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VII LEZIONE – CENA DA AMICI


di porcelli321
26.04.2020    |    5.806    |    3 9.2
"Dopo un po' la scena era cambiata e si vedevano loro tre nel box con lei appoggiata di pancia sul cofano mentre a turno se la stavano inculando senza pietà..."
Dopo la visita al sexy shop Stefano ci invitò a me e a mia moglie a cena a casa sua insieme a Giorgio e la compagna visto che le tre signore si conoscevano anche se non avevano una grande confidenza. Preciso che le altre due donne non sapevano nulla della natura porcella dei loro compagni per cui quella sera non pensavo ci fosse stato qualche possibilità di fare giochini “strani”. Almeno così pensavo.
Teresa si preparò senza particolari troppo porcelli nel modo di vestirsi anche se vedevo nei suoi occhi qualcosa di strano.
Quando arrivammo Stefano ci accolse amabilmente baciando sulla guancia mia moglie così come feci io con la sua; per chi ci vedeva da fuori sembrava una normale cena tra amici. Quando arrivò anche Giorgio venne servito il “famigerato” prosecco e i miei due amici iniziarono a fare battute sugli effetti magici di quel vino; una battuta molto chiara per me e mia moglie ma molto meno per le altre due donne.
Ad un certo punto Giorgio chiese a mia moglie di andare a prendere i salatini posti alle spalle delle due donne quando lei fu dietro di loro successe qualcosa che non capii ma che un po' mi preoccupò: Teresa iniziò a piegarsi sulle ginnocchia cercando un appoggio per non cadere per terra. Io stavo per alzarmi ma Giorgio senza farsi accorgere mi prese un braccio per trattenermi. Nel frattempo Teresa si rimise dritta sulle gambe ma appena prese il vassoio con i salatini sembrò di nuovo presa da una scossa tanto che, oltre a vedere le ginocchia cederle di nuovo, lo scatto che ebbe fece cadere un po' di salatini per terra.
Io ancora non capivo cosa le stesse succedendo ed ero un po' preoccupato. Le amiche si alzarono andando ad aiutare a raccogliere quanto caduto con Teresa che ridendo imbarazzata si scusava per essere stata così sbadata. E senza farsi vedere lanciava uno sguardo implorante a Stefano che invece rideva sotto i baffi insieme a Giorgio che iniziò a far battute sul fatto che se uno è distratto la causa è che è innamorato. Le signore mi guardarono dicendomi che ero un uomo fortunato ad avere la moglie ancora così attratta da me. Ovviamente loro non immaginavano lontanamente la realtà dei fatti.
Quando Teresa si rimise seduta vicino a me le chiesi cosa le fosse successo ma lei tagliò corto. Dopo poco mentre parlava tranquillamente la sentii prendermi la mani e stringermela forte mentre la voce aveva iniziato a tremarle. Dissimulò il tutto con un colpo di tosse e Stefano ne approfittò per versarle altro prosecco dicendole che era la medicina giusta per tanti problemi. Lei però non smetteva di stringermi e la vedevo tirata in volto mentre si muoveva lentamente col bacino come strofinandolo sul divano. La vedevo sempre più strana fino a che facendo finta di appoggiarmi la testa sulla spalla mi disse all’orecchio di aiutarla perché non riusciva più a dissimulare gli orgasmi che stava avendo uno dopo l’altro e aveva paura che le due amiche se ne accorgessero. Approfittando che le altre due donne erano andate in cucina i miei amici in tono porcello le dissero se stesse male e lei quasi supplicandoli sottovoce rispose di avere pietà e di smetterla di torturarla in quel modo. I due porci mi presero e con la scusa di farmi vedere il nuovo stereo mi confidarono che Stefano le aveva regalato un vibratore comandato a distanza che lei aveva dovuto ficcarsi in fica senza dirmi nulla e che ogni tanto glielo accendevano senza preavviso provocandole quei cedimenti che avevo visto prima. Ovviamente gli orgasmi erano ciò che i due porci volevano farle avere costringendola a reprimere i gemiti e la voglia di urlare loro di sfondarle la fica con i loro cazzoni. Mi dissero anche che ancora non avevano portato al massimo la potenza del vibratore ed erano curiosi di vedere cosa le provocava visto come aveva reagito a tre quarti della sua carica.
