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La seconda follia che chiamano incesto 1


di Rennym
23.11.2021    |    868    |    0 9.2
"La prima a chiamarmi fù Giulia, che chiese cosa avessi fatto a sua madre, dal momento che non l'aveva mai sentita così felice in tutta la sua vita, poi..."
Ho scritto una seconda storia, su richiesta di un lettore, diciamo una storia parallela alla precedente o un continuo... Spero che sia comunque di vostro gradimento.
RE


Dopo la morte di mio suocero Alfio, che credo sia stato dovuto al coccolone nell'apprendere che la sua ormai ex moglie Beatrice aveva avuto una bambina in "zona Cesarini".
I rapporti tra noi e mia cognata Martina si intensificarono.
Spesso sia lei che mia nipote, erano nostre gradite ospiti, durante le lunghe assenze lavorative del marito.
Francesco, mio cognato era un geologo e spesso il suo lavoro lo portava in posti sperduti nel globo per mesi, lasciando le due donne da sole. Aggiungiamo l'innata curiosità di Martina, che penso sospettasse che Michelle fosse mia figlia ed abbiamo un quadro esatto del vero motivo per cui le avevamo spesso ospiti.
Se da una parte la complicità che un tempo aveva con la madre e la sorella più piccola, era ritornata ad essere più forte che in passato, dall'altra mi trovai a sostenere con mia nipote, il ruolo maschile di un padre assente per lunghi periodi.
Altro tasto dolente era che la complicità tra mia moglie, mia suocera e mia cognata la portava a venire ogni fine settimana, accompagnata da sua figlia, di fatto quando c'erano loro mi era impossibile fare l'amore con mia madre e con mia suocera specialmente se Luisa era di turno in ospedale. Per due giorni dovevo astenermi, per non parlare di festività in cui spesso mia moglie era assente o reperibile . Questa routine portò Giulia a legarsi maggiormente a me, ma non nel modo giusto.
Già in Giulia vi era una vera adorazione per lo zio, non le ci volle molto per trasformarlo in amore adolescenziale.
Giulia in breve tempo passò dal chiamarmi "Zio" (che ormai usava solo in pubblico) a "Fabio" e finì per farsi sfuggire anche un "Ti amo da morire!" e qualche "Amore mio".
Che dire di mia cognata, poi? Da vestiti anonimi dei primi tempi era passata ad abiti sexy del tipo "Scopami subito" ed in più occasioni oltre ad appicicarsi a me ogni scusa era buona per farmi avere erezioni stratosferiche. Finchè un giorno sia mia moglie che mia suocera mi dissero esplicitamente:

- Fabio, devi scoparle il cervello... Prima che Marty butti all'aria il suo matrimonio, di buono c'è solo che vuole che sia tu a farlo, ma se non lo fai ha minacciato di cercarsi un amante... Tranquillo hai la nostra benedizione...-

- Ma Giulia?...-

- Non preoccuparti... Lei è daccordo con noi...Non vuole estranei in casa, e pensiamo preveda di aprirti le gambe in un prossimo futuro...-

Avevo ricevuto dal mio capo l'ordine di supervisionare un lavoro proprio nella città dove una volta abitava mia suocera, sapendo che avevo un valido appoggio abitativo nel caso l'albergo non mi avesse soddisfatto, e visto che il progetto iniziale era stato fatto da me, guarda caso il cantiere sorgeva proprio a due passi dal liceo frequentato da Giulia.
Altro che Giulia, avrebbero dovuta chiamarla "Occhio di falco". Nemmeno il tempo di scendere dalla macchina ed indossare l'elmetto che mi mandò un messaggio su WhatsApp dicendo:

- Dio amore mio, come sei bello con il caschetto in testa... Mi fai eccitare... Ah se fossi più grande....-

Sorrisi e risposi:

- Lo sai che sono sposato con tua zia vero? E sai che legge tutto quello che ricevo nel telefono...Non ho segreti con lei...-

Nuovo messaggio:

- Zia lo sà che ti amo, chi credi che mi abbia dato il tuo numero di cellulare? Comunque beata lei... Mamma lo sà che sei quì?...-

- Non credo... Lo sappia ancora... Ma penso che tra poco lo saprà... Vero?...-

- Contaci...-

Rispose con una serie di cuoricini e sorrisi.
Feci appena in tempo a dare le direttive ai miei due collaboratori che il mio cellulare squillò.

