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Il mozzo e fagioli - cap. 7


di klo2000
15.01.2023    |    667    |    4 9.5
"“Brandi, domani pomeriggio saremo a Malaga, domani mattina ti consegnerò la roba che mi hai dato da custodire…quante ce ne sono nel sacco?” “Quattro grandi..."
Quando si svegliò, il Paganetto ci mise un po’ a capire dove si trovava…la bevuta della sera precedente e tutto quel movimento della nave lo avevano stordito, non ricordava quasi nulla, solo un gran senso di pace quando si era addormentato, gli sembrava di ricordare fra le braccia del capitano, ma non era sicuro che fosse vero, forse lo aveva solo sognato…
Ora il mare si era calmato e la nave stava procedendo, senza quel fastidioso rollio della sera precedente, verso il nuovo scalo…sarebbero arrivati a Malaga entro due giorni…guardandosi intorno Nicolò riconobbe la cabina del capitano: allora era vero, aveva dormito con lui e il Colucci era stato gentile e tenero nei suoi confronti, come non ci si poteva aspettare dai suoi soliti modi bruschi…stava per alzarsi dal lettuccio per andare a riprendere le sue solite mansioni, quando entrò il capitano…
“Ascolta, Paganetto…fra due giorni saremo a Malaga…ci fermeremo almeno due giorni perchè dovremo aspettare un carico di armi provenienti da Toledo che dobbiamo portare a Casablanca…il Dottore ha un cugino frate a Malaga e deve portargli delle cose…è possibile che si fermi almeno una notte a dormire nel convento e mi ha chiesto il permesso di portarti con lui, se sei d’accordo…visto che siamo fermi in porto non c’è il problema dei fagioli, i marinai potranno divertirsi con le bagasce spagnole e tu per un paio di giorni ti riposerai…ti va di andare col Dottore? Mi ha detto che c’è la possibilità di farti guadagnare qualcosa…”
“Va bene…ma cosa devo fare?…”
“Te lo dirà il Dottore…ora non farmi più perdere tempo e vai a lavorare…” i modi del capitano erano tornati bruschi, forse più ruvidi del solito…la dolcezza della sera prima era svanita…forse il Colucci era contrariato per il fatto che Paganetto avesse accettato di andare col Dottore…

