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La scelta migliore 2


di iltiralatte
22.09.2022    |    6.617    |    0 6.7
"“Papà, non vedi che non sta bene?” mi intromisi “in qualità di marito ti dico: oggi no, nisba, niente” Lasciala stare e permetti che si riprenda” “Ma lei..."
Da quel giorno spesso mi sembrò di essere il terzo intruso tra due freschi sposini.
Mio padre era in pensione, Alice non lavorava per cui lui aveva tutte le possibilità di godersi la nuora per l’intera giornata ed infatti Alice ormai non sapeva più cosa fossero le mutande tanto spesso doveva assoggettarsi alle voglie del suocero.
Mio padre era sempre attaccato ad Alice e, senza curarsi della mia presenza la rovesciava ovunque capitasse cominciando a montarla “Tanto sei adulto e sai come funzionano queste cose.” mi diceva
“Queste sarebbero le occasioni per corteggiare mia moglie” pensavo , ma proprio non sapevo come muovermi
Aveva stabilito una serie di turni fissi; alle 8, alle 14, ed alle 20. Cascasse il mondo a quegli orari Alice doveva essere da lui inseminata, A quelle ore . al termine della copula, lei doveva mettersi in posizione per favorire l’accesso del seme all’utero e, per potersi alzare doveva inserire nella fessura un tampax ricoperto di plastica, per non far uscire il liquido seminale
“Devi assorbire tutta la mia sborra nel tuo organismo attraverso la figa.“ le diceva, “In questo modo il tuo apparato genitale si rafforzerà e tu potrai darmi tanti nipotini. Se dobbiamo fare questa strana esperienza tanto vale che tu ne tragga tutti i benefici possibili”
La mattina prima di partire per l’ufficio facevamo colazione assieme con Alice impalata sul membro del suocero .Bevuto il caffè a lui veniva voglia di chiavare e vedendo mia moglie in difficoltà dato il precario equilibrio corsi ad abbracciarla tenendola un poco sollevata. Lei mi guardò con gratitudine ma, in questo modo. A ricevere i colpi ero io ed ognuno di essi era una pugnalata al mio cuore. Tuttavia non mi arresi: se potevo corteggiarla solo °piena° quella era una delle rare occasioni in cui potevo far sentire la mia presenza.
Quindi partivo per l’ufficio ed al mio ritorno trovavo regolarmente Alice, con addosso solo una semplice camicia di tela. Il suo bel sedere spuntava a metà al fondo di essa.
Lei preparava un cocktail di bentornato e, dopo avermi offerto il mio bicchiere, si impalava sul cazzo di mio padre prima di cominciare a bere a sua volta … e le bevute terminavano regolarmente con un coito e con me che l’aiutavo a tenersi in equilibrio.
Non so cosa facessero la mattina ma, dopo la copula, veniva il momento in cui Alice doveva farsi ciucciare per bene le tette,con mio padre che, mentre la succhiava la sditalinava beato.,
Dopo la succhiatura era il momento del 69 e lui si tuffava con entusiasmo su quel fragrante fiore che gli era offerto. Sembrava tornato bambino e giocava coi peli pubici della nuora fingendo fossero la sua barba o leccando con passione quel frutto maturo e facendo gemere di piacere Alice.
Durò una dozzina di giorni, poi la mia ditta mi organizzò un importante viaggio in America Latina e dovetti assentarmi per 16 giorni.
I miei cari mi accompagnarono all’aeroporto per il saluto di commiato.
Mio padre mi strinse virilmente la mano mentre Alice mi baciò con passione, strusciandosi contro di me e cercando di rannicchiarsi tra le mie braccia.
“La cura sta facendo effetto” pensai “Mai si è mostrata tanto affettuosa nei miei confronti, neppure nei giorni immediatamente susseguenti alle nozze” Ringraziai mio padre per quel piccolo miracolo “
“Tranquillo Luigi, fidati di me, Hai visto come faccio, te la scoperò tutti i giorni almeno 4 volte al giorno e non si accorgerà neanche della tua assenza.” Mi disse “ Al ritorno potresti ritrovarla incinta ma considera questo come una medicina necessaria, Apposta sto cercando di esagerare con i rapporti: questo è il mezzo migliore per farla pensare a te. Anche se non sembra io sono dalla tua parte e con questo metodo non le darò modo di pensare ad estranei. Quando tornerai, sono certo che la ritroverai innamorata di te come non mai! … Ma quando te la renderò me la lascerai scopare ancora vero? Oramai mi sono abituato alla sua fighetta attorno al mio cazzo.”