- Fabio, dove sei?...Quanto ti fermi?... Perchè non mi hai avvisata che venivi quì? Hai fatto colazione? Ti preparo qualcosa per pranzo? Ti fermi anche a cena? Dove vai a dormire? Sei nostro ospite lo sai?...-

- Ommioddio, Marty, mi metti ansia...- Le dissi interrompendo la serie di domande. - Sono al cantiere, di fronte alla scuola di Giulia, sono appena arrivato, devo stare quì 3 giorni, non ti ho avvisata, perchè non sapevo che dovevo venire quì, ho gia fatto colazione e vieni tu a pranzo con me...-

Silenzio!

- Cosa mi metto?... -

- Guarda vestiti come vuoi, basta che porti te stessa...-

Risposi ridendo.

- Dammi 2 ore, ci troviamo davanti alla scuola di Giulia o forse al Bar all'angolo quello che ha i separè...-

Giulia uscì da scuola due ore prima, mi presentò a due sue amiche come "Fabio" per poi specificare che ero "Il suo Fabio" le ragazze annuirono come se pensassero che ero una sorta di fidanzato un pò troppo maturo, ma appetibile, mi disse che avrebbe dormito a casa delle sue amiche quella sera e forse anche quella successiva. Giulia mi guardava con occhi supplicanti di non sbugiardarla, quindi esordii con:

- Amore, allora ci vediamo domani?...-

E con un sorriso a 32 denti rispose di sì.
Le donne sono sempre in ritardo, ma ne compresi il motivo quando la donna più bella e sexy che avessi mai visto varcò la soglia del bar calamitando lo sguardo sbavante di tutti i maschi dentro al locale e venne verso di me...
Martina aveva preso il meglio tra le due donne della famiglia innanzi tutto aveva una taglia in più di seno rispetto a mia suocera gli occhi sembravano due smeraldi ed avevano una corona dorata che contornava la pupilla (lo stesso erano gli occhi di Giulia e di mia moglie) a differenza sia di mia suocera che di Luisa, aveva fatto dei corsi da truccatrice quindi sapeva valorizzare il suo viso, aveva un lato B che quando le camminavi dietro ti ipnotizzava e due gambe perfette e statuarie con le cosce chilometriche. Indossava un abito di satin nero a metà coscia senza un manica calze nere molto velate agganciate ad un reggicalze e degli stivali con un tacco a spillo da 13 cm che terminava sopra al ginocchio. Un giacchino nero le teneva al caldo la parte smanicata, era sicuramente passata dalla parrucchiera o probabilmente era già là mentre chiamava. Comunque era strafiga.
Mi abbracciò e per la primissima volta da quando la conoscevo mi diede un bacio sulle labbra. Dopo pranzo, con la scusa che dovevo lasciare la valigia a casa sua. Mi accompagnò a prendere le mie cose in albergo e poi a casa.
Fortuna che abitavano in una villa fuori dal paese, lontana da occhi indiscreti, perchè praticamente mi saltò addosso nello stesso istante che si aprì la porta, la scopai in piedi contro l'ingresso agevolato dal fatto che non avesse le mutandine.
Martina aveva una figa strettissima, quasi verginale, il modo come stringeva e rilasciava i muscoli interni della vagina mi stavano sconvolgendo il cervello, ma anche lei non ne era immune, aveva avuto tre orgasmi solo durante la penetrazione iniziale ed ora era una maschera di lussuria e piacere.

- Ommioddiooooo... Fabiooooooo stòòòòòò impazzendooooo.... Cazzoooooooooo.... Lo sapevoooooo che tuuuuu eri il mioooooo uomooooooo....Vengooooooo cazzooooooo stò VENENDOOOOOOOO come una fontanaaaaaa.... Sììììììììììììììììì FABIOOOOOOOO SCOPAMIIIIIII....SBATTIMIIIIII.... TROMBAMIIIIIII.... SFONDAMIIIIIII L'UTEROOOOOOO.... SONOOOO TUAAAAA.... LA TUAAAAAA PUTTANAAAAA...-

