tradimenti

Cuckold 1


di iltiralatte
24.09.2023    |    11.637    |    4 9.0
"Devo fare quello che mi richiede e ringrazio Dio di aver trovato, fino ad ora, la forza di non concedermi a lui..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Beatrice ed io ci eravamo conosciuti alle scuole superiori e subito avevamo iniziato uno di quei filarini che tutti gli adolescenti imbastiscono!
Quella bambina non poteva certo immaginarlo ma, sin dal primo bacio che mi aveva dato, si era totalmente e completamente impadronita del mio cuore.
Figuratevi quindi la mia sorpresa quando l’ho sorpresa, mano nella mano, con un certo Luciano, un ragazzo avanti un anno rispetto a noi.
Non feci scenate ma la sera corsi immediatamente a casa sua e, piangendo dalla rabbia, le contestai quanto avevo visto.
Bea “Si Maurizio, hai ragione.”
Sentirla così accondiscendente mi tolse completamente le forze e scoppiai in un pianto dirotto.
Mau “Ma come hai potuto Bea? Sai che ti amo e siamo ormai quasi ufficialmente una coppia”
Bea “Hai detto giusto Maurizio, QUASI. A Me Luciano piace. Noi non siamo sposati, siamo tuttora liberi e possiamo lasciarci senza conseguenze. Quindi addio Maurizio. Sono certa che troverai presto una ragazza adatta a te!” e rientrata in casa mi abbandonò nella via a fissare una porta chiusa.
Trascorsero un paio d’anni, durante i quali potei limitarmi solamente ad ammirarla con rimpianto mentre ostentava ovunque la sua conquista.
Poi un giorno la sorpresa. La vidi sola e piangente al bar sopra una tazzina di caffè che si raffreddava.
Non seppi resistere, mi avvicinai pensando di consolarla.
Lei mi guardò con occhi abbondantemente acquosi.
Mau “Che ti succede Bea? È forse morto qualcuno?”
Bea “No, no” E riprese a ruscellare lacrime.”
Mau “Suvvia, non ti ho mai vista piangere, certo deve esserti successo qualche cosa di grave. Dimentica il nostro passato e considerami solo un amico. Sai di poterti fidare della mia spalla!”
Bea “Luciano mi ha lasciata! Voleva che gli concedessi sia la mia più profonda femminilità che il mio forellino profumato! Sai quanto mi sono pentita di averti lasciato? Tu non mi avevi mai fatto richieste tanto sconce.!”
In un attimo mi tornarono alla mente tutti gli attimi, momenti felici, che avevano fatto parte della nostra storia. Istintivamente le accarezzai i capelli.
Mau “Tranquillizzati Bea. Te lo dico da esperto. Ora ti senti sola ma sei giovane e bella. Sono certi che un ragazzo per te non tar….”
Non riuscii a terminare la frase. Lei mi si avvinghiò baciandomi come non aveva fatto mai.
In un attimo quei due tremendi attimi svanirono. Si dissolsero nel nulla come se non fossero mai esistiti.
Risposi al bacio con entusiasmo.
Mau “Sei certa di quello che fai Bea? Puoi solo immaginare il mio tormento in questi anni semplicemente vedendoti al suo fianco invece che al mio?”
Bea “Perdonami Maurizio, ma è stato più forte di me. Ho scelto il piombo ignorando l’oro che già era al mio fianco.”
Il Paradiso era tornato in terra: la mia donna era nuovamente al mio fianco. Mi sarei sentito di affrontare il mondo intero.”
Non durò molto però! Una settimana dopo la vidi passeggiare mano nella mano con Luciano appoggiando le testa alla sua spalla.
Inferocito la sera la affrontai.
Mau “Cosa mi dici stavolta Bea? Che scusa pensi di addurre?”
Bea “Non ho scuse Mau (abbassando gli occhi). So che è sbagliato ma quando sono vicino a lui la mia volontà sparisce. Devo fare quello che mi richiede e ringrazio Dio di aver trovato, fino ad ora, la forza di non concedermi a lui. Aiutami ti prego! Io amo te e non voglio più perdermi con lui.
Era la mia donna e mi stava chiedendo aiuto. Come avrei potuto risponderle di no?”
Mau “Come pensi possiamo fare Bea? Per aiutarti dovrei essere al tuo fianco 24 ore al giorno, cosa chiaramente irrealizzabile”
Bea “Potremmo usare il telefonino Maurizio. Whats App ha la possibilità di indicare la posizione del telefono trasmittente. In caso di bisogno ti manderò un messaggio e tu potrai facilmente capire dove mi trovo ed intervenire. In questo modo, anche se riuscisse a vincere la mia resistenza avrei a mia disposizione tutta la tua forza.”
Al momento non compresi ma ben lo feci il giorno successivo quando la vidi, sotto un portone, mentre abbracciava e baciava Luciano e nuovamente mi crollò il mondo addosso.
Alla sera la rividi da sola presso casa sua.
Bea “Non essere geloso Maurizio, Lo so che per te deve essere durissima, ma non posso essere la tua donna fin quando sarò in queste condizioni di spirito.”
