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Il figlio Bigotto


di Rennym
25.04.2021    |    1.573    |    1 9.4
"" A pranzo, Marco mi parlò dei suoi viaggi, dei posti che aveva visitato, delle sue avventure e disavventure..."
Protagonisti:

Marco, mio suocero 54 anni, capelli brizzolati occhi scuri, 1,83 fisico atletico con un pochino di pancetta. Ex dirigente di una multinazionale ora in pensione.

Elisa, mia suocera 50 anni, capelli neri (tinti) a caschetto occhi marroni quasi nocciola, 1,67 rotondetta ma non grassa un bel seno di una terza piena con due capezzoli enormi un vitino da vespa ma con due bei fianchi ed il culo piatto, le caviglie un pò grosse sempre vestita come una Perpetua, anzi credo che in passato ci sia stato anche del tenero tra lei ed il vecchio parroco (voci che circolavano quando ero piccola).

Simone, mio marito 33 anni, capelli neri sempre corti porta gli occhiali, occhi come quelli di sua madre, 1,85 magro ha un fisico scolpito da anni di nuoto. Avvocato presso la multinazionale dove lavorava il padre.

Infine ci sono io Anna,31 anni, ho i capelli lunghi fino a metà schiena castano chiari gli occhi grigio azzurri un bel nasino alla francese e due labbra carnose. 1,75 ho una 4 di seno con due aureole piccole che quando sono eccitate formano quasi un secondo capezzolo proprio come le tettarelle dei biberon e due capezzoli grossi come ciliegine. Ho un fisico asciutto che sembra scolpito in palestra (che non ho mai frequentato) ed un culetto che fa invidia alle brasiliane da quanto è perfetto, la coscia lunga termina con dei polpacci ben torniti e delle caviglie strette. Molti uomini farebbero carte false per portarmi a letto e molti sono quelli che mi sbavano dietro.

CAPITOLO 1

Ho sempre avuto l'idea che mia suocera mi odiasse, forse perchè non mi ha mai reputata all'altezza del suo unico figlio. Che mio marito poi fosse un "Mammone" lo avevo capito subito dal primo momento che avevo messo piede in quella casa. Se non sono fuggita è merito di mio suocero. Avevo perso mio padre quando ero molto piccola, quindi mio suocero era l'immagine perfetta del padre che avevo sognato. Certo che Simone fin da quando eravamo fidanzati non ha mai brillato di iniziativa sotto il punto di vista sessuale, ma ho sempre sperato che una volta sposati si sarebbe scatenato. Ero sempre io la più scatenata, ero io che lo masturbavo, senza ricevere nulla in cambio. Spesso ero talmente eccitata che concludevo con sontuosi ditalini tra le mura di casa mia. Guai a parlare a Simone di pompini specialmente con l'ingoio, pratica che a me piaceva moltissimo e che avevo imparato a praticare al mio ex prima che mi scaricasse per una mia amica un pò più "troietta", solo perchè volevo restare vergine fino al matrimonio. Purtroppo anche dopo il matrimonio Simone scopava con me solo nella posizione canonica e mi permise di fargli un pompino solo per fargli indurire l'uccello.
Rammento il discorso che mi fece Marco, il giorno prima del mio matrimonio.
- Anna....- mi disse - ..... ricorda che il frutto non cade mai troppo lontano dalla pianta che l'ha generato... Non aspettarti troppo da Simone.... è troppo legato a sua madre... Tu sei una ragazza bellissima... sappi che se decidi di sposare mio figlio... Dovrai sperare in un miracolo.... Qualsiasi decisione prenderai sappi che avrai comunque il mio appoggio sempre, come se fossi mia figlia.-
Due anni dopo il mio matrimonio a Elisa venne diagnosticato un tumore maligno allo stomaco ed in 6 mesi se la portò via.
Viviamo in una villetta bella grande, con delle stanze in più (in previsione di avere dei figli).
