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L’autostop si paga! Con bocca e culo (26)


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
11.08.2023    |    9.792    |    15 9.1
"“Mmhhh! Siii! Assaggia il batacchio che è tutto per te!” Anche quel cazzo era buonissimo! Si chiese: ‘veramente sono un omosessuale e potrei diventare un..."

“Perché me lo chiedi quando hai già capito? Te lo ficco in culo e ti faccio allo spiedo come un galletto!”
Forse lasciarsi sodomizzare era bello... e in fondo lo facevano anche tante donne!
Un deciso colpo secco del glande aprì violentemente l’orifizio causando una fitta fortissima al ragazzo:
“Aaaaahhhhh! Aaaaaggghhhhh! Iiiiigggghhhh! Che maleeeee! Uuuurrrrggghhhh!”
Il marmoreo pistone era sgusciato oltre l'anello:
“È fatta! Abbiamo rotto il buco! Sei culattone!”
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Questo ricordo martellava la mente di Quinto, un ragazzo di diciotto anni appena compiuti. Alto circa 1,70 metri, fisico asciutto ma ben definito, caschetto di capelli neri con una folta frangia fino quasi a coprire le spesse sopracciglia. Occhi marroni e una bocca con labbra carnose. Indossava secondo moda di allora degli attillati jeans rossi che valorizzavano il suo perfetto culetto a mandolino e il voluminoso pacco davanti, oggetto di desiderio per molte fanciulle ma non solo, come vedremo.

Doveva raggiungere il suo nuovo luogo di lavoro e decise di fare l’autostop.
Si portò al bordo dello stradone e fece il gesto tipico per chiedere un passaggio.
Dopo pochi minuti un camion giallo si fermò.

Sul lato destro scese un biondo alto e magro, almeno 1,80-85 e fisico atletico. Chiese dove volesse andare e il ragazzo glielo disse. Dalla portiera apparve anche il guidatore, un castano con baffi:
“Ma guarda! ci andiamo pure noi!”
Come fosse una premonizione, il giovane si dimostrò titubante:
“Ehm, vedo che state già stretti! forse è meglio se provo con qualcun’altro!”
Ma il baffuto insistette:
“C’è posto per quattro, qui! Se vuoi approfittare dell’occasione, altrimenti preparati ad aspettare anche parecchio! Con i tempi che corrono le bande di ladri agiscono facendo fare da esca a ragazzi innocenti!”
Alla fine Quinto decise di accettare. Iniziò ad arrampicarsi per salire e il camionista esclamò:
“Vieni che ti aiuto!”
Calò le braccia, lo cinse ai fianchi, lo sollevò con decisione e lo accompagnò fino a farlo sedere. Quinto ebbe l’impressione che gli avesse palpato il culo ma decise di non badarci.
Si trovò seduto in mezzo ai due e partirono. Il buio arrivò presto e il giovane si addormentò.

Si risvegliò dopo un certo tempo per una sensazione sul collo: aveva una mano del conducente dietro la nuca! Il camion era fermo in un posto buio e la luce interna accesa. Lo guardò, ancora insonnolito, accorgendosi subito che l’uomo teneva il proprio cazzone eretto fuori dalla bottega!
“Facciamo una pausetta! Mi è venuta dura la fava e per non addormentarmi avrei bisogno di un lavoretto! Stavo per chiederlo al mio compare ma ho pensato che forse potevi avere voglia tu, di farmi una raspetta!”
Quinto rimase sbalordito da quella richiesta.
“Ehm, non capisco!”
L’altro sorrise:
“Ma sì! Lo prendi in mano e vai sù e giù! Insomma, avrei piacere che tu mi sparassi una sega!”
Il ragazzo protestò:
“Mi scusi ma io non faccio queste cose!”
Il maschio si alzò sulle gambe, sempre tenendolo dietro la testa:
“Forse preferisci farmi un servizietto con la bocca? Hai delle belle labbra carnose! Magari sei bravo a ciucciarli, i cazzi! “
Il camionista prese a tirargli il capo verso il pene. Quinto, spaventato, si aggrappò al bordo di pelo della giacca:
“No! Non voglio! Mi lasci! Mi lasci!”
Il baffuto insistette:
“Dai! Non devi fare altro che lasciarlo entrare! A pompare penso io! È buona la nerchia, sai?”
Il ragazzo opponeva una decisa resistenza:
“Mi lasci! Non ho mai avuto rapporti con altri uomini né li ho mai desiderati!”

Quinto spinse contro il fianco per allontanarlo, l’uomo però si spostò indietro e la mano del ragazzo scivolò, senza volere, proprio sul membro:
“Mmmhhh! Vedi? Me lo stai già toccando!”
“Non l’ho fatto apposta! Non sono un finocchio!”
Gli fece girare la testa verso l’altro che nel frattempo aveva all’aria il proprio attributo.
“Potresti farla al mio compare, la pugnetta! È già pronto, bello rigido!”
L’altro gli prese un polso per tirarlo versi il proprio fallo piena erezione:
“Dai, fammi una pippa!”
Il giovane urlò: “Nooooo! Noooo! Lasciatemi stare!”

