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Una madre veramente Pazza cap.1 -la scoperta-


di Rennym
05.07.2020    |    6.751    |    1 9.5
"Ma è anche il mio Dolore, hai mai provato a vivere con la donna dei tuoi sogni, senza poterla toccare come vorresti o desiderarla come se fosse tua..."
Un raggio di sole,illumina la mia stanza,allungo un

braccio nel letto e trovo il calore del corpo

addormentato del mio uomo,
dopo una notte di fuoco trascorsa a fare l'amore. Lo

abbraccio, lo accarezzo leggermente,non voglio

svegliarlo,anche se la voglia immensa che ho ancora

di lui mi, prende,devo alzarmi.
Mi alzo, vado in bagno e, mi faccio una doccia

sperando che la voglia che ho di essere ancora

posseduta da lui si attenui. Esco in accappatoio e lo

guardo.
Il mio amore è disteso supino nel letto, "Dio mio come

è bello! Sembra un dio greco"
Mi tolgo l'accappatoio e metto addosso una vestaglia

semitrasparente mi reco in cucina, preparo una

abbondante colazione per ritemprare il mio uomo

delle forze che ha bruciato questa notte, facendomi

come sempre ormai da molti anni impazzire di

piacere.
Mentre aspetto che esca il caffè i miei ricordi

riaffiorano nella memoria, un passato che i primi

tempi mi ha creato alcuni problemi,ma che da una

decina di anni vivo serenamente.

Mi chiamo Irene, attualmente ho 46 anni, e sono stata

per molti anni, come venivano definite un tempo le

donne nella mia condizione, una "vedova bianca" Ero

sposata con Nicola di 2 anni più grande,un ingeniere

che trascorreva praticamente 11 mesi all'anno sulle

piattaforme petrolifere sparse nel mondo. E' stato il

mio unico amore, per moltissimi anni, lui si è preso la

mia verginità e mi ha messa incinta che avevo 15

anni. Dal nostro amore nacque Filippo. Malgrado la

nostra giovane età, Nicola si prese in carico tutte le

responsabilità. Ci amavamo veramente tanto. Non

sono mai stata una donna focosa,al punto che

sentendo parlare le mie amiche, sulle loro voglie,sui

loro pruriti, mi era venuto il dubbio che fossi frigida.

Dopo la sua laurea ci sposammo che Filippo aveva

già 8 anni. I miei genitori ed i miei suoceri ci hanno

aiutato in tutti i modi possibili, praticamente un mese

lo vivevamo con i miei ed un mese con i miei

suoceri,visto che vivevano a 300 metri gli uni dagli

altri. Mio padre e mio suocero erano amici d'infanzia e

lavoravano insieme.
Poi Nicola venne assunto in una compagnia

petrolifera molto importante ed iniziò ad assentarsi da

casa per lavoro. I mesi lontani li trascorrevamo in

video conferenze in Skype o in telefonate brevi dove

lo aggiornavo dei progressi scolastici di nostro figlio

o di piccole facezie capitatemi durante le giornate.

Quando rientrava a casa Nicola, erano i fuochi di

artificio ( Almeno io credevo allora che fossero quelli )

facevamo l'amore come due fidanzatini,e solo nella

posizione canonica,mai eravamo andati oltre.
Ho da sempre attirato gli sguardi concupiscenti degli

uomini, ma ho sempre saputo tenerli a bada, ho

sempre saputo di essere una bella donna,alta 1,73

con i capelli castani fino sotto le spalle e gli occhi

nocciola,un seno prorompente una 5 misura con due

capezzoli scuri grossi come ciliegie e aureole dello

stesso colore appena più grandi ,due gambe

chilometriche ed un culo perfetto. Io allora avevo

tutto quello che una donna potesse desiderare ( o

almeno credevo ).
In 9 anni di matrimonio,sono sempre stata una moglie

fedele ed una madre fantastica,ma le cose

cambiarono quando Filippo raggiunse i 17 anni.
Un pomeriggio di primavera Filippo invitò Sergio,un

suo compagno di scuola ed un suo amico d'infanzia a

studiare con lui a casa nostra ( non che fosse stata la

prima volta ) spesso lo avevamo già invitato a casa

nostra. Ma quel giorno fù particolare. Premetto che in

casa ho sempre girato con minigonne proprio mini e

con camicette o magliette abbastanza scollate.
Avevo preparato una merenda da portare ai ragazzi

per farli staccare un pò dallo studio, avevo messo

tutto su un vassoio, mi avvicinai alla porta della

camera di mio figlio pronta a bussare e sentii i loro

discorsi:
- "Filippo,ma ti rendi conto che nessuna tra le nostre

compagne, e nemmeno tra le madri di tutti i nostri

compagni ci sia una donna più bella di tua madre?

