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Dobbiamo parlare...


di Rennym
24.11.2021    |    2.177    |    0 8.0
"Mamma si legò a me, in maniera quasi morbosa..."
Credo che la frase "Dobbiamo parlare..." detta da una donna o da una ragazza, sottointenda il peggio.
Fù la frase che mia madre Gloria disse a mio padre e sancì il loro divorzio.
- Giorgio dobbiamo parlare! Non c'è un modo migliore per dirtelo.... Ma mi sono innamorata di un altro uomo... Voglio il divorzio!...-
Queste furono le parole esatte con cui mamma trentunenne liquidò mio padre.
Papà non seppe mai di chi si fosse innamorata mia madre, io avevo 13 anni e pur volendo un bene dell'anima a mio padre credo che furono gli ormoni a decidere da che parte stare, metteci un pò di sindrome di Edipo e il fatto di avere una madre di una bellezza spaventosa e il gioco è fatto. Mamma si legò a me, in maniera quasi morbosa.
Dopo il divorzio il mondo di mamma, girava tutto intorno a me, e alle sue tre amiche d'infanzia. Come mio padre, anch'io mi chiedevo, chi era l'uomo di cui mamma si era così tanto innamorata da divorziare da papà. Visto che la sua routine era la stessa identica anche da sposata, casa- lavoro, lavoro-casa, mai un ritardo che lasciasse pensare ad incontri con un uomo. L'unica cosa che cambiò fù che le uscite con le sue amiche, comprendesse tassativamente la mia presenza, in qualunque posto si incontrassero, se andavano a ballare nessuna delle quattro avrebbe ballato con un uomo, tranne che con me. Anche l'abbigliamento di mamma era diverso, professionale e compito al lavoro, seducente e sexy in casa, anche se chiamare l'abbigliamento di mamma sexy era molto riduttivo, diciamo che vedere mia madre con una maglia che le arrivava poco più sotto dell'inguine che mostrava le sue gambe inguainate in autoreggenti, o con reggicalze a cui erano agganciate delle calze più che sexy erano una vera e propria tortura per i miei ormoni impazziti, che dire poi degli strusciamenti o gli spettacolini a cui assistevo quando dovevamo uscire. Me la sognavo pure di notte, vi garantisco che i miei sogni erano talmente accurati da sembrare reali. Ma i miei sogni erotici non erano ad appannaggio esclusivo di mamma, comprendevano anche le sue amiche o "Zie". Praticamente nei miei sogni avevo fatto sesso con ognuna di loro un sacco di volte.
Devo dire che mia madre è stata sempre, da quando incominciai la fase puberale, la donna dei miei sogni, la musa ispiratrice della maggior parte delle mie fantasie erotiche, che conducevano inevitabilmente a sedute masturbatorie a lei dedicate.
Dal divorzio di mamma, le cose andarono avanti così per 4 anni, guai a me dire a mia madre che mi piaceva una ragazza, ancor peggio se l'avessi portata a casa, per lei erano tutte delle "Puttanelle da 4 soldi". Ricordo ancora il casino che combinò quando entrando in camera mia, mi beccò a studiare con due mie compagne di classe. Credo che fù l'unica volta in cui mamma mi colpì con uno schiaffo nei miei (allora) 16 anni di vita. E penso anche di non averla mai vista così incazzata, per quattro giorni non mi rivolse la parola, e quando rientrava in casa si chiudeva a chiave nella sua camera a piangere. Fù anche l'unica volta che uscì da sola con le sue amiche senza di me.
Anche le "Zie" mi guardarono in cagnesco quando riportarono mamma a casa. Non oso immaginare a quel punto cosa sarebbe successo se mi avesse colto a scopare le mie compagne, che a dire il vero era dal primo anno di liceo che mi morivano dietro.
Con il passare del tempo a partire dal primo anno del liceo il mio soprannome cambiò innumerevoli volte da "Mustang" a "Stallone" nel primo anno, poi da "Toro Loco" a "Bull" il secondo anno e dal terzo in poi divenne "T-Boy" in ogni caso comunque avevo una nutrita schiera di fan maschili.
Dopo quell'unica volta, in cui mamma mi beccò con le mie due compagne, i miei sogni erotici aumentarono da due volte alla settimana a 4/5 volte, ogni scusa era buona per starmi appiccicata ed una sera al rientro dalla serata con le "Zie" con la scusa che aveva bevuto si mise a cavalcioni su di me e tra bacini sul collo e gemiti iniziò a cavalcarmi senza che nessuno dei due si fosse tolto i vestiti, morale della favola venni nelle mutande, mi diede un bacio sulle labbra e disse:

