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Lui & Lei

Voglia di gelato al cioccolato


di CPAMANTI
24.07.2022    |    2.007    |    4 9.7
"Entrai nella gelateria, e subito capii di essermi vestita troppo di fretta visto che il gelataio continuava a fissarmi i capezzoli che spuntavano troppo..."
Uffffff, che caldo anche oggi!!!!!!!! Afoso, non c'è un filo d'aria, clima africano come nn è mai stato, quanta voglia di qualcosa di fresco, che inumidisca le mie " dolci labbra" assetate. Decido di uscire, e come spesso mi capitava ero uscita di casa senza le mutandine. Avevo appena fatto la doccia fredda e mi ero vestita in fretta per passare alla gelateria sotto casa.

Le prime cose che mi capitarono sotto mano furono una t-shirt bianca attillata e una minigonna di jeans. Lasciai i capelli bagnati.  L'ascensore non funzionava e dovetti prendere le scale. Entrai nella gelateria, e subito capii di essermi vestita troppo di fretta visto che il gelataio continuava a fissarmi i capezzoli che spuntavano troppo vistosamente. Non mi ero accorta che i capelli umidi avevano bagnato la maglietta. Ero in imbarazzo più totale, l'unica cosa che potevo fare era ignorare la situazione e comprare il mio gelato al cioccolato, anzi un cono con due belle PALLE di cioccolato. Avevo l'acquolina in bocca al solo pensiero. L'idea di leccarle languidamente, con lentezza dalla base del cono e risalire fino a quelle due perfette palle rotonde, trattenere con la mia linguetta un pochino di quella delizia e portarla alle mie labbra, risucchiarla e inghiottirla.....gnam gnam, adoro il gelato al cioccolato bello freddo!!!!




Uscii e tirai un sospiro di sollievo, e rientrai subito a casa. Dietro di me entrò il mio vicino d'appartamento. Cazzo le scale! In quel momento mi ricordai delle mutandine!

Feci un inutile tentativo di lasciarlo passare ma come un gentiluomo, mi lasciò il passo. Iniziai a sudare, ero sicura che poteva sbirciarmi sotto la gonna e iniziai a salire lentamente per cercare di controllare la situazione.

Come mai era successo in passato iniziò a parlarmi.

"Hai comprato del gelato? "

" Si! "

"Anche a me piace il gelato!"

Eravamo arrivati al piano ed io andai per infilare la chiave nella serratura quando sento due dita sotto la gonna e il suo corpo che mi preme contro la porta. Si avvicina con la testa al mio orecchio e mi sussurra:

"E mi piacciono anche le fighette bagnate come la tua!"

In quel momento il sangue mi si gelò nelle vene, non sapevo che fare ma facendo passare la sua mano davanti iniziò a toccarmi il clitoride ed in quel momento, non potevo decidere di fare nient'altro.

Mi scostò dalla porta e mi gettò sulle scale alla mia destra. Ero seduta con le gambe spalancate e si gettò sulla mia figa, iniziò a leccarla mentre sdraiata godevo. Mi  infilava dentro la sua lingua vorace e mi toccava e mi leccava, e mi strizzava le tette. Si slacciò i pantaloni e quando stava per infilarmelo, una porta al piano di soprà si aprì.

Lui lasciò andare la presa per un secondo e mi alzai velocemente, e velocemente aprii la porta di casa. Fortunatamente le chiavi erano ancora appese alla serratura, entrai e lui mi seguì. Mentre si toglieva i pantaloni mi diceva

"Sì,sei proprio una bella puttana"

Mi girò mi fece appoggiare al tavolo e così chinata me lo infilò tutto dentro, quel cazzo così grosso e così duro!!!! Mamma mia, averlo saputo prima me lo sarei scopata tanto tempo fa. Lo sentivo chiamarmi puttana, mentre mi scopava, stava per venire quando uscì di nuovo sulle scale, raccolse quello che rimaneva del mio cono al cioccolato, ne prese un pò con la mano, se lo mise sul cazzo e.....

"Ti piace il gelato al cioccolato? Allora mangia il gelato al cioccolato! Troia!"

Mi diede due schiaffi in faccia, mi infilò la lingua in bocca e mi baciò con violenza, tanto da farmi lacrimare. Prese la mia testa, mi abbassò con forza e me la spinse contro il suo cazzo ed iniziai a spompinarlo. Quanto era duro, e gustoso soprattutto. Lo ciucciavo come un neonato con il ciuccio, lo stringevo nel palato, la mia lingua era impazzita!

Me lo spingeva fino alla gola, e godeva.

"Dai, fammi vedere quanto sei brava troia a mangiare il gelato, voglio che lo ingoi tutto, te lo devi gustare."

Mi stava scopando in bocca come un pazzo, era troppo eccitato, stava per sborrare, e nello stesso istante lo pensai, lo sentii godere, il suo latte mi riempì la bocca, mi scostai e continuò a venirmi addosso. Ero tutta ricoperta di sperma. Mi leccavo intorno la bocca per raccoglierne ogni goccia, la sua sborra si mischiò con il sapore di cioccolato, una delizia.

Si rivestì ed uscendo mi disse:

"Chiamami quando hai voglia di gelato al cioccolato!"

" E tu fai scorta di latte, io ne bevo moltissimo, sono molto sbadata....e rimango spesso senza"

" Ma bene, in questo caso, ti porterò anche quello del mio coinquilino, è genuino come il mio! A domani"

Mi schiacciò l'occhio e andò nel suo appartamento.

Avevo ancora molto caldo, e guardando il mio cono tutto mezzo sbriciolato sul pavimento con il gelato che si stava sciogliendo, notai delle gocce di latte, mi misi a carponi e iniziai a leccare. Ripensando a quel cazzo così bello, sentii una forte eccitazione avvolgermi e  feci una cosa che non facevo da parecchio tempo, mi infilai la mano destra dentro lo slip e mi ficcai due dita nella mia fighetta e mi masturbai fino all'orgasmo. Fuori e dentro, lento e poi veloce. Urlai dal piacere, il mio succo colava sul pavimento.

"Ahhhhh siiiiiiii, vengo. Uhhhhhh, siiiiiiii tutta"

Tremavo a quella sensazione così forte. Mi appoggiai al muro, e pensavo già a domani. Mi stupii di me stessa, ma mi sentivo incontenibile. In quel momento l'avrei data praticamente a chiunque purchè mi soddisfacesse. Ma il desiderio non diminuiva e così mi masturbai una terza volta prima di andare a letto

Piccolo particolare, non sapevo neanche il  nome del mio vicino.....meglio così, faremo le presentazioni con il suo amico, dovrò ringraziarli in qualche modo.

Fine prima parte
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