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La bocca piena in magazzino


di CPAMANTI
24.04.2022    |    2.674    |    1 9.8
"Il glande sembra dilatarsi, accade tutto come al rallentatore, una quantità di sperma che non avrei immaginato esplode letteralmente sul mio viso: è..."
Oggi trasgredire sembra sempre più un obbligo sociale, un atto per sentirsi vivi, unici, importanti. Si trasgredisce di continuo e lo si fa per noia, per mancanza di emozioni e di progetti, per ribellarsi a qualcosa, per mettersi alla prova, per stupire, per emulazione, per sentirsi giovani, perché è di moda. Tante cazzate, trasgredire è libertà, è vivere ciò di cui abbiamo paura, l'uomo è nato per la trasgressione, soprattutto nel sessooooo.

Anche un incontro deciso all'ultimo, non un incontro qualsiasi, una bella pausa di 20 minuti in un magazzino del negozio in cui lavoro e 2 cazzi da spompinare come si deve!

Sono quasi le 16, ricevo un messaggio di Marco. Mi "chiede", anzi mi ordina di andare nel magazzino del negozio, di togliere i pantaloni e aspettarlo. Vuole darmi il ciuccio.

Aggiunge:"Arriva anche Giulio"
Io protesto...inutilmente.



Ho il cazzo in bocca, lo sento umido, gonfio, sento le vene pulsare nella mia bocca ad un ritmo che mi fa temere che possa esplodermi  da un momento all’altro.....Ohhhhhhhhhh, questo avviene dopo, manca un pezzetto..... scusate mi sono persa nel ricordo di quella bella scopata in magazzino.

Al solo pensiero mi chiedo dov'è finita la studentessa, quella che dava sempre la risposta per prima, quella che prendeva i voti più alti...ora era in ginocchio, obbligata a spalancare il più possibile la bocca per accogliere quelle cappelle stupende.

La collega di lavoro, quella brava, che finiva il lavoro prima e meglio degli altri, ora era a quattro zampe  con entrambe le mani sulle natiche di un sedere stupendo per sentire  la penetrazione di un cazzo duro come il marmo.

La vicina di casa, così riservata, che non dava mai confidenza a nessuno ora godeva di piacere scorrendo con la lingua lungo l'asta del suo amante  fino a enormi testicoli.

Questa brava ragazza, questa studentessa perfetta, questa professionista "impeccabile", era ora una troia perfetta.

Dovevo essere pronta per le 16:30, Marco è molto puntuale; vado in bagno a rinfrescarmi velocemente, un pò di ritocco al rossetto e scendo inventandomi una scusa con la mia collega Antonella.

Brrrrrr, che freddo in magazzino. Non accendo le luci, con le bocche di lupo ne filtra a sufficienza. Mi slaccio la cintura e sfilo i jeans. Sotto indossavo degli autoreggenti a rete larga ed un body sgambatissimo color malva di pizzo fantastico. Metto di nuovo gli stivali neri al ginocchio e nell'attesa, gioco un pochino.....ma solo un pochino con la mia dolce "farfallina".

Allargo le grandi labbra e trepidante stuzzico il mio clitoride. Dopo pochi minuti sento la basculante alzarsi, distinguo il rumore del furgoncino. È lui.

Iniziano le danze!!!!!

Sento il rumore dei suoi passi, ogni volta mi emoziono, ma a lui non lo faccio mai capire.



Nel garage attiguo al magazzino c'è una macchina, una fiesta, appoggio i gomiti sul cofano e spingo in alto il mio bellissimo culo. Marco adora vedermi in quella posizione, le mie due belle chiappette, ed il buco che le divide...è la parte che gli piace di più di me. Siiiiiii, tanto. Entra e non mi giro.
" Mamma mia" esclama, e senza farmi vedere, sorrido. Ovviamente sono soddisfatta, vuol dire che gli piaccio.

Lo sento dietro di me, appoggia le sue mani sul mio culetto e lo accarezza.
"Mamma mia" dice ancora.
Stringe con forza, quasi a volerlo staccare, affonda il suo viso tra le mie chiappe e mi bacia il culo risucchiandolo.