Quindi proposi a Marco di venire a stare da noi, lui era un pò titubante, ma poi anche su insistenza di Simone accettò. Abbiamo un bel giardino e Marco è sempre stato appassionato di giardinaggio, si sarebbe potuto sbizzarrire, in attesa di futuri nipoti.
Mi fù chiaro subito che il vedovo inconsolabile non era mio suocero ma mio marito. Una notte in cui ero particolarmente eccitata, dopo aver fatto un sogno erotico con mio marito come protagonista, presi in bocca l'uccello di Simone e lo feci indurire, mio marito si svegliò.
- Anna, ma che succede?-
Chiese
- Amore, ho una voglia pazzesca... forse per quello che ho sognato che facevo con te.... Ti prego ti voglio....-
- Anna, sono stanco, stavo dormendo....-
- Eddaiiiii Simo..... senti sono in fiamme sono bagnata come non mai.....-
Mentre lo dicevo mi puntai il suo uccello all'entrata e mi impalai, non lo avessi mai fatto. Mi spinse via in malo modo non stò nemmeno ad elencare in quante varianti del vocabolo "Prostituta" mi appellò. Mi chiusi in bagno a piangere. Quando ne uscii mi misi a letto e mi addormentai. Alla mattina mentre facevamo colazione c'era un silenzio incredibile. Simone uscì di casa senza nemmeno profferire parola, Marco mi guardava come per dirmi "Che ti avevo detto?". Ma rispettò il mio silenzio.
Dopo aver sistemato la cucina, sistemato il letto messo a lavare i panni, andai a sistemare la camera di mio suocero, ma la trovai in ordine, trovai Marco seduto su una panca in giardino che sfogliava un vecchio album di foto.
- Marco, cosa guardi di bello?-
- Anna vieni che ti faccio vedere....-
Mi disse battendo la mano sulla panchina di fianco a lui.
- .... Mia moglie voleva avere un maschio... Quando nacque Simone era al settimo cielo... Allora io e lei ci amavamo... non mi concedeva tutto... ma almeno qualche volta variavamo.... Poi io iniziai ad andare lontano per giorni, dove mi mandava l'azienda, lei si sentiva sola, con un bambino da crescere, annoiata il solo che la poteva aiutare era Don Anselmo..... Da cosa nasce cosa.... e diventarono amanti... A lui concesse tutto anche quello che non concedeva più nemmeno a me quando rientravo... Poi delle voci giunsero all'orecchio del vescovo.... Che per placare la mia sete di vendetta e far cessare le voci, decise di accettare la domanda di Don Anselmo di fare il missionario e lo spedì in Africa per due anni, dove contrasse un parassita delle vie urinarie facendo un bagno in un fiume, e quando rientrò era praticamente diventato un eunuco.... Elisa ha cercato di ricucire con me ma non ho più avuto fiducia. Ecco perchè non soffro per la sua dipartita, era già morta molti anni fà....-
- Marco ma tu non potevi chiedere il divorzio? E rifarti una vita?.-
- Anna... allora avrei fatto morire mio suocero di crepacuore adorava sua figlia.... I miei genitori poi non lo avrebbero mai accettato che io divorziassi. Comunque non credere che Elisa se la sia cavata a buon mercato... Appena mio suocero morì mia suocera fece in maniera di diseredarla e passò tutto a me.... e al nipote...-
- Che storia triste.....-
- Hai visto al suo funerale? Nessuno della sua famiglia vi ha partecipato nemmeno al funerale di mia suocera è potuta andare, solo io e Simone fu una esplicita richiesta della madre di Elisa.-
- Ma Simone conosce questa storia?....-
- A grandi linee... gli è stato detto che la madre non era più gradita dalla sua famiglia....-
- Marco, posso farti una domanda indiscreta? Ma tu amavi ancora Elisa?... Le hai mai reso come si suol dire "pan per focaccia?-
- Vedi Anna l'amore non è un interruttore che puoi accendere e spegnere come e quando vuoi.... Certo l'amavo anche dopo quello che mi aveva fatto, l'ho anche perdonata... Ma non posso dimenticare quello che mi ha fatto e tolto... Prima di quel fatto, le sono stato fedele, e non credere che non abbia avuto occasione di tradirla... Dopo sì le ho reso il pan per focaccia, diciamo che fino a qualche anno fà ho avuto una relazione con una sola donna... Ci siamo lasciati quando ha capito che mi ero innamorato di un'altra che non era ne lei e nemmeno Elisa.-
- Dio che storia.... Rientro in casa, inizio ad avere freddo e devo preparare da mangiare, per noi due tanto fino a stasera Simone non rientra.... Quando è pronto ti chiamo...-
Entrata in casa sono andata in lavanderia, ho messo i vestiti lavati nell'asciugatrice e sono tornata in cucina.
