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Napoli chiama Milano


di iltiralatte
20.10.2023    |    3.147    |    4 7.6
"Ancora non mi ha dato figli ma questo non può esserle addebitato, Per farli si deve essere in due a volerli: in questo modo ci siamo accordati ed io posso in..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Mi chiamo Ciro e sono sposato con una bellissima mora da 8 anni.
Viviamo in una città da sogno: Napoli.
Sorriento? Margellina?Il Duomo? Il teatro San Carlo? Che balle, non sono queste le reali bellezze della città, Domandate a chiunque. Se è un napoletano verace vi risponderà senza esitazioni; la vera perla della città è il NAPOLI,
Io sono un napoletano verace ed il Maradona è la mia casa. Purtroppo i dirigenti del Napoli non hanno ancora pensato a mettere delle cuccette sotto gli spalti per cui, terminate le partite mi tocca tornare a casa dove mia moglie Carmela mi attende.
Ho qualche sospetto su di lei.
Ho conosciuto suo padre, napoletano verace, eppure a lei del Napoli non importa nulla ed addirittura afferma di non comprendere la mia passione. Il mio sospetto è che sua madre abbia tradito suo padre introducendo in famiglia il classico uovo del cuculo. Vedendola lo capisci: impossibile che suo padre sia il vero genitore.
A parte questo non ho nulla da dire su di lei. Ancora non mi ha dato figli ma questo non può esserle addebitato, Per farli si deve essere in due a volerli: in questo modo ci siamo accordati ed io posso in questo modo soddisfare da monopolista la mia seconda passione: Carmela appunto.
La notte facciamo cose turche ed appassionate e lei non mi dice mai di no: moglie comprensiva e complice mi asseconda in tutto … fino a quando non comincia la partita.
Si è sempre rifiutata di seguirmi allo stadio.
Da qualche anno, poi, la maggior parte delle partite non viene più trasmessa ne dalla RAI ne dal Biscione.
Io non ho Sky e devo forzatamente andare al bar dove posso seguire tutte le trasferte del NAPOLI.
Figuriamoci se Carmela mi segue.
Poco male, al bar mi attendono gli amici. Tifosissimi del NAPOLI anche loro, ed assieme assistiamo alla partita, attardandoci poi ad analizzarla ed a commentarla, esaltandoci naturalmente per la azioni dei “nostri” ed incolpando l’arbitro che ha consentito quelle degli “altri”.
Bene o male una partita ci assorbe per non meno di quattro ore al termine delle quali rientro a casa dove trovo Carmela che mi ha atteso paziente ed amorevole,
Oggi devo per forza andare al bar: c’è Napoli-Inter. Non ho fatto in tempo a procurarmi il biglietto e non intendo certo rivolgermi ai bagarini,
Con gli amici mi godrò certamente una bella partita: ambedue le squadre sono al top della condizione.
Sono al bar con gli amici e, mentre rido e scherzo con loro in attesa dell’inizio, noto una novità: una bella biondina se ne sta appartata e solitaria ad un tavolino davanti ad una bibita che ogni tanto sorseggia.
Ora l’arbitro fischia l’inizio: tutto il resto del mondo perde significato. Siamo al 24esimo. I nostri fanno un’azione tutta sulla destra, un cross al bacio:
“GOOOOAL! GOOAL! GOAL!” Gridiamo tutti contemporaneamente abbracciandoci. Il bar si è tramutato in una bolgia. Do un’occhiata alla biondina: la vedo con la faccia tirata che batte un pugno sul tavolo.
La compatisco povera piccola, non sa evidentemente apprezzare la bellezza dell’azione cui abbiamo appena assistito, azioni che solo il NAPOLI sa fare.
Palla al centro e mi preparo per il raddoppio. L’Inter passa palla alla mezzala mentre l’ala scatta in avanti.
Un lungo lancio la raggiunge e lei immediatamente la passa al centravanti che dal limite dell’area lascia partire una bordata che si insacca.
“Gol?” Ci stupiamo noi.
“GOOOOAL! GOOOOAL!” Urla lei scattando in piedi, poi, finalmente soddisfatta si risiede,
Siamo solo nel primo tempo ma questo sarà pure il risultato finale 1-1.
Il nostro vantaggio è durato meno di mezzo minuto e molte volte in seguito abbiamo rischiato di subire altre reti.
Io personalmente mi ritengo soddisfatto ma mi punge la voglia di stuzzicarla un po’.
Mi avvicino: “Visto che partita? Peccato che l’Inter la abbia rubata!”
