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Sfondata sotto un ponte


di CPAMANTI
17.06.2022    |    13.708    |    6 9.8
"Viene davanti a me e mi mette il suo uccello in bocca per succhiarglielo e leccare ancora, come piaceva a lui..."
Lascio uscire il suo cazzo, poi con calma lo prendo in bocca per ripulirlo bene. Un  lavoro accurato, prima il cazzo poi i coglioni infine gli ho leccato l'ano, sempre attenta a capire se andava bene quello che facevo.

"Brava troietta, così si fa. Bevi tutta la vitamina". Quella sera di gennaio sotto il ponte, con la bocca già  riscaldata  dallo sperma di......adesso quello di Marco, ancora più caldo!!!!!

Il finale top di una scopata invernale in tre al freddo..... raccontiamolo dall'inizio!!!!

L'inverno è una stagione lenta, un periodo dell'anno che trascorre all'insegna della preparazione alla primavera quanto tutto torna a colorarsi e la natura ricomincia a fiorire. Allo stesso tempo l'inverno è anche sinonimo di Natale, di tepore, di serate a casa,guardando un film sotto le coperte....dipende quale tipo di film!!!!!!

Un bel porno riscalda i corpi mentre fuori, brrrrrr fa freddo!!!!!!

Che voglia di cazzo mi prende al solo pensiero, ma tantissima da sentire dolore alla fighetta

È bellissimo l'inverno, puoi indossare cappotti lunghi, stivali al ginocchio tacco alto...e sotto nessuno vede cosa indossi!!!!

Quel lunedì freddo di gennaio, sotto il mio cappotto grigio, indossavo solo un bodystocking di rete nera, aperta sotto, davanti e dietro, ideale per essere scopata da due uomini, e gli stivali alti ovviamente.


L'ennesima serata mi stava aspettando senza il mio amante, perso come sempre con i suoi "amici" a guardare la partita di calcio della nazionale! Non sopportavo più quelle serate solitarie, quelle ore ad aspettare lui che invece di scopare la sua dolcissima amante, preferiva il calcio e gli amici. Ero furiosa perché era già da una settimana che non facevamo l'amore per me, e sesso per lui; era stato troppo preso per lavoro e nemmeno adesso che è più libero riusciamo a rifarci del tempo perso.  Mi aveva promesso che finita la partita sarebbe venuto a salutarmi nel boschetto vicino casa mia, o nel mio giardino, anzi  davanti alla mia porta di casa mentre mio marito dormiva sereno.... troppo eccitante spompinare il suo stupendo cazzo ed essere così scopata in bocca! Io avevo perso ogni speranza ma avevo una voglia inimmaginabile di cazzo.

Avevo la fighetta che pulsava, che bramava, non potevo continuare così. Certo mi masturbavo ma non era la stessa goduria, io volevo essere penetrata e letteralmente sfondata davanti e dietro.

Conosco Marco, una proposta spinta lo avrebbe sicuramente smosso.

Gli mando un messaggio:
" Mi scopi con Giulio sotto il ponte vicino al parco giochi dei bambini?"

Neanche un minuto dopo ( ne ero certa):

"A che ora che organizzo"
" Alle 18, va bene, sarà quasi buio, prima della cena, così sarò un'allegra mogliettina ai fornelli con la vostra sborra in corpo"

"Ok, alle 18"
Mi preparai ed arrivai per prima.

Marco è arrivato tranquillo da solo, mi guarda, apre il cappotto.

" Sei proprio una troia"

"Grazie"

Si avvicina , indeciso sul da farsi, ma sono io a prendere l’iniziativa e gli  afferro la testa per spingerlo verso il basso, non si fa pregare mentre sente le mie dita intrecciarsi dietro la sua nuca per spingere risolutamente la sua faccia tra le cosce.

Non resistevo più, volevo a tutti i costi, sentire la sua lingua perlustrarmi la figa, e ancora di più sentire il clitoride risucchiato dalla sua abile e affamata bocca.