E la gelosia, che continuavo a provare, si attenuò di molto assentii. Potevo veramente partire sereno e forse, al mio ritorno, avrei trovato una moglie finalmente domata.
Il Sud America sembra un mondo a parte: si passa in un lampo dalle città super tecnologiche all’antico far west e, forse in alcune parti, alla preistoria.
Il telefonino non sempre prendeva e, sommando questa difficoltà ai fusi orari, mi trovai a poter comunicare solo un paio di volte coi miei cari: all’arrivo quando comunicai che il viaggio era andato bene, ed alla partenza “Domani alle 5 sarò all’aeroporto” comunicai
Potei finalmente stringere nuovamente la mano di mio padre ed abbracciare lungamente Alice che rispose all’abbraccio con entusiasmo.
Mentre mio padre guidava la macchina per il ritorno a casa io ed Alice, sul sedile posteriore, eravamo abbracciati, avvinti come due rampicanti e ci baciavamo come fossimo stati due ragazzini mentre mio padre si fingeva scandalizzato guardandoci dallo specchietto retrovisore “Contegno ragazzi, ricordate che ci sono io. Ricordate che Alice ora è mia ed ora + vuota!” e rideva
Finalmente a casa: mangiai qualche cosa e poi, stremato dal viaggio volli andare a letto
“Vengo con te” si offrì Alice “è troppo tempo che non dormo abbracciata a te” poi rivolta al suocero”Stasera no papà, saltiamo la scopata delle 20, voglio stare con mio marito.”
“Anticipiamo allora: già stamattina mi hai dato buca, Luigi può andare a letto da solo poi tu lo raggiungerai: ti prometto che sarò svelto”
“Ho un’idea migliore” rispose Alice “Un po’ di pazienza Luigi, accompagnaci in camera di tuo padre.”
Senza protestare seguii i due amanti e, di malavoglia, mi posizionai ai piedi del letto.
Come sempre malvolentieri vidi mio padre aprire la gambe della nuora, penetrarla e cominciare a pomparla. Dopo qualche minuto Alice mi chiamò: “Vieni Luigi, ora ho la figa piena, puoi corteggiarmi. Baciami!”
Mi avvicinai e le diedi un veloce bacio sulla fronte.
“Noo, non così” insorse Alice “ Io voglio un bacio vero che mostri quanto mi ami.”
Nuovamente obbedii baciandola con maggiore passione mentre mio padre continuava imperterrito a chiavarla.
Lei mi prese le mani e se le portò sulle tette;” Carezzamele ora!”
Mentre eseguivo Alice si rivolse al suocero: “Papà, scarica in me il tuo piacere come fai sempre ma cerca di essere abbondante, perché sarà l’ultimo. Quando ti toglierai lascerai in toto il tuo posto al cazzo di Luigi. Hai capito?”
Io sobbalzai strizzando involontariamente tanto quel seno che stava toccando da costringere Alice ad emettere un piccolo gemito di dolore.
Per la prima volta fui felice di attendere che mio padre potesse godere dentro la nuora. La gelosia era totalmente scomparsa e finalmente trascinai mia moglie nel mio letto.
Alla fine potevo stringere tra le braccia mia moglie, carezzarla, mungerla come sapevo le piacesse tanto, titillarle il clitoride: credo che queste siano cose che tutte le coppie fanno nel loro letto. Poi la stanchezza prese il sopravvento.
Mi addormentai con in bocca un dolcissimo capezzolo e con un dito in quella fighetta che ora sembrava libera e che prometteva di riaccogliermi presto
Quando mi svegliai Alice non c’era-
Erano le 8: “Forza dell’abitudine” pensai “Sarà andata da mio padre per la prima monta mattutina: tutto regolare.”
Mi diressi al bagno e, con mia sorpresa la incrociai
Alice aveva una faccia sofferente “Cos’hai?” le domandai allarmato, non stai bene?”
“Devo aver mangiato qualche cosa che non mi ha fatto bene” mi rispose “Già ieri mattino, come oggi, ho rimesso l’anima, Temevo di non poter venire ad accoglierti e la cosa mi seccava parecchio. Poi per fortuna, verso le 10 tutto è passato ed ho potuto accompagnare tuo padre a raggiungerti”
“Vieni ti accompagno a coricarti un po’, sono certo che ti farà bene e potrai chiacchierare più tranquilla da distesa” portandola verso la camera da letto
La avevo appena adagiata che mio padre fece la sua comparsa “Alice, ieri sera non parlavi sul serio vero? Già ieri mattina mi hai dato buca. Sei in ritardo anche oggi: Sai che amo fare la prima scopata alle 8 in punto. È un buon augurio per la giornata. Vieni nella mia camera. Potrai tornare qui dopo e parlerai a volontà con tuo marito, o preferisci che ti ciuli qui? Per me sarebbe lo stesso ma non mi sembra che Luigi gradisca troppo lo spettacolo.