- Vai a farti la doccia e togliti quei pantaloni, è difficile togliere le macchie di sperma dai tessuti...-

Si alzò e dopo avermi dato un'occhiata maliziosa, si chiuse a chiave in camera sua.
Quando passai di fianco alla sua porta la sentii bisbigliare e ridere.
Cosa dire delle quattro donne che mi stavano imprigionando sempre di più?
Quattro trentacinquenni da sballo, 4 Milf una più bella dell'altra.
Tre sposate e mia madre divorziata, unite come fossero sorelle, infatti pur essendo figlia unica mamma mi ha sempre detto di chiamarle fin da piccolo "Zie".
Zia Caterina, Zia Anna e Zia Marta, quest'ultima era l'unica a non avere figli.
Zia Caterina una rossa naturale alta 1,78 occhi verdi soprannominata "L'irlandese" capelli lunghi fin oltre le spalle labbra carnose e nasino alla francese aveva una terza abbondante di seno ventre piatto malgrado avesse avuto due gemelle che erano speculari alla madre, un culetto sodo e due gambe chilometriche ben tornite.
Zia Anna classica bellezza mediterranea soprannominata "La Pantera" era una via di mezzo tra Manuela Arcuri e Jessica Rizzo uno sguardo arrappante e due labbra da pompinara era alta 1,73 capelli neri occhi marroni scuro un seno enorme una sesta abbondante, un culo che nulla aveva da invidiare alle brasiliane ventre piatto che mostrava qualche piccola smagliaturina dovuta al parto, lei e mia madre usavano portare un piercing all'ombelico durante l'estate due gambe perfette con dei meravigliosi polpacci completavano l'opera.
Zia Marta era una bionda con gli occhi azzurri "La svedese" capelli lughi a metà schiena labbra carnose, 1,75 di altezza due globi perfetti di una quarta misura, leggermente più in carne rispetto alle altre, ma non grassa direi più morbida un culo che era uno spettacolo vederlo ondeggiare sinuoso ed ipnotico al suo passare, gambe fantastiche.
Non ultima Gloria, mia madre 1,76 soprannominata "La Gatta" gli occhi cerulei come i miei capelli castani a caschetto due labbra ed un nasino perfetti incorniciavano un viso meravigliosamente ovale, ogni tanto mamma portava un piercing sulla lingua, oltre a quello all'ombelico, un seno di una quinta misura che sembravano rifatti da quanto erano marmorei e perfetti, ventre piatto un culo a mandolino che ti faceva sbavare e due gambe sinuosamente magnifiche insomma una strafiga da paura.
Nessuna delle 4 dimostrava la sua età effettiva.
I mariti delle tre "Zie" erano propensi a lasciare i loro spazi alle mogli visto che le Zie concedevano altrettanto ai loro mariti senza battere ciglio ogni qual volta loro l'avessero chiesto, fatta eccezione per il venerdì sera che era la serata delle donne. Il fatto poi che io fossi sempre presente con mamma li tranquillizzava.
Col senno del poi però non mi sarei tanto fidato delle loro mogli.
Innanzitutto devo affermare che se il diavolo fa le pentole, le donne fanno i coperchi, questo è un dato di fatto, ognuna delle "Zie" lavorava in luoghi dove avrebbero potuto procurarsi di tutto, Zia Caterina era una Psicologa e Psichiatra, Zia Anna era una farmacista, Zia Marta era laureata in bio-chimica e lavorava in un laboratorio chimico, anche mamma era laureata in medicina ma lavorava nell'ufficio Amministrativo dell'ospedale.
Comunque dalle ricette mediche, ai medicinali e a sostanze chimiche ognuna di loro era in grado di procurarsi sostanze psicotrope.
Difatto fù un test portato a scuola da un professore che prese 5 soggetti a caso nella classe per la rilevazione di sostanze stupefacenti, io facendo sport ero il più tranquillo che sarebbe risultato negativo... Invece!...
Cazzo! Risultai positivo all'Extasy e ad un oppiaceo venni prima mandato in infermeria e poi accompagnato dalla preside, che mi sospese immediatamente dall'attività sportiva e mi diede tre giorni di sospensione da scuola. Mi sarei dovuto presentare accompagnato dai miei genitori con un certificato medico che certificasse il farmaco ingerito, da chi era stato prescritto e per quale disturbo.
Ed eccoci alla fatidica parola che mi gelò il sangue nelle vene non appena mia madre lesse il motivo della sospensione.
"Alessio, dobbiamo parlare..." Pronunciate da mia mamma furono un Deja-Vu di come lo disse a mio padre.
"Oddio" pensai "Questa ora mi caccia di casa, perchè pensa che mi droghi... Ma non ho mai fumato nemmeno una canna, anzi non ho mai nemmeno fumato..."
- Stai tranquillo amore... Non voglio cacciarti, c'è una spiegazione per tutto adesso chiamo zia Caterina vedrai che risolviamo subito...-