Marco capì subito e prepotentemente mi scopa la figa con la lingua ed io non capisco più niente, mi abbasso leggermente, divaricando le gambe, appoggiandomi al muro. Sentivo delle voci in lontananza, attutite dal rumore dell'acqua del fiume.

" Se ci vedono?"

"Chi se ne frega, almeno guardano qualcosa di bello" mi risponde e ride.

Sprofonda di nuovo la testa tra le mie gambe e ricomincia a leccarmela, mi infila un dito che poi diventano due; dal dolce tocco diventano spinte sempre più violente. Sussulto ogni volta e gemo di piacere al punto di mettermi il dito in bocca e ciucciarlo, tanta era la voglia di cazzo in tutti i buchi!

Marco è ancora in ginocchio, che lo tiro su e questa volta sono io  a precipitarmi in basso, mentre febbrilmente gli slaccio la cintura e poi risolutamente gli abbasso i pantaloni insieme ai boxer, beccandomi il cazzo che scatta come una molla sbattendomi in faccia.

Sono famelica, non perdo tempo, non ci giro troppo intorno, mi prendo prima la cappella, poi tutta l’asta in bocca, quando ne scopro la carne umida di saliva, rallento per fargli sentire meglio il caldo della mia bocca quando se ne impadronisce nuovamente.
Le mie dita accarezzano le sue palle e la zona vicino al buco del culo.
Sento Marco molto eccitato all’idea che possa anche solo pensare di infilzargli il culo con i miei artigli.
Non lo faccio ma ne carezzo la zona circostante lasciandolo in sospeso nella paura, nel dubbio. Smetto solo per metterni le sue palle in bocca e fargli sentire appena i miei denti su di esse…
non resiste per molto, sento che sta per venire. Io gli comprimo la base dell’uccello con le dita, generandogli una sensazione leggermente dolorosa,   per impedirgli di venire.

Continuo ad accarezzargli le palle ed il culo, è una tortura che lo uccide, le sue gambe tremano , credo di  divertirmi a vederlo così.
Dopo un tempo che  pare un infinità, lascio andare la presa sul cazzo ed inizio a segarne l’asta umida di saliva, tenendo ben salda la cappella tra le labbra.

Inizialmente un movimento dolce, che diventa sempre più forte e veloce, alzo gli occhi e vedo Marco mordersi le labbra....si sta trattenendo, vorrebbe riempirmi tutta la bocca. Lo blocco aumentando la presa su quel bellissimoooooo cazzo che si trova tra le gambe.

Senza dire niente mi tira su di peso, mi appoggia alla parete bianca, polverosa, inodore.

"Ti piacciono le sorprese, le cose fuori dalla routine, il sesso fuori dagli schemi, adesso ti accontentiamo"

Mi fa girare, e mentre eseguo vedo Giulio arrivare, ecco perché l'uso del plurale  Marco è completamente coinvolto nel gioco.

Il mio sedere si muove sinuoso, aspetto di sentire il calore di Marco su di me, la situazione mi eccita, non me l'aspettavo di essere coinvolta in quel gioco di perdizione sessuale.
Mi sposta leggermente la rete sul culo,
sento il sangue che pulsa forte sul cazzo, appoggia la sua cappella sui miei morbidi glutei.

Si appoggia sulla mia schiena, le dita cercano i seni e, ancora una volta ne apprezzano il capezzolo grosso e turgido, mi morde il collo.

La mia fighetta è stra bagnata, sento Giulio che si avvicina e saluta, rimane fermo a guardare 

"Non hai bisogno di essere lubrificata e il mio cazzo conosce la strada." Mi bisbiglia Marco all'orecchio.

Mi sbatte con tanta violenza,
Le mie mani tese contro la parete partecipano alle sue spinte, i muscoli tesi delle cosce, le sue palle che accarezzano le natiche, l’odore del sesso, stupendo.

"Mi piace quando mi scopi come una troia, solo per il gusto di scopare."