Il camionista strinse con forza le dita fra i capelli di Quinto.
“Raspa il mio amico! Fai come fosse il tuo pistolino!”
Quinto era terrorizzato ma pensò anche di non esacerbare quell’uomo apparentemente determinato. Impugnò il rigido membro e iniziò a scorrervi sopra con ritmo sostenuto. Il biondo gemette:
“Ooohhhh! Siiiii! Siiiii! Le seghe le sai fare! Bravo! Continua così! Siiiii! Siiiii! Sega! Segami!”
Proseguì il movimento di sega sul fallo: ne era infastidito ma pensò anche di assecondare i due.

Il camionista osservava la scena e commentò:
“Veramente abile! Abbiamo trovato un tiraseghe esperto!”
Una mano scese alla sua patta, la carezzò poi passò alla cintura per iniziare ad aprire la fibbia.
“La smetta! Non voglio spogliarmi!”
“Calmati! Smanetta e lasciami fare! Intendo solo farti cose piacevoli!”
“Lo saranno per voi! Non mi piacciono gli uomini!”
“Sei tu ad attizzare noi! Sei proprio carino e sprizzi libidine! - Si rivolse al biondo - Questo vitellino mi ingrifa! Mettiti davanti a lui e lo convinciamo ad essere più disponibile!”
Il compare si mise con le spalle al cruscotto e il camionista dietro al ragazzo per prendergli la testa e spingerla accanto al fallo svettante.
“Cosa vuole costringermi a fare, adesso?”
“Quello che dovevi fare prima a me! Succhi il cazzo al mio amico!”
“Perché proprio in bocca? Non basta la masturbazione?”
“Perché per lui è più godurioso! E poi la nerchia è gustosa! È un salame, in fondo! In più è caldo, vivo e pulsante! E mentre sperimenti il tuo primo pompino, io ammirerò il tuo culetto, che avvolto in questi attillati jeans da frocetto è arrapantissimo!”
Spinto da dietro la nuca dal camionista, il ragazzo lasciò scivolare fra le labbra la cappella del biondo:
“Uuuuhhhh! Siiiiii! Succhia, dai! Succhiamelo! Mmhhhhh!”
Guidato dal camionista, giunse a metà del membro, la mano lo fece quindi risalire un po' per poi ridiscendere: “Bravo così! Ora muoviti! Muoviti su e giù e gustati il cannolo! Vedrai che ti piacerà, alla fine!”

Il giovanetto dovette lasciare che l'organo sessuale cominciasse a scorrere alternativamente dentro il suo cavo orale. Provava un certo ribrezzo: era il pene di un uomo quello, altro che salame! Stava facendo una fellatio ad un maschio: era un atto depravato e innaturale ma decise di assecondare.

Sentì poi un palmo dell’altro scivolare sul suo posteriore.
“Mmmmhhh! Appena ti ho visto mi ha colpito la tua morbida boccuccia e questo culo magnifico dentro questo jeans arrapante! Quindi ho deciso che ti avrei palpato il culo e fatto assaggiare un po’ di nerchia a qualsiasi costo!”
Le dita spaziarono sui glutei, arrivando a premere in mezzo, proprio sul buchino.
A Quinto quel tastamento in fondo piaceva, anche se fatto da un uomo! E anche il pompino, con escursioni sempre più ampie, sul rigido cilindro di morbida carne aveva un sapore particolare.
Si stava eccitando! Iniziò a partecipare, intensificando il servizietto.
Il biondo gemette:
“Seconde me comincia a gustargli, il cazzo! Siiiii! Magnifico! Inizia a pompare da solo, questo frocetto!”

Decise di assecondare le depravate voglie dei due. Non era successo nulla di grave o violento: una stoccacciava e ad un altro stava solo facendo un pompino...

Presto il baffuto volle andare oltre: agganciò la cintura e abbassò il pantalone assieme agli slip. Il peloso sedere tondo e sodo di Quinto era all’aria e il pisello del camionista sfiorò una chiappa. Voltò la testa e gridò:
“Questo è troppo, basta!”
“Piccolo finocchietto! Mi va bene che tu resista un po’! Mi ecciti di più! Diciamo che così ti paghi il passaggio? Altrimenti scendi e vai con un altro camion, nel pieno della notte!
Hai l’opportunità di fare un’esperienza straordinaria. Metti da parte i tuoi pregiudizi e ti lasci fare da due omaccioni vogliosi! Chissà che alla fine non ti piaccia! Ne ho convertiti vari, sai? All’inizio siete recalcitranti ma quando riesco a ficcarvi in gola il mio caldo e rigido bananone ve lo ciucciate come un biberon! Avanti! torna a spompinare il mio amico e lasciami fare!”

