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Gay & Bisex

Gemelli - Cap. 50


di klo2000
22.09.2019    |    1.731    |    0 8.8
"Se sapessero quanto siamo maiali nella realtà..."
cap. 50

“Raimondo!...” urla il vecchio in carrozzella...
La porta si apre ed entra il maggiordomo che ci aveva accolti...lo guardo appena, perche' abbiamo ordine di non guardare nessuno in faccia...e' decisamente un bell'uomo, biondo, sui quarant'anni...vestito di scuro e con i guanti bianchi...di quelli che si vedono nei film di una volta...
“Si, signore...” anche la voce e il modo di parlare mi ricordano un film che ho visto....forse gli Addams....
“Il vassoio...”
“Subito, signore...”
Esce e torna subito dopo con un grande vassoio d'argento su cui si trovano vari oggetti che non riesco a distinguere...lo posa su una consolle vicino al palco su cui siamo esposti...
“Grazie....fra poco avremo ancora bisogno di te, come le altre volte....”
“Certo, signore...”
Uscito il maggiordomo, il vecchio dice allo zio di procedere...e questi prende dal vassoio dei fazzoletti di carta...almeno mi sembrano salviettine...ne estrae alcuni e comincia a passarceli sotto le ascelle affinche' si imbevano del nostro sudore...quindi li offre all'asta...e anche qui ricava una cifra che non riesco a comprendere...qualcosa come ottocento euro per dei fazzolettini bagnati di sudore di ragazzini...
Poi ci scappella i cazzi che abbiamo cercato di mantenere flaccidi...e raccoglie quanto può dell'umido dall'odore penetrante che ci bagna le cappelle...cerco di indovinare la cifra che potranno raggiungere i fazzoletti profumati al cazzo...secondo me potranno arrivare a millecinquecento euro, vista la stupidità e la ricchezza di quei vecchi...ma mi sbaglio...quei maiali bavosi arrivano a spendere duemiladuecento euro per la puzza dei nostri piselli...se dovessi pagare io tutto l'odore di uccello che ho sentito in questa settimana, non mi basterebbe una vita di lavoro per guadagnare tutti i soldi che dovrei dare....
“Giratevi....” ordina lo zio...ci voltiamo di schiena e lui ci fa chinare in modo che le nostre chiappe siano bene in evidenza...mi ricordo dell'ordine che ci ha dato...e mentre mi abbasso faccio in tempo a strizzargli l'occhio e a sorridergli...mi allarga le natiche e mostra il buchino roseo...poi mi passa il fazzolettino sulla rosellina...indugiando un poco....e io spremendomi bene faccio partire una potente e sonora scorreggia nel fazzoletto...i quattro vecchi si mettono ad applaudire e subito fioccano le offerte...ahahaha siete serviti, signori....se non volete altro pagate le mie scorregge...mi sento trionfante dentro di me...
Ale non riesce subito a fare come ho fatto io e nonostante lo zio continui a strofinargli il buco del culo, la scorreggia non arriva...e così il mio fazzoletto sale a tremilaquattrocento euro e il suo non lo compra nessuno....
“Ora vogliamo divertirci un po'...” esclama il paralitico....”Falli esibire....”
“Certo....Nikita, fai un pompino a tuo fratello...faglielo venire bello duro, senza usare le mani...”
Non vedo l'ora di fiondarmi sul cazzo di Ale...ma voglio stare al gioco e divertirmi un po'...e faccio finta di disubbidire e non volerlo fare....
“Stronzetto, fa quello che ti ho ordinato...” insiste lo zio...e io sempre mi volto dall'altra parte e mi rifiuto...lo zio allora mi da un sonoro ceffone che mi convince a dare, recalcitrante, un leggera leccatina al cazzo di Ale...
