suo pacco sul culo di Teresa si riavvicinò con la bocca e stavolta però oltre a sentire il profumo le iniziò a dare dei baci sensuali lungo il collo. La cosa fece scaturire dei soffusi gemiti di piacere a quell'azione dicendogli: "Dai non fare così neanche io sono una santa. Del resto non voglio che poi andiate a raccontare tutto ai vostri colleghi mettendo in ridicolo il mio caro maritino. Lo so come fate voi maschietti che adorate farvi grandi delle vostre conquiste da torelli focosi"
Lui subito rispose :"Tranquilla noi siamo gentiluomini e non facciamo certe cose. Del resto sei troppo invitante per non approfittarne. Hehehehe" e così dicendo le passo le braccia davanti mettendole una mano sui seni e un'altra sulla mini all'altezza della fica.
A quella vista anche l'altro collega si fece sotto e quasi strappò Teresa dalle braccia dell'amico e anche lui , con la scusa di sentirle il profumo, iniziò a baciarla lungo il collo ma senza fermarsi andò dritto alla bocca insinuandole la lingua vogliosa dentro. Lei senza esitazione rispose al bacio con altrettanta sensualità rispondendo a quel bacio osceno. A quel punto il porcello si sentì autorizzato a prenderle un seno in mano iniziando a lavorarselo con forza e con l'altra si insinuò sotto la mini andando a ficcarle due dita in fica che ormai era più che zuppa.
Finito di baciarla disse al collega: "Caro amico qui la serata si fa interessante. La signora ha la fica zuppa come una vera cagna in calore e poi baciandola mi fa venire voglia di farmi sbocchinare per sentire come mi lavora il cazzo" Poi rivolgendosi a me continuò :"Caro collega sei proprio fortunato ad avere una moglie così vogliosa di godere. Spero che stasera non te la prenderai se ci gusteremo come si deve la tua signora. E tranquillo la cosa rimarrà tra di noi se farai il bravo e non ti metterai in mezzo."
Intanto continuava a lavorarsi la fica di Teresa con le dita cosa che iniziò a strapparle dei gemiti sempre più profondi. Del resto lei iniziò a massaggiargli il cazzo da sopra i pantaloni impugnandolo con forza e dicendo: "Diavolo che cazzo che hai. mmmmmmm. Sei un gran porco mi stai facendo sciogliere con quelle dita. Mi stai facendo morire. Porco ti piace umiliare mio marito vero? Lo vedi come guarda indifeso a come mi state trattando?"
Lui allora rispose: " Non fare tanto la brava mogliettina che ho capito che porca che sei e magari tuo marito ci gode pure a fare il cornuto. che ne dici se controlliamo?" Poi aumentando il tono autoritario le ordinò:" Vai dal cornuto e cacciagli il cazzo e vediamo se è eccitato o moscio"
Lei senza esitazione venne da me e guardandomi negli occhi mi disse :"Mi hai voluto fare le corna? Ora pagane le conseguenze cornuto." E senza troppi complimenti mi slacciò la cintura calandomi pantaloni e mutande e cacciandomi il cazzo eccitato per la scena a cui stavo assistendo.
Quando i due colleghi videro la mia eccitazione entrambi si avvicinarono a me e mentre uno mi impugnava i coglioni stringendomeli con forza mi dissero :" Visto che la cosa è di tuo gradimento ora ti faremo divertire seriamente. Porco cornuto e sottodotato. Vedrai come ti montiamo la moglie da veri tori e se vorrà potrai anche masturbarti da bravo guardone impotente"
Si misero al fianco di Teresa e la portarono in salotto dove iniziarono a baciarla a turno entrambi ovunque iniziando dai seni sui quali si accanirono come cani in calore sentendola gemere senza limiti. Poi la misero sul tavolo buttando a terra ciò che era rimasto della cena e iniziarono a turno a leccarle la fica ormai grondante mentre l'altro continuava a lavorarsi capezzoli e seni. Lei era ormai persa in quel solito trattamento che le faceva uscire tutta la sua natura ninfomane e porcella. Dopo un primo orgasmo che le fecero raggiungere smisero di lavorarsela e le ordinarono di dedicarsi a loro. Quando si alzò dal tavolo i due finirono di toglierle camicetta e mini lasciandola solo con le autoreggenti e il tacco 12. 