“Papà, non vedi che non sta bene?” mi intromisi “in qualità di marito ti dico: oggi no, nisba, niente” Lasciala stare e permetti che si riprenda”
“Ma lei non dovrebbe fare niente,” protestò mio padre “ Solo spalancare le gambe e lasciare a me il resto.”
“Niente o non niente non importa. Mi hai promesso che saresti stato discreto e che mi avresti lasciato godere quella che dopotutto è mia moglie “replicai “e come marito oggi proibisco all’amante di importunarla.”
Mio padre si distaccò deluso “A proposito,” Gli gridai mentre si allontanava “Fai un salto in farmacia ed acquista un test di gravidanza” quella coincidenza di nausee mattutine mi aveva insospettito.
Rimasi accanto ad Alice accarezzandola dolcemente
“Sai amore? “ mi comunicò “ La cura intensiva di tuo padre a base di cazzo credo abbia raggiunto il suo scopo. Sono già alcuni giorni che mi sogno ad ogni piè sospinto un uccello” La guardai accigliato “Lungo il giusto, duro come il marmo, bellissimo: il tuo!”
Sorrisi felice: finalmente Alice era tornata da me.
Tento di alzarsi a sedere “ sto un po’ meglio, mi comunicò, ed in quel momento mio padre rientrò con una scatoletta in mano:
“Ecco quello che mi hai chiesto” disse scontroso “Posso fare qualche cosa? Serve altro aiuto?”
“No grazie papà, penso io ad Alice” risposi
Mio padre si allontanò brontolando ma non me ne preoccupai ben altra ora era la mia apprensione
“Ce la fai ora ad alzarti?” domandai ad Alice
“Si sto meglio grazie” rispose
Aprii la scatoletta e le porsi la penna in essa contenuta”Facci sopra un po’ di pipì” e l’aiutai ad alzarsi.
“Ma cosa dici?” protestò Alice “Non sono incinta: ho un leggero ritardo, è vero, ma questo è solo un malessere di stomaco passeggero.”
Non resistetti più: esplosi “Alice, per amor tuo ho perdonato l’imperdonabile. Mi sono umiliato al punto di chiedere IO a mio padre di diventare il tuo amante, Mi sono tenuto in disparte per consentire alla tua figa di saziarsi di un cazzo diverso dal mio, Ed ora tu hai paura ad esaudire la mia richiesta di fare un po’ di pipì su un bastoncino?”
“Hai ragiona amore, sono una stronza” ed allungò una mano “Aiutami a raggiungere il bagno per favore”
Un’ora dopo eravamo in due, stupefatti ad osservare il piccolo visore del test attraversato da due righe rosse: incinta”
“A quanto sembra mio padre aveva fretta “commentai “Voleva un nipotino e, sorpassandomi, se lo è fatto da solo!”
“Non scherzare” mi rimproverò Alice “Piuttosto ora cosa facciamo? Io avrei voluto dare a te un figlio, non un fratello, Di una sola parola e domani corro in clinica ad abortire”
“Già, abortire, e poi?” risposi “Se lo facessi a te quel bambino mancherebbe per sempre. Potremmo farne altri 25 data la tua età, ma poi tu, guardando quell’immensa tribù di figli tuoi, vedresti solo il ventiseiesimo, quello non nato, quello abortito artificialmente, quello cui noi abbiamo negato il diritto alla vita. No amore. L’aborto non è una soluzione”
“Quale altra alternativa abbiamo allora? Ce n’è una sola altra: devo partorirlo”
“Già, e questo pericolo ci era stato ben prospettato agli inizi di questa storia, ricordi?” domandai
“Avevi risposto che tuo fratello sarebbe stato de te rivendicato come figlio” rispose Alice, “e solo ora mi accorgo di quanto mi stessi amando dichiarandoti disposto ad un simile sacrificio.”
Mi si avvinghiò al collo “Portami via! Basta con questa manfrina dell’amante. Basta con tuo padre che mi chiava ad ogni piè sospinto. Ho imparato la lezione.
“Anche questo può essere un problema Alice. Il vecchio appartamento lo abbiamo conservato, ma non possiamo scartare mio padre come un essere inutile.
