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IL MIO COGNATINO - Cap. 1


di klo2000
10.04.2020    |    6.287    |    7 9.9
"Ma avvicinandomi al pisello sentivo crescere il calore..."
Aveva chiamato il Notaio Derossi...con una certa urgenza mia moglie mia suocera dovevano partire per Milano per risolvere alcune pratiche relative alla morte di mio suocero, pratiche di successione che richiedevano la loro presenza per almeno due giorni...
Mio suocero infatti era mancato tre mesi prima in un terribile incidente stradale nel quale era stato coinvolto anche il mio giovanissimo cognato, Luca, di 15 anni...Francesco, mio suocero era morto sul colpo, mentre Luca si era salvato, ma purtroppo era stata compromessa la colonna vertebrale e ora il mio povero cognatino era costretto su una sedia a rotelle ed era accudito con grande amore dalla mamma e a volta dalla sorella, mia moglie...
“Saverio, devo andare con mia madre a Milano...non possiamo farne a meno, si tratta di cose che riguardano la successione e la divisione dell'eredità...mamma non sa come fare con Luca...dovresti occupartene tu nei due giorni che noi siamo via...potresti prendere permesso dal lavoro e darci una mano?...”
“Certo, tesoro...andate pure tranquille...io mi prendo due giorni di ferie e mi trasferisco da tua madre finche' non tornate, così posso seguire Luca e fargli anche un po' di compagnia...”
“Grazie, tesoro...mamma ha lasciato tutto l'occorrente nella stanza di Luca e tutte le istruzioni scritte su quello che bisogna fargli...per il resto conosci la casa dei miei non dovresti avere problemi...in frigo c'e' tutto l'occorrente per mangiare questi due giorni...poi per ogni problema ci sentiamo per telefono...”
E così mi sono trasferito da mia suocera per aiutare il mio sfortunato cognato...
Prima dell'incidente Luca era un ragazzino bellissimo e pieno di vita, alto, biondo, sportivo...era al secondo anno di liceo in una scuola privata e anche negli studi andava benissimo...ora dopo l'incidente non era più uscito di casa e si stava studiando il modo di fargli riprendere le lezioni o trovando un assistente che potesse accompagnarlo a scuola o facendogli prendere lezioni a domicilio o via Skype....
“Ciao, Saverio...grazie per essere venuto tu a stare con me...non mi andava che venisse un'infermiera..preferisco stare con te che sei giovane e sei mio cognato...”
“Ma certo, Luca...e' un piacere per me passare due giorni qui con te...così magari possiamo divertirci un po' insieme...Anna mi ha detto che vostra madre ha lasciato tutto pronto...tutto quello che ti occorre e da mangiare...mi ha detto che c'e' un foglio con tutte le istruzioni...”
“Si, e' sul tavolino....comunque so anche io tutte le cose che servono e le medicine che devo prendere...”
“Come ti senti, Luca?...come va la vita...”
“Come vuoi che vada?...sono qui inchiodato a letto o sulla sedia a rotelle...la vita non e' più come prima...non posso più fare niente...i primi tempi venivano a trovarmi i miei compagni di scuola e i miei amici...ora non viene quasi più nessuno...e anche se telefono cercano di stare con me meno tempo possibile...passo la vita con mamma e con Anna quando può venire a trovarmi...”
“Certo, Anna ti vuole molto bene...e anche io te ne voglio...in fondo anche io sono tuo fratello, no? Un fratello un pochino più grande...e puoi contare su di me per ogni tuo problema...e parlare con me se hai qualcosa che non vuoi discutere con mamma o con tua sorella...basta che mi chiami al telefono e io sono subito da te, lavoro permettendo...”
“Grazie, Saverio...ti voglio molto bene...”
“Beh, che si fa? Tu come passi il tempo solitamente?...”
“Guardo video, oppure gioco o sento musica...”
“E allora cosa vuoi che facciamo adesso?...”
“Guardiamo un film...ti va?....”