Lei dopo averli baciati entrambi a lingua in bocca iniziò a tirar loro giù le chiusure lampo ficcando le mani dentro iniziando a lavorare le loro aste ormai turgide con le mani iniziando anche a fare commenti osceni:" Dio mio che mazze che avete entrambi. Niente a che vedere con il cazzetto del vostro amico come avete potuto vedere. Hehehehe. mmmmm senti come siete grossi e duri. Dai porcelli fatemi sentire come mi sfondate. Sono a vostra disposizione per farvi togliere ogni sfizio perverso. E tu maritino goditi come mi monteranno tutta che se potrai solo leccarmi fica e culo dopo che mi avranno sborrato dentro"
Intanto loro si finirono di spogliare velocemente e tutti nudi misero in mostra le loro dotazioni imbarazzanti rispetto al mio cazzetto. Si impugnarono le aste e i coglioni gonfi e in modo osceno uno di loro mi disse:" Porco cornuto guarda come sei eccitato nel vedere tua moglie fare la troia con noi. Ma ancora non hai visto nulla cornuto che stasera te la scopiamo in ogni buco e, tanto per gradire, la scoperemo a pelle per riempirla di calda sborra. Magari te la lasciamo anche gravida. Hehehehe"
L'altro intanto aveva preso per i capelli Teresa costringendola a inginocchiarsi davanti a lui e in modo rude e autoritario le ordinò: "Ora vacca iniziamo a fare sul serio: fammi sentire che brava bocchinara che sei e fallo vedere anche al cornuto. Dai fa la brava che ti voglio scopare fino in gola. Puttana" Il porco senza pietà iniziò a imboccarle il cazzo sempre più dentro fino a piantarle tre quarti dell'asta fino in gola lasciandola senza fiato per qualche secondo. Lei era diventata tutta rossa a quel trattamento sadico e porcello ma la voglia che aveva di essere lodata per il suo pompino appena ripreso fiato si faceva docilmente scopare ancora sempre più dentro. Anche l'altro collega si avvicinò e si iniziò a dare il cambio con il primo e anche lui di divertì a lasciarla senza fiato ridendo in modo osceno verso di me.
Poi si divertirono a ficcarglieli in bocca insieme ma vista la grandezza anche delle loro cappelle l'impresa non riuscì pienamente. I porci però iniziarono a segarsi davanti alla sua bocca aperta con Teresa che vogliosa si lavorava appena poteva le loro cappelle con la lingua per cercare di aiutarli a scaricarsi velocemente e riempirle la bocca di calda sborra. Dopo alcuni affondi in gola delle loro aste il primo le ordinò di rimanere a bocca aperta e aumentando il ritmo della sega iniziò a scaricarsi almeno una decina di schizzate di sborra subito seguito a ruota anche dall'altro. Le avevano impedito di ingoiare subito il loro nettare perchè volevano che mi gustassi come la troia si saziasse con il loro seme. Lei docile si alzò e mi si avvicinò a bocca aperta traboccante di liquido spermatico e guardandomi intensamente negli occhi chiuse la bocca facendomi vedere che una volta aperta era vuota. Poi senza che nessuno glielo avesse ordinato mi prese il cazzo in mano e iniziò a segarmi lentamente dicendo : "Porco ti è piaciuto vedere che brava pompinara è tua moglie e come mi ingoio le loro sborrate? Senti come sei eccitato. Sei proprio un gran cornuto guardone. mmmmmmm. Tesoro mio stiamo ancora all'antipasto da come vedo che sono rimasti belli in tiro i loro cazzi. Questi stasera mi sfondano tutta. mmmmmmmmmm" mentre mi parlava soavemente chiusi gli occhi abbandonandomi al suo lavoro di mano e non mi accorsi che aveva avvicinato la sua bocca alla mia e quando le sentii la lingua in bocca era ormai troppo tardi. Mi stava facendo sentire il sapore dei due maschi che le avevano appena finito di scaricarsi i coglioni eccitati. Tentai di staccarmi ma uno di loro mi prese la testa e me la bloccò impedendomi di staccarmi da Teresa che incoraggiata continuò a scoparmi in bocca con la lingua ancora intrisa del loro sperma. 