Ripensavo alla storia di Marco, non sò ma mi faceva una tenerezza incredibile, poi parlare con lui mi era sempre piaciuto. "Ah se Simone fosse come suo padre... Chissà cosa intendeva con quel... TUTTO QUELLO CHE NON AVEVA DATO A ME....Mmmmm magari se ci sarà un'altra occasione me lo farò dire...."
A pranzo, Marco mi parlò dei suoi viaggi, dei posti che aveva visitato, delle sue avventure e disavventure. Il tempo volava quando stavo con lui. Dopo il caffè lui uscì in giardino e dopo aver rassettato la cucina andai in lavanderia a prendere i panni asciutti dovevo piegare alcuni indumenti e mettere nella cesta dello stiro gli altri. Senza accorgermene mi era caduto un mio perizoma. Marco lo trovò per terra nel corridoio che dalla lavenderia portava alla stanza dello stiro.
Stirai subito le 3 camicie di Simone ed un paio di mio suocero poi passai a un paio di pantaloni di mio marito e un paio di Marco. Iniziai a piegare le mie minigonne le mie camicette e il mio intimo. Strano avevo il reggiseno ma mi mancava il perizoma abbinato feci il percorso a ritroso per andare alla lavanderia quando venni attratta da dei mugolii che provenivano dalla camera di Marco.
La scena che mi apparve mi sconvolse il cervello.
Marco sdraiato sul letto che annusava il mio perizoma e si stava menando un cazzo superbo lungo più di quello di Simone ed anche più largo.
- Dio Anna.... quanto sei bellaaaaa.... Ti ho amataa dal primo momento che sei entrata in casa miaaaa..... Mmmmmm quanto ti leccherei la figa per oreee...-
Marco mi era sempre piaciuto come uomo e sentire che si stava masturbando pensando a me da una parte mi lusingava, perchè dimostrava che non le ero indifferente poi quello che aveva detto mi fece comprendere che quella di cui si era innamorato ero io, dall'altra parte vedere il suo cazzo stupendo mi aveva fatto eccitare a dismisura e ogni parte del mio corpo lo voleva.
Mi buttai sotto la doccia mi profumai per bene, indossai il mio perizoma bianco abbinato ad un reggiseno a balconcino dello stesso colore una minigonna inguinale bianca ed una maglia smanicata blu in strech con un decoltè da infarto, mi guardai allo specchio leggermente truccata mi passai un lucidalabbra alla ciliegia. Lo avrei sedotto, o per lo meno lo avrei eccitato a tal punto che mi sarebbe saltato addosso se non lo avesse fatto avrei adottato il piano B ma lui sarebbe stato mio comunque.
Andai in salotto lui era seduto sul divano che leggeva il giornale incominciai a pulire con uno straccio i mobili in basso, piegata a 90 gradi e muovendomi la minigonna che indossavo salì potevo vederlo dal riflesso delle cornici non riusciva a staccarmi gli occhi dal culo in bella vista. Poi volli dargli la visuale dei miei seni incominciai a passare lo straccietto sul divano vedevo che cercava di trattenersi ma che i suoi occhi si perdevano nello spacco che divideva i miei seni. Che tenero cercava di nascondere la sua erezione con il giornale. Ma volevo farlo eccitare ancora di più quindi fingendo di pulire il retro del divano mi misi a pecorina strusciandomi con le cosce sul suo braccio era quasi cotto a puntino dai vetri della finestra potevo vedere che mi stava squadrando il culo. Ero eccitata al massimo mi alzai e dissi:
- Marco ho messo su l'acqua ti andrebbe di prendere un thè caldo con me?-
- Certo Anna, volentieri...-
Tornando dopo qualche minuto versai il thè in una tazza e finsi di rovesciarmelo addosso. Aveva il cazzo durissimo era fatta dovevo fare solo l'ultima cosa togliermi l'intimo e mostrarmi a lui con una sottoveste trasparentissima.
