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Lui & Lei

La stalletta del piacere


di CPAMANTI
23.01.2022    |    1.199    |    6 9.8
"Davide è super eccitato, nn aspetta, e mi riempie la figa bagnatissima, e mi scopa con dei colpi fortissimi..."
L'inverno è una stagione fredda, le giornate sono più corte, ma ti fa apprezzare di più il calore della legna che arde, di una cioccolata calda e soprattutto il piacere di tornare a casa al calduccio dopo un uscita di svago o di dovere. Sono in ferie, e finalmente mi sento rilassata, ho solo un pensiero in testa, pensare a me stessa, coccolarmi un pò e concedermi qualche strappo alle regole, trasgredire alla quotidianità..... Alle 14 devo farmi trovare nel parcheggio vicino al cimitero, sembra sadico, ma non lo è; il paesaggio stempera la sensazione di tristezza che infonde la "location". Il cimitero si trova ai piedi di un bosco fitto di piante, x la maggiore caduche, rami fitti che si sfregano, spinti da qualche colpo di vento gelido, un ponticello x attraversare il fiumiciattolo che porta al percorso pedonale di un fascino indescrivibile. A sinistra del parcheggio, un prato, qualche panchina e una stalletta piccola, ma carina con la classica porta di legno scuro vecchio,il catenaccio di ferro e anelli forgiati di un tempo come chiusura. Scendo dalla macchina, che gelo! Prendo la mia borsa a tracolla e una borsetta di tessuto  con dentro gli stivali. Mi tremano le mani, non riesco a chiudere la macchina, le chiavi cadono..."oh no". Sono finite sotto la macchina,le recupero inginocchiandomi, un'aria fredda mi rinfresca il sedere scoperto dallo spacco posteriore del cappotto. Indosso una tuta di rete nera , con uno scollo vertiginoso davanti e dietro, aperta al cavallo e un plug anale con diamante.....raccolgo le chiavi e vedo un uomo, un operaio del cimitero che mi fissa e mi grida: "che bel culo" scompare all'interno del cancello. Veloce mi dirigo alla stalla, è aperta, entro ed un profumo inebriante di fieno mi riempie le narici. È molto secco, e occupa tutto lo spazio, calpestabile solo il punto da cui i proprietari prendono il fieno,una piccola finestrella illumina la stalla, ci sono degli attrezzi e li uso per  appendere il cappotto, la borsa, una scaletta vecchia piena ricoperta di ragnatele, la pulisco un pò  mi appoggio x cambiare le scarpe ed indossare gli stivali bianchi alti al ginocchio, tacco 18. Che fatica camminarci.  Metto la cintura ed eccomi pronta, ricoperta solo di rete, mi guardo e sento un brivido di eccitazione.  Sento dei passi, un raggio di luce illumina la stalla, sta entrando Davide. Cazzo, ogni volta che lo vedo, anche se arrabbiata con lui mi sciolgo in un sorriso e sento sempre una morsa allo stomaco, che nn gli faccio notare xchè...lui è fatto così. Mi guarda ed esclama:"cazzo", neanche il tempo di rispondere e mi attira a sé, sento la sua eccitazione crescere nei pantaloni, spinge sul mio pube e  diventa sempre più duro, le nostre bocche si attaccano in un bacio lungo e profondo , le nostre lingue si intrecciano per almeno trenta secondi , la saliva scende dai lati delle nostre bocche , lui mi accarezza il culo fino ad arrivare al buco, toglie il plug me lo porta alla bocca, lo lecco e lo ciuccio godendo del mio sapore. :" Troia" Mi dice e mi bacia di nuovo.Ho la figa fradicia e con le dita prende il liquido scivoloso che esce dalla mia farfallina e comincia a lubrificarmi il buco del culo  Continuo a baciarlo, gli mordicchio il labbro, si incazza,poi il suo dito medio ben lubrificato si insinua nel mio ano , non proprio vergine.
Divarico le gambe per permettergli di infilarlo più in profondità, e cosi fa , ma poi non contento lo tira fuori e stavolta sento non uno ma due dita aprirsi un varco nel mio buchetto ; inizialmente fa un pò male, ma leccitazione mi spinge a rilassarmi per farli entrare entrambi , spinge e  incuriosita da quel senso di trasgressione voglio provare a capire come può essere averle ancora di più in profondità e così salto avvinghiandomi ai suoi fianchi come una scimmietta attaccata ad un albero
Davide in piedi mi tiene sollevata , e in quella posizione poteva ficcarmi l'indice e il medio contemporaneamente nel culetto fino alla base della mano. Quelle