Per tutto il giorno la navigazione del “Vittoria” fu tranquilla…cominciava a fare caldo e i marinai avevano ottenuto dal capitano il permesso di togliere le camicie e rimanere solo con i bragoni da lavoro…Paganetto aveva il suo da fare a tenere lucido il ponte come gli aveva ordinato il Brandi, continuava a passare lo straccio bagnato con l’acqua dolce per impedire al sale di corrodere il legno…nel frattempo faceva anche lavori di mondatura delle verdure per la zuppa che il cuoco stava preparando…e poi aveva dovuto aiutare il Bucchio a montare una tenda per fare ombra sul ponte…quel giorno il sole picchiava fortissimo e i marinai avrebbero così potuto mangiare e riposarsi all’ombra…mentre stavano tirando le corde per il riparo il Bucchio per la seconda volta gli aveva detto di essere stato anche lui mozzo con i fagioli, cinque anni prima, su un’altra nave dell’armatore Doria…ma aveva fatto un viaggio breve, in Turchia e non aveva avuto molti fagioli perchè a Smirne avevano imbarcato un ragazzino turco bellissimo che dovevano portare a Istambul e i marinai avevano preferito scopare con lui…
“Lo credo bene” aveva pensato Nicolò “non è che sei una gran bellezza da scopare, così mingherlino e brufoloso…e comunque non hai imparato niente, perchè non ci sai proprio fare…povero Bucchio…”
Nel pomeriggio, visto che il mare era calmo e il vento molto favorevole il capitano aveva deciso, poco prima di Barcellona, di puntare sulle Baleari e poi verso Alicante, abbandonando la navigazione costiera, più sicura, ma anche più lunga…
All’alba del giorno successivo erano all’altezza di Valencia e il Colucci convocò il Brandi nella sua cabina.
“Brandi, domani pomeriggio saremo a Malaga, domani mattina ti consegnerò la roba che mi hai dato da custodire…quante ce ne sono nel sacco?”
“Quattro grandi e due piccole…”
“Io non ho controllato…”
“Capitano, ci fidiamo sulla parola…”
“Certo, brandi, ci conosciamo da tanti anni…Paganetto ha accettato di venire con te…”
“Gli ha detto di cosa si tratta?…”
“No, gli ho detto solo che potrebbe guadagnarci qualcosa…”
“Di sicuro, se Monsignore è a Malaga…l’altra volta mio cugino mi ha detto che va spesso a Madrid…”
“Fai venire Paganetto…”
Brandi uscì per chiamare il mozzo, ma tornò subito dopo dicendo che il ragazzo era occupato, c’erano tre marinai che lo stavano scopando…
“Quel ragazzo è un vero talento naturale…sai, Brandi cosa ho saputo?…che anche il Bucchio ha fatto i fagioli su una nave in Turchia…”
“Ahahah…il Bucchio??? E chi se lo scopava un cesso del genere…”
“Credo che stavolta il Doria sarà molto contrariato quando gli consegnerò il cofanetto coi fagioli….mi sa che un solo cofanetto non basterà, è già mezzo pieno….i marinai non fanno altro che ingropparselo…”
“E vero, però bisogna dire che quando scopano il Paganetto poi sono molto più contenti e lavorano di buona lena…quel ragazzo sa davvero come soddisfare i marinai…”
“E Poldo lo ha scopato ancora?…”
“No, capitano, almeno che io sappia...gli ho chiesto di aspettare dopo la partenza da Malaga, per sicurezza…non vorrei che rovinasse la merce…ahahah”
“Guarda un po’ se hanno finito di scoparlo, che vorrei parlargli davanti a te…”
Brandi uscì di nuovo dalla cabina e trovò in un angolo del ponte il mozzo che mugolava come un gattino mentre un giovane marinaio gli stantuffava il culo sbuffando…dietro a lui c’erano adesso altri tre marinai che aspettavano il loro turno…ma Brandi aveva detto che avrebbero dovuto aspettare perchè il Capitano voleva prima parlare col mozzo…la notizia fu accolta con qualche bestemmia da parte dei rozzi uomini che aspettavano col cazzo già in mano di potersi svuotare nel caldo ricettacolo del mozzo…
“E domani, Paganetto sbarca a Malaga con me e sta via due giorni…andate a scoparvi le bagasce spagnole…”
“Ma quelle ce le dobbiamo pagare coi nostri soldi…”
“Allora scopatevi il Bucchio, che resta sulla nave….ahahah”
“Mi si ammoscia il belino al pensiero…” disse ridendo il marinaio che era prossimo a sborrare nel culetto di Nicolò…
Tutti risero e quando, dopo essergli venuto in culo, l’uomo estrasse il cazzo grondante dal pertugio del mozzo, il Brandi prese uno straccio, ripulì le chiappe bagnate del ragazzo, poi lo accompagnò nella cabina del Colucci...
“Ve lo riporto subito…se non resistete fatevi una sega…”

“Eccolo, Capitano….stava lavorando e ha ancora del lavoro da fare prima di andare a dormire…”
“Bravo Paganetto, i marinai sono molto contenti di te….troppo per il Doria…ci siamo messi d’accordo con Brandi, domani sbarchi con lui e farai tutto quello che ti dice…ora vai a finire il lavoro che ti rimane…quanti sono?”
“Ancora due…”
“Bene…non ti stancare troppo e poi vai in cabina…domani sarà una giornataccia…”

La notte era serena, il mare calmo…la nave procedeva lentamente…Nicolò dormiva nella sua amaca…la luna illuminava quel piccolo mondo fatto di sacrifici, lavoro, amicizia…e piacere…

Il mattino successivo, giovedì, si cominciava ad intravvedere la costa vicino a Malaga…il vento soffiava debolmente e la nave giunse nei pressi del porto verso mezzogiorno…il capitano Colucci dirigeva le operazioni di attracco al molo…quando ebbe finito e la nave fu al sicuro scese in cabina e chiamò il Brandi e Paganetto a rapporto.
“Brandi,ecco qui il sacco che mi hai consegnato a Genova, io non l’ho aperto, l’ho solo custodito nel mio baule…controlla che sia tutto a posto…”
“Capitano, non c’è bisogno…ho la massima fiducia in lei…Paganetto prendilo tu e seguimi…”
Il ragazzo si mise il fardello sulle spalle…a vederlo sembrava leggero, ma come lo sollevò, quasi non ce la faceva a reggerlo…i due uomini si misero a ridere vedendo il ragazzo in difficoltà, così lo aiutarono a metterselo in spalla per uscire dalla cabina del capitano…
“Seguimi…”ordinò il Brandi salendo sulla passerelle che lo avrebbe portato a terra…barcollando, Nicolò lo seguì, docile e ignaro di quanto stava per capitargli…




















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