Quinto si accorse che sulla punta dell’uccello del compare c’era un gocciolone di fluido trasparente che lo bloccò.
“Non conosci il sughetto preparatorio? Infaucia e assaggia! È il condimento di ogni pompino!”
Riaffondò il fallo e riprese a ciucciare il cazzo: il liquidino era proprio saporito!

Il torbido camionista carezzò il sedere nudo quindi puntò il medio contro l’ano. Il moretto volle allontanarlo.
“Tranquillo, puledrino! Voglio sentire come sei fatto dentro! - violò il buchino ed entrò - Intanto pompati la nerchia!”
Il giovane dovette ammettere di apprezzare quel dito nel culo.
“Uuummmmhhhh! È fantastico! Mmhhhh! Ha imparato in fretta, ciuccia come un recchioncello in calore!”

L'altro lavorava il buco dietro e a Quinto piaceva!
“Eh, ho naso per scovare i frocetti! E qui abbiamo un frocettone!”
Aggiunse anche l’indice e tornò a sditalinare.
“Mmmmhhhh! Che culetto fantastico! Ho l’asta granitica! Prova a sentirla! Impugnala! Voglio che me lo meni mentre sento i tuoi muscoletti interni: sono rilassati e stanno addirittura fremendo! Ti sta piacendo questa mini-inculata, piccolo porco!”
Era vero: Quinto stava apprezzando! Scivolò con una mano per segare il durissimo cazzone del camionista senza fermare il pompino.
“Hai un telaio strepitoso, una manina divina e due labbra che fanno impazzire mentre spompini! Siiii! Sega e succhia i cazzi! Secondo me sei un recchione senza saperlo! Finirai a fare il marchettaro, altro che sguattero in qualche topaia!”

Quinto pensò: ‘e se ora questo vuole infilarmi questo bastone nel sedere? In fondo è solo un po’ più grosso e potrebbe essere bello!’

Il biondo prese la sua testa fra le mani e accelerò il ritmo del pompino. Poi si fermò spingendo il tarello in fondo, togliendo quasi il fiato a Quinto:
“Aaaaggghhh! Aaaaggghhh! Eccomiiiiiiiiii! Eeeeeehhhhh Sborroooooooooo! Sborrooooooooo!”
Un primo, potente getto, caldo e denso, si sparò direttamente in gola, seguito da altri spruzzi ancora più abbondanti, almeno altri tre o quattro fiottoni di liquido seminale che lo riempirono presto.
“Aaaannnfffhhh! Ora butta giù, puttanello! Butta giù lo sciroppo che ti disinfetta il gargarozzo!”
L’uomo lo teneva fermo con il fallo e tutto quello sperma in bocca. Il moretto alzò gli occhi.
“Non guardarmi così, stronzetto! Non ti mollo finché non hai ingoiato tutto il brodino che ho fatto apposta per te!”
Rassegnato, dovette mandarlo giù tutto. Era piuttosto aspro e sgradevole ma Quinto risentì un sottile, insinuante, senso di depravazione.

Ora toccava al baffuto che lo fece voltare, appoggiandogli il fallo alla bocca.
“Ora fai provare a me! Carezzami il bigolo con quei cuscinetti cicciotti! - Si rivolse all’altro – Intanto spoglialo!”
Il giovane accolse il grosso glande in bocca e osservò il biondo che gli sfilava del tutto i pantaloni.
“Mmhhh! Siii! Assaggia il batacchio che è tutto per te!”
Anche quel cazzo era buonissimo!
Si chiese: ‘veramente sono un omosessuale e potrei diventare un prostituto per camionisti?’

“Andiamo avanti! Sleccazzagli un po’ il buchetto e dimmi com’è! Tu lustrami la cappella!”
Quinto strinse fra le labbra la punta che emise un gocciolone di fluido preliminare, decisamente gustoso, poi iniziò a succhiare in punta il pisellone:
“Uuuugggghhhh! Siiii! Siiii! Ciucci pure! Fantastico! Ho l’impressione che cominci ad apprezzare un bel minchione fra le fauci! – rivolto all’altro - Come siamo messi fra quelle chiappotte?”

Il socio diede una serie di lappate ai glutei e al solco in mezzo:
“Slap! Slap! Slap! Stupendo! Ha un culo stupendo! Slap! Slap! Slap!”
Sentire le pennellate di quella lingua bagnata fra le natiche, alternate a decisi colpetti all’orifizio, davano al moretto intense scosse di piacere.
“Mmmmhhh! Gli gusta! Sta fremendo tutto! - Sconfinò anche sui testicoli - Slap! Slap! Ha pure due belle palline gonfie! Scommetto che sono piene di sborretta!”
Il camionista si spostò e lo fece girare prono:
“Mmhhhhh! E quella piace a te! Poi gli facciamo svuotare anche i coglioncini! Sei proprio un gran bel puledrino! Torna a fumarti il sigarone del mio compare. Il mio brustolone vuole conoscere meglio il tuo culetto!”

In che senso il camionista vorrà conoscere meglio il sederino vergine del giovane Quinto?
Lo sapremo presto!

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