dita nel culo che andavano su e giù mi procurano un piacere nuovo inusuale , un dolore leggero misto al piacere della perversione; la mia fighetta struscia sul suo maglione e stimola il clitoride, sensazione sublime."Ancora più in fondo, dentro dentro" Mi mordo le labbra fino a farle sanguinare, voglio riempirmi anche la bocca, emetto gemiti continui. Davide incalza"Dai, dai dai brava!". Il suo cazzo gonfio mi preme addosso, sfila le dita dal mio culo fradicio, mi ritrovo in piedi davanti a Davide,allora, con molta dolcezza,  incomincio ad accarezzare il suo pene, attraverso la ruvida stoffa dei jeans, mentre sento un rimescolamento in tutto il corpo; apro la cerniera ed estraggo il membro durissimo, dalla punta violacea e umida. Incomincio a massaggiarlo con più vigore, prima con un dito e poi con tutta la mano, con l'altra accarezzo i suoi dolci coglioni; mi inginocchio, apro la bocca e tiro fuori la lingua, che incomincio a far scorrere sul suo pene così grosso, sulla punta e sul filetto, sull’intera asta, sui testicoli gonfi e duri. Poi, sempre con dolcezza, faccio entrare tutto il pene nella bocca, mentre con la mano continuo ad accarezzarlo, aumento piano piano la velocità della mia lingua e i movimenti della mia bocca , ho voglia  di prendere in bocca la cappella, di succhiarla , di leccare quell'asta , si è come un ghiacciolo , ne voglio di più lo ingoio completamente , lo tiro fuori ora allungo una mano e lo stringo riprendendo la cappella in bocca, me lo struscio ancora sul viso fino ad arrivare con la lingua alle palle e succhiare un testicolo. Nn smetterei mai, sono pervasa da sensazioni così forti, non mi accorgo che entra qualcuno, mi giro di scatto. "Sembri una ragazza sempliciotta tanto dolce , e invece sei una ... porcona come tutte le altre , brava"  Sono immobile, è l'operaio entrato in cimitero poco prima.... Ha i pantaloni abbassati: "leccami le palle bella troia".  A quelle parole  Davide guarda quel porco compiaciuto, attira a sé la mia testa e mi ordina di fare come dice l'operaio mi prende la testa tra le mani e   l'avvicina al suo pene, giro gli occhi verso Davide, lo imploro con gli occhi, ma lui sogghigna e si tiene il cazzo in mano accarezzandolo.Guardo quel pene, è grosso, tanto grosso, con piccoli colpi di lingua picchietto la cappella per poi leccarla tutta con movimenti circolari, inizialmente mi sento schifata, ma la voglia ti toglierla con la lingua diventa forte e così faccio, il contatto della capella mi fa venire voglia di assaporarla nuovamente, la lecco avidamente dal basso verso lalto, l'odore di sudore misto a quella di piscio nn mi danno fastidio , al contrario.
Lecco e succhio, la mia lingua va su e giù , a destra e sinistra , in tondo come per disegnare un cerchio sul glande , lo rimetto tutto dentro , vado su e giù facendomi soffocare per un momento , poi lo ricaccio fuori ;vedo le palle gonfie di sperma, le accarezzo stringendole delicatamente come se fossero noci nella mia mano ,mentre succhio faccio colare la mia saliva per tutta l'asta ,poi scendo con la lingua fino alle palle succhiando anche quelle , risalgo e in modo malizioso non solita a me passo un dito dalla cappella per tutta l'asta raccogliendo man mano che scendeva la saliva che avevo appena messo, fino ad arrivare all'ano , dove infilo il mio dito per intero , più in profondità che posso , tenendo il cazzo in mano con la sinistra, infilo l'ndice della destra nel culo dell'operaio, allo stesso tempo gli segavo il cazzo. Lo infilo ancora in bocca, su e giù come se mi stesse scopando.
Ogni volta che affondava la mia fronte sbatteva contro la sua pancia pelosa , lo sento gemere , sento la sua cappella strusciarmi sulla lingua , continuo a pompare quel porco che ora accompagna i miei movimenti pompando nella bocca. Davide è super eccitato, nn aspetta, e mi riempie la figa bagnatissima, e mi scopa con dei colpi fortissimi. "Ti piace il mio cazzo" mi dice l'operaio continuando a pomparmi all' impazzata. Lo sento, sta per venire , ancora ... sii , ... ,, ahh , sento il cazzo che si gonfia, mugugnadi piacere, la,sua sborr schizza nella mia gola e la ingoio fino sull'ultima goccia, lui si sfila e con la lingua mi prendo un pò di sperma finito sulle labbra.  "Grazie, sei stata brava,  troietta" e se ne va salutando Davide. Uscito l'operaio Davide sembra febbricitante,"vuoi un po nel culo? – Lo so che ti piace!"
"Sei un porco" e lui
"E tu sei una troia!" Davide mi sputa un grumo di saliva sul buco del culo  amante, poi lo massaggia con cura
Si afferra il pisello, si appoggia leggermente. Sospiro trattenendo un gemito.
Mi è entrato nel culo
Le sue palle  iniziano presto a muoversi ritmicamente.. sempre più veloce.
ad ogni colpo il rumore delle palle che sbatte sulla mia fighetta: clap,clap… e io ad ogni botta mi  lascio scappare un mugolio. Mugolii che pian piano si trasformarono in gemiti.
Allungo una mano da sotto, fino alla figa fradicia ed inizio a toccarmela in modo frenetico con forza. I movimenti delle dita sono disturbati dai colpi di Davide che mi sbatte senza pietà. Lo sento dentro tutto, si aggrappa ai miei fianchi e mi riempie tutto dentro il culo, emette dei gemiti, nn capisce più niente. Si sfila e mi dà 2 schiaffetti sul sedere, mi giro e gli dò un bacio sul suo cazzo, lo adorooo. Un bacio sulle labbra e mi lascia sola nella stalletta a ricompormi. Fuori è freddo, ma io sento tanto caldo. Che bel pomeriggio.



















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