La seconda follia che chiamano incesto 3

Capitolo 3


Passò un mese da quel giorno, nei fine settimana Martina veniva in treno da sola, Giulia si fermava sempre a casa da sola e spessissimo invitava le sue amiche a dormire con lei, andava nella stanza della madre e si metteva la sua lingerie, per poi inviarmi le foto su WhatsApp mi aveva inviato anche un paio di video dove mi dedicava i suoi ditalini.
Quando finalmente Francesco tornò a casa i ruoli si invertirono, non che Martina mi inviasse foto porno, ma certamente mentre Giulia era a scuola e Francesco al lavoro non mancarono video di lei che si scopava la figa con dei dildo e mi dedicava i suoi orgasmi, sdraiata in lingerie sul suo letto matrimoniale. Dal canto suo Giulia con la scusa di lasciar soli i due piccioncini, partiva il venerdì finita la scuola e tornava la domenica sera, solo quando andava a scuola o aveva il suo ciclo indossava dei collant, per tutto il tempo che stava con noi indossava calze e autoreggenti perchè diceva che era più pratica, e ne aveva un numero ridotto, senza sapere che ero attratto da quell'abbigliamento lo shopping maggiore lo dedicava a della lingerie molto sofisticata o particolare, le piaceva anche fare giochi erotici di ruolo usando dei costumi, devo dire che anche a mia madre e a Luisa piaceva molto travestirsi. Tra Martina e Giulia nei mesi precedenti al ritorno di Francesco avevano comprato e trasferito un sacco di vestiti, intimo, scarpe e suppelletili vari sufficienti a non dover ogni volta fare le valige per venire da noi.
La prima volta che Giulia ritornò da noi senza sua madre, fù la sua prima volta, e mi donò entrambe le sue verginità.
Era talmente eccitata e in estasi che nemmeno si accorse di essere stata sverginata, anche io se non avessi visto il sangue avrei detto che non era vergine. Fortuna che prendeva la pillola perchè da come si era avvinghiata non sarei riuscito ad uscire comunque dalla morsa in cui mi strinse quando sentì la mia sborra colpirle il collo dell'utero.
Scelse di guardarmi mentre per la prima volta faceva l'anale, e questa volta lo sentì, malgrado tutto non volle che mi fermassi, fino a quando non le iniettai nell'intestino la mia sborra incandescente.
Da quando in un secondo tempo da sua nonna aveva saputo, che amavo le donne con le calze, i reggicalze etc etc... Anche Giulia incominciò ad indossare prevalentemente ogni cosa che mi eccitava, spuntarono guepierre, calze di ogni tipo e colore, autoreggenti di tutti i colori, bustini e reggicalze e altra cosa, non disdegnava incontri saffici con la zia, la nonna o mia madre, mentre Martina, lo faceva solo quando era molto eccitata, mia nipote era totalmente bisex.
Arrivò l'estate avevamo scelto un luogo di vacanza stupendo una villa molto grande in Sardegna, per la prima volta potevamo finalmente stare tutti insieme, mia suocera era contenta, che tutti fossimo riuniti sotto lo stesso tetto, andammo in un campo nudisti, Martina ogni tanto fuggiva e si lasciava andare ad amplessi stratosferici con me, immersi nella natura incontaminata, in quei casi le donne si prendevano cura di coprire le scappatelle di Martina con Francesco, ignaro che la moglie lo stesse tradendo.
Quella fù però inconsapevolmente l'ultima vacanza per alcuni di noi. Mia suocera morì di cancro 6 mesi dopo. Martina e Francesco non tornarono più a casa dalle Hawaii dove mio cognato era andato a fare dei rilevamenti geologici per una piattaforma geotermica sull'isola e per la prima volta gli avevano permesso di portare la moglie.
Giulia si era iscritta ad un liceo nella nostra città in previsione della partenza dei suoi genitori, avevamo abbastanza spazio per lei, quindi non vi furono problemi e a Giulia sinceramente adorava stare con noi.

Stavo inculando Giulia mentre leccava la figa a mia madre.

- Sìììììììììììì..... Fabiooooooooo sfondamiiiiiii il culooooooo... ODDIOOOOOOOOOO SEIIIIIIII FANTASTICOOOOOOOO.... VENGOOOOOOOO... CAZZOOOOOOO VENGOOOOOOOOO.... NON FERMARTIIIIII.... DAIIIIIIIII AMOREEEEEEE SBORRAAAAAA PER MEEEEEEE NEL CULOOOOOOOOO.... CHE POIIIIII FAIIIII GODEREEEEEE TUA MAMMAAAAAA... Sììììììììììììììì....-

Il suono del cellulare di Giulia interruppe tutto.

- Pronto? Sì sono la figlia.... Come?.... Quando è successo??? Certo... Avviso lo zio OMMIODDIOOOOOO NOOOOOOO!...-

Giulia crollò sul letto in un mare di lacrime, potevo sentire una voce dal telefono che diceva:

- Pronto...Pronto... Signorina c'è ancora??? Mi dispiace...-

Presi prontamente il cellulare di Giulia che stava piangendo disperata tra le braccia di mia madre e risposi:

- Pronto? Sono Fabio lo zio di Giulia...-

- Lei è il cognato di Francesco e Martina?...-

- Sì sono io... Lei chi è? E soprattutto perchè mia nipote stà piangendo?...-

- Guardi mi chiamo Guido sono un collega ed un amico di Francesco, mi dispiace comunicarle che suo cognato e la moglie sono deceduti in un disastro aereo... L'aereo su cui viaggiavano si è schiantato al suolo poco prima dell'atterraggio al LAX di Los Angeles, non ci sono sopravvissuti... Vi porgo le mie più sentite condoglianze... Avremmo piacere che portasse sua moglie e sua nipote qui da noi... Per espletare le pratiche legali...-
- Ok, grazie Guido ci saremo... Vi faremo sapere al più presto l'ora...-

La cosa più difficile che abbia fatto in vita mia fù comunicarlo a Luisa.

Il tempo lenisce tutto, si sà la vita va avanti, Giulia si trasferì quì definitivamente,si è laureata in architettura come me, non si è mai sposata, è una amante fantastica, ma è anche una madre premurosa basta vedere i suoi bambini... Martina e Francesco.

Fine