Finita quella tortura i due decisero che fosse arrivato il momento di iniziare a montarmi la moglie per cui la presero e senza troppi complimenti , dopo che uno si era steso per terra, le ordinarono di iniziare a cavalcarsi da sola sul suo cazzone in tiro. A lei non parve vero di poter finalmente sentire aprirsi tutta da quel randellone e senza esitazioni iniziò a ficcarselo sempre più dentro gemendo e godendo come una indemoniata. I loro commenti non si fecero attendere sia verso di lei che verso di me sempre più osceni e umilianti.
Quello che era sotto invitò l'altro ad approfittare del culo indifeso di Teresa che sentendo quell'invito li implorò di non farlo perchè aveva paura delle loro dimensioni. Li pregò di scoparsela uno alla volta perchè non era mai stata penetrata da sue cazzi insieme in culo e in fica.
Quella preghiera invece di farli desistere aumentò la loro libido e quello che stava in piedi mi disse: "Dai cornuto che stasera vedrai altre performance della tua cagna. Sentirai come la faremo godere e urlare di piacere". Però ora renditi utile e vai a preparare il culo della troia con la lingua in modo da aiutarmi a inculartela. vedendo la mia esitazione mi disse di fare il bravo se non volevo che l'indomani tutti i colleghi sapessero di quanto fosse troia mia moglie. A quella minaccia cedetti e con qualche difficoltà mi inginocchiai sotto mia moglie mentre lei si montava il cazzo e iniziai a leccarle il culo sbavando eccitato . Il porco che mi aveva dato l'ordine non perse l'occasione per bloccarmi la testa e ordinarmi di leccare anche i coglioni del collega cosa che dovetti fare senza protestare .
I due ridevano oscenamente e quello a cui stavo leccando i coglioni disse:" Oltre che cornuto secondo me è anche un gran bocchinaro. Dovresti sentire come è bravo con la lingua . Mi sta lavorando le palle da vero artista. E tu troia sapevi di queste qualità del tuo cornuto? Vediamo se riesci a imboccarmi i coglioni insieme." A quell'ordine l'altro fece alzare Teresa dal cazzo dell'amico lasciandomi a disposizione le grosse palle del collega. Per incoraggiarmi mi fecero una foto mentre mi lavoravo le palle di lingua mentre mia moglie si impalava su di lui dicendo che l'avrebbero mandata subito a tutti via mail . Ovviamente mi impaurii e tentai di imboccargli lo scroto; ci riuscii con qualche difficoltà e poi dovetti lavorarglielo di lingua . Finalmente mi disse di staccarmi e di lasciare il posto all'amico per la doppia penetrazione.
L'altro allora eccitato dalla scena mi lasciò in ginocchio e mi mise il cazzo sulla bocca ordinandomi di insalivarglielo per bene così come avevo fatto col culo di Teresa. Vedendomi fotografare di nuovo in quella posizione non potei fare altro che iniziare a leccargli l'asta a lingua piena cercando di finire il lavoro velocemente per finire quella estrema umiliazione.
Mia moglie dovette vedermi mentre lavoravo il cazzo che le avrebbe rotto il culo e mi disse: "Dai frocetto fa un bel lavoro così il porco mi incula meglio. Ma guarda come sei bravo a sbocchianare il tuo collega. Pensa in ufficio cosa ti faranno fare quando vorranno scaricarsi un pò i coglioni. mmmmmmmmm"
Rabbrividii a quella frase visto che il cazzo che mi stavo lavorando rispondeva sempre di più alla mia lingua diventando ancora più duro di prima. Poi il porco mi scansò e si posizionò dietro Teresa e impugnandosi l'asta posizionò la cappella sul buco del culo della cagna. Ci giocò un pò con lei che continuava a chiedere di fare piano ma senza preavviso le diede un colpo secco che fece entrare la cappella grossa e gonfia dentro. Lei lanciò un grido di dolore ma lui si aggrappò ai suoi seni e continuò la penetrazione alterando le stantuffate con il suo amico che continuava a riempirle la fica arrivandole fono all'utero.