“Certo...” abbiamo messo su un film d'avventure su youtube e abbiamo passato un'oretta divertendoci...ogni tanto gli chiedevo se avesse fame o sete ...o se avesse bisogno di qualcosa...poi ho guardato il foglio con le istruzioni e mi e' venuto un colpo al cuore...una cosa a cui non avevo pensato...ogni 6 ore cambiare il pannolino...
“A che ora devo cambiarti?...” gli ho chiesto...
“Alle cinque, più o meno...fra dieci minuti...”
“E dove trovo l'occorrente?”
“Qui, vicino al letto...mi cambia sempre la mamma, ma se non ti va di farlo posso provare a farlo da solo...non l'ho mai fatto ma posso provare...”
“No, Luca...tranquillo...lo faccio io, ma tu mi devi guidare e spiegarmi come devo fare...ti da fastidio se te lo faccio io?...non devi sentirti in imbarazzo...”
“No, non ho imbarazzo per te...ma mi da fastidio dover dipendere da altri per questa cosa...”
“Dai, scemo...preparati che ora ti cambio...cosa ci vuole?....”
“Il pannolino pulito, il sacchetto per buttare quello sporco, i fazzoletti e la crema...trovi tutto lì vicino al letto....”
Infatti mia suocera aveva preparato tutto in ordine per l'operazione...
“Allora, cucciolo, cosa devo fare?...”
Togliendosi il lenzuolo che lo copriva mi ha risposto:
“Beh...prima devi togliermi il pigiamino...”
“Solo i pantaloni o anche il sopra?....”
“E' meglio togliere tutto...mamma dice che così evitiamo di sporcare...tu toglimi i pantaloni, la maglietta la tolgo da solo...le braccia mi funzionano, sai?...” si tirò un po' su a sedere e si tolse il sopra del pigiama, mentre io gli toglievo i pantaloni, scoprendo due gambe che nonostante l'immobilità di alcuni mesi erano ancora belle...gambe da adolescente appena appena velate da pelo biondo...
Ora Luca era quasi nudo, solo coperto dal pannolino...
“E ora cosa devo fare?....”
“Ora devi staccare gli adesivi laterali e aprire il pannolino...”...e dopo un attimo “Saverio....”
“Dimmi, Luca...”
“Saverio...non sono più un bambino piccolo...”
“Che vuoi dire?....”
“Beh...che....insomma....sono un ragazzo...”
“Oh, certo Luca....” gli risposi sorridendogli....”Non preoccuparti...sei a disagio?...”
“Non so...con mamma non sono mai a disagio...ma con te...non so...”
“Tranquillo...sono il tuo fratellone grande, ok?...”
“Ok...”
“Slaccio?...”
“Slaccia...” e strappai con decisione i due adesivi laterali lasciando ancora coperto il pube...
“Scopro?...” gli chiesi con delicatezza...
Luca mi prese una mano fra le sue...poi mi guardò timidamente negli occhi e sussurrò:
“Scopri...”
Tirai giù il lembo del pannolino scoprendo i genitali del ragazzo...fra due biondi cespuglietti di pelo svettava un bel pisellotto duretto e col prepuzio in parte ritratto che scopriva un glande roseo abbastanza carnoso e umido...sotto il pene due testicoli di discrete proporzioni per un ragazzino di 15 anni, ancora non coperti di pelo e mobilissimi...la parte davanti del pannolino era tutta umida e gialla...mentre sotto si intravvedevano alcuni pezzi di...beh, ci siamo capiti, no....
“Scusami, Saverio...con mamma non mi succede...”
“Non preoccuparti...tutti la facciamo, sai...mica solo tu....-”
“Si, lo so...ma non e' per quello...e' che con mamma non mi succede....”
“Cosa?...”
“Beh...che lui...si, insomma...che...”
“Che ti diventi duro?...”
“Si....non so perche'....”
“Tranquillo, succede ai maschietti, sai? Che diventi duro....e' perche ci sono io?...”
Non mi rispose, ma fece un gesto col capo come per annuire...
“Dici che con la mamma non ti succede mai?....”
“No, con la mamma e' sempre piccolino...a riposo...”