“Scusate, signori, ma credo che questi due gemelli non abbiano mai fatto incesto fra loro...per questo il ragazzo e' un po' riluttante a spompinare il fratello....ma ho trovato il modo di convincerlo...”...anche Ale ha capito e sta al gioco...finge ribrezzo al contatto della mia lingua e sembra tirarsi indietro...e sento che l'eccitazione nei vecchi sta salendo...uno di loro si sfrega la patta dei pantaloni....gli altri ci guardano con occhi bramosi...
“Dai, lecca, maialino...” urla uno...
“Vai d'incesto...” sento dire da un altro...ahahah mi diverto troppo...se sapessero quanto siamo maiali nella realtà....
“Lecca il tuo bel fratellino....” urla di nuovo il primo...
Soltanto l'uomo mascherato non dice mai nulla....
“Uhhh, come gli diventa duro a farselo leccare dal fratello....” sono le parole del paralitico....infatti il cazzo di Ale o Alex, chiamatelo come volete...comincia a inturgidirsi e la pelle del prepuzio si ritrae scoprendo la cappella tutta lucida per la mia saliva...
“Guardate come gli piace il cazzo al piccolo Nikita....” quello che si strofinava la patta ora se l'e' aperta e ha tirato fuori un bel cazzo che, ancora molle, però sembra essere di notevoli proporzioni...
“Fagli fare un bel sessantanove ai due fratellini....” ordina il paralitico allo zio...
Allora zio senza dire nulla stende mio fratello per terra e mi scaraventa su di lui, al contrario, perche' possiamo succhiarci a vicenda e dare spettacolo per i nostri compratori...che sembrano divertirsi un mondo...infatti ora sono in tre a smanettarsi il cazzo...si esono aggiunti anche il secondo uomo sulla poltrona, che ce l'ha un po' piccolino....e l'uomo mascherato che e' quello col cazzone più grande e turgido...
“Raimondo!...” urla il vecchio...
“Eccomi , signore...”
“Spogliami...e segami un pochino....prima di fare il tuo dovere...”
“Si signore...” il maggiordomo apre la patta dei pantaloni del suo padrone, infila la mano nella mutande e, con molta pazienza, cerca la misera appendice del vecchio che quasi sparisce nelle mani del bel servitore....vedo che Raimondo la manipola un po' per cercare di dare un po' di vigore a quella carne rammollita dall'età...mentre il vecchio sbava guardando come io e Ale ci contorciamo in una doppia leccata che ora ci stiamo godendo liberamente senza più fingere imbarazzo...
“Diecimila per uno...” dichiara il vecchio...
“Aggiudicato al signore!....” sentenzia lo zio soddisfatto...
“Raimondo, fa il tuo dovere, servi il tuo padrone...” all'ordine del vecchio il maggiordomo smette di smanettargli il cazzo, si abbassa i pantaloni e porge un bellissimo cazzone contornato di peli biondi alla bocca del suo padrone...che se lo lecca di gusto...quando e' bello duro:
“Vai...prima il piccolo....Nikita....”...non riesco a capire come tutti, anche se siamo gemelli e identici, tendano a considerarmi sempre il più piccolo...forse perche' ho l'aria più innocente?...bohhh?..comunque Raimondo mi si avvicina minaccioso e dato che ho il culo all'insù per la posizione del sessantanove, senza tanti complimenti mi sbatte il suo cazzone dentro facendomi un male boia....urlo....e i vecchi applaudono...in due o tre colpi me lo ha infilato tutto facendomi vedere le stelle e appena e' tutto dentro, quando aspetto i colpi che mi daranno piacere...improvvisamente lo toglie, si alza e se ne va vicino alla carrozzella del vecchio...il dolore al culetto si attenua pian piano...e io resto un po' deluso perche' una scopata da Raimondo non mi sarebbe dispiaciuta...invece il maggiordomo porge il cazzone insaporito dal mio culo alla bocca bramosa del vecchio che se lo succhia di gran gusto...poi, dopo che lo ha ripulito di tutto il mio sapore ordina ancora:
“Raimondo, vai...fotti il grande....”