Ben presto il culo di Teresa si abituò a quella intrusione selvaggia e il dolore lasciò il posto ad un piacere sempre più sconvolgente per lei che iniziò a orgasmare a raffica dicendo: "Si così dai non vi fermate. mi sento sventrata e mi piace. sto godendo senza limiti come neanche gli amici del cornuto hanno saputo fare. Si dai fatemi sentire il vostro oggetto del piacere. SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII. Così riempitemi con i vostri cazzi e poi sborratemi tutta la vostra perversione dentro di me"
Ero annientato da come ero stato umiliato e il ritmo della monta sembrava non diminuire mai. I due tori avevano trovato il giusto ritmo per scoparsi teresa di fica e di culo ficcandole i loro cazzi fino ai coglioni e massacrandole i seni uno con le mani e l'altro a morsi sui capezzoli
Lei gemeva e orgasmava come mai prima le avevo visto fare anche con i miei cari amici. In effetti ancora non erano arrivati a farle la doppia penetrazione.
Dopo ancora altri interminabili minuti il ritmo aumentò e i due con grugniti da animali in calore iniziarono a orgasmarle dentro tutta la loro perversione. Lei sentendoli sborrare iniziò a dire:" Si riempitemi di sborra, Si così scaricatevi dentro di me. Sono la vostra troia sbattetemi e scopatemi come volete. Vi voglio ancora dentro di me. Non mi basta ancora. Voglio i vostri cazzoni ancora dentro voglio godere senza fine."
I due si rialzarono lasciando mia moglie stesa a terra stremata ma non ancora appagata. Teresa era rimasta a gambe larghe mettendo oscenamente in mostra fica e culo ampiamente sfondati e colanti sborra in quantità industriale.
I miei colleghi dissero che volevano farsi una doccia prima di continuare ma prima quello che se l'era scopata mi disse di ripulirgli il cazzo dagli umori della mia cagna. Mi mise in ginocchio e mi offriì il cazzo ancora barzotto zuppo di un misto di sborra e umori della fica sfondata di Teresa. Cercai di ripulirglielo in fretta per non far durare troppo quella ulteriore umiliazione. Quello però capì il mio intento e per punirmi mi fece aprire la bocca e me lo infilò fino in gola lasciandomelo piantato per parecchi secondi. Fui assalito da conati di vomito e da una sempre più grande mancanza d'aria ma fortunatamente quando stavo per stramazzare lui cacciò il suo cazzo di nuovo duro e si andò a docciare velocemente.
Quando i due rientrarono si rifocillarono con un paio di prosecchi impedendo a Teresa di andare anche lei a rinfrescarsi. Dissero che il bello era che alla fine lei odorasse della loro sborra in modo che andando così a letto io mi sarei ricordato per parecchio di quella magnifica serata.
Mentre si gustavano seduti comodamente sul divano il prosecco ordinarono a Teresa di dedicarsi di bocca ai loro cazzi visto che ancora non avevano finito il trattamento. Lei eccitata dall'idea di un'altra scopata con loro iniziò a sbocchinarli avidamente e quando furono di nuovo in tiro i due torelli le dissero che ora la doppia gliela avrebbero fatta direttamente in fica.
Lei ormai non tentò più neanche di ribellarsi sapendo che sarebbe stato inutile e, daltronde, la voglia di provare anche quell'altra posizione l'attirava troppo.