Disse mamma come se mi avesse letto nel pensiero.
Verso le 19,00 mi ritrovai in casa le 3 "Zie" unite a mia madre, avevano uno sguardo veramente dispiaciuto, nessuna aveva il coraggio di guardarmi dritta negli occhi, la prima a parlare fu Caterina, che con gli occhi pieni di lacrime, mi porse un foglio con allegata la fotocopia di una ricetta per l'acquisto di 3 scatole di gocce intestate a mia mamma di Rhoypnol e il dosaggio era scritto per la somministrazione a me con tanto di spiegazione del perchè avrei dovuto prendere le suddette gocce. Marta mi diede un foglio con l'analisi chimica del prodotto.
- Ti chiedo perdono Ale... Ma quando Gloria ci ha mostrato le foto della tua dotazione, ho desiderato ardentemente di provarlo... Doveva essere Una tantum, ma mai e poi mai avrei pensato, che mi avresti circuitato il cervello in quella maniera. Pensai che forse era capitato per caso, ma la seconda volta è stata peggio... Devo dire che Gloria mi aveva avvisata, anzi ci aveva avvertite che eri una droga. Ma eri troppo giovane e tua madre pensava che saresti stato traumatizzato... Insomma 4 donne arrappate che violentano a turno un quattordicenne che ha un cazzo come il tuo e che le sballa il cervello in quella maniera... Capisci che non possiamo in nessun modo lasciarcelo scappare...-

- Cioè fammi capire Zia Cat vuoi dire che faccio l'amore con voi da quasi 4 anni? Quindi non erano sogni? Ma mi svegliavo sempre pulito... -

- Dio amore...- Intervenne Zia Anna - .... Hai una sborra così buona che ti spompinerei dalla mattina alla sera, e pensare che prendere in bocca il cazzo di mio marito mi fà vomitare...-

- Ti prego Ale...- Disse Marta -.... Resta il nostro amante... Pensavo di essere frigida, ma da quando faccio l'amore con te ho talmente tanti orgasmi che non posso più farne a meno... Ti scongiuro desidero avere un figlio da te, ci ho rinunciato perchè eravamo obbligate a darti delle droghe... Ma ti garantisco che ognuna di noi ti ama immensamente...-

- Tu mamma vuoi aggiungere qualcosa?...-

- Ale, ricordi il motivo per cui ho divorziato da tuo padre?... Ecco... Gli dissi che ero innamorata di un altro... Ricordi quando è stata l'ultima volta che hai dormito nel lettone con me? Fù un mese e mezzo prima che chiedessi a tuo padre il divorzio... Mi hai scopata per due ore di seguito mi hai portata a punte di piacere che mi sarei fatta mettere incinta da te... Mai e dico mai tuo padre si è avvicinato anche lontanamente a quello che ho provato con te quella notte... Per non parlare poi della notte dopo... credimi che la seconda volta malgrado il male che ho provato mi sono impalata con il culo sul tuo uccello ed ho goduto fino a svenire... Quando tuo padre è tornato, sono andata in crisi di astinenza e ho deciso...-

- Ma io pensavo....-

- No è stato quello il momento in cui ho prescritto il Rhoypnol a tua madre da darti, tua mamma mi aveva raccontato tutto... Non ci volevamo credere così ti ha fatto le foto...-

Rispose Zia Caterina.