“Zoticone incompetente” mi risponde “Vi siete salvati per un pelo ed ancora non ne sapete il perché. Va’ a quel paese!”
Poi, infuriata si alza ed abbandona il bar.
Resto a guardarla mentre si allontana: il culetto che scampana leggermente ed il passo deciso.
Non è una tifosa del NAPOLI questo è sicuro, ma anche se fosse una tifosa dell’Inter devo riconoscerle una certa competenza che quella 4 parole, nonostante tutto, mi hanno trasmesso.
Analizzo per mio conto la partita facendo bene mente locale: Fino al Goal il NAPOLI non aveva avuto occasioni e dopo … Beh onestamente il portiere dell’Inter non è stato più impegnato mentre il nostro ha più volte salvato la partita.
Con un’alzata di spalle concludo: “Anche Dio è con noi!” Lo scudetto è assicurato.”
La domenica successiva il NAPOLI gioca in trasferta ed il bar diviene obbligatorio.
Entro e la rivedo già seduta l suo tavolino solitario.
Mi avvicinino:
Cir “Ben ritrovata signorina, posso offrirle un caffè?”
Lei mi guarda un po’ in cagnesco:
Sar“Intende fare ancora osservazioni stupide?”
Scoppio a ridere:
Cir“Si tranquillizzi signorina, in questo bar siamo tutti napoletani, tifiamo NAPOLI e non siamo avvezzi a trovare altri tifosi, ma siamo gentiluomini e più di qualche sfottò non facciamo, come del resto è giusto che sia.”
Lei mi guarda con meno ostilità:
Sar“Sta forse dicendo che se vi avessi analizzato la partita come deve essere realmente interpretata non mi avreste rincorso colle scope in mano?”
Nuovamente tra le risate:
Cir“Non esageri signorina, al massimo col solo bastone della scopa.”
Poi tornando serio:
“Siamo tifosi, solo il NAPOLI vediamo ma non siamo violenti. Mi piacerebbe presentarle uno ad uno i miei amici. Certo potrebbe trovarne qualcuno antipatico ma in compenso potrebbe trovarne altri simpaticissimi.”
Mi guarda ammansita:
Cir “Mi permette di sederle accanto? Ci siamo conosciuti partendo da un piede sbagliato. Cerchiamo di rimediare.”
Lei mi guarda decisamente rabbonita ed annuisce.
Mi siedo:
“Mi permetta di presentarmi: mi chiamo Ciro.”
Improvvisamente mi sorride ed io ne resto abbagliato:
“Piacere, Sara. E se dobbiamo sfotterci stringiamo amicizia, mi sentirei a disagio a prendere in giro un austero professore universitario”
Parlando con calma si capisce bene che il suo è un accento del nord:
Cir “Professore universitario a chi? Come ti permetti?”
Lei ride. Una risata allegra e cristallina che sgorga da quella bocca perfetta”
Vorrei ribattere alla risata, ma la partita sta cominciando.
È una partita del NAPOLI, l’Inter comincerà a giocare immediatamente dopo la fine di questa partita.
Guardo il mio NAPOLI assorto ed ogni tanto la sento fare una osservazione che condivido.
Ad un certo punto la sento gridare “RIGOREE!”
Io la guardo, poi guardo i miei amici che mi restituiscono uno sguardo perplesso.
L’azione prosegue poi, ad un contrasto veniale l’arbitro fischia e corre al monitor del VAR.
Non passa più di un minto che l’arbitro torna col dito puntato assegnando un rigore a favore del NAPOLI.
Credo che in quel preciso momento Sara mi abbia conquistato.
Una donna capace di vedere un fallo che nessun altro nota, dove la trovo? Non certo presso Carmela che il calcio aborre,
La partita termina ed io mi fermo con lei a guardare l’Inter.
Il bar si è animato e gustare la partita diviene difficile con gente che passa e ripassa davanti allo schermo, ma lei non si lamenta fino alla fine.
Sar “Meno male che è finita. (mi dice) raramente ho visto così male una partita. Domani mi arrivano gli antennisti e potrò guardare le partite seduta comodamente sulla mia poltrona”
Cir “Allora è l’ultima volta che ci vediamo? Mi spiace, avevo cominciato ad apprezzarti.”
Sar “anche tu mi sei simpatico: d’accordo qualche volta tornerò al bar e guarderemo assieme le partite,!
Mi passa un biglietto:
Sar “Dovessi provare nostalgia di me, questo è il mio numero. Sono nuova in questa città e credo proprio di aver bisogno si qualche amico.
La partita è terminata da almeno 2 ore: lei si alza in piedi, mi da un amorevole bacio sulla guancia ed ancora si allontana,
Nuovamente la guardo sculettare via.

Fine ?

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà.
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