Fu così che iniziò di nuovo a impalarsi su uno di loro due e quando quello arrivò a piantarglielo tutto dentro l'altro si posizionò dietro di lei e stavolta puntò alla fica. All'iniziò non riuscì subito a penetrarla ma man mano che lei si rilassava iniziò a ficcarle il cazzo dentro anche lui generando di nuovo una serie di orgasmi a Teresa incontrollati e violenti. In preda ad una libidine perversa iniziò a dire: " Siete due tori da monta. Mi avete fatto diventare la vostra vacca. mmmmmmmmmmmm . Dai non fermatevi mi state facendo arrivare in Paradiso. Godo.Godo. Godoooooooooooooo!"
I due sembrava non avessero limiti me la stavano scopando con i loro cazzi di nuovo grossi e duri. Anche quella monta sembrava non avere fine, erano due vere furie sessuali. Anche stavolta si diedero il ritmo per aumentare al massimo l'effetto della monta su mia moglie. Alla fine decisero che era ora di riempirle di nuovo la fica e grugnendo di nuovo come animali le sborrarono insieme in fica. Teresa sentendosi di nuovo riempita orgasmò urlando e gemendo più di prima.
Quando i due si alzarono lasciando Teresa stesa a terra stavolta definitivamente stravolta mi presero e mi fecero inginocchiare tra le sue cosce aperte. Mi portarono con la testa di fronte alla sua fica; la sua vista mi spaventò perchè non l'avevo mai vista così allargata; temetti per un attimo che l'avessero rovinata per come fosse allargata. Mi rincuorai perchè dal buco sfondato non usciva sangue ma solo un vero fiume di sborra. Diavolo ma come facevano a ricaricarsi così presto e così tanto.
Stavo per rialzarmi ma mi dissero di stendermi a terra. Poi ordinarono a Teresa di mettersi a cavallo con la fica sulla mia faccia e fare un 69 con me. Io li per li pensai che finalmente avrei goduto non più segandomi , come avevo fatto mentre loro si montavano mia moglie, ma anche grazie a lei. Purtroppo subito mi resi conto del prezzo da pagare per quel pompino quando lei mi poggio la fica ancora sfodnata sulla bocca .Mentre la leccavo mi sentivo riempire la bocca dal liquido che le colava dalla fica; era un misto delle sborrate dei miei due colleghi e degli umori della sua fica. La troia mi impediva di respirare liberamente premendomi con la fica sulla bocca solo quando sentiva che gliela leccavo lei si alzava un pò e mi permetteva di riprendere fiato. Così facendo ogni volta che aprivo la bocca per respirare me la sentivo riempire da quel cocktail osceno.
Purtroppo però dopo le due seghe che mi ero fatto da solo il cazzo non rispondeva più neanche al suo eccezionale lavoro di bocca per cui iniziarono a umiliarmi ancora di più dicendo che era giusto che lei mi cornificasse.
Lei odorava di sborra anche nei capelli ed era estasiata per le emozioni e gli orgasmi provati e  quando i due decisero che era ora di andare si attaccò a entrambi pregandoli di non andarsene a Milano senza ritornare a trovarci visto che voleva essere di nuovo la loro zoccola. Poi aggiunse:" Dopo questa serata potrò godere solo così per colpa vostra. Spero solo che non sarà l'ultima volta che ci incontreremo. Se vorrete verrò io a Milano pur di avere un'altra esperienza come questa. Farò tutto ciò che vorrete con voi e/o con chi vorrete voi. Voglio continuare ad essere la vostra schiava"
I due in modo sadico mi dissero che il nostro segreto sarebbe rimasto tale ma che non dovevo impedire a Teresa di fare come aveva detto e che quando loro lo avrebbero chiesto avrei dovuto accompagnarla a Milano o anche mandarla da sola. Anche loro dissero che volevano continuare a godersi le grazie di quella grandissima ninfomane di mia moglie. 
Quando ci salutammo mi dissero che loro sarebbero rimasti tutta la settimana e che , quindi, sarebbero sicuramente ritornati prima di ripartire. Non capii se considerarla una promessa o una minaccia!
Quando chiudemmo la porta lei si avvicnò sinuosa e mi disse che quella era stata lap unizione per la mia scappatella ma che ora non voleva perdere i contatti con i miei colleghi.
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