Zio ci fa cambiare posizione...io vado sotto e Ale sopra, sempre continuando il nostro lavoro di bocca...e Raimondo sventra mio fratello che anche lui, poverino, urla e stringe i denti, fortunatamente dopo aver tolto il mio cazzo dalla sua bocca!...
Sento che Ale viene spinto violentemente su di me dai colpi che Raimondo gli assesta nel culo fino a inserirgli tutta la sua nerchia...poi, appena e' riuscito a metterla tutta la toglie e va a dare il sapore di Ale al padrone...penso che il giochetto perverso del vecchio di scoparci per procura con l'intermediazione del cameriere possa andare avanti un bel po'...invece la cosa finisce lì....da un lato riprendermi brutalmente il cazzone del bel Raimondo non e' che mi entusiasmasse...però devo dire che non di dispiaceva neanche del tutto....
Quando il vecchio ha finito di slinguazzarsi la nerchia del maggiordomo bagnata dal sapore di culo...prende un libretto di assegni...ne firma uno da ventimila euro...lo arrotola intorno al cazzo ancora duro di Raimondo e gli fa cenno di portarlo allo zio che lo prende e soddisfatto se lo infila in tasca, insieme a tutti gli altri soldi che la vendita dei nostri corpi gli ha fruttato....
“Cinquecento a dito....” dichiara lo zio...e io non capisco cosa voglia dire...forse intende che i vecchi possono succhiarci le dita o qualcosa di simile...invece i tre che possono camminare si avvicinano a noi, prendono dal vassoio un tubetto di crema, si spalmano le dita e cominciano a ficcarceli in culo ravanando bene dentro le nostre intimita...ognuno può mettere dentro il numero di dita che vuole, pagando la somma corrispondente...comincia una girandola di dita nel mio spalancato culetto ...tante di quelle dita che non riesco neanche più a contare e che sento entrare e uscire in continuazione, mentre lo zio fa il conto del denaro corrispondente...questo giochetto va avanti per diversi minuti finche' lo zio dice:
“Ora facciamo divertire il padrone di casa”...intendendo il vecchio paralitico che, essendo in carrozzella non si era potuto avvicinare per spaccarci il culo...”Giochiamo come l'altra volta?...”
“Va bene...” dice il vecchio...”Se indovinano raddoppiamo...”
“Stronzetti, scendete giù e avvicinatevi al signore....lui vi metterà un dito in culo..se riuscite a indovinare che dito e' invece di cinquecento euro, ne darà mille...e mi raccomando...vedete di indovinare se no sono guai per voi...ahahahah” tutti ridono alla battuta dello zio...
Scendiamo....ci fanno mettere uno a destra e uno a sinistra della carrozzella...gli altri vecchi ci tengono piegati per porgere bene il culo all'anziano porco...che comincia da Ale...ficcandogli un dito in profondità nello sfintere...
“Scusi signore, ma i ragazzi non parlano italiano e non sanno i nomi delle dita...faranno vedere sulle loro mani il dito corrispondente...”
“Va bene, come ha fatto il cinesino l'altra volta...”
“Si, signore...”...
Quindi lo zio e' già stato a fare questi giochi con altri ragazzi e l'ultimo e' stato un ragazzo cinese...adesso capisco dove lo zio trova tutti quei soldi...
“Ahhh....” sento il gemito di mio fratello all'entrata del dito nodoso del vecchio...
“Che dito e'?” chiede questi in tono canzonatorio....mio fratello alza la mano indicando un dito che non riesco a vedere...
“Bravo!...” urlano tutto insieme i vecchi e allo zio brillano gli occhi perche' quel genietto di mio fratello ha indovinato....ora non posso essera da meno di lui...
“Ahhh...” fingo un po' di dolore quando il mignolo del vecchio mi entra dentro...e' facile riconoscerlo....e' piccolo e sento che da una parte non ci sono altre dita...alzo la mano con il mignolo in evidenza...e tutti si complimentano con me...
