Il vecchio porco

Il tempo passa inesorabile,  la vita è veramente troppo breve....non va sprecata. Gli svaghi, i viaggi, lo sport, le uscite, tutte attività essenziali....ma io consiglio ai giovani: SCOPATE, SCOPATE E SCOPATE, sempre e dovunque!!!!!!! Proprio ieri ho incontrato  una mia carissima amica, Alessia, e pranzando ci siamo messe a ricordare i vecchi tempi dell'università... ad uno sguardo di complicità seguì una risata....

"Elenoire, ti ricordi Daniele?"
Alessia scoppiò ancora a ridere.

"Certo.....eravamo proprio delle brave troiette!"

Andavamo  all'ultimo anno di liceo, che si trovava a quasi due ore di strada da casa, dividevamo una stanza, xchè  Alessio era una ragazza tanto dolce in viso quanto troia fisicamente: aveva un aspetto da vera puttana e il contrasto col viso dolce e la vocina infantile la rendevano ancora più attraente. Nessuna delle due aveva avuto grandi esperienze, Alessia era molto chiusa sessualmente, niente ingoio, niente rapporti anali e cose strane.

Essendo entrambe di famiglie modeste ci arrangiavamo con servizi nell' abitazione del padrone di casa che ci ospitava, Daniele, un tipo rude e prepotente di circa 60 anni, porco e malato di mente, al quale però devo moltissimo.

Io  scoprii tornando dall’università che la mia compagna di stanza aveva una tresca con il vecchio porco; salendo in casa di Daniele, un giorno,senza far rumore vidi Alessia tutta nuda, in ginocchio davanti al porco che tirandola per i capelli la costringeva a succhiargli il cazzo!

Ero sconvolta e volevo fuggire per chiamare aiuto, ma restai immobile e continuai ad osservare la mia amica che veniva presa a schiaffi e a sputi in faccia mentre continuava il pompino mugolando e toccandosi in mezzo alle cosce.

Con stupore, capii che non la stava costringendo, infatti Alessia spalancò la bocca per beccarsi gli sputi del vecchio porco che all’improvviso si voltò e mise in faccia alla dolce Ale il suo grasso culo peloso.

La mia giovane compagna di stanza iniziò a leccare il culo di Daniele… Alessia era disgustata ma anche bagantissima, gli umori le colavano dalle gambe, sentiva caldo, vedere la mia compagna leccare il culo ad un anziano grasso e peloso che la chiamava troia, mi dava però  un piacere indescrivibile, perverso. Alessia si spogliò nuda e si cominciò a toccare tra le gambe fino a ad infilarsi tre dita nella figa dilatatissima, mentre era sul pavimento a quattro zampe col vecchio che da dietro la tirava per i capelli fino a farla piangere e le infilava il grosso cazzo nel culo.

In quel preciso momento compresi che desideravo essere trattata così:
da troia, con violenza. In una specie di trance  entrai nella stanza, Daniele e Alessia si fermarono, dopo qualche secondo di silenzio il vecchio venne verso di me col cazzo teso,
pensavo che mi sarebbe scoppiato il cuore e che la figa avrebbe preso fuoco, ero un vulcano… Daniele arrivò a pochi centimetri da me e senza dire una parola mi mollò tre schiaffi violentissimi,  piansi di dolore e lui mi prese per i capezzoli fino a farmi urlare, poi trascinandomi per i capelli mi portò accanto ad Alessia e mi fece mettere in ginocchio, poi mi si piazzò davanti in piedi e mi ordinò di succhiargli il cazzo.

Lo presi in bocca e lo ingoiai ritmicamente fino a soffocare. Daniele mi tirava per i capelli verso il suo manico e ogni tanto mi mollava uno schiaffo, tra le lacrime e i singhiozzi pompava quel cazzo grosso e dall’odore forte, tutto questo mi dava piacere al punto che arrivò il primo orgasmo, era la prima volta che venivo facendo un pompino.