“Ora tolgo il pannolino e ti pulisco...stai tranquillo...” lo sollevai leggermente, tolsi il pannolino stando attento che non fuoriuscisse nulla del suo contenuto...poi stesi sotto il corpo del ragazzo un asciugamano e lo riadagiai delicatamente sul letto...”
Luca era davvero bellissimo...peccato che il destino avesse crudelmente trafitto quel magnifico corpo di adolescente rendendolo praticamente insensibile dalla vita in giù...
Presi un fazzoletto umidificato e cominciai a detergere le gambe e le cosce...al tatto erano fredde, come se il sangue non circolasse bene...ma avvicinandomi al pisello sentivo crescere il calore...detersi il pube e poi sollevai le gambe del ragazzo per pulirlo fra le natiche...e fu in quel momento che nel mio cervello scattò qualcosa...nel divaricargli le natiche vidi il buchino stretto e roseo...così simile al buchino di Anna...ma a differenza di quello di Anna così profumato...aveva un odore intenso e inebriante...maschile...forte...mi colpì le narici e per un attimo mi stordì...mi soffermai ad accarezzarlo con il fazzoletto...e poi anche con le dita, portandomele poi furtivamente al naso per aspirarne l'aroma...lui si accorse di questo e mi sorrise...e notai che in quel momento il suo pisello aveva raggiunto la massima durezza...ecco ora dovevo pulirlo proprio li...cominciai a massaggiarlo con la salvietta umida scappellandolo più volte...e poi presi la crema rinfrescante che aveva preparato mia suocera, me ne cosparsi per bene la mano e comincia a masturbarlo dolcemente...Luca gemeva e mi ringraziava con lo sguardo forse per aver compreso il desiderio che aveva di affetto e di piacere...
“La mamma non te lo fa, vero?...” gli chiesi...
“No...mi pulisce e basta...lei crede che io non abbia sensibilità, lì...”
”E invece?...”
“Invece sento qualcosa di molto bello...ma da solo non posso mai farlo perche' ho sempre il pannolino e non voglio che mamma veda che lo apro...”
“E prima dell'incidente...”
“Beh...prima....”
“Ti facevi tante seghine?....”
“Ti prego, saverio, non dirlo a nessuno....”
“No, cucciolo...non lo dirò a nessuno...allora? Ti toccavi spesso?...”
“Si...e pensavo....”
“A cosa?...”
“Mi vergogno a dirlo...”
“Lasciami indovinare...a tua sorella?...”
“No...”
“Allora?...”
Arrossendo e volgendo in basso lo sguardo....con un filo di voce:
“A ….te....”
“A me?....ti tiravi seghe pensando a me?...e cosa pensavi?....”
“Che sei bello e che mi sarebbe piaciuto stare abbracciato a te...e pensavo a come potevi essere nudo...e che ci accarezzavamo...e che ...”
“Oh...ma guarda un po' il mio cognatino....se lo sapessero Anna e tua madre...”
“Ma tu mi hai promesso di non dirglielo...”
“Certo che no...e ti confido un segreto anche io....”
“Cosa?...”
“Anche io qualche volta ho pensato a te...”
“Davvero?...a come ero prima dell'incidente?...”
“No...a come sei adesso...a quanto mi sarebbe piaciuta la confidenza che abbiamo ora e che non avrei mai sperato di poter avere...e a quanto sono stato felice quando mi hanno chiesto di venire a stare con te...” nel dirgli queste cose continuavo a muovere con dolcezza il suo membro fino a che non lo sentii irrigidirsi e vibrare e schizzare fuori il dolce seme adolescenziale...terminato il suo orgasmo finii di pulirlo, poi gli misi un nuovo pannolino, lo sigillai con gli adesivi e lo rivestii con il pigiama...poi lo baciai teneramente in bocca e gli dissi:
“Ora vado a preparare la cena...tu stai qui tranquillo...dopo cena ci guardiamo un altro film...e poi dormiamo insieme, vuoi?...”
“Insieme qui nel mio lettino?...”
“Si...insieme nel tuo lettino...cucciolo...”
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