- Va bene sarò il vostro amante... Ma non datemi più quella merda... Ok?... E domattina dovrete spiegare alla preside la parte inerente al perchè avevo quella merda nel sangue...-

Dopo aver avvisato i loro consorti che sarebbero rientrate tardi si scatenò un orgia selvaggia fortuna che "Zia" Anna aveva portato i rinforzi sottoforma di pilloline blu.
Iniziai da Mamma prendendola alla pecorina.

- CAZZOOOOOOO.... MI FAIIIII IMPAZZIREEEEEEE COSIIIIIIIII.... OMMIODIOOOOOOO VENGOOOOOOO.... DAIIIIII SPINGIIIIIIIII.... SIIIIIIII PIU' FORTEEEEEEEEEEE.... ANCORAAAAAAAA ANCORAAAAAAAA OHHHHHH... VENGOOOOOOOO..... SBRODOLOOOOOOOO.... SIIIIIIIII...CHEEEEEE MERAVIGLIAAAAAAA ALEEEEEE....TIIIIIIII AMOOOOOOOOO...-

Poi fu il turno di Zia Marta che era pronta alla pecorina.

- Dio Sì... Oh Dio Sì... Non ti fermareeeee... Oddioooo Sìììììì Aleeeee.... Cazzoooooo Aleeee Sìììììì MIO DIOOOOOO SIIII... SCOPAMIIIIIIIII.... CAZZOOOOO NONN FERMARTIIIIIII.... SIIIIIIIIII ALEEEEE TI PISCIOOOOO SUL CAZZOOOOOOOOO.... VENGOOOOOOOO.... ALEEEEEE VENGOOOOOOO.... METTIMIIIIIII INCINTAAAAAAA ALEEEEE FAMMIIIIIII GODEREEEEEEE ANCORAAAAAA SIIIIII.... FARCISCIMIIIIIII.... VOGLIOOOOO UN FIGLIOOOOO TUOOOOOOO ALEEEEEE....-

- SIIIIII MARTAAAAAAA VENGOOOOO ORAAAAAA TI METTOOOOOO INCINTAAAAAAA.... TOH TOH TOH..... SIIIIIIII...-

Con l'aiuto del Viagra portato da Anna le scopai tutte e quattro per 5 ore e tornarono a casa alla 1 e mezza con mamma andammo avanti fino alle 3 e mezza di notte.
Da quella notte mi trasferii definitivamente nel letto con lei.
Il giorno seguente venni riammesso sia nelle attività sportive che nella scuola.

Ah le donne... Avevano fatto l'amore con me per 4 anni tradendo i loro mariti, eppure non perdonarono nessuno dei loro mariti quando a rotazione ebbero delle scappatelle.

EPILOGO:

Marta rimase incinta, non quel giorno dell'orgia ma qualche mese più tardi, fù durante la seconda gravidanza che scoprì la scappatella del marito l'ultimo giorno prima di ottenere il divorzio si accorse di essere incinta della terza bambina.

Caterina beccò il marito a limonare con un altro uomo fuori dal campo di calcetto. Chiese il divorzio lo stesso giorno che scoprì di essere incinta.

Anna divorziò per spirito di solidarietà con le altre, ma scoprì dopo di aver fatto la scelta giusta quando emersero le relazioni clandestine dell'ex marito. E si fece ingravidare da me una volta ottenuto il divorzio.

Io e mamma abbiamo due figlie meravigliose e sanissime.
Viviamo in una casa immensa che un tempo era dei genitori di Caterina con le tre "Zie" le mie figlie e i figli avuti dai loro matrimoni.

Sono un ginecologo affermato, che ha la fortuna di vivere come uno sceicco.

Nessuna ha più pronunciato "Dobbiamo parlare" La vita è bella

Fine
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