Alessia si era messa dietro e leccava il culo del padrone di casa che grugniva come un porco, poi mi sborrò in bocca, la bocca piena di sborra, ero talmente assetata che mandai tutto giù....siiiiiì, tutto, tutto!!!!!
Con la lingua lucidai la cappella che rimaneva dura come il ferro. Daniele ordinò il cambio, mise il cazzo in bocca ad Alessia e mi piazzò il culo grasso e peloso in faccia, e ricordo benissimo di aver avuto il secondo orgasmo leccando quel buco di culo pelosissimo e sporco. Il sapore amarognolo e la situazione assurda mi provocarono orgasmi a ripetizione, Daniele scoreggiava ed io annusavo e leccavo godendo nell’essere umiliata in quel modo assurdo e osceno, inoltre il vecchio mi chiamava troia leccaculo, schifosa, figlia di puttana…

Dopo qualche minuto il padrone di casa ci prese entambe per i capelli, due  ragazzine così dolci, in ginocchio ad aspettare quel vecchio maiale che all'improvviso  
scarica sui nostri visi una lunga pisciata. Alessia ed io ci baciavamo e leccavamo bagnandoci il seno col piscio e bevendone direttamente dal pisello gonfio … Il porco riprese vigore e ordinò ad Alessia di voltarsi, lei senza protestare appoggiò la fronte sul pavimento e tirò il culo verso il cielo spalancandolo con le mani, io  le sputai nel buco e Daniele con un solo colpo la inculò come la peggiore troia di strada… Alessia urlò come un animale squartato, si dimenava piangendo e urlando, supplicava al vecchio di smettere, confessando la sua verginità.

L’aguzzino impazzì di lussuria e rabbia, mi afferrò per i capelli  e mi riempì di schiaffi fino a farmi sanguinare le labbra e il naso, mentre continuava ad incularla sempre più violentemente facendole uscire del sangue dal culo.
Tirò fuori il suo cazzone dal culo di Alessia, mi infilò senza riguardo il suo giocattolo nel culo.
Alessia aiutava il suo padrone picchiandomi,  il dolore bruciante del culo, le botte sul viso mi fecero venire come una fontana, cominciai ad implorare il vecchio di sbattermi più forte, di spaccarmi  il culo e pregavo la  mia amica di pisciarmi in faccia… Così Alessia mi leccava la figa ed io le orinavo in bocca, mentre dietro Daniele tenendomi saldamente per i capelli mi inculava sbattendomi con violenza… finalmente il porco capitolò, sborrò nel mio culo e Alessia  arrivò subito a leccare tutto, sangue e sperma.

Alessia era esausta, si avvicinò all’uomo che puzzava di sudore e lo baciò con gusto, poi lo pregò di schiaffeggiarla ancora e lui non si fece pregare, le sputò in bocca e Alessia come una cagna leccava, leccava tutto, il petto peloso e sudato, la sua schiena, baciava e leccava i piedi schifosi del suo torturatore, il culo… lo fece inginocchiare e lei sdraiata a terra, si infilò con la testa sotto di lui. Succhiava il cazzo di Daniele ed io leccavo il suo culo e i coglioni pelosi, accarezzando le sue pelosissime natiche.

Ero come impazzita, leccavo, baciavo, mugolavo… Il padrone di casa scostò con violenza Alessia,  mi afferrò  per le gambe e mi scopò come un toro da monta.

Che scopata, fantastico,  strinsi le gambe attorno all’anziano scopatore e mi lasciai sbattere come una vacca venendo in continuazione, credevo di svenire per il piacere quando Daniele sbavando per il piacere mi infilò la lingua in bocca, io mugugnavo, mentre lui mi dava della puttana e mi riempiva la giovane figa di sperma bollente. Alessia da brava cagnolina mollò il culo dell’uomo, che non aveva smesso di leccare un solo istante mentre mi scopava e prese a leccare la mia figa regalandomi un altro orgasmo.
Eravamo tutti e tre sfiniti, Daniele ci disse di rivestirci e di uscire da casa... poi aggiunse
"Domani pomeriggio vi presento un mio amico" ci divertiremo!

Noi lo guardammo sorridendo e quel vecchio porco si girò ed uscì. Quanti ricordi e che godimento!!!!!