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Quel giorno in taverna


di CPAMANTI
20.01.2022    |    1.466    |    0 9.8
"Le nostre lingue si unirono e si intrecciarono molte volte..."
Fino a qualche anno fa ero una donna semplice, senza troppe pretese, un pò troppo pragmatica forse, sensibile ed ingenua, quasi disarmante. Sposata, nn dico felicemente xchè mentirei, lavoravo tanto fuori e dentro casa, una vita sessuale...convinta fosse nella norma,in quella bolla di ingenuità....; all'età di 36 sentivo dentro di poter essere di più, ho sempre avuto un'innata passione x la lingerie, l'esaltazione della femminilità, ma qualcosa mi tratteneva e soffocava questa passione, nn mi importava rendermi più "appetitosa" agli occhi di mio marito, mancava qualcosa, un tasto in me nn era stato toccato e mi sono arresa a questa quotidianità, accontentandomi. Questi pensieri hanno riempito la mia testa durante i 30' mentre aspettavo il mio amante e 2 suoi amici nella taverna di casa mia, appena ristrutturata da mio marito durante una pausa pranzo. Tutto era cambiato. La libertà nella vita di coppia è molto importante, come un uomo incontra una donna e pensa"che bella figa, me la farei", anche una donna può fare lo stesso.Poi c'è chi gode a far scopare la moglie, ma soprattutto quelli che vorrebbero che la moglie venisse scopata da altri ma che per diversi motivi non ci riescono, ci sono quelli che pur essendo sposati con figli non disdegnano rapporti omosessuali. Il mio amante x esempio nn disdegna, anzi gode nel vedermi scopare,( e scopata ) con altri uomini, è la sua massima eccitazione. Mi sento la fighetta già tutta bagnata al pensiero di quel giorno, e mentre ve lo racconto mezza nuda sul divano accarezzo il mio corpo, le carezze seguono il pensiero di quel giorno, le mie mani sono tra le mie cosce,infilo le dita sotto le mutandine di pizzo....ho troppa voglia!!! Un ultimo sospiro,mi tendo, nn voglio venire, e blocco quel piacere che mi sta facendo tremare...devo scrivere. Avevo pochissimo tempo x prepararmi dopo una mezza giornata di lavoro sdrenante, avevo sperato fino all'ultimo che Davide annullasse l'incontro, anche se nel profondo ero sia eccitata che arrabbiata per tutta la situazione e non sapevo come comportarmi con tre uomini...ma la mia "TROIA interiore" stava affiorando, e cominciai a fare una doccia calda, mi spalmai il mio olio sensuale su tutto il corpo indugiando sulla mia "farfallina", sentivo delle fitte,  mi stavo eccitando, infilai dentro il dito, fui interrotta da un messaggio sul cellulare, era Davide, avevo solo 30'. Presi un completino di pelle nera, gonna mini, strettissima, stringata sulla parte posteriore, si intravvedeva il mio bellissimo culo alto e sodo e una brassiere sempre di pelle legata al collo che rialzava le mie  tette, piccole, ma con 2 bei capezzoli. Indossai le autoreggenti rete nera e gli stivali alla coscia tacco 18 a spillo, aggiunsi una catena sexy che ricadeva sulla vita, qualche spruzzo di profumo, ritocco al trucco. Mi specchiai, ero soddisfatta e mi dissi: " gran bella troia". Avviai il caffè, dopo 3 minuti sussultai. Davide aprì la porta della taverna, quanto desideravo fosse solo, invece, a turno entrarono Ivan e Sandro. Li conoscevo di vista, li salutai, sapevo di essere arrossita, mi vergognai nel mostrarmi vestita...da puttana. Una volta seduti, io in mezzo, mi comportai proprio come una brava cameriera servendo il caffè con dei biscottini. Davide era distaccato, si comportava come se fosse solo uno di loro. Ero confusa, e all'improvviso mi alzai per versare ancora un pò di caffè,  una mano si infilava tra le mie cosce, una sola carezza e mi sono sentita avvampare nelle parti intime. La mano di Sandro si insinuava sotto il perizoma, frettoloso e volutamente si appoggiò a me x farmi sentire il suo pene in erezione. Con l'altra mano mi tirò fuori una tetta e la sttizzò,  provò ad infilare la sua lingua nella mia bocca, io lo respinsi,  a quel punto Davide si alzò sorridendo, e lui aprì le mie labbra e io permisi alla sua lingua di entrare dentro la mia bocca. Le nostre lingue si unirono e si intrecciarono molte volte.
