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Lui & Lei

Zona rossa


di Membro VIP di Annunci69.it simona72
05.04.2021    |    1.958    |    10 9.7
"Una luce soffusa e una musica a volume basso mi accolgono..."
Racconto reale




Siamo di nuovo in zona rossa.
Completamente annoiata, e con la mia attività lavorativa chiusa, decido di curiosare nella mia pagina di annunci 69.
È da un po che sono fuori dai giochi. Mi imbatto in un profilo di singola che scrive racconti erotici.
Sono sempre stati la mia passione.
Mi eccitano. Se ben scritti mi sembra di essere la protagonista.
La mente comincia a viaggiare, ricordi affiorano alla mente.
Decido di provare a scrivere un racconto cercando di rivivere le emozioni e l'eccitazione di allora.
Mentre scrivo mi eccito, la figa si bagna ed inevitabilmente mi masturbo. Con piacere noto un interesse da parte di qualcuno. Si eccitano.
Qualcuno scambia consigli ed opinioni.
È una droga.... Non ne posso più fare a meno.
L'eccitazione è sempre più forte, ma non è il momento di incontrare persone.
Sono frustrata, stanca di masturbarmi.
Una idea penetra la mia mente.
Qualche giorno prima un amico che ogni tanto mi scopavo, più per noia che per mancanza di cazzi, mi ha contattata per rivederci.
Presa dai miei pensieri non gli avevo nemmeno risposto.
Ora però può fare al caso mio.
È un bell'uomo, fisico direi quasi perfetto.
Una buona chimica tra di noi. Insomma un trombamico che non dice mai no.
Lo contatto.
"Ciao Dom....che dici ci facciamo una serata?"
"Ciao ho visto che ti stai dando da fare come scrittrice! Se vuoi ci vediamo venerdì sera."
Accetto di buon grado. Di solito mi piace essere oggetto di desiderio, per me lui è sempre stato l'oggetto per il mio desiderio.
Gli chiedo alcune semplici cose, di essere vestito in un certo modo e di procurarsi alcuni toys.
E di leggere i miei racconti per prepararsi al meglio.
È una settimana che scrivo e ricevo apprezzamenti. La mia eccitazione è alle stelle.
Arriva il giorno tanto atteso. Appositamente non mi sono masturbata da giorni.
Mi preparo. Vestito corto, autoreggenti, niente reggiseno e niente mutande.
Arrivo sotto casa sua. Faccio uno squillo e mi apre il portone. Salgo veloce le scale. I capezzoli duri sfregano il tessuto del vestito. Voglio farmeli succhiare.
Entro. Una luce soffusa e una musica a volume basso mi accolgono.
Dom è al centro della stanza nella mise che gli avevo chiesto.
Usarlo e farmi obbedire mi da potere, eccitazione.
È l'oggetto per il mio desiderio.
Petto nudo, jeans a vita bassa. Completamente scalzo.
Mi avvicino e lo bacio avidamente. Gli mordo le labbra e gli strizzo i capezzoli duri.
Scendo con la bocca a leccargli il collo e lo mordo.
Mi strofino su di lui per fargli sentire i capezzoli che sono come spilli.
Lo afferro per il culo e lo avvicino.
Gli slaccio i jeans e noto che è senza mutande.
Lo lascio così col cazzo già duro.
"Adesso sarò io il tuo oggetto, la tua troia per le prossime due ore! Fammi vedere cosa sai fare!"
Mi piace sfidarlo, farlo sentire inferiore.
Mi sento decisamente più porca di lui, le varie situazioni che ho vissuto e il tempo che ho trascorso con mister x mi danno una nota di superiorità.
Dom è sempre stato troppo ambizioso e orgoglioso per ammettere che è solo un mezzo per arrivare al mio piacere. Ora è lui che dirige il gioco.