Quando le chiacchiere ricominciarono i due miei amici si scambiarono uno sguardo di intesa e allora capii che era il momento di mandare il vibratore al massimo. Ero eccitato come un animale per la curiosità di vedere come Teresa avrebbe reagito. Dopo pochi secondi Stefano chiamò Teresa per farle provare le nuove cuffie dello stereo sempre per metterla alle spalle delle due donne. Quando lei si mise le cuffie il porco diede la massima potenza al vibratore per pochi secondi e facendo finta di niente le chiese “come si sente? È abbastanza forte?” ovviamente le donne pensarono parlasse del volume delle cuffie stereo . Teresa con un filo di voce rispose implorante “per favore abbassalo un po'? così non resisto”. Ma il porco senza pietà lo riaccese al massimo e si preparò per vederne l’effetto. Teresa sembrò colpita da una scossa elettrica e strinse le cosce con forza ma si accorse che così era anche più forte la sensazione che il vibratore le provocava. Stava quasi lagrimando per lo sforzo di non gemere e la vedevo persa con il suo sguardo che alla fine venne su di me come ultimo suo salvatore che avrebbe dovuto spengere il telecomando. Ma io non potevo nulla e confesso che mi stavo gustando mia moglie che soffriva per gli orgasmi che stava avendo da vera ninfomane. E in effetti Stefano mi aveva dato in mano il telecomando facendosi vedere da mia moglie che sperava che io finalmente lo spengessi ma non lo feci. Lei allora camminando stringendo le cosce e quasi barcollando si portò sulla terrazza per evitare che le due ignare compagne sentissero qualche gemito che lei non riusciva a trattenere e con la speranza che allontanandosi dal telecomando il vibratore si spengesse. In effetti fu così e questo le permise di riprendere fiato ma capendo cosa fosse successo quel porco di Stefano ci invitò tutti ad andare anche noi in terrazza per vedere cosa stesse facendo Teresa. Ovviamente portandomi dietro il telecomando appena uscii fuori il vibratore riparti di nuovo e fu come una frustata; la cagnetta per evitare guai si mise subito seduta su una poltrona che stava li fuori e cominciò a diventare rossa per l’eccitazione e il piacere che stava provando. Dopo 10 minuti di quella tortura Stefano mi riprese il telecomando e finalmente lo spense. Lei sembrava rinata e appena potè mi venne vicino dicendomi ad un orecchio che ero uno stronzo a non averla aiutata spengendo il vibratore che meritavo di essere cornuto perché non avevo le palle di impormi sui suoi amici; che le avevo fatto rischiare di fare la figura di una cagna in calore con le sue amiche.
Fu chiamata poi dai miei due amici in cucina con la scusa di aiutarli a preparare gli stuzzichini ma sapevo che in realtà volevano solo farci i porcelli mentre io ero con le loro compagne. Mi mandavano delle foto in cui uno di loro le prendeva una tetta in bocca e l’altro le ficcava tre dita in fica. Oppure con lei in ginocchio con i loro cazzi in bocca e in tutte le foto i tre facevano le corna tanto per coinvolgermi anche a me. Porci!!!
Usciti dalla cucina con la scusa che non c’era il vino giusto, Stefano disse con tono sarcastico a Giorgio “Dai Giorgio portiamoci via Teresa liberiamola dal marito non vedi come la vuole far stare attaccata a lui? Accompagnami a prendere il vino prima che chiudano i negozi portiamoci dietro Teresa e lasciamolo insieme alle nostre donne se ci promette di non provarci ovviamente. Hehehehe.”
