Storia di un amore

Da quando ci eravamo conosciuti Cinzia ed io non ci eravamo mai lasciati.
Tra noi era immediatamente scoppiata una incredibile simpatia che aveva immediatamente scalato le vette di quello chee sarebbe stato un vero amore
Camminavamo assieme, mangiavamo assieme, DORMIVAMO assieme!
Passavamo lunghe giornate a riempirci di coccole e lei non mi si negava mai
Volevo toccarle le tette? Lei si fermava qualunque cosa stesse facendo e non si muoveva sin quando io non mi ero dichiarato soddisfatto magari congedandola con una leggera pacca sul culo.
Addirittura mi faceva ammirare la sua patatina, sempre nuda e disponibile che mai celava al mio sguardo.
Vivevamo come in una nuvola, in un mondi tutto nostro da cgi tutti gli altri erano esclusi.
Poi, un giorno, rientrai in casa dal giardino e lei non mi seguì
Poco male, pensai, avrà qualche cosa da fare. Non è la mia schiava ma il mio amore. Non debbo essere troppo asfissiante
Ma quando, dopo un paio d’ore, constatai che non era ancora rientrata cominciai a preoccuparmi
“Che stia male?” pensai “Mai è stata tanto a lungo senza di me”
Mi precipitai quindi in giardino pronto, all’occorrenza, a soccorrerla
Non c’era
“Possibile che se ne sia andata senza neppure farmi un cenno sulle sue intenzioni?”
Non potevo crederlo eppure il cancello semiaperto e la sua mancanza non davano adito a dubbi.
Uscii a cercarla deciso ad ottenere il suo perdono. Non sapevo cosa avevo fatto ma noi maschietti dobbiamo recitare sempre la parte dei pentiti se non vogliamo che il mal di testa colpisca in modo grave ed irreparabile le nostre femmine
Camminavo così, senza meta ma colla vista ben aguzza quando mi parve di scorgerla all’interno della villa di un amico e decisi di raggiungerla.
Mi introdussi pian piano deciso a farle una sorpresa, ma la sorpresa la fece lei a me!
Li. Sotto un berseau di glicini fiorite Cinzia stava scopando.
Mai lo avrei creduto possibile, avrei messo la mano sul fuoco giurando sulla sua fedeltà … e mi sarei ritrovato Muzio Scevola.
Con chi? Poi!
Lui era un tipo traccagnotto, mai visto prima nei dintorni, brutto, muscoloso al punto che non avrei mai voluto misurarmi con lui, con un che di spavaldo e di perfido.
Fu lui il primo ad accorgersi di me.
Mi guardò con due occhi cattivi che sembrava volessero dirmi “Te la sto ciulando. Embhè? Hai qualcosa in contrario? Siediti li in fondo e non rompermi i coglioni!”
A questo punto anche Cinzia si era accorta di me ma il suo sguardo aveva tutt’altro messaggio
“Perdonami caro” neppure lei proferiva parola ma i suoi occhi languidi erano sufficienti “Ho visto passare questo bel maschione e non ho resistito. Dovevo assolutamente averlo, dovevo sentire dentro di me la sua forza. Se veramente mi ami, lasciami fare”
Cosa potevo fare? La mia Cinzia, senza parlare, mi aveva in un istante trasformato in un cuckold, proprio io che ero sempre stato un alfa solitario e che scopavo tante e tante donne all’insaputa dei loro mariti.
Ma bisogna fare di necessità virtù: mi sedetti ad osservare la coppia che aveva ripreso ad ignorarmi.
Mi sembrò durasse un’eternità, poi finalmente lui ne ebbe abbastanza. Si tolse e se ne andò senza neppure guardarmi
Lei mi si avvicinò cogli occhi bassi, visibilmente contritta e mi fece un complimento.
La rabbia subito mi si sciolse, l’amore sa comprendere e perdonare, Senza esitare le feci una carezza
Poi le misi il guinzaglio w la riportai a casa: presto la mia cagnolina avrebbe avuto dei cuccioli.

FINE

Anche stavolta resto in attesa di vostre reazioni e commenti. Non siate avari, considerate anche la difficoltà che ho avuto nel decidere in quale gruppo dovevo inserire questa storia”