Mi infila le mani nella scollatura e palpa le tette tirandole fuori.
I capezzoli reclamano i suoi morsi, gli prendo la testa e la schiaccio su di essi.
Morde e succhia. Gemo di dolore e piacere.
Gocce d piacere scendono tra le gambe. Sono un fuoco.
Mi solleva il vestito e nota con stupore che sono completamente nuda a parte le autoreggenti e gli stivali.
Mi palpa il culo e mi sculaccia.
Mi in ginocchio e lo spoglio velocemente.
Il cazzo è duro, voglioso.
Lo lecco, lo succhio lentamente.
Mugola di piacere. Lo ingoio mentre mi prende per i capelli e me lo spinge in gola.
Gli sbavo addosso.
Mi fa sedere su una sedia e mi infila una mano in mezzo alle gambe.
Sono fradicia. Mi solleva le gambe e con un colpo secco mi infila il cazzo.
Sono talmente eccitata che vengo in pochi secondi.
Saliamo al piano di sopra nella stanza dei giochi.
Sul comodino gli oggetti che gli ho chiesto.
Uno stimolatore, un dildo e delle palline.
Mi metto a pancia in su e mentre Dom si siede col cazzo sulla mia faccia mi mette lo stimolatore sul clitoride. Sono in estasi. Lo succhio come una forsennata. Mi solleva le gambe e infila le palline nella figa. Sto godendo come non mai.
Tanta eccitazione trattenuta mi portano ad orgasmi continui.
Mi schiaccia forte lo stimolatore sul clitoride e con un urlo vengo schizzando fuori le palline e producendo un lago di sborra.
Sono come impazzita. Invece di esser appagata ho ancora più voglia.
Sono stupita da quanto è porco.
"Hai letto I miei racconti vero? Sei più porco del solito!"
Non risponde e mi gira a pecora.
Mi infila di nuovo le palline e senza troppi complimenti mi incula.
Urlo di dolore. Sono mesi che non scopo!
Pochi colpi e sto già godendo!
"Troia ti riempio tutti i buchi!"
Scopa come un forsennato. Sento l'orgasmo arrivare.
Tiro lentamente il filo delle palline e le faccio uscire.
Un altro getto si riversa sul materasso!
Le contrazioni lo portano a sborrare.
Mi riempie il culo mentre dalla foga mi sculaccia forte le chiappe.
Sembra un incontro di box.
Il suo cazzo è ancora duro. Mi siedo sopra di lui dandogli la schiena. Mi chino in avanti offrendogli una visuale del culo. Lo sto cavalcando. Mi sculaccia a ritmo.
Grugnisco. Afferra il dildo e me lo pianta nel culo ancora fradicio della sua sborra.
Ora mi scopa lentamente il culo.
Ho orgasmi di culo continui e contrazioni della figa.
Dopo 10 minuti buoni, ormai credevo di essere soddisfatta, mi mette a pecora e alterna il suo cazzo e il dildo tra culo e figa. Prendo lo stimolatore e lo passo prima sul clitoride e poi sulle sue palle.
Sborro in continuazione.
Anche lui è oltre il limite di eccitazione.
Con uno scatto felino si mette davanti alla mia bocca e mi incita a leccargli la cappella.
Si Sega veloce. Schizza tutta la sua sborra nella mia bocca.
Ci buttiamo sul letto ansimanti.
Questo è quello che volevo. Un incontro animalesco.
Usarlo per il mio piacere.
Dom si butta in doccia. Io resto sul letto.
Voglio godere ancora. Prendo per l'ultima volta lo stimolatore e comincio a premerlo sul clitoride.
Stringo le gambe, sento l'orgasmo arrivare.
Gemo forte. Sborro. Continuo.... Vengo ancora e ancora.
Ora sono sfinita e soddisfatta.
Scendo al piano di sotto.
Mi allunga un bicchiere di vino.
Sa che sono già lontana con la mente.
Ho preso il mio piacere, e gli ho permesso di usarmi.

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