Quando tornai in sala davanti agli occhi meravigliati di Marco dissi:
- Ops, non ho trovato un perizoma da mettermi....-
Sollevando la parte sotto e mostrando la mia fighetta ben curata a Marco.
- Ma..... Anna.....-
- Ti prego.... Non dire nulla..... Dimmi solo se ti piace....-
Mi sedetti al suo fianco gli misi una mano sulla coscia all'altezza dell'inguine. Marco era ancora un pò sconvolto ed accampava scuse alle quali nemmeno lui credeva.
- Anna non possiamo... Sono tuo suocero....-
- Marco.... devi solo dirmi se io ti piaccio.....-
- Cazzo, certo che mi piaci.... ma sei la moglie di mio figlio....-
- Il tuo cazzo è duro per me... Non distingue il grado di parentela ed in questo momento siamo solo un maschio ed una femmina.....-
Così dicendo la mia mano andò ad accarezzargli il cazzo racchiuso ancora nei pantaloni.
- Anna non sono fatto di legno.... E tu sei una meraviglia..-
Iniziai a baciarlo gli succhiavo la lingua quasi come se gli facessi un pompino, mai in vita mia ero stata più eccitata come in quel momento, accarezzargli il cazzo e sentirlo duro come il ferro per me mi procurava delle scariche elettriche che partivano dal cervello e finivano nella mia vulva bagnandola.
Gli tolsi la camicia ed iniziai a leccargli un capezzolo con la mano libera gli titillavo l'altro lo feci sdraiare. Stavo impazzendo di desiderio, gli slacciai la cintura e gli tirai via i pantaloni, ora tra la mia bocca ed il suo cazzone vi erano solo i boxer. Dio quanto era bello quel cazzo anche se coperto ancora dal tessuto, iniziai a baciargli la cappella lo accarezzavo mi abbassai una spallina e tirai fuoi un seno. Marco era in visibilio, mi arpionò il seno ed iniziò a succhiarmi il capezzolo ebbi un piccolo orgasmo, mi staccai e gli abbassai i boxer da quella distanza era ancora più grosso e bello di come lo avevo visto emanava un profumo afrodisiaco, quando glielo presi in bocca mi accorsi che da quanto era lungo e largo riuscivo ad imboccarne solo un quarto, lo leccavo come fosse un delizioso cono gelato, cercando di entrare con la lingua anche nel meato urinario poi lo succhiavo, vedevo Marco che se lo stava godendo alla grande.
- Dio mio Anna sei una bocchinara fantastica, se continui così mi farai venire....-
Lo baciai facendogli assaporare il sapore del suo uccello.
Mi prese mi allargò le gambe e si fiondò a leccarmi la figa.
Dio mio quanto era bravo. Mi leccava divinamente quando poi iniziò a succhiarmi il clitoride esplosi in un orgasmo che mi sconvolse il cervello, si bevve tutti i miei umori.
- Marcoooo, mi stai facendo impazzireeee....-
Ci volle poco per venire nuovamente con un nuovo orgasmo ancora più devastante del precedente credo anche di aver squirtato.
Cambiammo posizione ed iniziammo un 69 fantastico, ma Marco era così bravo a farmi godere che spesso ero obbligata a lasciargli l'uccello, per urlare il mio piacere, dopo il quarto orgasmo non resistetti più volevo assolutamente sentire quel cazzone dentro di me. Lo feci sedere gli montai sopra e mi impalai.