Sembra una modella!"
- "Sergio,mia madre è la mia Gioia, ma è anche il mio

Dolore...."
- "Come può una donna così bella essere un Dolore?

Sembra un angelo, se dovessi paragonarla ad una

divinità greca direi che è la reincarnazione di Venere".
Disse Sergio a mio figlio.
- "La mia Gioia, perchè è veramente

bella,simpatica,affettuosa e dolcissima. Ma è anche il

mio Dolore, hai mai provato a vivere con la donna dei

tuoi sogni,senza poterla toccare come vorresti o

desiderarla come se fosse tua. Ma devi reprimerti

perchè è tua madre?"
- "Già Fili, hai ragione se avessi una madre bellissima

come la tua anch'io sarei impazzito!"
Sentendo quei discorsi mi ero sentita veramente

lusingata e il mio orgoglio di Donna era al settimo

cielo.
Bussai alla porta e appena sentii il permesso entrai

depositai il vassoio sul tavolinetto dove i ragazzi

stavano studiando,proprio di fronte a Sergio che

strabuzzò gli occhi cercando di sbirciare nella

scollatura della maglietta.
La cosa non passò inosservata a Filippo che lo

innervosì non poco.
- "Grazie Signora, oggi è più bella del solito!"
Disse Sergio, risposi solo con un "Grazie caro" ed

uscii dalla stanza quasi piroettando.
Dopo un'oretta mentre ero in cucina a preparare la

cena. Sentii Sergio salutare e chiudersi la porta di

casa.
Filippo entrò in cucina e mi fece quasi una scenata di

gelosia dicendomi che quando venivano i suoi amici

avrei dovuto coprire di più i miei seni perchè

invogliavano a pensieri non proprio decenti sulla mia

persona da parte dei suoi amici. Avevo messo

centinaia di volte quella maglia in casa,non credevo

di creare tutto quello scandalo che Filippo mi

attribuiva.
A cena Filippo mi tenne il broncio,non spiccicammo

neppure una frase. E finito di cenare si chiuse nella

sua camera.
Finito di sparecchiare la tavola, mi feci una doccia e

mi preparai per la notte indossai un pigiama di raso

rosa antico che a me piaceva molto. Andando in

cucina a bere un bicchiere di latte mi accorsi che

dalla camera di Filippo filtrava una luce.
Volevo chiarirmi con mio figlio in 17 anni non era mai

successo che lui andasse in camera così

taciturno,bussai leggermente alla sua porta,senza

però ricevere nessuna risposta.
Aprii delicatamente la porta e vidi Filippo sdraiato sul

letto che dormiva beatamente.
Entrai e subito sentii un odore strano che proveniva

dal cestino a fianco del suo letto e un mare di riviste

pornografiche segno che si era masturbato

parecchio.
Si sa che la curiosità è femmina e che le madri poi

diventano impiccione con i figli maschi,io non sono

mai stata diversa.
Con la scusa di raccoglierle ne guardai qualcuna

sperando anche di conoscere i gusti sessuali di mio

figlio.
Rimasi basita nel vedere che erano tutte dedicate agli

incesti Madre-figlio.
Dopo aver sistemato un pò le riviste sparse sul

pavimento,mi apprestai a coprire mio figlio,come

farebbe una qualsiasi madre.
Era supino nel letto con le braccia lungo i fianchi e

solo i piedi sotto le lenzuola, aveva solo i boxer come

intimo, il mio sguardo venne calamitato verso il

basso, quando vidi muoversi qualcosa nei suoi

boxer.
Con due dita li abbassai.....E vidi il suo obelisco di

carne,saranno stati 22/23 cm che pulsavano,rimasi

inebetita ad ammirarlo, mentre un calore mai provato

mi stava sconvolgendo il cervello e mi bagnava la figa

in maniera pazzesca. Mai avevo visto un uccello del

genere, paragonato a quello di mio marito che era

quasi la metà mi venne spontaneo chiedermi da chi

mio figlio potesse aver preso un uccello del genere.
Era un palo di carne meraviglioso duro e pulsante mi

venne voglia di toccarlo per sincerarmi che fosse

vero,ma non volevo svegliare Filippo,lo accarezzai

leggermente ed in quell'istante partirono 6 o 7 schizzi

di sborra che finirono sul petto e sulla pancia di

Filippo.
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