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Gay & Bisex

Gemelli - Cap. 17


di klo2000
29.04.2019    |    3.148    |    1 6.6
"Ne devi togliere due, uno a destra e uno a sinistra del buco..."
Dopo un po' di queste torture lievi, così le definiscono, decidono di passare a qualcosa di più forte! Ci slegano e ci tolgono i bavagli, poi prendono mio fratello e lo legano di nuovo ad una specie di croce a X, mani e piedi ai quatto vertici. E' voltato con la pancia verso la croce e sporge la schiena. Io invece sono seduto su uno sgabello con le manette e i piedi legati. Uno dei due carnefici prende una frusta e comincia a colpire Ale sulle spalle; mi ordina di contare i colpi; quando arrivo a 10 si ferma, ma interviene il secondo torturatore con una sottile bacchetta. Questi lo colpisce sulle natiche con sferzate prima leggere poi più violente: il culetto che amo tanto diviene dopo pochi colpi tutto rosso; anche adesso ho l'ordine di contare...diciotto...diciannove...venti...i lamenti del mio amore mi lacerano le orecchie...
L'uomo con la frusta si rivolge a me...”Adesso tocca a te...”...da un lato ho paura, ma dall'altro sono felice che lascino in pace mio fratello e comincino a picchiare me...mi slegano, mi fanno alzare e mi avvicino alla croce per prendere il posto di Ale...
”Che hai capito, stronzetto?...intendevo che adesso tocca a te frustare tuo fratello...e vedi di fare sul serio...se no glielo faremo noi con tutta la nostra forza...mettici tutta la cattiveria di cui sei capace... se no saranno veramente dolori per lui e per te...”
Mi sento svenire...sono disposto a subire tutto ma non a fare male a mio fratello...ma i due non scherzano...la voce flebile di Ale mi giunge alle orecchie come un lamento...
”Amore, ti prego...frustami, non voglio che ti facciano del male...”
Afferro la frusta...
”Mentre lo frusti devi contare a voce alta i colpi...”
Mi trema la mano...ma mi faccio forza e inizio cercando di stare leggero...
”Uno..due...tre...quattro...”
”Due...” mi riprende uno dei due aguzzini...
”Dopo quattro viene cinque...” trovo il coraggio di ribattere...
”Dopo quattro colpi come li dai tu si ricomincia da due...chiaro?...ti abbiamo detto di colpire, non di fargli fresco...se no ti davamo un ventaglio...”
”Andre, ti prego, colpisci forte...non aver paura....non soffro...”
Stringo i denti, chiudo gli occhi e vado giù con forza, come vogliono quei due stronzi...
“Ahhhhh...”...le grida di mio fratello sono strazianti ma cerco di non ascoltarle...
”Due....tre...quattro.........diciannove....venti....”
”Ok...basta...sai che sei stato davvero un grande stronzo a picchiare così tuo fratello...ora meriti tu una punizione...”
Mi afferrano e mi legano ad una specie di cavalletto di pelle imbottita, come quelli che sono nelle palestre, ma più piccolo.... ho la pancia in giù e sono legato mani e piedi alle quattro zampe dell'attrezzo... il mio culo e' ben esposto alla vista dei due uomini...aperto...in qualche modo voglioso di attenzioni...
”Che bei culi che hanno questi due stronzetti!...guarda questo che buchetto tenero che ha...un bocciolo rosa...però...”
”Già, noti anche tu quello che vedo io?....”
”Si fratellone, c'e' qualcosa che non va...vero?....”
”Già...quei peletti cosi teneri intorno al buco ci stanno veramente male...”
”Cinque tu e cinque io?...ok?...”
”Ok...alternati o tutti tu e poi tutti io?...”
”Alternati...”
Ascolto quello che dicono con una certa trepidazione...sono certo che vogliono darmi dieci frustate e mi preparo a riceverle....in fondo anche Ale le ha prese...così saremo pari...