Assaporai ogni millimetro di quel palo di carne che mi stava scavando dentro, toccando ogni cellula della mia vagina in grado di procurarmi piacere. Mi riempiva totalmente, mi lanciai in una cavalcata pazzesca verso l'oblio del piacere, persi il conto di quanti orgasmi avevo avuto e di quanti continuavo ad avere.
- Che bel cazzooooo.... Amoreeeeee è Meravigliosooooo...-
- Annaaaa la tua figaaaaa è un fornooo infernaleeee...-
- Sììììììììì.... Scopiiiii da dioooooo.... Marcooooo Ti AMOOOO.... Sfondami con il tuo cazzoneeee.... Sventrami la figaaaa.... Spingiiiiiii non fermartiiiiii amoreeee stò venendo in continuazioneeeee....-
- Sììììì Anna lo sentoooo mi stai pisciando sul cazzoooo...-
Cambiammo diverse posizioni ma il risultato non cambiava venivo a raffica, godevo come una troia. Non sò quanto durò il tutto sapevo solo che ero sconvolta dagli orgasmi che Marco mi procurava in continuazione.
Mentre mi scopava alla missionaria mi prese una voglia pazzesca di farmi venire dentro lo tenevo agganciato a me con le gambe e gli avevo conficcato le unghie nella schiena.
- Anna amore stò per venire, sò che non sei protetta, fammi uscire... Anche se vorrei tanto un figlio nostro.... Ma non è il momento...-
In quel momento gli diedi retta, si aveva ragione lui.
Mi inondò di sperma tutta la pancia fin sopra le tette, sembrava non volesse più finire di sborrare ne raccolsi un pò da un seno e lo assaggiai, mi piacque il sapore.
Ma mentre Marco si riposava stremato, in me iniziarono i sensi di colpa.

CAPITOLO 2


Mi vergognavo di quello che avevo fatto a Simone, con tutto le volevo bene. Mi rimisi la sottoveste e mi chiusi in bagno.
Mi stavo lavando via lo sperma di Marco.
"Ma cosa mi ha preso? Non ho giudicato Elisa, ma praticamente mi sono comportata come lei.... Se non peggio... " Pensavo tra me e me. Bastò che mi sfiorassi un capezzolo, però per togliermi ogni senso di colpa, pensai a quando quello stesso capezzolo era nelle labbra di Marco, all'immenso piacere che mi aveva procurato, a come me li aveva baciati, leccati, oddio a quanto avevo goduto quando mi leccava la figa, per non parlare di quanti orgasmi avevo avuto con il suo cazzone che mi scopava fino al cervello. Iniziai a masturbarmi.
- Oddiooooo Marcooo non posso più fare a meno di te.... Mi fai sentire una troia..... Sììììì amore mio sarò la tua TROIA.....-
Venni due volte, ormai ero determinata, sarei diventata la sua amante, o la sua donna, anche a costo di chiedere il divorzio, ma lui sarebbe stato solo mio.
Quella sera dopo cena Simone era molto eccitato, ero tentata di non fare niente, visto che nemmeno mi aveva chiesto scusa per come mi aveva trattata la sera prima, e nello stesso tempo spaventata che si accorgesse che ero più larga. Non che Simone fosse normodotato i suoi 19 cm erano sempre stati sufficienti a darmi piacere, certo non ai livelli di suo padre, ma qualche rarissima volta era anche riuscito a farmi raggiungere un orgasmo. Lo sentivo appena appena e finsi per la prima volta che mi piacesse, ma era troppo eccitato e venne quasi subito con disprezzo venne fuori (Sapeva benissimo che volevo un figlio). Come sempre succedeva ormai una volta venuto, Simone si girò dall'altra parte senza nemmeno chiedermi nulla e si addormentò. Attesi il momento in cui Simone avrebbe iniziato a russare, era il segnale che stava dormendo profondamente e per almeno 4 ore poteva scoppiare la terza guerra mondiale e non l'avrebbe sentita. Oltre a ciò, come già era capitato in passato ero andata a dormire in un altra camera per evitare di sentirlo con la scusa che russava troppo forte e mi teneva sveglia. Mi alzai dal letto andai in bagno a pulirmi e decisi di rimanere con indosso solo la mia vestaglietta ultratrasparente senza perizoma.