"Ahiiiiiiiii" urlo all'improvviso !
Ha cominciato a sculacciarmi, forte, una sculacciata dietro l'altra. Mi sono girata, l'ho guardato:
"Vai avanti, non mi fai male! Ci vuole molto di più "
Lui sogghigna e aumenta la forza.
Sento il culo bruciare, ma non cedo, mi sfida ed io resisto. Sono praticamente sdraiata sul cofano, si appoggia sul mio culo e sento quel favoloso gioiello che ha tra le gambe pulsare e spingere, ha voglia di venire fuori dai boxer. Marco mi tira per I capelli e avvicinandosi al mio orecchio:
" Che troia che sei, adesso ti riempiamo"

Mi mordicchia il labbro e tenendomi  schiacciata sul cofano mi infila il suo cazzo in figa.
" Godi troia", entra ed esce veloce e violento, 5-6 volte 
"Siiii, ancora più forte, non smettere", mi farei sbattere tutti i giorni in quel modo.
Di colpo smette e sbatte quel suo bel cazzo sulle mie chiappe.

"Girati" mi dice.

Mi giro e vedo Giulio in piedi vicino la porta che guardava la scena.
Non dico una parola, gli sorrido, avverto il suo imbarazzo, sciolgo il ghiaccio.

Ho il cazzo in bocca, lo sento umido, gonfio, sento le vene pulsare nella mia bocca ad un ritmo che mi fa temere che possa esplodermi  da un momento all’altro....e da qui riprendo il filo...

Anche l’altro è vicino, in piedi, ha ancora i pantaloni allacciati, ma è vicinissimo, fingo di non guardarlo, mi sento i suoi occhi addosso, l’idea che mi stia guardando mentre sfacciatamente sto spompinando il mio amante,mi fa impazzire, sento di essere completamente bagnata.

Decido di far alzare la temperatura di qualche grado, con la mano stringo il cazzo di Marco alla base della cappella facendo sgorgare alcune gocce di liquido seminale che mi passo languidamente sulle labbra e sulla lingua guardando negli occhi ora il mio amante e ora Giulio E’ un gesto che ha un effetto super eccitante su entrambi, sento il loro respiro accorciarsi e farsi pesante, sento tra le mani il suo orgasmo scalpitare per la voglia di esplodere, leggo nei suoi occhi l’enorme sforzo di concentrazione per trattenersi.
Continuo ad andare su e giù con la bocca piena della mia saliva e del suo sapore.

Una mano si poggia sulla mia testa come per darmi il ritmo, ma non è quella di Marco , è la mano di Giulio che si è fatto audace. Ovviamente Marco non protesta, credo che goda infinitamente di fronte a tutto ciò .

Giulio e Marco si mettono vicini, faccio loro cenno di avvicinarsi a me, mi metto in ginocchio, prendo in mano il cazzo di Marco e accarezzo  quello  di Giulio sopra i pantaloni. Li guardo entrambi negli occhi....

Giulio capisce che non gli resta che interpretare il proprio ruolo. Si slaccia i pantaloni, li abbassa a mezza gamba e lascia che solo i boxer neri aderenti coprano il pene ormai tesissimo.

Lo accarezzo, la stoffa dei boxer è sottilissima, è praticamente come tenerlo in mano. Con la bocca continuo ad andare su e giù sull'asta di Marco, lo fisso negli occhi, lui fissa me, accenno un sorriso, mi sfilo il suo cazzo di bocca e con due dita calo i boxer dell' altro. Il pene contenuto nei boxer, una volta libero, nonostante l’erezione, si piega bruscamente in avanti a pochi centimetri dal mio viso. Ha una cappella enorme, lucida, bellissima. L’idea di infilarmela in bocca mi toglie il fiato. Ne sento l’odore intenso, differente da quello di Marco


Lo afferro con la sinistra, lo scappello completamente e comincio a masturbarlo lentamente.
La maggior parte della gente mi considera una ragazza dolce, a modo, per bene…una brava ragazza, l’idea che quella brava e dolce ragazza ora sia in ginocchio a spompinarsi due cazzi contemporaneamente mi eccita da morire….
Fisso negli occhi Marco
e mi faccio scivolare in bocca questo secondo cazzo meraviglioso. Sento il suo sapore, un sapore più acre, un calore e una consistenza diversi
Con la destra continuo a masturbare Marco, continuo a guardarlo negli occhi, ha uno sguardo profondo, il fiato rotto dall'eccitazione.
Passo continuamente da un cazzo all’altro, abbandonando di volta in volta quello dei due più vicino all'orgasmo.
Il mio potere in questo momento è assoluto.


