MATTINA BIZZARRA PARTE 2

Mauro ritorna alla scrivania, osserva gli oggetti che ho messo in borsa, un estrattore, una barra in teflon, un cacciavite col manico largo e una bomboletta.
"Con questi ti apro per bene...."
Prende per primi il cacciavite e l'estrattore che effettivamente sono i più piccoli come dimensioni.
Io sto ansimando, sto pensando a quanto voglio quegli oggetti dentro.
"Ti stai sbrodolando addosso di nuovo vacca..."
Si avvicina e si china a leccare di nuovo il mio buco del culo e la figa.
Mi viene davanti e comincia a spogliarsi.
Ha un fisico possente, il corpo ricoperto di leggera peluria che mi fa impazzire.
Il cazzo non è ancora duro quindi lo avvicina alla bocca.
"Fallo diventare di nuovo duro"
Lo succhio con vigore, in poche boccate diventa di marmo.
Mi tiene ferma la testa e mi scopa la bocca.
"Ci serve parecchia saliva...sbava cagna! "
Ha appoggiato il cacciavite e l'estrattore sotto la mia bocca, ogni volta che toglie il cazzo tutta la saliva ci cola sopra.
"Brava pompinara! "
Mentre mi tiene il cazzo in bocca si china su di me e mi strofina una mano sulla figa.
"Sei un lago...mamma mia senti qui...ci vorrebbe un estintore! Adesso ti infilo l'estrattore...."
A queste parole inizio a gemere, premo il culo verso la sua mano.
Mi toglie il cazzo dalla bocca e col cellulare mi fa una foto.
"Guarda come sei ridotta...sei una maschera di piacere e saliva "
"Ho la figa che pulsa...riempila! Mi stai facendo impazzire! "
Mi da uno schiaffo e mi sputa in bocca.
Prende gli oggetti e si posiziona in ginocchio dietro di me.
Si accerta che non possa muoverni, tira le corde per aprirmi di più le gambe.
Mi scatta un'altra foto.
"Ci vorrebbe uno che ti tenesse il culo e la figa aperti mentre abuso di te"
'Siii cazzo! Chiama chi vuoi !"
"La prossima volta chiamo il mio amico col cazzo equino! Vediamo se riesci a sederti in macchina dopo...vacca ingorda! "
Intanto ha appoggiato l'estrattore alla imboccatura della figa.
"Questo ti sfonda! "
Inizia a spingere, sento la figa che si apre ma è veramente grosso da entrare.
Mi massaggia il clitoride, la figa si rilassa e l'estrattore piano piano inizia ad entrare.
Mi sposto un po indietro col culo e mi scopo loggetto.
"Cazzzo siii sono piena! Spingi!"
Mauro spinge e finalmente entra tutto.
Lo muove piano come se volesse sfilarlo, la sensazione è devastante, godo da impazzire.
"Continua! Sto per sborrare! "
Lo sfila e lo infila, la figa si è allargata per permettergli di giocare.
Lo infila e lo preme sempre più in fondo.
La figa è talmente tesa e aperta che il clitiride svetta duro e sporgente come fosse un piccolo cazzo.
Lo sento gonfio.
Usa le dita per segarlo.
"Godo! Godo! Sto venendooo"
Sono bloccata sulla poltrona e impazzisco.
Inizio ad urlare per il piacere violento.
"Che troia!"
Continua a massaggiare il clitoride fino a che nom smetto di contrarre i muscoli.
Toglie l'estrattore e mi scatta un'altra foto.
"Guarda..."
Ho la figa aperta, gonfia e rossa, il clitiride che sembra un piccolo duro e violaceo per le continue sollecitazioni.
Un rivolo bianco di sborra mi scende dalla figa.
Sto ansimando ancora in preda all'orgasmo.
Mi sculaccia, prende il cacciavite e lo infila nel culo.
Urlo dalla sorpresa.
Mi masturba il culo veloce!
"Godoooo cazzo!Godooooo "
Spruzzo dalla figa mentre Mauro in preda alla eccitazione continua a sfondarmi il culo.
"Godi vacca!sei qui per questo!"
Riprende l'estrattore e lo infila in figa.
Questa volta entra senza problemi.
Mi scatta foto con i buchi violati dagli oggetti.
"Guardati!"
Mi masturba i buchi scopandoli prima piano poi forte.
Io godo a ripetizione.
"Ancora!ancora! Ancora! "
Toglie il cacciavite dal culo e ci infila la barra in teflon.
"Oddio mi sfondi!"
"Non vorrai andare a casa con della voglia! "
Toglie l'estrattore e mi masturba il culo con la barra.
"Sborra vacca!"
Ho orgasmi continui, lo imploro di continuare.
"Sei insaziabile! Ti ci vuole una squadra di calcio!"
Toglie la barra e mi apre il culo, lo sento oscenamente aperto.
Lecca e poi ci sputa dentro.
Prende la bomboletta.
La preme sul buco.
"Oddio questa mi spacca il culooo"
Mi infila il cacciavite in figa e ho un orgasmo immediato.
Sto godendo a pensare a tutti quegli oggetti che mi devastano.
Spinge la bomboletta che fatica ad entrare.
Urlo di dolore.
Raccoglie un po di sborra dalla figa e lubrifica il culo.
"Ferma che ti sfondo troia!"
Con un colpo secco la infila per metà.
"Oddio che cagna! Lo hai preso tutto!"
La muove piano. Toglie il cacciavite dalla figa e mi massaggia il clitoride di nuovo...
"Spingila dentro piano che sto per sborrare! "
Fa come gli ho detto , mentre la infila e sfila piano rotea il pollice sul clitiride e mi infila due dita dentro.
È troppo per me ed esplodo di nuovo.
"Sono esausta...basta ti prego. "
Lui Sorride, ha il cazzo che scoppia.
Mi viene davanti e me lo infila in bocca.
"Ti soffoco di sborra cagna ingorda!"
Si piega su di me e mentre si fa sucvhiare il cazzo mi riempie di nuovo I buchi.
"Voglio sborrare mentre ti sfondo di nuovo!"
Questa volta osa di più.
Estrattore in figa e la barra in teflon nel culo.
"Oddio che vacca! Dai godi! Che ti sborroooo"
Godiamo insieme, la sborra mi esce dalla bocca e dal naso.
Si accascia su di me e finalmente libera i miei buchi.
Sono sfinita, resto accasciata sulla poltrona quasi in stato di svenimento col culo che pulsa e la figa indolenzita.
Mauro mi scatta le ultime foto.
Poi mi lava con la sua urina riempiendomi il culo aperto.
"Sei stata il mio cesso e il mio sborratoio magnifica troia! "
Mi slega e mi aiuta a mettermi comoda sulla poltrona.
"Non scordarti di firmare I documenti prima di andare via. "
È tornato il ragazzo dolce e premuroso di sempre, mi bacia dolcemente sulle labbra e mi accarezza il seno.
Mi alzo e mi piego sulla scrivania per recuperare la mia borsa e firmare le carte, Mauro mi da uno schiaffo sul culo facendomi ridere sonoramente.
"Non vorrai ricominciare! Mi butto in doccia prima che ti vengano strane idee."
Mi lavo, mi rivesto e mentre esco dal capannone vedo mauro intento a riposizionare gli oggetti rubati...
"Ci vediamo presto ciao magnifica troia!"
Gli mando un bacio con la mano e richiudo il portone dietro di me.