Andai nella camera che usavo di solito e scompigliai il letto per poi entrare nella camera dove dormiva mio suocero.
Marco stava leggendo un libro, appena mi vide mi sorrise e appoggiando il libro sul comodino disse:
- Dio Anna come sei bella....-
- Veramente ti piaccio? Sento un pò fresco qui sotto...-
Dissi sollevando la vestaglietta per mostrarti che non portavo mutandine sotto.
- Vieni che ti scaldo io....-
Rispose mio suocero sorridendo.
Spostai il lenzuolo salii sul letto e prima di baciarlo gli sussurrai
- Marco, ti amo....-
Ero straeccitata mi bastava sentire la mia lingua duellare con la sua per farmi colare la figa, sentire le sue mani che mi accarezzavano i capelli o la nuca mi scatenava delle scariche elettriche che mi percorrevano tutto il corpo, gli sollevai la maglia ed iniziai a leccargli il capezzolo destro mentre con il dito gli titillavo il sinistro lui mi riempiva di carezze, con una dolcezza infinita. Inutile dire che il cazzo era duro come l'acciaio coperto dal pantalone del pigiama. Mi staccai dai capezzoli e scesi a salutare il cazzo di Marco.
- Dio come sei bello.... Sai che ora sei una mia proprietà? La mia passerina non vede l'ora di incontrarti di nuovo...-
E gli diedi un bacio da sopra i pantaloni. Per poi tirarli via, che spettacolo, non resistevo e iniziai un pompino spettacolare, ora riuscivo ad imboccarne poco meno della metà, lo leccavo tutto intorno alla cappella cercavo di infilare la lingua nel meato, ogni tanto scendevo fino alle palle ed arrivavo fino al buchino del culo. Mio suocero stava gradendo quel mio servizio. Ad un certo punto mi disse:
- Anna amore, ho voglia di leccarti la figa....-
Mi posizionai con le mani strette alla testiera del letto e con la figa proprio a contatto con la bocca di Marco che in brevissimo tempo mi fece raggiungere un primo orgasmo devastante seguito a ruota da un secondo, mi girai per agevolarlo a leccarmi la rosetta posteriore, non resistetti molto lo innafiai con uno squirting pauroso non appena mi arpionò i capezzoli che erano duri come chiodi.
- Ohhhhh mio dioooooo mi fai impazzireeeeee.... Amoreeeee vengoooooo vengoooooo vengooooo.....-
Tentai un 69 ma la lingua di Marco mi stava scombussolando il cervello. Quando mi iniziò a penetrare alla pecorina sbroccai completamente erano orgasmi a raffica in rapida successione
- Diooooooo Marcooooooo sono totalmenteeee tuaaaaa.... Magnificoooooo..... che bel cazzooooooo ora è mioooooo.... tuttoooooo mioooooo...... sonoooooo la tua troiaaaaaaa...... Vengooooooo amoreeeeee vengooooo in continuazioneeeeeee......-
Più godevo e più volevo godere
Mi fece squirtare. Mi procurò degli orgasmi spaventosi che mi sconquassavano il corpo, ormai ero totalmente sua non avrei mai rinunciato a lui. Glielo dissi.
- Marco amore mio.... voglio che mi vieni dentro.... voglio avere un figlio tuo..... Ormai hai capito che non rinuncio a te anche a costo di chiedere il divorzio... -
E così fù, rimasi incinta. La gravidanza poi mi porta ad essere sempre più vogliosa con Marco. Scoprii in seguito che quel bigotto di mio marito era anche sterile, ma lui non lo sà!. Tanto appena avessi partorito con il mio amante eravamo già pronti a fare il secondo figlio. Per la cronaca al mio amante ho dato il mio lato B ed ho scoperto che mi piace un sacco quando il mio uomo mi incula.
Marco ora che sono incinta è un amore. Lo amo alla follia.

FINE
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