Feci per protestare ma mi tacqui. Mi ero reso conto che Bea aveva molto di più di una infatuazione per Luciano. Se la volevo per me avrei dovuto combattere fingendo di accettare la situazione e pregando che la stessa non precipitasse in senso a me sfavorevole.
Ero stato fortunato che questa volta lei non mi avesse escluso dalla sua vita e continuai quindi a frequentarla, limonandola quando potevo ed osservandola da lontano quando lei si univa a Luciano.
Purtroppo le stesse regole non valevano per il mio avversario che, pur ignorando la mia concorrenza, superò questo handicap quando ci sorprese abbracciati in un boschetto.
Luc “Cosa sta succedendo qui?”
Beatrice divenne di tutti i colori, tacendo ed abbassando gli occhi al suolo.
“Che vuoi che succeda! (risposi infuriato) Sto baciando la mia ragazza ed ora smamma!”
Lui si mise a ridere, era più grosso di me e sapeva che fisicamente mai avrei potuto prevalere su di lui.
Luc “Una pulce che ruggisce! Ma che bravo!”
Allungò una mano ed afferrò Beatrice attirandola a sé.
Luc “Questa donna è mia, quindi togli tu il disturbo.”
Mi impose.
Mi avventai ma ero più debole e non volevo rischiare di colpire Beatrice: non ebbe difficoltà a ridurmi all’impotenza, anzi a mettermi proprio KO.
Svenni brevemente e quando rinvenni mi trovai seminudo. I miei vestiti erano serviti a realizzare una specie di corda con cui le mie braccia erano state legate dietro la schiena ad abbracciare un albero comunque troppo robusto per me.
Luc “Quindi non vuoi andartene? Ed allora resta pure a guardare!”
Quindi attirata a se Beatrice le tolse tutti i vestiti lasciandola solo in reggiseno e mutandine, quindi cominciò a baciarla, proprio davanti ai miei occhi.
Luc “Vedi stronzetto?”
Quindi imfilò le mani sotto il reggiseno cominciando ad impastare quelle meravigliose tette che a me piacevano tanto.
Luc “Devo smettere Beatrice?”
Bea “No, no, ti prego! Continua così”
Io non avevo mai neppure tentato una manovra simile e lui, dopo aver impastato ancora un paio di volte quelle mammelle, infilò una mano sotto le mutandine iniziando una manovra facilmente intuibile anche se non espressamente visibile.
Luc “Perdonami Bea, ho smesso il sopra visto che preferisco il sotto. Ti spiace?”
Bea “No Luciano, sai di essere il mio padrone,” ed allargò le gambe per favorirgli la manovra.
Luc “Allora Beatrice, cosa devi dire al nostro ospite?”
Bea “Perdonami Mau ma è più forte di me, quello che Luciano mi chiede deve ottenere, te lo avevo già detto. Se mi vuoi ancora sevi accettare la situazione.”
Luciano stava ancora ridacchiando sotto i baffi quando io lo spiazzai.
Mau “Va bene Bea, se queste sono le condizioni per averti le accetto.!”
Luc “Cornuto! (palesemente arrangiato) accetti che la tua donna abbia un amante sotto i tuoi occhi? Va bene. Vorrà dire che io non avrò responsabilità. Ed ora resta pure in poco ad amoreggiare con lei,”
E si allontanò ridendo sguaiatamente.
Dopo essersi rivestita Beatrice corse ad aiutarmi ed io potei in un qualche modo rivestirmi pur se con abiti completamente rovinati,
Bea “Perdonami Mau. Ti amo davvero ma, proprio quando sono con Luciano, non riesco a controllarmi.” Ed appoggiata la testa sulla mia spalla iniziò a piangere.
Io restai in silenzio comprendendo che, da quel momento, avrei dovuto accettare il ruolo del chuk se avessi voluto restare al fianco di Beatrice.
Convinzione che si rafforzò quando, giunti a casa di Bea, rinvenimmo una lettera.
Beatrice aveva inviato svariate richieste di assunzione (come me del resto) ed una ditta aveva risposto positivamente. A questo punto guardai l’intestazione della lettera e sbiancai: era la stessa ditta che aveva dato occupazione a Luciano!
In compenso una seconda ditta , una certa Giuliani spa aveva risposto.
Beatrice la aprì e ma le mostrò felice:
“Gentile signorina Beatrice, abbiamo preso visione delle Sue competenze e le riteniamo interessanti. Se Lei ancora non ha trovato occupazione La invitiamo il **** alle 18..00 presso il nostro ufficio di via ***** per un colloquio”
Mau “Ma è oggi”. Siamo ancora in tempo. Possiamo chiudere quella porta ed aprire un portone.” Ed istintivamente abbracciai la mia donna.
Mau “Comunque non corriamo rischi inutili, Quella ditta è nelle tua stessa via e so che il proprietario accede direttamente al suo ufficio dalla sua abitazione. Lascia acceso il telefono in modo che io possa seguirti istante per istante pronto ad intervenire in caso di bisogno

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà-

FINE
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