"Lo so che ti piace essere presa senza preavviso."

A Marco piace il rischio, piace scopare,  piace la trasgressione.


Spinge  sempre più forte il suo cazzo dentro il mio ventre....uhhhhhh, che bello e mi accarezza l’idea di sentire tutto il suo sperma che mi allaga dentro, ma all'improvviso si stacca.
Guarda Giulio e con la mano lo invita verso di me.

Giulio non si tira indietro, anzi comincia a mettermi le sue mani ovunque. Era infuocato come me e vidi una certa erezione crescere nei suoi pantaloni.

Mi prende per un braccio e con una velocità impressionante mi adagia sul pavimento di cemento dove aveva steso la sua giacca per evitare mi facessi male, mentre con le mani mi stuzzica i capezzoli. Non parla, è tutto sudato e all'improvviso si slaccia i pantaloni ed io vedo il suo cazzo bello duro, non era molto grosso, ma ero pronta a sentirlo tutto dentro. Marco, sogghignava e soddisfatto mi sbatte il suo cazzo in faccia. Giulio dopo si scosta e senza rivolgermi una parola, affonda il suo maestoso cazzo nella mia figa che ebbe un sussulto da quanto vigore mi stava lacerando. I suoi colpi erano forti, sembrava mi volesse aprire in due... entrava tutto e sentivo le sue palle sbattere contro di me. Sono sempre più decisi i suoi colpi e io gemo. Mi penetra selvaggiamente, mi giro per vederlo e lui guardandomi  sempre negli occhi ma senza dire una parola, con la mano mi accarezza il clitoride. Era più dentro che fuori e mi teneva per i capelli. Marco nel vedere  Giulio che mi scopa, si eccita immensamente come non succedeva da tanto tempo. Viene davanti a me e mi mette il suo uccello in bocca per succhiarglielo e leccare ancora, come piaceva a lui. Tutto mentre Giulio continua a scoparmi senza fermarsi, ero stanca ma godevo come tanto desideravo. Poi si dettero il cambio, Giulio venne a darmi il suo membro in bocca ancora grondante di sperma, dopo essere venuto abbondantemente nella mia figa e  Marco iniziò a sfogarsi e a penetrarmi dietro. Ero   scopata da due uomini. Wahoooooo.


Spinge  sempre più forte il suo cazzo dentro il mio ventre....uhhhhhh, che bello e mi accarezza l’idea di sentire tutto il suo sperma che mi allaga dentro. Ogni colpo mi sbatte il cazzo di Giulio sempre più in gola, mi fa male. Si stacca, Giulio esce dalla mia bocca.

Questa volta è Marco ad afferrare i miei lunghi capelli mossi, mentre ne intreccia saldamente le dita mi scarica tutta la sua sborra nella bocca.
Non ne lascio fuoriuscire neppure una goccia, lo prosciugo mentre tengo il suo scroto nella mano circondandone il sacco con le mie lunghe unghie laccate e curate, in una sorta di eccitante minaccia.

Si stacca, mi carezza il viso e mi dà un bacio a fior di labbra, turgide e profumate del suo sperma.

Sento un liquido caldo schizzare sul mio culo, ancora sborra di Giulio, si era segato dall'eccitazione. Si pulisce.

"Grazie Elenoire " e va via.

Marco raccoglie i suoi vestiti, il freddo non lo aveva fermato, ci sistemiamo alla meglio, aspettiamo che i nostri visi tornino decentemente presentabili, io come sempre ravvivo i miei capelli.
Marco mi guarda negli occhi, riconosco la soddisfazione del momento trascorso.

" Sei una bestia quando ti ci metti."

Il piacere di un complimento sessuale, la soddisfazione d’essere uomo, ho letto questo nei suoi occhi al sentire la mia esclamazione.

"Ciao " e se ne va anche lui.

Torno a casa e canticchiando con la radio accesa a tutto volume cucino due fantastiche costate!!!!!
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