Lui con noi è sempre stato gentile e generoso e, anche se con te è stato un po’ eccessivo, si è sempre comportato bene senza pretendere in cambio nulla che noi non gli avessimo chiesto.”
“Come al solito hai ragione” ribatté Alice “dobbiamo considerare tutto, ma su una cosa non voglio deflettere.
Da ora in poi sarò tua e solamente tua. Dovessi sorprendermi ancora col cazzo di un altro uomo nella figa voglio da te la promessa che me la riempirai di schiuma auto indurente, Non dovessi io riuscire a contenermi basta col perdono, puniscimi duramente, ne avresti tutto il diritto ed è quello che ti sto chiedendo IO ora”
Sorrisi la discussione stava prendendo una strana piega ma mi piacque precisare “Ma io ti ho sempre punita amore!”
“Ma cosa stai dicendo: me le hai sempre date tutte buone!”
“Sembrerà a te “ risposi “ ma ogni volta che ti perdonavo o che accettavo le tue assurde giustificazioni, Persino ogni volta che scopavi con tuo suocero ed io non ero presente fisicamente, piantavo in te un seme del rimorso ed ora questi semi sono germogliati e, finalmente, tu sei veramente mia”
Arrossì leggermente poi mi gettò le braccia al collo “Scopami subito furbacchione, non importa che io ora stia bene o male.
Non mi importa neppure che possa fare bene o male al bambino. Io ora voglio sentirti mio, voglio sentirti dentro di me, voglio fondermi con te”
Di certo non potevo ignorare questa richiesta così tassativa- La penetrai con dolcezza e, forse per la prima volta, feci realmente l’amore con mia moglie. Toccò a mio padre, che non so per quale motivo (ma potevo immaginarlo) era sopraggiunto alle nostre spalle, ritirarsi con discrezione
Ora Alice stava bene: la nausea era completamente passata.
Uniti come non mai ci preparammo a fronteggiare mio padre: basta fare la pipì nel vasino, ora eravamo cresciuti ed avevamo la nostra famiglia da difendere
Ci avviammo verso il soggiorno e lo trovammo comodamente seduto ad attenderci.
“Ho visto che avete fatto pace!” e rise
“Si papà “risposi “Alice finalmente ha scelto me!” risposi felice “Anche se non so come sia successo, dal Sud America non ho potuto certo farle la corte ed ora l’amante non le serve più”
“Allora è stata la mia cura ad aver funzionato! Sono contento di averti potuto aiutare anche se ho dovuto farti soffrire”
Poi invitò Alice a sederglisi in braccio.
Mentre le carezzava un seno le domandò?: “Allora bambina, come è stata questa esperienza?”
“Mi è piaciuta papà anche se a volte sei stato un po’ eccessivo. Però devo riconoscerlo: è stata la tua esuberanza a farmi venire una incredibile voglia di Luigi- Il tuo è stato un metodo strano ed inusuale ma, se era quello che volevi, è servito allo scopo”
Intervenni io : “Come forse già sospettavi Alice è incinta: tra nove mesi avrà un bambino”
“Dati i rapporti sessuali degli ultimi tempi temo sia tuo fratello” disse lui.: “Ti prego non volergli male! Data la mia età io non riuscirei a farlo crescere altrimenti potremmo studiare il modo di farmelo riconoscere.”
“No papà” risposi immediatamente:” Sin dall’inizio conoscevano i rischi cui avremmo potuto andare incontro e li abbiamo accettati. Questo sarà a tutti gli effetti mio figlio e di tuo avrà solo il nome”
“Questo mi tranquillizza e mi allieta” concluse lui “Ma ora c’è un altro argomento che mi interessa”
Fece ancora una leggera carezza al seno della donna che aveva in braccio: “Ambedue siete venuti da me per uno scopo ed avete cercato in me un amante per Alice: ricordate?”
“Si papà” rispondemmo all’unisono
“Ora il vostro scopo è raggiunto. Che farete di me? Mi getterete via come un vecchio giornale divenuto inutile?” domandò
“Certo che no papà” risposi “Dovrai adattarti a fare il nonno ed a viziare mio figlio invece di educarlo ma sarai una importantissima parte della nostra famiglia.”
“Non mi basta Luigi. So che Alice è tua moglie nonché mia nuora ma non mi basta! Io per farvi piacere ho accettato il ruolo dell’amante e credo di averlo fatto bene, Alice non sei rimasta soddisfatta di me?”
“Si papà però …”
“E tu Luigi certo hai sofferto, ma i risultati li hai toccati con mano vero?”
