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La follia che chiamano incesto 2


di Rennym
04.11.2021    |    873    |    0 8.7
"- - Fabio, amore, Luisa ha paura di perderti, ti ama alla follia ma ha i suoi turni in ospedale e spessissimo i vostri turni non combaciano per settimane..."
Ho faticato a prendere sonno, probabilmente perchè mi sentivo in colpa per aver ceduto a mia suocera, e aver tradito mia moglie. Con Luisa il sesso era fantastico, ma con Beatrice è stato paradisiaco, scopare mia suocera è stato così eccitante che sembrava avessi preso una pasticca di Viagra, il mio uccello, non si era ammosciato nemmeno una volta malgrado fossi venuto due volte consecutive, finalmente però potevo dire che mio suocero ora poteva avercela con me per una buona ragione. Alla fine quindi mi lasciai scivolare tra le braccia di Morfeo e mi addormentai.

Ero preso da un meraviglioso sogno erotico, di quelli che sembrano reali. Mi stavo godendo nel sogno, un pompino infernale fatto da Luisa, e mi chiedevo da quando mia moglie fosse diventata così brava, mi si arricciavano le dita dei piedi da quanto stavo godendo, poi mi ricordai il pompino di Beatrice la sera prima e il giorno del mio matrimonio, erano simili, sorrisi pensando che Beatrice avesse insegnato alla figlia a farli. Ma questo era molto più intenso, sembrava non finire mai, in più ogni volta che mi sentivo vicino all'orgasmo si fermava per poi riprendere, una vera tortura, ci vollero alcuni minuti prima di accorgermi che non stavo sognando.
Beatrice apparve da sotto la copertina, mi sorrise, si staccò un attimo solo per dirmi:

- Fabio, ben svegliato, amore mio. -

E riprese a pomparmi il cazzo, finchè non le riempii la gola e la bocca con la sborrata più intensa della mia vita.
Con mia suocera sembrava che il mio uccello non volesse saperne di ammosciarsi. In un attimo Beatrice iniziò una cavalcata pazzesca impalata sul mio uccello, i suoi occhi sprizzavano una lussuria mai vista, i suoi gemiti, i suoi movimenti segnalavano che era in estasi totale era una maschera di piacere puro, le sue pareti vaginali sembravano volermi mungere l'uccello, come se dentro di lei ci fosse una mano che mi masturbava, o forse dovrei dire che c'era una bocca che mi stava spompinando. Come un mantra ripeteva:

- Sei mio.... Sei mio, finalmente tutto MIOOOO.. SCOPAMIIIIII mioooo diooooo Fabioooooo MI FAIIII IMPAZZIREEEEEE....-

Venni 4 volte, prima di interrogarmi su che fine avesse fatto mio suocero.
Ero stato talmente sopraffatto dal piacere di godermi quella fantastica femmina, da dimenticarmi totalmente di Alfio.
Beatrice mi sorrise, vedendo la mia espressione preoccupata e mi tranquillizzò dicendo:

- Fabio non preoccuparti, mio marito, non c'è e non torna a casa fino a lunedì... Preferisce la sua squadra a me, visto che giocano a Madrid lui ha preso il volo con i suoi amici stamattina presto per andare a vedere la partita... Ho parlato con mia figlia stamattina, le ho detto che stavi dormendo... Noi partiamo nel pomeriggio-
- Come Noi?...-
- Io e te... Oddio è vero scusa amore, ho parlato con Luisa, e mi sono autoinvitata a stare da voi per almeno un paio di settimane... Non te ne pentirai, vedrai che ti manderemo il cervello al manicomio e alla fine non vorrai più che me ne vada...-
Disse con un sorriso malizioso.
- Luisa cos...-
- Fabio, amore, Luisa ha paura di perderti, ti ama alla follia ma ha i suoi turni in ospedale e spessissimo i vostri turni non combaciano per settimane quando tu rientri lei è fuori, e quando siete insieme tra la stanchezza e lo stress non riuscite a fare l'amore. Ha paura che a lungo andare questo ti porti a cercare fuori. Con me è sicura perchè sà che ti amo almeno quanto lei, pensaci bene avresti due donne pronte a soddisfare tutte le tue voglie...-
- Ma Alfio?....-
- Che si fotta... Mio marito, sai quale è il vero motivo per cui ti odia? Perchè la prima volta che sei entrato in casa, mentre facevo sesso con lui ho pronunciato il tuo nome... Cavolo, Fabio quando ti ho visto la prima volta, mi sono dovuta cambiare 3 volte le mutandine, solo standoti vicina, e quando sei andato via ero talmente arrapata, che l'ho scopato a sangue. Luisa lo sà che se ti avesse scaricato avrei fatto carte false per scoparti per tutta la vita a costo di divorziare da suo padre. Come sà del pompino che ti ho fatto il giorno del matrimonio e di ieri sera...-
- Cazzo!!! Spero che non stai dicendo seriamente... Luisa sà tutto?...-
- Mai stata così seria amore mio...-
Beatrice mi prese per mano e mi portò nella doccia, non riuscivo a capire, ero già venuto 4 volte e sotto la doccia tra le mani di mia suocera mi trovai ad avere una nuova erezione era come se mi avesse fatto una magia, più la scopavo e più volevo scoparla. Si chinò a 90 gradi e la penetrai iniziò ad urlare di piacere:
- SIIIIIIIIII..... FABIOOOOOOOO... SFONDAMIIIIII..... SBATTIMIIIIIII..... SONOOOOO LA TUAAAA TROIAAAAA... SONOOOOO TUAAAAA PER SEMPREEEEEE.... TUTTAAAA TUAAAAAA.... VENGOOOOOO.... VENGOOOOO.... VENGOOOOO FABIOOOOOOO..... SIIIIIIII METTIMIIIII INCINTAAAAAAAA....-
A quelle parole presi paura, poi pensai che era una frase detta al momento e continuai a martellarla finchè non venni dentro la figa.
Ci asciugammo e ci vestimmo, ma stavolta ognuno nelle proprie camere caricai il mio piccolo trolley e 4 valige sue sulla macchina. Entrai in cucina e mi ritrovai con una tazza di caffè ed uno zabaglione, mentre Beatrice stava finendo di prepararsi. Non potevo crederci, bastò un bacio con la lingua per ritrovarmi eccitato nuovamente.

- Che cazzo mi stava succedendo?- Mi trovai a pensare.
- 5 volte ero venuto e avevo ancora un erezione? Probabilmente stò ancora dormendo... Tra un pò mi sveglio e tutto ritorna normale... Certo che sembra molto reale... -
La voce di mia suocera mi riportò con i piedi per terra.

- Terra chiama Fabio... Spero che stai pensando a me...-

- Eh? Ah sì Bea... -

- Ti ho chiesto amore come stò e nemmeno mi hai risposto... Cattivo!!!-
Il mio sguardo deve essere stato di suo gradimento perchè stavo per sborrarmi nei pantaloni non appena misi a fuoco il suo abbigliamento da viaggio.
Tubino nero 4 dita sotto al ginocchio con uno spacco laterale a sinistra che mostrava uno dei gancetti laterali di un reggicalze nero al quale era agganciata una calza nera molto velata con la riga dietro un tacco 12 a spillo una camicetta bianco perla da cui si intravvedeva il solco del seno tette libere o almeno sembravano tali... Insomma inutile dirlo ma mi ritrovai ad avere una dolorosa erezione. Pensare che non eravamo nemmeno partiti.

Non appena uscimmo dal centro abitato, la mia mente ritornò a qualche attimo prima... All'immagine erotica che Beatrice mi aveva mostrato salendo in macchina mentre le tenevo aperta la portiera della macchina, al micro perizoma nero che a malapena le copriva il clitoride da quanto era microscopico...

Fù un viaggio lunghissimo...
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