Questo stupido gioco va avanti per altre quattro scommesse a testa e sempre riusciamo a indovinare...finche' il vecchio chiama di nuovo Raimondo...
“Gli anelli...questi due ragazzini sono stati così bravi a indovinare tutte le dita che, anche se mi hanno fatto perdere un sacco di soldi voglio far loro un regalino...”
“Che cosa, signore?...” chiede lo zio...
“Raimondo infilami l'anello blu...” il maggiordomom prende da una piccola scatolina un bellissimo anello in oro con uno zaffiro che deve valere un sacco di soldi e lo infila all'anulare del vecchio... “Ora, piccolino...” dice rivolto a mio fratello “ti infilo nel culetto questo dito con l'anello...se riuscirai a sfilarmelo e a trattenerlo dentro di te, sarà tuo...”
O cazzo! Questo si che e' un bel gioco...ma e' impossibile riuscire a sfilare un anello da un dito usando lo sfintere anale...a meno che non sia largo....l'anello, non lo sfintere!...
Quello che avviene ora non posso vederlo....posso solo immaginarlo sentendo i mugolii di Ale e gli sforzi che fa per trattenere dentro di se il gioiello sfilandolo dal dito...se il suo culo e' come il mio, tutto lubrificato dal continuo movimento di dita che abbiamo subito prima l'impresa e' davvero impossibile...
Flopp....e' il rumore che sento poco dopo, seguito da un applauso...non so come ma mio fratello e' riuscito a fregare l'anello al vecchio che ha ritratto il dito urlando:
“Questo ragazzino mi ha fregato!!!!...bravo!!!...vai, càgalo...” e fa cenno a Raimondo di accostarsi con un piatto d'argento su cui fanno accucciare Ale perche' possa far uscire il prezioso gioiello...
Un tintinnio argentino ci fa capire che l'anello e' stato espulso dal culetto ed e' caduto nel piatto...lo zio lo raccoglie e lo mette al dito di Ale proclamando:
“Alex, te lo sei meritato...”
Ora tocca a me...
“Raimondo, l'anello rosso, per il piccolo...” e dagli con sto piccolo! Siamo gemelli!!!
Dalla scatolina il maggiordomo estrae un anello con un rubino che infila all'anulare del vecchio...
poi sento il dito entrarmi nel culo....comincio a muovermi per cercare di sfilarlo dal dito ma l'impresa e' impossibile....mi contraggo, ansimo, mi sforzo ma sento che non riesco a far presa sull'anello e il dito sta scivolando fuori sancendo la mia sconfitta...quando il dito e' quasi tutto fuori sento che il vecchio lo rispinge dentro e aiutandosi col pollice fa scorrere l'anello sul dito finche' non riesce a toglierselo e a farmelo rimanere nel culo...quindi toglie il dito urlando:
“Maledetto...anche questo stronzetto e' riuscito a fottermi l'anello!...” applauso generale...mentre io sono sorpreso dalla generosità dell'uomo che per tutto il pomeriggio si e' divertito ad umiliarmi, ma alla fine mi ha regalato un preziosissimo anello senza che io me lo fossi meritato...non vedo l'ora di chiedere ad Ale se anche a lui ha fatto lo stesso giochetto... mi fanno cagare il gioiello come ha fatto Ale...ma non viene subito fuori...allora sento di dovere un po' di riconoscenza al vecchio paralitico e mi avvicino a lui perche' possa aiutarmi a far venire fuori l'anello, prendo la sua mano e me la porto al culo...lui capisce e mi stimola il buchino agganciando l'anello con la punta di un dito e facendolo uscire...poi me lo porge e me lo mette al dito...e io trovo per la prima volta il coraggio di fissarlo negli occhi...e lui mi fissa...e i suoi occhi brillano...e i miei si riempiono di lacrime mentre lui mi attira a se, mi bacia su una guancia e mi sussurra in un orecchio:
“Anche io avevo un gemello...e gli volevo bene...e anche io ero il piccolo...”
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