“Certo papà ma …”
“E allora perché non posso continuare ad essere l’amante di Alice? Oltretutto il tuo lavoro non è cambiato e ti capiterà ancora di doverti assentare. Come l’ho consolata in queste ultime 2 settimane potrei continuare a farlo in futuro. Sarei un amante discreto, non avrei bisogno di esagerare come ho fatto finora: magari una scopatina ogni tanto durante la settimana e qualcosa di più nelle tue assenze, Lei sarebbe la regina del tuo letto e verrebbe nel mio solo quando non ci sarai: insomma il comportamento classico di tutti gli amanti ma, così facendo, lei non avrà neppure la tentazione di procurarsi un altro uomo. Non credi?”
Luigi si rivolse ad Alice
“Come la mettiamo con la schiuma autoindurente? Sono stato geloso ed ho sofferto ma non me la sento di considerare mio padre un tradimento!”
“Io ero stanca dell’amante perché certo è stato eccessivo.” Rispose la donna “ed ora io vorrei essere solo la tua donna, ma lui ha ragione sul punto che non ha fatto nulla per meritarsi di essere ripudiato. Decidi tu: è tuo padre ed io mi adeguerò qualsiasi sia la tua decisione.”
Mi rivolsi a mio padre: “Hai toccato tanti argomenti giusti papà ed io ne aggiungo uno che hai tralasciato: tu, col tuo comportamento, sei la causa principale del ravvicinamento tra me ed Alice, Insomma, noi siamo in debito con te ed è giusto che cerchiamo di ripagarti. Io sono certo che da ora Alice non cercherà più di tradirmi ma se ogni tanto si accompagnasse a te non sarebbe un tradimento, come pure se, in mia assenza, dormiste assieme.
Vuoi continuare a scoparti tua nuora? Va bene, te lo sei guadagnato e non mi opporrò ma ricorda ora che il marito sarò io quindi comportati come farebbe un amante: con discrezione e furtività dopo che, una volta che Alice si sarà sgravata, troverai il modo di rispettarla nei suoi periodi fertili per non metterla di nuovo incinta.
I prossimi bambini che avrà dovranno sempre essere miei figli non più tuoi.
Stavolta ho dettato io le condizioni: se le accetti togli immediatamente le mani dalle tette di Alice. Il marito è presente, non vorrai che scopra l’amante vero?”
Intervenne Alice stringendosi al petto quella mano prima che lui potesse ritrarla: “Un momento! Anch’io voglio dire la mia!”
Guardò Luigi e continuò:”Ti ho detto che ero stanca delle monte a ciclo continuo e che avrei voluto avere un solo scopone: te! Cosa è cambiato da allora?”
“Nulla Alice” rispose Luigi “Ma una serena valutazione dell’operato di mio padre porta a non escluderlo e a continuare a mantenerlo nella nostra vita.”
“Allora sarò come una bigama, va bene? Di giorno il marito sarà tuo padre, di notte tu!”
“Praticamente sarà così Alice: io di giorno lavoro e voi restate assieme a casa” rispose Luigi.
Il padre vedeva avvicinarsi il momento della vittoria : “Sai Luigi? Spesso il mattino è noioso ed una bella scopata aiuta a passare il tempo” poi rivolgendosi alla nuora “Ti va bene se, durante le assenze di Luigi, continueremo col ritmo di 4 ciulate al giorno?”
“Certo papà ma questo pone un diverso problema: Anzitutto tu dovrai rinunciare all’idea del cazzo unico, io avrò sempre disponibili sia il tuo che quello di mio marito a mia scelta, poi …”
Guardò il marito e proseguì :”Avevo detto che volevo partorirti dei figli, non dei fratelli, vero? A questo punto devi rinunciare all’idea. Se capiteranno ulteriori bambini TU LI RICONOSCERAI SEMPRE E COMUNQUE come tuoi ma i figli saranno VOSTRI! La facoltà di lasciarmi ingravidare in modo specifico da uno solo di voi due sarà solamente ed unicamente mia.”
Luigi abbassò un po’ lo sguardo: “Se questo è il tuo volere va bene Alice, mi sono accorto che per me solo la tua felicità è ciò che conta.”
La donna si alzò e preparò tre drink:” Bene un brindisi per festeggiare l’avvenuto accordo.” Porgendo agli uomini il loro . Poi, aperti i calzoni del suocero ne estrasse il cazzo e lo massaggiò sapientemente rendendolo durissimo e impalandocisi sopra prima di alzare il calice al cielo: “Alla nostra felice famiglia allora! E ora tu Luigi baciami mentre tuo padre mi scopa: ok?”


Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri,indispensabili per migliorarsi


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