Così dicendo presero per mano Teresa e uscirono in mezzo alle risate di tutti con le signore con cui sarei rimasto che iniziarono a ridere dicendomi che non avrebbero ceduto facilmente alle mie advance. Ovviamente stavano scherzando mentre i miei amici ancora una volta non si sarebbero limitati a comprare il vino.
Mentre io parlavo del più e del meno con le due donne mi sentii arrivare dei messaggi sul cellulare. Andai a vedere ed erano altre foto che i due miei amici le stavano facendo in auto. Si vedeva lei che veniva scopata in bocca sul sedile di dietro prima da uno e poi dall’altro. Nelle pose tutti facevano le corna tanto per farmi capire che anche quelle erano dedicate a me. Dopo un po' la scena era cambiata e si vedevano loro tre nel box con lei appoggiata di pancia sul cofano mentre a turno se la stavano inculando senza pietà. In un paio di foto si vedeva il suo viso stravolto dagli orgasmi che le stava dando quel trattamento da cagna di strada
Tornarono dopo un’ora circa e appena rientrati Teresa venne subito da me mi abbracciò e mi bacio profondamente in bocca. Le due donne iniziarono a fare commenti del genere “ma che piccioncini!” “che bello vederli così uniti” “si vede che Teresa ama solo il marito”. La realtà era ben altra; quella grandissima troia venne a baciarmi così profondamente solo per farmi sentire il sapore della sborra di quei due porci che, così come mi raccontò poi, mentre tornavamo a casa mi disse che durante il percorso in auto uno guidava e l’altro stava sui sedili dietro con lei per farsi spompinare per bene. Le avevano detto che dopo tutti quegli orgasmi ora era il momento che anche loro si sfogassero un po'. Mi raccontò che furono molto violenti nel ficcarle il cazzo in bocca e che mentre lei li spompinava le avevano massacrato i seni per come erano carichi. In effetti se li tirò fuori per farmi vedere le tette rosse e i capezzoli ancora duri e molto sensibili per come glieli avevano strizzati
Mi disse anche che, una volta rientrati nel box prima di salire a casa, la vollero inculare per bene per mandarmi le foto in diretta anche di quel trattamento. Mi disse che erano due diavoli arrapati anche dal fatto che le loro donne erano con me ignare di come se la stessero montando. Non avendo molto tempo non poterono prolungare molto la monta ma proprio per questo furono più violenti del solito e se la incularono con forza e, per non farla urlare, a turno uno la inculava mentre l’altro le ficcava il cazzo fino in gola.
Mi disse che si sentiva ancora tutta aperta e del resto le foto che i due porci mi mandavano man mano mi testimoniavano come se la fossero sfondata per bene.
Mi aveva anche raccontato di come già in ascensore avevano iniziato a baciarla in bocca ficcandole due dita in fica per spingere il vibratore ancora più dentro e in auto lo lasciarono acceso al massimo mentre se la scopavano in bocca fino in gola permettendole di gemere come meglio voleva. Tra l’altro quando salimmo in auto lei si alzò la gonna e allargò le cosce dicendomi che i due amici mi avevano lasciato un regalo. In effetti le misi una mano sulla fica e mi accorsi che da essa sporgeva il pizzo del suo tanga. I porci dopo averle tolto il vibratore le ficcarono dentro il tanga che si era messo; quando lo tirai fuori era tutto zuppo segno che il vibratore l’aveva fatta sciogliere letteralmente. La porca me lo prese dalle mani e me lo mise in bocca per assaporare i suoi umori da cagna vogliosa così come le avevano ordinato i due porci. Ubbidii docilmente e subito mi eccitai sentendo il suo sapore in bocca visto che era da tempo che non mi permetteva neanche di leccarle la fica; le chiesi almeno di segarmi ma lei mi rispose acida che non meritavo nulla visto che l’avevo lasciata con il vibratore acceso al massimo senza far nulla. Io però ero troppo carico, mi accostai con l’auto e mi dovetti fare una sega li davanti a lei che mi prendeva in giro per come fossi poco fornito e che ero un vero porco a eccitarmi nel vederla usata dai miei amici.
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