”Dove sono?...” domanda uno dei torturatori...
”Nel cassetto....o nel primo o nel secondo...” risponde lo zio...
Uno dei due si allontana e va a rovistare nel cassetto di un piccolo mobiletto...torna poco dopo...
“Eccole...a te l'onore del primo...”
”Grazie, fratellone...”
”Aspetta, prendo la torcia elettrica...”
Si allontana e torna con una pila accesa che passa a suo fratello...poi con le mani mi divarica bene le chiappe...mentre il fratello illumina il mio buco... e con un paio di pinzette tira via un pelo di quelli che circondano il mio tenero orifizio anale...il dolore che provo e' insopportabile, anche perche' lo stronzo fa tutto molto lentamente tirando più volte prima di dare lo strappo finale...
”Uno!...” grida soddisfatto quando il primo pelo cede allo strappo...le lacrime mi scendono dagli occhi...
”Ora tocca a te...sai che sono duretti questi peli?...”
E' il turno dell'altro...non oso pensare al dolore che mi toccherà sopportare...vorrei svenire per non sentirlo...o addirittura morire...penso a mio fratello che sta guardando questa scena e a quanto anche lui soffrirà...
”Due!...cazzo, questo era proprio duro....non voleva venire via...”
Sento l'ano pulsare per il dolore...e' acuto e lancinante...un male fortissimo che durerebbe un attimo se i due avessero pietà e dessero strappi decisi...ma i maledetti si divertono a tirarla per le lunghe...
”Tre!...”
”Quattro!...”...i due si alternano sadicamente e prolungano la mia sofferenza...
”Ne vuoi tirare un paio anche tu?...” dice quello di turno a mio fratello...
”No....mai...” e' la debole risposta di Ale...
”Oh, si ne tirerai un paio anche tu quando avremo finito...e lo farai molto lentamente, come stiamo facendo noi... anzi, vieni a vedere da vicino come si fa...potresti tenere tu la torcia...”
Lo slegano e lo fanno venire vicino a me...fra le lacrime che mi sgorgano dagli occhi vedo per un attimo il suo viso pallidissimo...sta tremando di paura...
”Reggi bene la pila che non vedo...Cinque!...”
”Sei...!”
”Sette!...”...i due gridano più forte di me...infatti i miei urli sono ora soltanto singhiozzi e flebili lamenti...
”Otto!...”
”Nove...”
”Dieci!!!!...”
“Noi abbiamo finito...ora tocca a te, piccolo stronzo...e vedi di fare con calma...come abbiamo fatto noi...ne devi togliere due, uno a destra e uno a sinistra del buco...ce ne sono rimasti pochi ormai...poi guarderemo quanti ne hai tu...dai comincia...”
Sento la mano tremante di mio fratello che stringe le pinzette su uno degli ultimo peli rimasti... sento che tira...ma molto leggermente...so che non vorrebbe seviziarmi, ma e' costretto...mi impongo di non lamentarmi per non turbarlo...mordo la lingua fra i denti per non emettere lamenti...
ma sto tremando in tutto il corpo...dopo tre o quattro tentativi sento il pelo cedere e dopo il dolore ho un istante di sollievo...
”Bravo, piccolo pezzo di merda...hai visto che ce l'hai fatta....ancora uno, dai...vedi come siamo buoni?...”
L'ultima sofferenza, spero...
”E dodici!!!...” gridano insieme i due stronzi gemelli...mentre io tiro un respiro di sollievo dopo tanto dolore...
”Dai, facciamoli riposare un po'...rileghiamo questo pezzo di merda e andiamo giù con Francesco a farci una birretta fresca...”
Legano mio fratello ad un anello sporgente dalla parete...e poi escono...
”Torniamo fra poco, frocetti...aspettateci...”
E scendono giù con lo zio dopo aver spento la luce lasciandoci al buio e aver chiuso a chiave la porta...
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