Gli uomini hanno una libido semplice: in questo momento quello che eccita i "proprietari"di questi due meravigliosi arnesi, non è tanto la mia bocca, che su un solo cazzo lavorerebbe meglio che su due, a farli impazzire è il mio essere troia qui in ginocchio ai loro piedi.
Mi sento così forte, tanto padrona della situazione ed è la parte che più li eccita, regalando al mio uomo quello per cui siamo qui: un momento di trasgressione perfetta.
Un’idea si affaccia nella mia mente. Voglio farli impazzire. Per qualche secondo interrompo il pompino e mi limito a masturbarli passando la lingua e le labbra ora su uno ora sull’altro.
Mi fermo, sollevo lo sguardo, assumo un’espressione maliziosa, accenno un sorriso e con tutta l’innocenza del mondo chiedo:
" Avete in due abbastanza sperma da riempirmi la bocca e il viso?"

Sono entrambi sbalorditi, Marco sembra in trance, sento che pochi secondi li separano dall'orgasmo, ma il gioco deve svolgersi secondo le mie regole. Fisso negli occhi il Marco, lo masturbo sempre più lentamente,mentre aumento il ritmo sull'altro cazzo. L'idea di ciò che sta per accadere mi eccita, l’atmosfera diventa caldissima.
Sento il pene del "nostro ospite"contrarsi tra le mie mani, lo bacio dolcemente sulla cappella. Il glande sembra dilatarsi, accade tutto come al rallentatore, una quantità di sperma che non avrei immaginato esplode letteralmente sul mio viso: è caldissimo! lo sento addosso rovente. Socchiudo la bocca e accolgo quel fiume bollente.
Sento la mia bocca riempirsi del seme di un altro uomo. E’ un fiume impossibile da contenere, ne sento una parte scivolarmi in gola e una parte grondarmi dalle labbra.

Per Marco vedere la sua amante in ginocchio con due cazzi in mano, il viso coperto di sperma, il mento gocciolante, mentre è intenta ad accogliere con la lingua, le labbra e la bocca ogni goccia di sperma è eccitante, troppo eccitante. Sento arrivare il suo orgasmo, è come se fosse il mio…ed arriva… un nuovo rovente getto di sperma mi colpisce sul viso, stacco la bocca dal primo e mi dirigo sul suo, i primi fiotti caldi mi imbrattano il viso, poi lui mi infila il cazzo in gola, con una forza che è un misto di rabbia ed eccitazione, sento scorrere un nuovo fiume di sperma che mi si mescola in gola con il primo. Decido di non ingoiare.
Ho la bocca piena di cazzo e di sperma. Non c’è più spazio e rigagnoli biancastri prendono scorrermi sulle labbra e sul mento, con le mani impiastricciate provo a contenere questo nuovo fiume in piena. Mando giù, lo sento scorrere lentamente attraverso la gola, il profumo diventa sapore e il sapore diventa sensazione vischiosa e calda. Non distinguo lo sperma dell’uno da quello dell’altro, sento solo l’intenso sapore di uomo che sembra non saziarmi mai.

C’è sperma ovunque, sui loro cazzi, sul mio viso, sul seno, per terra, sono completamente zuppa, non ce la faccio, è bellissimo è caldo, ha un profumo intenso, lo voglio, non finisco più di leccarlo. Lecco irrequieta i loro membri che si vanno afflosciando, le mani grondanti.
Guardo entrambi negli occhi  e con aria di sfida, tra il riso e il sorriso, mi porto le dita alla bocca e con fare da monella me le lecco avidamente. Sorridono anche loro, mi guardano con il viso sereno e disteso.
Continuo a leccare dolcemente il pene di entrambi, ma è più un massaggio rilassante che un gesto erotico .
.
Giulio si riveste ed esce, e come sempre Marco si congeda rapidamente con un bacio sulla fronte ed una pacca sul mio dolcissimo culetto.
"Brava, così si fa"
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