Sembrava una affamata, era anche più brava della madre a fare i pompini, si fece anche sverginare il culo una volta che riuscimmo ad arrivare nella sua camera da letto. Mi scopò anche mentre mangiavo qualcosa per riprendere le forze, io mi feci una indigestione di figa,culo, tette e bocca, e lei mi scopò in ogni posizione possibile.
La lasciai sfogare fino alla sera dopo cena. Fino a quel momento era stato sesso selvaggio ero venuto 4 volte, lei aveva perso decisamente il conto di quanti orgasmi aveva avuto. Lei aveva sconvolto me ed io lei, ora però che aveva scaricato l'astinenza dal marito con una sessione di sesso animalesco e selvaggio mi ripromisi di scoparle veramente il cervello facendo l'amore. Sì, urlò, squirtò, venne così tanto che dovemmo cambiare le lenzuola, durò praticamente tutta la notte, Marty era in un estasi di urla gemiti e venute. Ero abituato a dormire un paio d'ore prima di andare al lavoro con tre donne, anche se non capitava spesso, lasciai dormire Martina, mi feci una doccia la barba, ed andai in cantiere. La prima a chiamarmi fù Giulia, che chiese cosa avessi fatto a sua madre, dal momento che non l'aveva mai sentita così felice in tutta la sua vita, poi venne il turno di mia suocera, che disse quasi la stessa cosa che aveva detto Giulia sulla felicità di sua figlia, ma disse anche che vi era un effetto collaterale, cioè che si era messa in testa di divorziare da Francesco. Poi chiamò mia moglie dicendo che Martina dopo averle detto che l'avevo tradita con lei, aveva affermato che se avessimo divorziato lei si sarebbe messa con me. Luisa lo disse ridendo quindi non dovevo preoccuparmi.
Poi mi ha scioccato dicendo:

- Amore, lo sapevi che avevi già fatto l'amore con Martina? Ti ricordi quella sera che eravamo andati alla festa di compleanno di Marina?...-

- Tesoro ero ubriaco perso, se avessi bevuto un altro bicchierino mi avrebbero ricoverato in coma etilico non ricordo nemmeno chi mi ha portato al nostro appartamento vicino all'università, e chi mi ha spogliato...-

- Beh è stata Martina l'avevo chiamata io, lei ti ha messo a letto e ti ha spogliato io stavo in bagno a vomitare l'anima, quando sono ritornata lei ti stava cavalcando... Tu continuavi a chiamare me come se fossi io a scoparti. Mi ha pregato di non dirlo a nessuno, ma non ti ha mai tolto dalla sua testa, ogni volta che faceva l'amore con suo marito stava scopando con te... Me lo ha confidato ultimamente. Mi ha confidato anche che sperava che ci lasciassimo, ti avrebbe preso, prima come amante e poi come suo compagno o marito dopo il divorzio, non mi ricordavo amore che aveva già sbroccato il cervello da quando ti aveva cavalcato quella notte. Le ho detto che se non ti ho lasciato allora, quando eravamo fidanzati, non vedo il motivo per divorziare adesso che siamo sposati. Non è stato un tradimento, perchè sono stata io la prima a darti il benestare con lei. L'unico tradimento che considero valido è se lo fai con una che non appartiene alla famiglia, solo in quel caso potrei chiedere il divorzio...-

- Ma..... Sò che c'è un ma...-

- Si chiederei il divorzio... Ma addio donne... ti evirerei o ti castrerei...-

- Amore mio non succederà mai... -

Ci lasciammo con le solite parole dolci tra innamorati ed uno scambio di "TI AMO!", eravamo ancora innamorati io e mia moglie malgrado fossimo sposati già da 10 anni.
A mezzogiorno trovai mia cognata Martina seduta sul cofano della mia macchina ed era ancora più sexy del giorno prima, mi disse solo che aveva già preparato un pranzo a casa solo per noi. Nemmeno il tempo di uscire dalla città che dovetti fermarmi in un posto isolato visto che Martina mi stava facendo un pompino con la P maiuscola. Non appagata di aver bevuto un carico di sborra si impalò con il culo godendosi l'inculata come non avevo mai visto nessuna fare. Era in una sorta di trance sessuale. Come un mantra ripeteva continuamente "Ti amo...". Non si fermò neppure quando tornammo a casa sua, più faceva l'amore con me e più voleva farlo, ogni muscolo, ogni cellula del suo corpo la portava ad avere degli orgasmi spaventosi e continui che la portavano a dei veri e propri deliri orgasmici, mai avevo visto una donna godere così intensamente. Ormai temevo che mi avrebbe scopato anche davanti alla figlia diciassettenne.
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