Mentre continuai a baciarlo sulle labbra, con una mano afferrai il rigonfiamento dei suoi pantaloni, mentre con l'altra gli strinsi forte il petto. Sandro senza accorgermi mi aveva penetrato la figa con due dita e le affondava più e più volte facendomi sussultare. Il terzo Ivan, guardava con  il suo cazzo in mano, si era già tolto i pantaloni.Una cosa pensavo: avrei dovuto soddisfarli, dovevo fare in modo che fossero contenti di me, così forse sarebbe finita prima e avrebbeto goduto in fretta. O forse se fossi stata eccitante mi avrebbero scopata più volte ciascuno. Pensavo questo xchè sentivo quella cosa strana allo stomaco, vicino al piacere, all’idea che fossero contenti di me. Mi chiedevo cosa dovevo fare, come dovevo leccare succhiare. Viaggiando in questi pensieri, sentii "che brava"! Nn mi accorsi di avere già in bocca il  cazzo lungo e duro di Sandro, me lo affondava fino in gola ed io inginocchiata sul pavimento risucchiavo quella cappella che mi riempiva la bocca. Davide dietro di me fece avvicinare Ivan che mi sbattè il suo membro sulla guancia intenta a pompare Sandro. Mi aggrappai alla sua gamba, nn pensavo più a niente, volevo soddisfare questi porci. Volevo sentire quei due cazzi nelle mie mani, ancora inginocchiata li segavo con movimenti lenti alternati a delle lunghe leccate e risucchio di coglioni. Davide mi schiaffeggiò quel mio culo vogliodo, se me lo avesse scopato in quel momento non mi sarei accorta, troppo eccitata e desiderosa di vederli scoppiare di piacere. Davide mi disse: " e io, guarda che ci sono anch'io" e mettendosi in mezzo a loro, con forza mi infila il suo cazzo in bocca, e che bel cazzo!!!! Dimensioni perfette, un sapore inconfondibile,  e mi disse:"succhia puttana, fai il tuo dovere!", Che bello, 3 uomini tutti x me. Nn so chi, ma qualcuno mi strizzava i capezzoli così turgidi da farmi urlare, mi piaceva, stavo godendo e le mie paure erano scomparse. Davide disse che voleva il mio culo, mi lasciò libera la bocca e si sedette dietro di me sul pavimento. Essendo già bagnata, il suo pene affondò facilmente dentro la mia vagina, mi ribellai quando tentò di riempirmi il culo.I suoi affondi erano una goduria, le sue spinte, dentro di me, erano continue e vigorose. Io tremavo tutta per i brividi di eccitazione ma anche lui ansimava.Ad ogni colpo in figa ingoiavo tutta l'asta di Sandro, mi ritraevo per respirare e ingoiavo quello di Ivan, e poi uno e poi l'altro. Davide mi ordinò di alzarmi e mi mise davanti a Ivan, mi accorsi di guardargli il cazzo mi compiacevo del lavoro che avevo fatto, era pronto x la mia passera. Ci spostammo sul divano e mi sedetti su quel cazzo finalmente duro grazie a me e provai un brivido di piacere, entrò subito, affondava liscio, ero bagnatissima.Sandro si masturbava guardando e aspettando il suo turno mentre Davide, sollevò una gamba sul bracciolo x riuscire a mettermi il cazzo in bocca, tenne la mia testa contro il suo pube, avevo la bocca piena della sua erezione. Cavalcavo Ivan come una cavalla impazzita, riuscivo ad emettere piccoli gemiti, Davide nn mi lasciava respirare. Ero in trance, e nn mi accorsi che cavalcavo Sandro, mentre Ivan si era spostato,  prima di riversare tutto il suo piacere in bocca mi aveva mordicchiato quei capezzoli doloranti. Sandro era in estasi, ma nn riusciva a sborrare. Mi alzai e tirai indietro il sedere, a 90° spompinando Sandro seduto sul divano,era un invito ad essere leccata, ci pensò Ivan che si dimostrò abile linguista, me la ciucciava e risucchiava, e Davide gli diceva "bravo così si fa". Avevo capito che Davide era al limite e scansò Ivan, mi picchiò sul culo e sentii che aprì una bottiglia di schweppes e la svuotò sul mio culo e io gli chiesi di bagnarmi anche la vagina, bella frizzantina.La bottiglia finì per terra e mi scopò come un animale. Mi girai e tutta la sua dolce sborra finì nella mia bocca, tuttaaaaaa. Quanta vitamina. Emise un gemito forte, poi si girò e andò in bagno a lavarsi con Ivan. Rimasi da sola con Sandro, tornai a sentirmi a disagio, mi guardava e diceva che ero bellissima e questo mi imbarazzò. Si capiva che amava il sesso, ma era anche preso da altro, nn so xchè, ma nn riusciva a rimanere eccitato. Dovevo assolutamente farlo sborrare, mi in ginocchiai e con tutta la mia abilità di lingua bocca si raddrizzò e una volta duro lo cavalcai ancora e gli dissi di toccarmi le tette. Mi accorsi che Davide si era rivestito e seduto a godersi lo spettacolo, cercai con lo sguardo di fargli capire di intervenire, nn volevo fare da sola, ma cattivo si girò, come per dire:"troia finisci il tuo mestiere!" Tentai per 10 minuti, ma nn venne, mi disse che ero troppo x lui, io ero piacevolmente lusingata, ma dispiaciuta di nn averlo fatto godere. Tranquilli, ci sarebbe stato un altro "cafferino"!












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