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QUEL PORCO DI LUCA


di Membro VIP di Annunci69.it simona72
13.02.2022    |    8.039    |    13 9.7
""Vieni qui!" Si toglie la cravatta, apre ancor di più la camicia, vedo la sottile linea di pelo che contorna i capezzoli e scende a perdersi..."
Luca era lì seduto nello studio del mio capo. Scoprirò in seguito che lo studio dell'avvocato per cui lavoro è di proprietà del suo migliore amico. Impeccabile nel suo completo elegante nero, giacca sfiancata ed attillata, camicia bianca a disegnare il suo corpo muscoloso ma non eccessivo, cravatta allentata bottone slacciato dal quale spicca una leggera peluria che mi manda in estasi, pantalone elegante a sigaretta che gli fascia quel culo tondo e sodo, talmente aderenti che segnano il rigonfiamento del pacco.
Ero entrata per consegnare una pratica urgente, nemmeno avevo fatto caso alla coincidenza dei nomi.
"Grazie Simona! Questo sarà il nostro prossimo cliente nonché il mio migliore amico! Luca... Lei è la mia insostituibile assistente!"
Luca si alza e senza far trapelare nulla mi porge la mano.
"Piacere..."
Appena afferra le mie dita una scossa di piacere pervade il mio corpo.
"Piacere mio"
Lascio la pratica e velocemente esco dalla stanza, ho il cuore a mille e il fiato corto. L'effetto è sempre lo stesso. Capezzoli già duri e figa bagnata.
Sento che si salutano, mente Luca esce dall'ufficio io mi affetto ad andare in bagno.
Voglio nascondermi, non voglio essere li alla scrivania, non voglio essere a pochi metri da lui.
Sono al lavandino, metto i polsi sotto l'acqua fresca per spegnere il fuoco che mi pervade.
Dallo specchio vedo la porta aprirsi.
Cerco di darmi un contegno pensando sia la mia collega o il mio capo.
Resto impietrita quando invece mi si presenta il suo viso sfacciato!
Resto immobile appoggiata col culo al lavandino, le braccia incrociate sul seno per nascondere i capezzoli che, maledetti loro, sono spilli eccitati.
"Che sorpresa... Che fai ti nascondi?"
Quel sorriso beffardo ed estremamente sexy! Quella voce che arriva direttamente a farmi contrarre le viscere.
Si appoggia alla porta e chiude a chiave.
"Sei impazzito?? Riapri e fammi uscire!"
"Voglio farti vedere cosa hai combinato in 1 minuto di tua presenza nell'ufficio del tuo capo!"
Così continuiamo con questa attrazione fatale! Questa chimica inspiegabile che dopo mesi continua!
Guardarlo è come accendere un fiammifero.
Non posso fare a meno di stringere le gambe per assaporare questa sensazione di godimento.
Resta così, mi guarda libidinoso, gli occhi velati di eccitazione.
Abbassa la cerniera del pantalone e lascia letteralmente schizzare fuori il suo cazzo duro e bagnato.
Fa uscire anche le palle gonfie.
Resto a guardare, questa immagine dell'uomo elegante e porco mi eccita terribilmente.
L'uomo di potere, dominante. È quello che mi eccita ora.
"Vieni qui!"
Si toglie la cravatta, apre ancor di più la camicia,vedo la sottile linea di pelo che contorna i capezzoli e scende a perdersi dentro la cintura dei pantaloni.
"In ginocchio come una cagna! Muoviti!"
Sono come ipotizzata dal suo cazzo che pulsa.
Sollevo leggermente la gonna stretta lasciando intravedere le autoreggenti di pizzo con una sottile linea dietro.
La camicetta lascia intravedere il balconcino con le tette che ondeggiano ad ogni mio passo. Mi metto a gattonare verso di lui cercando di non perdere le scarpe tacco dodici.
Ho sicuramente la faccia da cagna eccitata.
Arrivata ai suoi piedi mi metto in ginocchio.
Mi avvolge la cravatta al collo.
Mi attira verso il cazzo.
Lo afferra e mi colpisce sulle guance.
Lo sfrega sulle labbra piene di rossetto rosso.
Mi sento sbavata.
"Lecca cagna!"
Tiro fuori la lingua e molto lentamente raccolgo le gocce di sborra che colano dal prepuzio.
Tira la cravatta e mi dirige verso le palle.
Lecco avidamente questi enormi coglioni, duri e gonfi.
Luca è appoggiato alla porta con le gambe leggermente divaricate, mugola e mi guarda.
"Leccalo tutto! Fammi sentire quanto sei troia!"
Salgo con la lingua dai coglioni alla cappella, lecco l'asta come fosse un gelato prelibato. Continua a bagnarsi, ogni goccia non fa altro che eccitarmi.
"Apri la bocca... Fatti scopare"
Mi afferra la testa ed infila tutto il cazzo dentro.
Mi sento soffocare, mi preme sulle tonsille, mi scopa lento ma deciso a non lasciare fuori nemmeno un pezzo del suo enorme cazzo.
Comincio a sbavare, dalla bocca escono suoni animaleschi.
"Così... Ingoia! Ti scopo la bocca troia!"
Mi eccita sentire quanto è porco.. Mi eccita essere dominata da lui!
Mi tira i capelli, aumenta le spinte, ho le lacrime agli occhi, ho il trucco completamente sbavato, la camicetta inzuppata di saliva.
Si piega in avanti e con la mano libera fa salire la mia gonna fino alla cintura lasciando il culo scoperto.
"Allarga le gambe!"
Non mi faccio pregare, apro le gambe, voglio le sue mani.
"Sei un lago Simona!"
Continuo a succhiargli il cazzo, ora gioco con la sua cappella.
La infilo e la sfilo dalle labbra è sensibile, ad ogni movimento trema di godimento.
Con le dita strizza il mio clitoride.
Spingo il culo verso le sue dita, sono al limite dell'orgasmo.
Infila due dita in figa e il pollice nel culo ed inizia a masturbarmi.
Non resisto, mi strizzo il clitoride ed inizio a godere.
"Godi troia! Dai! Fammi sentire come schizzi!"
Mi infila il cazzo in bocca per soffocare le mie grida di godimento.
Continua ancora e ancora a masturbarmi fino a quando smetto di spruzzare sborra sul pavimento.
Luca ha il cazzo che pulsa, è al limite dell'orgasmo.
Mi afferra per i capelli, piega la mia testa leggermente all'indietro.
"Voglio la lingua! Apri la bocca!"
"Segami il cazzo!"
Afferro quell'asta dura, lo sego lentamente lasciando che la lingua sbatta sulla cappella, con l'altra mano gioco con le palle. Lo guardo, non voglio perdermi il suo godimento.
Trema, il cazzo pulsa, la sua mano stringe i capelli sempre più forte, il respiro è affannoso, dalla bocca escono grugniti da animale.
"Sborro troia! Sborro! Bevi! Bevi!"
Un primo schizzo mi colpisce il palato, il resto della sborra cola sulla lingua e cola dalla bocca. Imprigiono la cappella tra le labbra e mungo il cazzo e strizzo le palle fino a prosciugarlo.
Continua...



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